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Lobbying, Pluralism and Democracy
In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 34, Heft 1, S. 146-148
ISSN: 0048-8402
Primi passi verso una normazione italiana del lobbying
Il problema di normare l'attività di lobbying è tornato di recente sul tavolo del Parlamento italiano. La questione non è nuova al nostro legislatore, anzi, è annosa. Dal 1948 ad oggi numerosi sono stati i progetti e i disegni di legge presentati nelle sedi istituzionali competenti. La novità, questa volta, è che la proposta presentata alla Giunta per il regolamento della Camera dei deputati il 10 marzo 2016 dall'on. Giuseppe Pisicchio, di adottare "una sorta di Protocollo, cui far seguire, ma solo dopo sperimentazione, modifiche parlamentari" per normare sia "l'attività di relazione istituzionale nella Camera dei deputati" sia un "codice di condotta dei deputati, è stata, parzialmente, parzialmente accolta. Il 12 aprile 2016, infatti, la Giunta per il regolamento della Camera dei deputati ha approvato, con il solo voto di astensione del Movimento 5 Stelle, il "Codice di condotta dei deputati".
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Le relazioni pubbliche e il lobbying in Italia
In: Libri del tempo Laterza 451
In: Temi della comunicazione
Il lobbying negli Stati Uniti: un'analisi Public Choice
Questo lavoro si incentra sull'attività di lobbying realizzata dai gruppi d'interesse, intesa come azione finalizzata alla persuasione ed all'influenza sui processi decisionali al fine di ottenere deliberazioni favorevoli. Tale azione, realizzata sui membri del ramo legislativo, su quelli dell'esecutivo e sui funzionari pubblici, viene analizzata a partire da un approccio Public Choice. Tale analisi si limita al fenomeno del lobbying nella sua accezione statunitense in quanto tale fenomeno ha trovato, per motivi che vengono illustrati, terreno fertile per il suo sviluppo, fornendo quindi materiale prezioso per gli studi effettuati. Nel primo capitolo si analizza l'opera che sta alla base della teoria della scelta pubblica ovvero "Il calcolo del consenso. Fondamenti logici della democrazia costituzionale" di James Buchanan e Gordon Tullock. Nel secondo capitolo viene ripercorso cronologicamente lo sviluppo della normativa statunitense in tema di regolamentazione dell'attività di lobbying, a partire dagli inizi del ventesimo secolo ad oggi. Per completezza si analizza anche la normativa statunitense che regola i finanziamenti delle campagne elettorali. Questo trasferimento di risorse, da gruppi di pressione a membri elettivi di parlamenti ed esecutivi, costituisce uno strumento di grande influenza nelle mani di lobbies e gruppi d'interesse, perciò non era possibile escludere da tale discussione un'analisi della relativa normativa. Nel terzo, ed ultimo capitolo, viene effettuata una rassegna degli articoli pubblicati e delle ricerche effettuate in materia di lobbying e gruppi d'interesse. In particolare, si focalizza l'attenzione sul rapporto tra lobbying e finanziamenti elettorali, sui meccanismi del lobbying antagonistico, sugli strumenti attraverso i quali viene realizzata l'attività di lobbying sui parlamenti o sulle agenzie di regolamentazione, il rapporto di tale fenomeno con quello della corruzione.
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Lobbying e rappresentanza di interessi nell'Unione Europea
In: Politica. Studi 105
Il lobbying nell'Unione europea: le misure sulla trasparenza
Il ruolo delle lobbies nei processi decisionali europei è da sempre oggetto di un'attenta analisi da parte di studiosi e addetti ai lavori che si sono trovati da una parte a dover evidenziare le differenze di fondo rispetto all'esperienza del più consolidato lobbying anglosassone e dall'altra a sottolineare le peculiarità di quello europeo in rapporto alla complessa architettura istituzionale europea e alla vastità degli interessi che sono rappresentati al suo interno e che hanno fatto di Bruxelles una delle capitali mondiali del lobbying. Malgrado le lobbies continuino ad essere ritenute un elemento disfunzionale della democrazia europea e la causa principale della scarsa trasparenza dei meccanismi decisionali, è ormai riconosciuto il loro ruolo di canali di informazione per istituzioni che, come quelle europee, sono contraddistinte dall'endemica distanza dai cittadini. La cospicua presenza delle lobbies ha indotto le istituzioni europee ad avviare un percorso sulla trasparenza che costituisce attualmente uno degli strumenti più avanzati e in continua evoluzione di regolamentazione dell'attività dei gruppi di pressione.
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Lobbying & lobbismi: le regole del gioco in una democrazia reale
In: Cultura e società
La politica degli interessi: il lobbying nelle democrazie contemporanee
In: Itinerari
La regolamentazione delle attività di lobbying: esperienze internazionali a confronto
L'attività di lobbying s'inscrive nel contesto più ampio della "rappresentanza di interessi" e più specificamente agli aspetti legislativi ed esecutivi della stessa. Questo lavoro propone una rassegna comparativa delle legislazioni sul lobbying in vigore nel panorama internazionale. In particolare sono state analizzate e classificate le legislazioni di una serie di paesi UE ed extra UE. Per l'Italia il lavoro è stato fatto utilizzando la proposta di legge più recente. La maggioranza dei paesi UE con leggi in materia di rappresentanza di interessi hanno sistemi fondati sul sistema di civil law, con l'eccezione di Regno Unito e Irlanda. È stato quindi possibile delineare tre sottogruppi: Paesi UE di common law, Paesi extra UE di common law e Paesi UE di civil law. In base a questa suddivisione vengono presentate la diverse normative evidenziandone gli elementi omogenei che permettono un raffronto delle caratteristiche, dei punti qualificanti e degli aspetti critici delle leggi vigenti nei singoli paesi.The activity of lobbying is part of the wider context of "representation of interests" and more specifically the legislative and executive aspects thereof. This work aims at a comparative review of the lobbying legislation in force on the international scene. In particular, the legislation of a number of EU and non-EU countries has been analysed and classified. For Italy, the work was done using the most recent draft law. Most EU countries with laws on the representation of interests have systems based on civil law, with the exception of the United Kingdom and Ireland. It was therefore possible to outline three sub-groups: EU common law countries, non-EU common law countries and EU civil law countries. On the basis of this subdivision the different regulations are presented highlighting the homogeneous elements that allow a comparison of the characteristics, the qualifying points, and the critical aspects of the laws in force in the individual countries.
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