Dottorato di ricerca in Economia e territorio ; Obiettivo di questo lavoro è rispondere all'esigenza di una lettura della politica di sviluppo rurale che catturi le singole peculiarità a livello locale e contemporaneamente avere il quadro d'insieme a livello europeo. Si presenta quindi una un'analisi dell'evoluzione storica della politica e della programmazione allo scopo di farne emergere la complessità e l'eterogeneità dei contenuti tentando di evidenziare il passaggio da un approccio settoriale a uno territoriale. Successivamente si procede ad una verifica della coerenza della spesa rispetto ai macro-obiettivi dell'Unione Europea a cui la politica di sviluppo rurale è chiamata a contribuire replicando l'analisi proposta da Shucksmith et al. (2005). L'analisi condotta a livello istituzionale Nuts3 dell'Europa a 15 sul periodo di spesa (2004-2009), consente il confronto della spesa tra il periodo di programmazione 2000-2006 con l'attuale, tra i singoli Stati membri ed infine per tipologia di ruralità. Infine sulla base alcuni indicatori selezionati nell'ambito del Quadro comune di monitoraggio e valutazione si procede ad un analisi a componenti principali seguita da una cluster analysis dove vengono individuati sette gruppi. Confrontando i profili medi di spesa per politiche ne emerge che a fronte dell'eterogeneità tra gruppi si evidenzia una sostanziale divergenza in termini di spesa media ; The aim of this work is to respond to the need for a deeper reading of the rural development policy that captures the specific characteristics at the local level, and simultaneously to have the overall picture at the European level. Therefore, it presents an analysis of the historical evolution of both the policy and the programming, in order to bring out the complexity and diversity of the contents, trying to highlight the transition from a sector-wide approach to a territorial one. Then, the analysis proposed by Shucksmith et al. (2005) has been replicated in order to verify the consistency of the expenditure with the EU macro-objectives the rural development policy is being called to support. The review conducted at the NUTS3 institutional level of the EU-15 on the expenditure period 2004-2009 allows the comparison of expenditure between the period 2000-2006 and the current, among Member States and according to the rural type. Finally, basing on few selected indicators under the Common monitoring and evaluation framework, a principal components analysis is performed followed by cluster analysis identifying seven groups. Comparing the average spending on the policies, it emerges that in view of the heterogeneity between groups it is possible to highlight a substantial difference in terms of average expenditure.
The aim of the article was to present the contemporary challenges of agricultural law in relation to sustainable development of rural areas, taking into account agricultural policies implemented at the local, regional, international and global level. In particular, the article focuses on the impact of the territorial approach on sustainable development of rural areas and its importance for the agricultural law. The implementation of the concept of sustainable agriculture in Cuba requires consistent implementation of the technological progress as well as a certain moderate, rational and economically justified intensification of production followed by a reduction in the degradation of soil production potential. It is also necessary to develop and modernise the technical infrastructure of rural areas and of the farms themselves. These activities must aim at increasing the level of education and expertise among farmers and their environmental awareness, and they require financial support from the state budget and regional funds. It is also necessary to improve the revenue-related situation of agriculture, as it determines the possibilities of investment and pro-ecological activity, and in consequence ensures the food security of the country. According to the author, the territorial approach is an effective instrument facilitating public management of rural areas and contributing to the further socio-economic development of the rural population. ; El objetivo del artículo fue presentar los desafíos contemporáneos del derecho agrario en relación con el desarrollo sostenible de las zonas rurales, teniendo en cuenta las políticas agrarias implementadas a nivel local, regional, internacional y global. En particular, el artículo se centra en el impacto del enfoque territorial en el desarrollo sostenible de las zonas rurales y su importancia para la ley agraria. La implementación del concepto de agricultura sostenible en Cuba requiere una implementación consistente del progreso tecnológico, así como una cierta intensificación de la producción moderada, racional y económicamente justificada seguida de una reducción en la degradación del potencial de producción del suelo. También es necesario desarrollar y modernizar la infraestructura técnica de las zonas rurales y de las propias fincas. Estas actividades deben tener como objetivo aumentar el nivel de educación y experiencia entre los agricultores y su conciencia ambiental, y requieren apoyo financiero del presupuesto estatal y fondos regionales. También es necesario mejorar la situación fiscal de la agricultura, ya que determina las posibilidades de inversión y actividad proecológica, y en consecuencia asegura la seguridad alimentaria del país. Según el autor, el enfoque territorial es un instrumento eficaz que facilita la gestión pública de las zonas rurales y contribuye a un mayor desarrollo socioeconómico de la población rural. ; L'obiettivo dell'articolo è