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Intercultural communication in bureaucratic and institutional contexts: (proceedings of the final conference of the European project SPICES, Social promotion of Intercultural Communication Expertise and Skills - 224945-CP-1-2005-1-IT-GRUNDTVIG-G11, Perugia/Italy, 21.09.2007)/ a cura di Gabriella B. ...
In: Conversarii
In: Sez. Didattica 2
Lavoro, occupabilità e trasformazioni del sistema formativo nella società della conoscenza
In: Sociologia del lavoro., Teorie e ricerche 91
Troppo competenti? Riflessioni sull'abilitazione delle competenze degli attori locali nei processi di rigenerazione urbana di contesti marginali
Il riconoscimento e l'attivazione di saperi differenti per la rigenerazione dei territori è da tempo un campo aperto di riflessione e sperimentazione per gli studi urbani. Mentre la ricerca appare impegnata a costruire contesti di senso nuovi in cui sperimentare la contaminazione con forme altre di sapere sia teorico che pratico, i processi istituzionali di costruzione di politiche sembrano faticare a scardinare ruoli e visioni consolidate. L'articolo, ripercorrendo le fasi della interazione tra rete locale e istituzione per la riqualificazione del quartiere ERP Giambellino Lorenteggio a Milano, si propone di analizzare gli esiti del processo rispetto al riconoscimento della competenza progettuale espressa dai soggetti territoriali. Al contempo, mettendo in luce alcuni nodi critici della vicenda, l'articolo riflette sulle dinamiche di interazione tra istituzioni e reti locali e sulle sfide aperte alla revisione degli approcci consolidati alla rigenerazione urbana. ; Despite a longstanding tradition of studies and research, non expert knowledge recognition and activation represent a challenging unsolved question. However, while 'in the field' research practices seem to be fertile contexts open to contamination, the institutional initiatives still express a strong trust in the expert technical-theoretical knowledge, with many difficulties in innovating visions and approaches. The case of Giambellino Lorenteggio redevelopment plan (Milan) shows an attempt to raise practical forms of knowledge at the level of the political and institutional debate with the aim of produce a new shared meaning of the urban transformation process. Beside the innovative and interesting outcomes of the research and consultancy phase, the process shows some critical aspects in terms of opportunistic approach to local actors enablement, asymmetry of power and approach to urban regeneration.
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L'evoluzione dei discorsi "esperti" della destra sovranista e identitaria: dalla crisi migratoria a quella pandemica
Attraverso l'analisi delle rappresentazioni discorsive del think tank (TT) Gefira, questo capitolo si pone come obiettivo quello di interpretare alcune traiettorie nell'evoluzione dei discorsi esperti delle destre identitarie e sovraniste a cavallo tra la crisi migratoria e la crisi pandemica. In aggiunta all'interesse per il diffondersi di discorsi sovranisti e identitari, questo caso di studio rappresenta un contributo allo studio del rapporto tra saperi esperti e advocacy. In sintesi, se la crisi dei rifugiati ha reso evidente la sempre maggiore rilevanza che questioni identitarie e socioculturali assumono nella definizione dei problemi politici, la pandemia ha portato la scienza al centro del dibattito pubblico, mettendo a nudo la frammentarietà dei processi di costruzione della conoscenza e la problematica la relazione che intercorre tra politica, scienza, expertise e senso comune nella definizione e nella risposta a suddetti problemi. Nel drammatico scenario della pandemia è interessante osservare, da una parte, eventuali slittamenti nel posizionamento di Gefira in merito al rapporto tra expertise e senso comune e, dall'altra, la sua maggiore o minore capacità di mantenere al centro dei propri discorsi rappresentazioni politiche ben consolidate. In altre parole, il contributo si pone l'obiettivo di comprendere le modalità in cui questa organizzazione veicola messaggi politici e riesce a influenzare i discorsi di riferimento per l'azione pubblica.
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Fidarsi. Cinque forme di fiducia alla prova del Covid-19
Epidemic emergency due to Covid-19, and the challenge it has implied and it implies for social relationships, has generated a broad feeling of uncertainty and has had a significant impact on different forms of trust-mistrust. How did the medical emergency challenge these forms? How did these forms change in this context? In which way and direction? More generally, what is the destiny of trust in our contemporary societies in this Covid-19 epoch and afterwards?
