A report summarizing debates on proposals for European integration at the European Council of Laeken, on the eve of the introduction of the euro. Among issues discussed are the following: European defense & security policy; adding more countries to the EU; interventions (humanitarian & military) in Afghanistan; position on the war against terrorism; the general economic outlook; the Lisbon strategy; employment; sustainable development & quality of life; research & development; consolidation of the European social model; a common asylum & immigration policy; more efficient control of foreign borders; international cooperation in legal & law enforcement matters; foreign policy statements on the Middle East, the western Balkan nations, Africa, & Russia; & cooperation on development matters. 2 Appendixes. J. Sadler
The theme of "skills certification" is nowadays becoming part of EU State's policies for education, training and employment – as long as they realize the Lisbon strategy, hence creating policies which aim at renew many systems, including the educational one. Such a "model" of innovation opposes Italian school system with an unavoidable change. This is so not only because it is required by EU but also because the school has to take hold again of its publicfunctions – having been lost the latter due to a decrease in skills and quality.Here emerges the need for a re-definition and the re-activation of a secondary education system which could be able to integrate a wide range of opportunities given by the contemporary formal and informal ways of learning.Only by doing this, the education system will be able to satisfy EU's "invitation": that of creating new formative systems. Hence, the role of the teacher gains a fundamental character within the new path of education.The purpose of my contribution is that of addressing the implications that "skill certification," and its consequent definition of integrated school system, has on professional teachers involved in the organization of teaching and learning processes. ; Il tema della "certificazione delle competenze" sta entrando a pieno titolo nelle politiche educative, formative ed occupazionali di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea in attuazione della strategia di Lisbona con conseguente messa a punto di policy tese ad innovare interi sistemi compreso quello scolastico. Questo "modello" di innovazione pone pertanto il sistema scolastico italiano di fronte ad un cambiamento dal quale non si potrà più tornare indietro, non tanto perché ce lo chiede l'Europa bensì perché la scuola deve non solo riappropriarsi delle proprie funzioni istituzionali che sta lentamente, ma inesorabilmente, perdendo dequalificandosi, ma soprattutto perché vi è la necessità e l'urgenza di definire e rendere operativo un sistema di formazione secondaria che integri al suo interno tutta ...
L'elaborato costituisce la fase di approfondimento conclusivo del lavoro scientifico svolto negli anni precedenti. In quest'ottica, a circa tre anni dalla sua entrata in vigore, esso risulta prevalentemente incentrato sull'analisi delle principali innovazioni imposte dalla legge 30 dicembre 2010, n . 240, recante "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", nel tentativo di individuare quali soluzioni ,più o meno differenziate in base alle specificità delle diverse realtà, gli atenei italiani abbiano prefigurato mediante la revisione dei propri statuti, organi e strutture, al fine di rispettare ed attuare il dettato legislativo e non comprimere i propri spazi di autonomia. Contemporaneamente, esso approfondisce l'orientamento della giurisprudenza amministrativa in materia, la quale proprio nel corso di quest'anno ha avuto più di un'occasione di pronunciarsi in merito, per effetto dell'impugnazione ministeriale di molti dei nuovi statuti di autonomia. Infine, non viene tralasciata l'analisi dei profili e aspetti del sistema universitario italiano non intaccati dal cambiamento, ai fini del loro coordinamento con quelli riformati, cercando di percorrere parallelamente più strade: dalla ricognizione e lo studio dei più autorevoli contributi che la dottrina ha recentemente elaborato in materia, all'inquadramento delle scelte effettuate in sede di attuazione dai singoli atenei, anche alla luce dei decreti applicativi emanati. Il tutto al fine di individuare, anche grazie a studi di tipo comparato, con particolare riferimento all'ordinamento spagnolo, nuove soluzioni per il sistema universitario che, senza la pretesa di giungere a percorsi di cambiamento validamente applicabili per tutti gli atenei, possano risultare utili alla definizione di principi e modelli base, nel pieno rispetto del dettato costituzionale e dei parametri individuati a livello europeo con il processo di Bologna e la strategia di Lisbona. ; Three years after 240/2010 Act regarding entered into force, the present research focused on its main innovations. In order to identify such solutions, more or less differentiated according to the specific the different realities, Italian universities revised their statutes, organs and structures, in order to respect and implement the legislative requirements and do not compress the spaces of autonomy . At the same time, it points out this year administrative case law on the matter, when the Minister challenged some of the new statutes. Moreover, the present thesis highlights aspects of the Italian university system remained unchanged in the light of the reformed ones. On one hand, it analyses the most influential contributions made by the doctrine. On the other, the regulatory solutions adopted by individual universities , especially in light of the implementation decrees issued. At the end, in a comparative perspective – having particular reference to Spanish law – it aims to identify new solutions for the University system, such as the definition of principles and basic models in full compliance with the Constitution and the parameters identified at European level with the Bologna process and the Lisbon strategy.
On May 28, 1926, a coup d'état puts a military dictatorship in power in Lisbon. The Mendes de Cabeçadasregime initiates favourable measures for the Portuguese Church and promotes the entering the government ofpersonalities from the Catholic world. These moves, rather than revealing the adherence of the episcopate to thecoup or the evidence of a political strategy, respond to the urgent need to preserve the faculties of Padroado afterthe Holy See, in a Note of the Secretariat of State on February of the same year, expressed the will to revoke theecclesial privileges that Lisbon still exercises in the East Indians colonies. The loss of the Padroado would constitutefor to national prestige and the ultramarine dominion of Portugal a serious damage that the military regime wantsto avoid. A context that leads to the first appearance at the Ministry of Finance of a little-known university professor,Antonio de Oliveira Salazar, which will become the prominent political figure in twentieth-century Portuguese history. ; Il 28 maggio 1926 un colpo di Stato porta l'avvento a Lisbona di una dittatura militare. Il regime di Mendesde Cabeçadas avvia misure favorevoli alla Chiesa portoghese e apre all'ingresso nel governo di personalità del mondocattolico. Mosse che, più che mostrare un'adesione dell'episcopato al golpe o essere la prova di una strategia politica,rispondono all'esigenza di preservare il Padroado e le facoltà di nomina ecclesiale che Lisbona ancora esercita nelleIndie orientali e che la Santa Sede, tramite una Nota della Segreteria di Stato del febbraio dello stesso anno, haespresso la volontà di ritirare. Oltre che uno schiaffo al prestigio nazionale, la perdita del Padroado costituirebbe peril dominio ultramarino del Portogallo un serio danno che il regime militare vuole evitare. In tale congiuntura cadela prima apparizione al Ministero delle finanze di un poco conosciuto professore universitario, António de OliveiraSalazar, che diverrà la figura politica più rilevante della storia portoghese del Novecento. ; Em 28 de maio de 1926 um golpe de estado estabelece uma ditadura militar em Lisboa. O novo regimede Mendes de Cabeçadas promove medidas orientadas para os pedidos da Igreja Portuguesa e envolve personalidadesdo mundo católico na formação do governo. Estas iniciativas, em vez de revelar a adesão do episcopadoao golpe ou ser a evidência de uma estratégia política, respondem à necessidade urgente de preservar os direitosde nomeações para o serviço eclesial do Padroado, depois de a Santa Sé, numa Nota da Secretaria de Estado deFevereiro do mesmo ano, manifestar a vontade de revogar os privilégios que Lisboa ainda exercia nas colóniasdas Índias Orientais. Nesta situação, ocorre a primeira aparição de um professor universitário pouco conhecido noMinistério das Finanças, António de Oliveira Salazar, destinado a tornar-se a figura política mais relevante da históriaportuguesa do século XX.