di presentare le sfide contemporanee del diritto agrario in materia di sviluppo sostenibile delle zone rurali, tenendo conto delle politiche agricole attuate a livello locale, regionale, internazionale e globale. Nello specifico si è cercato di approfondire l'influenza del c.d. approccio territoriale allo sviluppo sostenibile delle zone rurali e la sua importanza per il diritto agrario. Per attuare il concetto di agricoltura sostenibile a Cuba è necessaria un'implementazione decisiva del progresso tecnologico, una moderata, razionale ed economicamente giustificata intensificazione della produzione e un contenimento del degrado della produttività potenziale del suolo. È inoltre inevitabile ampliare e modernizzare l'infrastruttura tecnica delle zone rurali e delle aziende agricole stesse. Oltre alla necessità di aumentare il livello di istruzione e di conoscenza professionale da parte degli agricoltori, come anche il livello di consapevolezza ecologica, queste azioni richiedono un sostegno finanziario tramite stanziamenti del bilancio pubblico e dei fondi regionali. È anche necessario migliorare il reddito agricolo, in quanto esso determina le possibilità di intraprendere investimenti e attività pro-ecologiche, che a loro volta determinano la sicurezza alimentare del Paese. Secondo l'autore, l'approccio territoriale è uno strumento efficace che facilita la gestione pubblica delle zone rurali e contribuisce a un ulteriore sviluppo socio-economico della popolazione rurale. ; Celem artykułu jest przedstawienie współczesnych wyzwań prawa rolnego w odniesieniu do zrównoważonego rozwoju obszarów wiejskich, z uwzględnieniem polityk rolniczych realizowanych na poziomie lokalnym, regionalnym, międzynarodowym i globalnym. Artykuł skupia się na wpływie podejścia terytorialnego na zrównoważony rozwój obszarów wiejskich i jego znaczeniu dla prawa rolnego. Realizacja koncepcji zrównoważonego rolnictwa na Kubie wymaga konsekwentnego postępu technicznego oraz umiarkowanej, racjonalnej i ekonomicznie uzasadnionej intensyfikacji produkcji, a następnie ograniczania degradacji potencjału produkcyjnego gleby. Konieczny jest także rozwój i modernizacja infrastruktury technicznej terenów wiejskich i samych gospodarstw. Działania te muszą mieć na celu podniesienie poziomu edukacji i wiedzy rolników oraz ich świadomości ekologicznej i wymagają wsparcia finansowego z budżetu państwa oraz funduszy regionalnych. Konieczna jest także poprawa sytuacji dochodowej rolnictwa, gdyż determinuje to możliwości inwestycyjne i proekologiczne, a tym samym zapewnia bezpieczeństwo żywnościowe kraju. Zdaniem autora podejście terytorialne jest skutecznym instrumentem ułatwiającym publiczne zarządzanie obszarami wiejskimi i przyczyniającym się do dalszego rozwoju społeczno-gospodarczego ludności wiejskiej.
Lo studio delle interazioni dei fattori meteorologici ed idrologici con l'ecosistema agrario - forestale e con l'agricoltura, intesa nel suo senso più ampio, è oggetto di una particolare disciplina, l'agrometeorologia, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante nella pianificazione agricola, a causa della maggiore variabilità meteorologica e in particolare della crescente diffusione e intensificazione dei fenomeni estremi. Questo ruolo è stato pienamente riconosciuto nelle recenti normative europee sull'agricoltura, in particolare con le direttive della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC2014-2020) sulla produzione integrata e sull'agricoltura biologica, sistemi agricoli a basso impatto ambientale che prevedono l'uso coordinato e razionale di tutti i fattori della produzione, per ridurre al minimo il ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto sull'ambiente o sulla salute dei consumatori. L'attuazione di tali tecniche agricole si avvale di informazioni che derivano principalmente dalla modellistica agronomica, che utilizza il dato agrometeorologico nelle procedure di elaborazione. La conferma dell'importanza attribuita all'agrometeorologia è data dalla Direttiva europea 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro comunitario per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, applicata a livello italiano attraverso l'approvazione del Piano d'Azione Nazionale sull'uso dei prodotti fitosanitari (PAN, approvato con DM22/01/2014). La Rete Rurale Nazionale, programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea - RRE) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020, mira a supportare le politiche di sviluppo delle aree agricole, con il fine ultimo di favorire scambi di esperienze e conoscenze tra gli operatori del settore e le istituzioni e tutti i soggetti che operano e vivono nelle aree rurali. Nello specifico ambito, si pone l'obiettivo di supportare Regioni e Province Autonome (di seguito denominate Autorità di Gestione – AdG) nell'adempimento degli obblighi di legge, per una migliore diffusione delle tecniche agrometeorologiche sul territorio nazionale, con particolare riferimento all'applicazione di modelli di stima, simulazione e previsione, per la difesa da avversità biotiche e abiotiche, per la razionalizzazione dell'uso dell'acqua e delle risorse energetiche (fertilizzanti, diserbanti, fitofarmaci, ecc.). In questo contesto il Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia e il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) con l'Associazione Italiana di Agrometeorologia (AIAM) promuovono insieme il 21° Convegno Nazionale, al fine di fornire nuove ricerche e servizi per affrontare le nuove sfide agro-climaticoambientali nel contesto delle politiche di sviluppo Rurale. Il Convegno sarà ospitato dal CREA Centro di ricerca Difesa e Certificazione.
