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La storia del pensiero politico è da poco più di un decennio attraversata da una trasformazione legata all'emergere di tendenze storiografiche che, sotto i nomi di world history e di global history, stanno profondamente rinnovando - seppur con esiti fra loro molto diversificati - il panorama degli studi storici. A conferma di ciò possono essere invocate affermazioni provenienti da alcuni eminenti studiosi della nostra disciplina: Antony Black ha scritto che è sbalorditivo constatare come, fino ad oggi, nessuno si sia cimentato con questa impresa; David Armitage ha sostenuto che, per quanto una storia globale del pensiero politico debba ancora essere scritta e sebbene si possa lungamente discutere su cosa essa dovrebbe includere o come andrebbe concepita, resta il fatto che gli storici del pensiero politico stanno ampliando il respiro delle loro ricerche per andare in direzione di una storia globale; John Dunn si è spinto fino ad affermare che una storia globale del pensiero politico rappresenta oggi un obiettivo scientifico (e politico) ineludibile. A fronte di ciò, vale la pena di iniziare interrogarsi su quali trasformazioni l'ecumene storiografico mondiale e globale stia introducendo nella storia del pensiero politico.
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In: Storie e linguaggi 32
In: Società di studi politici
Lo studio prende in esame il contributo fornito da Roy Rosenzweig al dibattito sulla public history tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, una fase in cui il mondo accademico e quello scolastico iniziavano a scoprire le opportunità e i rischi del digitale. Storico americano di formazione democratica e radicale, Rosenzweig fu tra i primi a riconoscere i vantaggi che il digitale può portare nell'ambito della conservazione documentaria e dell'apprendimento, ma anche nell'educazione alla ricerca storica grazie all'accesso diretto alle fonti. Il saggio mette tuttavia in luce anche i limiti del digitale precocemente individuati da Rosenzweig, quali l'assenza di contestualizzazione delle fonti online e di controlli qualitativi su di esse, nonché le restrizioni del copyright. Rosenzweig suggeriva, infatti, di valutare costi e benefici della nuova tecnologia e ciò che essa comporta dal punto di vista educativo e della ricerca storica, proponendo ai colleghi di impegnarsi per garantire una più ampia democratizzazione della conoscenza e una piena accessibilità delle fonti primarie e secondarie. ; The essay examines Roy Rosenzweig's contribution to the debate on public history from the 1980s to the early 2000s, a time in which academia and educational institutions began to get acquainted with opportunities and risks of digital data. Rosenzweig, an American historian with a democratic and radical background, was among the first to recognize the advantages of digital data management in the field of archiving and learning, and as far as historical research training is concerned thanks to the remote access to the sources. However, the article also discusses the limits of digital data, which Rosenzweig himself highlighted at an early stage, such as the possible lack of contextualization and of quality control of online historical sources, and copyright restrictions. Rosenzweig suggested assessing both costs and benefits of the new technologies and the outcomes from the point of view of education and historical research, recommending to historians a commitment to a widespread democratization of knowledge and to the full accessibility to primary and secondary sources.
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In: Vita di guerra 3
The experience called "Arcevia during the First World War" was a way of practicing the part of the local history curriculum, which is essential for promoting education in active citizenship and democratic coexistence in pupils. In fact, it is precisely through the study of the territory and the education in the historical and artistic heritage, that one becomes active and aware citizens, capable of acting on the territory through courageous and responsible choices. To carry out the research, we resorted to the use of written and visual sources, the reading of informative and historical texts, surfing the internet and watching videos. The work carried out in the municipal historical archive and the municipal registry office was very significant. The most significant documents were analyzed by the children through the compilation of guide cards for the collection of information useful for historical reconstruction. The work of is carried out in an interdisciplinary way, making use of the skills of the various disciplines such as geography, mathematics, art and music. ; Il progetto "Arcevia durante la prima guerra mondiale" è stato l'occasione per praticare la parte del curricolo di storia locale al fine di promuovere negli alunni l'educazione alla cittadinanza attiva e alla convivenza democratica. È, infatti, proprio attraverso lo studio del territorio e l'educazione al patrimonio storico-artistico che si diventa cittadini attivi e consapevoli, capaci di agire sul territorio attraverso scelte coraggiose e responsabili. Per lo svolgimento della ricerca si è ricorso all'uso delle fonti scritte e visive, alla lettura di testi divulgativi e storici, navigazione in internet e visione di filmati. Molto significativo è stato il lavoro effettuato presso l'archivio storico comunale e l'ufficio anagrafe del Comune. I documenti più significativi sono stati analizzati dai bambini attraverso la compilazione di schede guida per la rilevazione delle informazioni utili alla ricostruzione storica. Il lavoro si è svolto in modo interdisciplinare, ricorrendo alle abilità attivate nelle varie discipline come la geografia, la matematica, l'educazione artistica e la musica.
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In: Lo stato del mondo