Contro la frammentazione: movimenti sociali e spazio della politica
In: Cartografie 79
In: Cartografie 79
In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 14, Heft 3, S. 431-449
ISSN: 1120-9488
The purpose of this research is to provide a description of the Gilets Jaunes movement in France, in the light of the theoretical approaches to the description of the protest movements. First, it is necessary to consider whether in this case we can explain the emergence of the movement as caused by the "systemic imbalance" or "power imbalance", which has occurred in France in the aftermath of Macron's rise to power, and according to Smelser's approach. Secondly, according to Tilly, the repertoires of the conflict or collective action were recorded to assess to what extent the action of the Gilets Jaunes has inclined towards mobilization, violence, or manifestation of public discontent. The Gilets Jaunes movement looks more like a reaction against the French establishment and the incumbent President Macron, than as a collective movement with its own identity and "systemic" claims. This is the expression of a priori rejection of the political class, without clear alternatives and in a form of almost extreme nihilism. The Gilets Jaunes appear as a manifestation of the opposition to power, refusing any proposal for mediation or dialogue with the political institution. The political class is rejected in its entirety and the Gilets Jaunes can be labelled as a Generally Unwanted Rulers (GURs) movement. ; Lo scopo di questa ricerca è fornire una descrizione del movimento dei Gilets Jaunes in Francia, alla luce degli approcci teorici alla descrizione dei movimenti di protesta. Innanzitutto, è necessario considerare se in questo caso possiamo spiegare l'emergere del movimento come effetto di uno "squilibrio sistemico" o "squilibrio di potere", secondo l'approccio di Smelser, che si è verificato in Francia all'indomani dell'ascesa al potere di Macron. In secondo luogo, sono stati registrati i repertori del conflitto o dell'azione collettiva, come li definisce Tilly, per valutare fino a che punto l'azione dei Gilets Jaunes è incline alla mobilitazione, alla violenza o alla testimonianza di malcontento pubblico. Il movimento dei Gilets Jaunes assomiglia più a una reazione contro l'establishment francese e al presidente in carica Macron, che a un movimento collettivo con una propria identità e rivendicazioni "sistemiche". È l'espressione di un rifiuto a priori della classe politica, senza alternative chiare e in una forma di nichilismo quasi estremo. I Gilets Jaunes appaiono come una manifestazione dell'opposizione al potere, rifiutando qualsiasi proposta di mediazione o dialogo con l'istituzione politica. La classe politica è respinta nella sua interezza e i Gilets Jaunes possono essere etichettati come movimento GURs (Generally Unwanted Rulers).
BASE
In: I saggi 8
In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 10, Heft 3, S. 337-360
ISSN: 1120-9488
This chapter deals with the recent crisis and a failed attempt at paradigm change. The worldwide protest movement has been ineffective in delivering an impact on policies and providing a feasible alternative. The co-operative movement and the protest movements have several points in common despite their lack of dialogue. The occupy movement needs a feasible and pragmatic plan of action to make protests constructive and consequently more effective. Without a feasible and sound proposal, the occupy movement will either decline or will end up reinventing itself more radically. Questo capitolo si occupa della recente crisi finanziaria e del fallito tentativo di cambio di paradigma. Il movimento di protesta mondiale è stato inefficace nel avere un impatto sulle politiche e nel proporre un modello alternativo al capitalismo finanziario. Il movimento cooperativo e quello di protesta hanno molti punti in comune nonostante la mancanza di dialogo tra loro. Il movumento occupy ha bisogno di una alternativa fattibile e un piano di azione pragmatico per rendere la protesta più costruttiva e conseguentemente efficace. Senza una proposta fattibile e robusta, il movimento di protesta è destinato al declino o dovrà reinventarsi in una forma più radicale.
BASE
In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 10, Heft 3, S. 361-382
ISSN: 1120-9488
In: Saggi 164
In: Collana di sociologia politica
In: Gli imprevisti 2
In: Studi & ricerche 12
Non si tratta di stabilire il se, ma il come.Autorevoli esperti, in occasione di interviste e dibattiti su reti televisive nazionali, hanno affrontato il problema della repressione dei reati commessi in occasione delle lotte contro la costruzione di grandi opere pubbliche o di manifestazioni per la tutela dell'ambiente, in termini che a noi sono parsi semplicistici e strumentali: può lo Stato abdicare al suo obbligo di accertamento e punizione dei reati, al suo potere repressivo, allorché molta parte della popolazione interessata agli effetti di una grande opera vi si oppone giudicandola inopp
In: Biblioteca di testi e studi 839. Studi politici