La ricerca è mirata a valutare come l'attuazione delle politiche ambientali di Sviluppo Rurale possa contribuire al miglioramento del paesaggio, analizzando i suoi effetti territoriali. Nell'ambito del caso di studio della Regione Emilia-Romagna vengono analizzate le misure agro-ambientali e di forestazione agricola dal 1994 al 2011, comprendendo gli interventi realizzati con i Regolamenti (CEE) 2078/1992, 2080/1992 e dai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) 2000-2006 e 2007-2013. In particolare, sono approfonditi i fattori che determinano la partecipazione territoriale delle misure agro-ambientali, individuate a livello aziendale le motivazioni alla partecipazione per le azioni con effetto diretto sul paesaggio, valutati i conseguenti effetti tecnico-economici e analizzati gli impatti degli interventi sul paesaggio a livello territoriale, in funzione del contesto ambientale. I risultati hanno consentito di approfondire quanto già riportato nelle valutazioni istituzionali dei PSR e in letteratura scientifica, individuando i fattori determinanti della partecipazione a livello regionale. A questo scopo sono state utilizzate analisi di econometria spaziale che hanno permesso di evidenziare effetti di concentrazione territoriale delle superfici sotto impegno, in funzione delle priorità della misura e degli ordinamenti produttivi dei beneficiari. Sono stati inoltre analizzati gli impatti paesaggistici in un'area di studio ristretta a livello territoriale e aziendale: gli interventi specifici, in alcuni contesti territoriali dove è stata raggiunta una certa concentrazione delle superfici sotto impegno, hanno modificato il paesaggio rurale, differenziandolo rispetto alla matrice agricola intensiva in cui sono stati inseriti. A livello aziendale sono stati rilevati effetti significativi sull'economia dei beneficiari che scelgono di aderire a tali misure, con un diffuso effetto di riduzione della redditività. I contributi compensano in maniera differenziata i costi legati all'implementazione degli interventi in funzione della tipologia di intervento e delle scelte tecniche aziendali adottate per la loro gestione. ; The aim of the research was to evaluate how implementing the environmental part of Rural Development can improve the rural landscape, analyzing its territorial effects. The Emilia-Romagna Region was used as a case study, analyzing the agri-environmental and forestry measures from 1994 to 2011, comprising Regulation (EEC) 2078/1992, 2080/1992 and Rural Development Programmes (RDP) 2000-2006 and 2007-2013. In further details, the research studied the factors that determine agri-environmental measures uptake at territorial level, the farmers motivation in participate to actions with direct effects on landscape, the consequent economic and management effects at farm level and finally the impacts on landscape at territorial level, related to the environmental context. The results permitted to deepen the findings of institutional evaluation and scientific literature, especially characterizing the determinants of uptake at regional level. Spatial econometric analysis were used to find the spatial targeting effects of the measure, related to priorities set in the RDP and type of farming of beneficiaries. Using a restricted area as case study for impact assessment on landscape, territorial and farm level were studied: the specific realizations were effective in changing the rural landscape with a differentiation from the intensive agricultural matrix, especially in territorial context where an effective spatial targeting was achieved. Significant economic effects were founded at farm level, with an income reduction in all the farms interviewed. The aids compensate in a different way the implementation related costs, depending from the kind of realization and farmers technical management choices.
