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Defending Land. Remarks on Gender and Environment in Latin America ; Alcune riflessioni su corpo, genere e ambiente in America latina
The environmental conflicts connected to the planetary expansion of extractivism seem to redraw a map of social conflict that is strongly linked to the control of natural resources and the concentration of the earth. Furthermore, the criminalization of social protests seems to be in its great majority the answer to the demands of environmental justice. The distruction of nature is a question that involves many social movements and on which feminist movements are confronting each other. What answers are being developed to these challenges? What are the instances and the voices that from the various feminist and female realities try to elaborate other vision around the extractivism? The essay try to accomplish an overview about these issues, especially about the connection about extractivism and gender. ; I conflitti ambientali connessi all'espansione planetaria dell'estrattivismo hanno ridisegnato una mappa della conflittualità sociale fortemente legata al controllo delle risorse naturali e alla concentrazione della terra. La criminalizzazione delle proteste sociali, le istanze di giustizia ambientale e il restringimento degli spazi democratici testimoniano la complessità di simili scenari. In America latina i conflitti ambientali sono parte di una escalation generale della violenza. Quali risposte vengono elaborate di fronte a tali sfide? In particolare, quali sono le istanze e le voci che dalle varie realtà femminili e femministe provano ad elaborare visioni altre intorno al tema dell' estrattivismo? Il presente saggio ha come obiettivo quello di fornire una sintesi delle principali linee di riflessione su questi temi, presentando alcuni casi specifici ritenuti emblematici e provando a ragionare su come si articola oggi in America latina il nesso estrattivismo-genere.
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La globalizzazione della bioetica: Analisi della bioetica latinoamericana ; The globalization of bioethics: analysis of bioethics in Latin America
La tesi esplora la riflessione bioetica latino-americana e la sua evoluzione, valutandone i legami, intenzionali e non, con le posizioni bioetiche più consolidate e tendenzialmente dominanti del panorama internazionale. La trattazione indaga lo sviluppo della bioetica nel sub-continente latinoamericano, ponendo in evidenza lo sviluppo delle teorie morali che definiscono l'orizzonte interpretativo del dibattito contemporaneo, come pure le peculiarità della produzione sudamericana in materia di bioetica e la casistica tipica di questi territori. Per una comprensione delle caratteristiche di un pensiero bioetico, tipico di un territorio in via di sviluppo, la tesi presenta la trattazione di due precisi case studies: A- Il progetto peruviano: Propuesta de incorporación del enfoque intercultural y de representantes indígenas en los comités de ética en países multiculturales; B- La biomedicina e gli xenotrapianti in Messico. L'analisi dei casi studio è funzionale alla messa in luce delle caratteristiche costitutive del pensiero latinoamericano e della casistica tipica del territorio. La bioetica Latinoamericana, infatti, sviluppatasi circa con vent'anni di ritardo rispetto ai luoghi di nascita di questa disciplina (Gran Bretagna e USA), rivendica l'esigenza di un dibattito e di una prassi bioetica autoctone, capaci quindi di riassumere in sé stesse concetti e principi declinabili all'interno delle esperienze e delle concrete esigenze che prendono forma nella realtà culturale e socio-economica. Per questo motivo si discosta dalle cosiddette teorie bioetiche classiche rivendicando una bioetica di contestazione che si vincola costitutivamente al linguaggio dei diritti umani. La tesi propone inoltre l'utilizzo dei dati emersi dai casi studio per sviluppare una riflessione sulle modalità e su alcuni esiti della globalizzazione della bioetica. L'analisi si avvale di strumenti e categorie proprie della sociologia, dell'economia e della politica al fine di mettere in evidenza le diverse componenti costitutive e le criticità della bioetica globalizzata. ; This PHD thesis explores the Latin American bioethics and its evolution, assessing intentional and non-intentional connections with the dominant international bioethical theories. The discussion examines the development of bioethics in Latin American sub-continent, emphasizing the development of moral theories that delimitate the interpretative horizon of the contemporary debate, as well as the peculiarities of the South American production in the field of bioethics and the case history of this geographical area. For a sound understanding of the features of the bioethical thought, typical of a developing territory, the thesis introduces the discussion of two specific case studies: A- The Peruvian project: Propuesta de incorporación of intercultural enfoque y en los de representantes indígenas comités ética en de países multiculturales; B- Biomedicine and xenotransplantation in Mexico. The analysis of these case studies puts in light the constitutive features of Latin American thought and the case history of the area. The Latin American bioethics, developed about twenty years later compared to the places of birth of this discipline (UK and USA), claims the need for a local (indigenous) bioethical debate and practices, in order to include the concepts and principles declinable within the experiences and practical needs that arise in the specific cultural and socio-economic context. For this reason, Latin American Bioethics differs from the so-called classical theories of bioethics, seeking a dispute inherently tied to Human Rights (Based Approach). This work also proposes a reflection on processes and outcomes of the globalization of bioethics, based on the data that emerged from the case studies. The analysis uses Sociology, Economics and Politics tools and categories in order to highlight the different components and the critical issues of global bioethics.