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Chi decide sulle norme tecniche? Un'analisi del dialogo tra istanze tecniche e istanze politiche nella formazione e applicazione delle norme tecniche ; Who decides on technical legislation? Analysing the dialogue between politics and expertise in drafting and applying technical rules
La tesi si propone l'obiettivo di indagare le modalità di interazione tra conoscenze tecnico-scientifiche e dato normativo, a partire dallo studio delle c.d. norme tecniche, ossia le norme, dotate di forza giuridica o meno, elaborate sulla base di conoscenze tecnico-scientifiche. La ricerca analizza diversi settori dell'ordinamento, accomunati da un'elevata influenza di saperi tecnici e al tempo stesso da un'indubbia rilevanza dal punto di vista costituzionale (la disciplina delle sperimentazioni cliniche dei farmaci, quella delle emissioni inquinanti di origine industriale e quella relativa agli standard di sicurezza dei prodotti), individuando quelle che al loro interno si possono considerare norme tecniche e mettendone in luce sia i profili formali (in quali atti-fonte sono contenute, quale natura giuridica presentano) che il procedimento di formazione, con particolare attenzione ai soggetti che vi prendono parte. Si propone quindi una sistematizzazione degli elementi emersi dall'indagine a partire da due diverse prospettive: in primo luogo tali dati vengono analizzati dal punto di vista dogmatico, individuando i diversi meccanismi di ingresso del dato tecnico-scientifico nel tessuto normativo (incorporazione nella norma giuridica, impiego di clausole generali, rinvio a norme extra-giuridiche), al fine di mettere in luce eventuali profili problematici per quanto riguarda il sistema delle fonti. La seconda prospettiva prende invece quale punto di riferimento il "centro di elaborazione sostanziale" delle norme considerate, al fine di evidenziarne i diversi fattori di legittimazione: a partire da esigenze di armonizzazione della disciplina e dall'assunto della neutralità delle conoscenze tecnico-scientifiche rispetto agli interessi coinvolti, l'elaborazione delle norme tecniche vede infatti un significativo ripensamento degli equilibri non solo fra attori pubblici e privati, ma anche tra legittimazione politica e legittimazione "tecnica" della scelta normativa. A tali aspetti è dedicata la parte conclusiva del lavoro, in particolare per quanto riguarda la conformità rispetto al disegno costituzionale. ; The research aims at investigating the interaction between technical-scientific knowledge and law, adopting the perspective of technical legislation. Having defined technical rules as those rules, binding or voluntary, which are elaborated on the basis of technical-scientific facts, the research consists in an analysis of three sectors of the legal system which are characterized by a high impact of scientific knowledge (clinical trials, industrial emissions, product safety standards). The technical rules operating in each of these sectors have been identified and investigated, both from a formal perspective (in which legal sources are they incorporated? Which is their nature?) and seeking to highlight the decision-making process leading to their adoption. The results of the empirical analysis are then systematized from two complementary perspectives: primarily from a dogmatic standpoint, pointing out the mechanisms through which technical-scientific facts enter the domain of law (incorporation within the legal rule, general clauses, reference), and the tensions they determine in relation to the system of the sources of law. Secondly, the analysis of the decision-making processes aims at highlighting the different factors of legitimacy that come into play in the adoption of a technical rule, and in particular the interaction between political-constitutional legitimacy and technical-scientific legitimacy.
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Istituire i limiti del possibile. La politica dell'expertise nella costruzione dell'Europa Neoliberale
Nowadays experts and expertise appear to be a central feaure in global governance. The more society gets complex the more political powers need to access to expert knowlegde. Apparently, contemporary politics has lost its old-fashoin goal of representivennes of specific societal interests to become a mere technocratic practice over efficient policy-making, insulating broad policy matters from public debate However, a depper understanding of the origins of conceptual tools in the studying of professional expertise show us the ambiavalent significance of expertise in global political economy. Theoretical and historical insights to the study of politics of expertise bring us to the study of the creation of newer expertise in the development of social relazions of propriety . Indeed, through the case study of Italian state-cadre class and public economists, the arguments hold that expertise could be conceptualised as a powerful device of creative strategies reproduction of dominant international division of labour as well as a powerful framework of managment of social conflicts. A narratative sustains the analysis of the politics of expertise in the making of neocostitutional-neoliberal Europe.
