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˜Leœ Politiche Malattie Della Republica Di Genova, E loro Medicine
In: http://mdz-nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bvb:12-bsb10080402-0
Descritta da Marco Cesare Salbriggio a Fildoro suo Figlio . ; VD17-Nummer 2019 maschinell ergänzt ; Volltext // Exemplar mit der Signatur: München, Bayerische Staatsbibliothek -- Ital. 618 k
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LA PREVENZIONE DELLE FRATTURE: THE EUROPEAN UNION GERIATRIC MEDICINE SOCIETY (EUGMS) STATEMENT
La prevenzione delle fratture da fragilità nelle persone anziane è diventata una priorità dovuta al rilevante impatto sanitario, finanziario e sociale che comportano. Le strategie più appropriate per fare fronte a questo importante problema di salute pubblica sono ancora materia di discussione. Negli ultimi anni l'approccio tradizionale centrato quasi univocamente sulle terapie farmacologiche e sulla valutazione della densità minerale ossea (DMO) è cambiato alla luce del riconoscimento del ruolo di altri fattori di rischio per le fratture da fragilità che sono indipendenti della DMO e che possono essere di maggior rilievo in popolazioni anziane, nelle quali si verificano tre quarti di tutte le fratture da fragilità vertebrali e più di tre quarti delle fratture femorali. Tra i più importanti fattori DMO-indipendenti ricordiamo tra gli altri: a) il rischio di cadute, b) la sarcopenia, c) le alterazioni della mobilità e d) la perdita di peso. Il rapporto costo-efficacia di un approccio farmacologico per il trattamento dell'osteoporosi è in discussione. Alcuni farmaci hanno dimostrato una accertata efficacia nel ridurre il rischio di fratture in soggetti osteoporotici con T-score inferiore a -2.5 DS e fratture prevalenti, anche se i trials che hanno dimostrato tale efficacia non includevano solo persone anziane e spesso escludevano gli anziani più fragili. Nel Aprile 2016, l' "Interest Group on Falls and Fracture Prevention" della "European Union Geriatric Medicine Society (EUGMS)" insieme all'International Association of Gerontology and Geriatrics-European Region (IAGG-ER), all'Unione Europea dei Medici Specialisti (EUMS), all'International Osteoporosis Foundation, all'European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis, hanno pubblicato uno statement che delinea la loro opinione sui punti principali nel (del?) dibattito in corso in relazione alla prevenzione primaria e secondaria delle cadute, alla diagnosi e il (al?) trattamento della fragilità ossea, e all'implementazione di servizi multidisciplinari ("Liasson Services") per la prevenzione delle cadute e delle fratture nelle persone anziane. Questo statement sostiene una strategia globale e suggerisce: 1) una migliore informazione sia per le persone anziane che per gli operatori sanitari per quanto riguarda lo stile di vita generale e misure mediche per ottimizzare la salute ossea e la prevenzione delle cadute; 2) un miglioramento delle conoscenze su screening e un'ottimizzazione della gestione delle persone anziane con fragilità ossea o ad alto rischio di cadere sia nelle cure primarie che nelle istituzioni; e 3) una forte collaborazione tra i "Fracture Liasson Services", i reparti di medicina geriatrica (Liasson Services di cadute e fratture) e le cure primarie. I decisori politici dovranno svolgere un ruolo importante nello sviluppo di programmi comunitari e istituzionali sulla prevenzione delle cadute, nello stabilire i "Liasson Services" di cadute e fratture e nel sviluppare percorsi adeguati per la prevenzione delle fratture che includano sia la valutazione che la gestione delle persone anziane che cadono frequentemente e l'ottimizzazione della gestione medica nelle persone con fragilità ossea.
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Etica, conoscenza e sanità: evidence-based medicine fra ragione e passione
In: Spazi
Medicine non convenzionali e pluralismo sanitario: prospettive e ambivalenze della medicina integrata
In: Salute e società., Teoria e metodologia 8
Antropologia medica: biomedicina e medicine vitalistiche : due approcci diversi al problema della salute
In: Cultura, culture, diritti 14
L' ambulatorio del guaritore: forme e pratiche del confronto tra biomedicina e medicine tradizionali in Africa e nelle Americhe
In: Biblioteca di antropologia medica 1
Sulle tracce di Michel Leiris: possessione e medicina tradizionale nell'Etiopia settentrionale. Dimensione teatrale, religiosa, terapeutica, socio-politica. ; italianoinglesespagnoloAlpha On the trail of Michel Leiris: possession and traditional medicine in North Ethiopia. Theatrical, religious, the...
La tesi si divide in due parti: nella prima si esamina l'esperienza etnografica condotta da M. Leiris durante la missione Dakar-Gibuti (1931-33) con riferimento alla studio della possessione a Gondar. Nella seconda parte si dà conto del lavoro sul terreno condotto dalla dottoranda nel Wollo a contatto con guaritori. Seguono appendici documentarie e iconografiche. ; The thesis is divided into two parts: the first examines the ethnographic experience led by M. Leiris during the Dakar-Djibouti mission (1931-33) with reference to the study of possession in Gondar. The second part gives an account of the fieldwork conducted by PhD student in Wollo in contact with healers. Iconographic and documentary appendices follow.
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Asclepio: Ecco il tuo Politico! La relazione etico terapeutica fra medicina e politica in Platone
The purpose of this paper is to examine the political dimension of the relationship between the doctor and the patient, and the therapeutic dimension of the relationship between the politician and the citizen in Plato's philosophy. The purpose of the study is to show that the liaison between medicine and politics in the Platonic doctrine is not extrinsic, as if it were two disciplines analogous but of a different nature. We believe, on the contrary, that the relationship between the two sciences is substantial, by virtue of the political and therapeutic dimensions that both sciences essentially share. This affinity is possible as a result of the particular constitution of their object of study; the epistemological structure of the two sciences and the specific use of the persuasive discourse that both arts adopt to achieve their results. In order to examine our hypothesis we will investigate some passages from the Politicus, the Timaeus and the Laws.
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Corpi e saperi indocili: guarigione, stregoneria e potere in Camerun
In: Nuova cultura 228
Direttiva Europea 2001/20/EC sulla sperimentazione clinica: implicazioni sulla ricerca clinica in Italia
[The European Directive 2001/20/EC on clinical trials in Italy]The European Directive 2001/20/EC legally ensured the implementation of the principles of good clinical practice in clinical trials on medicinal products in Europe. The Directive establishes, specific provisions regarding clinical trials conduction in all Member States, including multicenter trials on human subject involving medicinal products and harmonizes the practice of Independent Ethics Committees (IEC) and administrative provisions. In Italy, the European Directive was implemented by the Legislative Decree 211/2003 that considers three subsequent phases in the activation procedure of multicenter clinical trials: first, the clinical trial application submission to the IEC of both the coordinating and the participating centres as well as the administrative agreement submission to the Competent Authority of participating centres; second, the issuance of the "single" opinion by the IEC of the coordinating centre and, in case of positive opinion, the acceptance or refusal by the IEC of each participating centre; third, in case of acceptance, the trial contracts signature between the coordinating and each participating centre. Moreover, the European Directive defines the time required for issuing of opinion by the IEC. However, the high variability of documentation "centre-specific" required by independent ethics committee (IEC) plays a critical role in the time required for activation of participating centres of multicenter clinical trials. The harmonization of IECs practice in Italy and the reduction of the total number of IECs are the first step to facilitate multicenter clinical trials. Similar efforts should be made to standardize administrative procedures concerning the approval of clinical trials.
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