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Bruno Zevi e l'America Latina in Cronache di Architettura // Bruno Zevi and Latin America in the Cronache di Architettura
Bruno Zevi e América Latina em Cronache di Architettura. Como um diário onde, através de uma narração livre, apontamos a nossa história, dando a nossa leitura dos eventos e as nossas impressões, assim as Cronache do Bruno Zevi contam a história da arquitetura de uma era, do ponto de vista do seu autor. Esta narrativa pessoal e precisa continuou ininterrupta por quase meio século, a partir de 1954, quando em "Cronache della politica e del costume", e no ano seguinte no "Espresso", Zevi começou a ter uma coluna semanal de arquitetura; esta foi assim tratada tal como outras artes e aproximada do público. A coleção deste diário-documentário, que inclui a tratação de planejamento urbano, restauração, exposições, competições e políticas urbanas, foi publicada pela primeira vez em 1971 com o título Cronache di Architettura. Estes livros estão cheios da crítica militante que caracterizou a abordagem do Zevi à arquitetura, como fenômeno cultural a ser lido e compreendido, a ser aprovado, contestado e denunciado. Seu espírito crítico passa várias vezes pelo oceano para chegar à América Latina: ali, ele se concentra na paisagem oferecida, tanto nas arquiteturas mais significativas e de atenção internacional, quanto nas menores, algumas ainda hoje pouco conhecidas. A viagem aflora Paraguai, Peru, Colômbia, para chegar a países como México, Venezuela, Argentina e Brasil; o estilo incisivo do Zevi oferece reflexões sobre a cidade, em particular Brasília, e naturalmente sobre obras individuais, do Luis Barragán, do Carlos Raúl Villanueva ou do Oscar Niemeyer. Este olhar, naquela epoca inovador e ainda estimulante, merece hoje ser lido novamente: queremos refletir sobre o contexto arquitetônico da segunda metade do século XX na América Latina e sobre como esse contexto foi contado e representado na Itália, através dos escritos de um dos maiores historiadores da arquitetura; mesmo quando não compartilhou caminhos ou obras, Zevi soube sempre entender a mudança do tempo. ; Come un diario nel quale attraverso una narrazione libera si racconta la propria storia, riportando eventi e impressioni, così le Cronache di Bruno Zevi rappresentano l'attenta riflessione sull'architettura di un'epoca. La sua è una personalissima e puntuale registrazione, che si protrae ininterrotta per quasi mezzo secolo, a partire dal 1954, quando su "Cronache della politica e del costume", e dall'anno successivo sull'"Espresso", inizia a tenere una rubrica settimanale, con la quale legittima l'architettura al pari di altre arti e la avvicina all'opinione pubblica. Una consistente raccolta di questo diario-documentario su architettura e urbanistica, ma anche su restauro, mostre, concorsi, politica urbana, viene pubblicata per la prima volta insieme nel 1971 col titolo Cronache di Architettura. I venti volumi sono intrisi di quella critica militante che tanto ha caratterizzato l'approccio di Zevi all'architettura, quale fenomeno culturale da leggere e comprendere, da approvare, contestare, denunciare. Il suo attento e critico punto di vista in più testi travalica l'oceano per raggiungere l'America Latina: lì si sofferma sul panorama offerto, tanto sulle architetture più significative e di richiamo internazionale, quanto su quelle minori, alcune ancora oggi poco note. Il viaggio sfiora Paraguay, Perù, Colombia, per spingersi in Paesi quali Messico, Venezuela, Argentina e Brasile; lo stile tagliente e incisivo di Zevi offre riflessioni sulla città, in particolare su Brasilia, e naturalmente su singole opere, da quelle di Luis Barragán a quelle di Carlos Raúl Villanueva o di Oscar Niemeyer. Questo sguardo, allora innovatore e ancora stimolante, merita oggi una rilettura: si intende così riflettere sul contesto architettonico che ha contraddistinto la seconda metà del Novecento in America Latina e su come questo contesto sia stato raccontato e rappresentato in Italia, attraverso gli scritti di uno dei maggiori storici dell'architettura. Si avrà così modo di analizzare anche i limiti dell'osservazione di Zevi che, seppur contraddistinta da una sorprendente capacità di registrazione, non sempre ha saputo riconoscere il valore straordinario di alcune opere sudamericane.