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Towards the professional profile of the "expert" teacher. Theoretical models and methodological proposals for an epistemology of teacher professionalism in the Italian school context ; Verso il profilo professionale dell'insegnante "esperto". Modelli teorici e proposte metodologiche per un'epistemol...
Developing a professional profile of the expert teacher is a complex operation that forces us to reflect on the aims and meanings we attribute to the whole teaching and learning process. In the complexity of our reality, teachers are required to have new and specific competences, methodological knowledge and an expertise to invest both in terms of the students' educational success and of their own professional training. The quality of the training systems is played on these two aspects, considering it through the perspective of the improvement rather than the accountability. In Italy, the legislation has tried to outline the figure of the teacher in terms of merit, but we can look for other viewpoints in the international literature on Educational Expertise and above all on Teacher Leadership. Leadership can become a tool to improve teaching processes through the dynamic training of the teacher's identity as a marker of his expertise. ; La stesura di un profilo professionale dell'insegnante esperto è un'operazione complessa che obbliga a riflettere sulle finalità e i significati che attribuiamo all'intero processo di insegnamento e apprendimento. Nella complessità della nostra realtà si richiede agli insegnanti competenze nuove e specifiche, conoscenze metodologiche e una expertise da investire sia ai fini del successo formativo degli alunni, che della propria formazione professionalizzante. Su questi due aspetti si gioca la qualità dei sistemi formativi, se la consideriamo attraverso la prospettiva dell'improvement piuttosto che dell'accountability. In Italia la normativa ha cercato di delineare la figura del docente in termini di merito, ma possiamo cercare altri sguardi nella letteraturainternazionale relativaall'Educational Expertise e soprattutto alla Teacher Leadership. La leadership può diventare un mezzo per migliorare i processi di insegnamento attraverso la formazione dinamica dell'identità del docente come stile marcatore della sua professionalità.
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Tensioni e prospettive della democrazia deliberativa habermasiana nell'emergenza da Covid-19
L'esame della ragione pratico-comunicativa, declinata dalla teoria del discorso di Jürgen Habermas, e le dinamiche della sfera pubblica, quale periferia e facilitatore del sistema politico, concorrono a delineare un fertile terreno di riflessione sulle criticità e sulle prospettive della democrazia deliberativa, posta in tensione dall'emergenza sanitaria da Covid-19. Da tale prospettiva, se nel modello habermasiano della democrazia deliberativa, le libertà individuali si accompagnano alla partecipazione politica dei cittadini ai processi di formazione della volontà comune, facendo emergere la solidarietà civile come esito di un autentico consenso discorsivo, nella società complessa sembra, per lo più, affermarsi un linguaggio strumentale e mediatico – implementato e potenziato dall'attuale indispensabilità dell'adozione di modalità di comunicazione a distanza - tale da ridurre la politica ad esibizione personalistica e le garanzie giuridiche a vuota forma, con una sostanziale perdita di efficacia delle tradizionali istituzioni della rappresentanza democratica. Nella pandemia, diritti e libertà vengono, inoltre, temporaneamente limitati dal rafforzamento dei necessari interventi coercitivi dei pubblici poteri, tramite i quali lo Stato richiede "un'insolita cooperazione" ai cittadini sottoposti a restrizioni, anche a discapito di fondamentali libertà soggettive. In tale condizione di incertezza, che evidenzia e alimenta un'imprescindibile dipendenza della governance dalle competenze degli esperti, è, tuttavia, da rilevare come la dimensione deliberativa, propria del sistema democratico, non venga sospesa dall'eccezionalità della situazione sanitaria: il pluralismo ed disaccordo sociale permangono, infatti, come irrinunciabili principi ed esigenze della ragione normativa, pur essendo subordinata la loro espressione al prioritario obiettivo della risoluzione dell'emergenza sanitaria. Qualora si tratti, poi, di individuare potenziali criteri di guida nell'arduo bilanciamento tra i diritti e i doveri di cittadini e ...
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Per il centenario della nascita di Vittorio Beonio-Brocchieri. Un convegno e una lapide in Universita di Pavia
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 67, Heft 3, S. 540-542
ISSN: 0032-325X
On the centenary of Italian political scientist Vittorio Beonio-Brocchieri, a conference devoted to his life & work was held at the U of Pavia (where Beonio-Brocchieri taught from 1926 to 1978)). The conference was multidisciplinary, appropriate to commemorate a scholar of wide-ranging interests & expertise. Also honored was the scholar's late son, Paolo Beonio-Brocchieri, also a long-time professor at the university, & a prominent Asianist. A. Siegel
La disciplina degli OGM tra Unione Europea e Stati nazionali : a chi spetta il diritto all'ultima parola su questioni scientifiche controverse?
The regulation on GMO products is a highly controversial field, because of different levels of competences and governance involved and due to the presence of conflicting interests. For this reason, the legal framework on food safety and scientific innovation in agriculture represents an interesting case study on multilevel governance. Moreover, GMO regulations are strictly connected to scientific progress and research, requiring an integration of different fields of expertise, such as law-maker, scientific experts and stakeholders. The paper takes into account the possible ways of legislative intervention, analyzing risks and benefits of the balancing between the need to guarantee food safety and the promotion of scientific development.
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Costruzione di sapere, luogo e identità all'interno di un movimento/comunità
Il paper si concentra sul fenomeno dell'opposizione della Val Susa alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, prendendo in considerazione non tanto il versante politico della questione, quanto quello relativo alla quotidianità delle interazioni situate sul territorio, dentro e fuori il movimento. A fianco alla rivendicazione, si è infatti venuto a creare processualmente il cosiddetto "laboratorio valsusino", una sorta di forum ibrido nel senso di Callon, Lascoumes e Barthe, che ha presto travalicato i confini della protesta contro l'opera sgradita per tramutarsi in moltiplicatore di innovazione e socialità. Specie all'interno delle arene situate dei presidi sul territorio, si sono costituite reti di relazioni stabili e significative, inclusive e non localistiche, fondate sull'appartenenza legata non tanto alla località, quanto alla condivisione e alla circolazione di idee e saperi a loro volta costruiti e continuamente ricreati attraverso l'interazione quotidiana. Tale sentire comune fa riferimento ad una diversa concezione dello spazio di residenza e di azione (definito non quale luogo di transito dell'economia internazionale ma invece come luogo di vita aperto e transnazionale, al di là dei confini amministrativi e nazionali), del tempo (da quello dell'alta velocità degli scambi commerciali a quello dell'interazione e della produzione sociale), della comunità e dell'identità (non chiusa e data una volta per tutte su basi locali ma al contempo orgogliosamente situata), dell'azione pubblica (rifiuto della delega rappresentativa e autogestione partecipata dal basso), del sapere/potere (rifiuto dell'idea di expertise neutrale, presa in considerazione di saperi altri e profani ma anche autonoma produzione di sapere specialistico), del modello di sviluppo. Tali questioni sono analizzate facendo riferimento qualitativo ai documenti prodotti dal movimento, alle sue grammatiche, giustificazioni (Boltanski e Thévenot) e cornici cognitive (Benford e Snow), cercando anche di rispondere alla questione: tutto questo è stato possibile sulla base di un pregresso "capitale sociale" e "sapere contestuale", oppure questi si sono creati attraverso le pratiche di interazione legate alla protesta?
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La fruizione inclusiva nel progetto di restauro: il caso degli anfiteatri romani: Percorsi di conoscenza e indirizzi metodologici
In: People_Places_Architecture
Roman amphitheatres are an interesting field of investigation and allow to analyze and classify structural instability, recurrent forms of degradation and anomalies related to their accessibility. These critical issues emerge, in particular, from the study of two interesting case studies, the Roman Amphitheatre in Tarragona, Spain, and the Roman Amphitheatre of Santa Maria Capua Vetere, Italy. Through a contextual interpretation of literary, historiographic and iconographic testimonies, in the light of the expertise of architectural restoration and an in situ cognitive campaign supported by surveys, the main theoretical and design nodes connected to the restoration and enhancement of these monumental complexes are identified: knowledge, conservation, use and management, understood as scheduled maintenance and constant monitoring.