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Conceptual History and Political Philosophy. Toward a Situated Analysis of Political Concepts in Latin America ; Storia concettuale e filosofia politica. Verso un'analisi situata dei concetti politici in America Latina
This article seeks to reflect on the methodological problem that dealing with political concepts with a particular historical and geographical frame entails. After stating how conceptual history, German in its origins, has given rise to different lines of thought throughout the Western World, especially in Europe, we explore how this conceptual approach can be used to address political concepts in Latin America from a philosophical-political perspective. ; Questo articolo si propone di discutere il problema metodologico dell'approccio ai concetti politici all'interno di un particolare contesto storico e geografico. A partire dal fatto che la storia concettuale, originariamente tedesca, ha dato origine a specifici percorsi in tutto il mondo occidentale, e soprattutto nel resto d'Europa, ci chiediamo come questo approccio concettuale possa essere utilizzato quando si affrontano i concetti politici in America Latina da una prospettiva filosofico-politica.
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L'ipotesi del meticciato in America latina. Dal multiculturalismo neoliberale alle differenze come forme di contenzioso ; From the Neoliberal Multiculturalism to Differences as Forms of Litigation. The Hypothesis of Metissage in Latin America
La disputa sul meticciato comincia a giocare un ruolo fondamentale in America latina all'interno dei dibattiti modernisti sull'unità nazionale tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, per acquisire un'inedita diffusione globale negli anni ottanta e novanta del secolo scorso. Utilizzando gli scritti della sociologa boliviana Silvia Rivera Cusicanqui e dell'antropologa argentina, da tempo attiva in Brasile, Rita Segato ricostruisce la vicenda storica e politica del meticciato in America latina. Le autrici mostrano come esso sia un concetto storico che ha funzionato come istanza di legittimazione tanto nel periodo dell'oppressione coloniale quanto successivamente nell'epoca della modernizzazione repubblicana. Esso rappresenta lo strumento per nascondere quando non cancellare il carattere originario dello Stato moderno, proprio per questo esso ha potuto svolgere un ruolo fondamentale sia nell'epoca del liberalismo sia in quella del neoliberalismo. Ma nel meticciato è contenuta anche una posta in gioco che può esprimere la pulsione radicalmente decolonizzatrice delle differenze come forme di contenzioso che abitano i complessi territori latinoamericani contemporanei. ; The dispute on métissage starts to play a fundamental role in Latin America inside the modernist debates about the national unity between the end of the XIX century and the beginning of the XX century, to later acquire an unprecedented global diffusion in the eighties and the nineties of the last century. Using the writings of the Bolivian sociologist Silvia River Cusicanqui and of the Argentinian anthropologist, who has long since been active in Brazil, Rita Segato, the essay reconstructs the historic and political happening of métissage in Latin America. The authors show that it is an historical concept which worked as an instance of legitimation both in the period of colonial oppression and later in the epoch of republican modernization. It represents the instrument to hide – if not to delete – the original character of modern State; for this reason it has been able to play a fundamental role in the epoch of liberalism as much as in the neoliberal one. However in métissage what is also at stake is that it can express the radically de-colonizing impulse of the differences as forms of litigation which inhabit the complex contemporary Latin American territories. ; Fil: Gago, Maria Veronica. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas; Argentina. Universidad Nacional de San Martín; Argentina. Universidad de Buenos Aires; Argentina
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America Latina: l'evoluzione delle relazioni interne
In: Affari esteri: rivista trimestrale, Band 7, S. 603-617
ISSN: 0001-964X
La riforma dello Stato in America Latina
In: Politica internazionale: rivista bimestrale dell'IPALMO, Band 18, S. 41-132
ISSN: 0032-3101
Transformation of the state in Latin America, with particular reference to the state as instigator of economic development; some emphasis on economic assistance and lessons from developed and newly industrialized countries of southeastern Asia; 7 articles.
Alla sinistra del padre: teologia e sociologia della liberazione in America Latina
In: Vichiana 18
Il costituzionalismo "parallelo" delle nuove democrazie: Africa e America Latina
In: Collana della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Lecce 5