Il mio lavoro di tesi mira ad analizzare il processo di riforma fondiaria in atto dal 2009 in Burkina Faso, alla luce delle politiche di sviluppo rurale adottate a livello regionale (Africa occidentale francofona) e del percorso storico-politico che dalla conquista coloniale francese ci conduce all'ultima fase di democratizzazione del Burkina Faso. Ripercorrendo le principali strategie ed obiettivi di riforma agraria e fondiaria perseguiti dai Governi a livello regionale e nazionale intendo fare luce sui nodi irrisolti delle politiche di sviluppo rurale e sul rapporto politico che il Burkina Faso ha inteso costruire con il mondo rurale a partire dall'indipendenza, con un particolare focus sul periodo della rivoluzione sankarista (1983-1987). L'analisi storica dei sistemi di riconoscimento dei diritti locali di accesso e utilizzo della terra consente di avanzare riflessioni sull'ordine politico interno che i regimi coloniali e post-coloniali hanno inteso costruire con il mondo rurale e sull'effettiva inclusione della popolazione rurale nelle politiche di sviluppo adottate dai Governi a livello regionale e nazionale. Allo stesso tempo, identificando organi e istituzioni a cui è stato affidato a partire dall'indipendenza il potere di gestire le risorse e conferire diritti fondiari agli abitanti delle aree rurali ho intenzione di far emergere alcuni dei rapporti di forza e di potere esistenti tra livello nazionale e locale e il legame che intercorre tra di essi. L'obiettivo è quello di riflettere sulla possibilità che la riforma fondiaria in atto in Burkina Faso possa garantire una maggiore democraticità dei processi di sviluppo rurale e governance della terra. Attraverso l'analisi di tale processo di riforma è possibile contribuire al dibattito relativo alle strategie di sviluppo rurale in Africa occidentale tenendo conto delle problematicità politiche che tali processi di riforma si trovano ad affrontare ; The ongoing international debate on rural development focuses on the legalization of land property rights as a mean to guarantee land tenure security, to promote agricultural investment and rural development. As a result in francophone West Africa new land policies have been elaborated with the specific aim of resolving a dual institutional and juridical system of land tenure which causes land conflicts and hinder economic growth. My thesis aims to analyze the ongoing process of land tenure reform in Burkina Faso in light of the rural development policies implemented in francophone West Africa since the colonial period. It also takes into account the rural development paths adopted by the Government of Burkina Faso from the French colonial conquest to the late democratization period. By retracing the main strategies of land and agrarian reform at regional and national level I shed light on the unresolved political relationship that the State has built with the rural population since independence. In particular I identify statutory and customary institutions who have been entrusted over time with the power to manage natural resources and to allocate land rights in order to bring out some of the power relationships existing between national and local levels. Through the historical analysis of land tenure systems I advance considerations on the inclusion of rural people in the rural development policies. The main aim is to reflect on the possibility of the ongoing land tenure reform in Burkina Faso to ensure a democratic governance of the land and a more inclusive process of rural development. With this focus on land tenure reform in Burkina Faso my thesis will lead to a critical analysis of the new wave of land policies in West Africa and contribute to the ongoing debate on rural development from a political point of view.
L'identità territoriale come risorsa strategica per lo sviluppo ruraleLe zone rurali costituiscono una presenza essenziale nell'UE: la specificità ecosistemica, paesaggistica e culturale che le connota costituisce un patrimonio di inestimabile valore, che rischia di essere perduto se non intervengono soluzioni in grado di invertire i trend di degrado sociale, economico e demografico che riguardano molte di esse. Le politiche di sviluppo rurale del periodo 2007-13 (Reg. 1698/2005) hanno attribuito particolare rilievo al cosiddetto "approccio Leader" maturato nella precedente fase di programmazione 2000-2006 ovvero alla "messa a punto edattuazione di progetti altamente specifici da parte di partenariati locali, al fine di rispondere a particolari problemi locali". In vista del prossimo periodo di programmazione (2014-2020) è opportuno fornire ai decisori un quadro della situazione generata dai suddetti interventi, al fine di superare le criticità emerse nelle precedenti fasi e di proporre strategie e soluzioni innovative. Dopo un'introduzione sul tema delle strette relazioni che intercorrono tra identità territoriale e politiche di sviluppo rurale in Europa, l'articolo presenta in chiave critica i contributi presentati e discussi alla Sessione 32 ("Rural development policy and local identities in the European Union") del IV Congresso EUGEO (Rome, 12-14 settembre 2013), e raccolti nel numero speciale di questa rivista.L'identité territoriale comme une ressource stratégique pour le développement ruralLes zones rurales sont une présence essentielle dans l'UE: l'écosystème spécifique, le paysage et la culture qui connote elles est un trésor d'une valeur inestimable, qui est susceptible d'être perdues si elles ne sont pas des solutions pour inverser la tendance de dégradation sociale, économique et démographique qui couvrent plusieurs d'entre eux. Les politiques de développement rural pour la période 2007-13 (Reg. 1698/2005) attachent une importance particulière à « l'approche Leader" développé dans la phase précédente de 2000-2006 ou le «développement et la mise en oeuvre des projets par hautement spécifique partenariats locaux afin de répondre à des problèmes locaux spécifiques". En vue de la prochaine période de programmation (2014-2020) devrait fournir aux décideurs un aperçu de la situation créée par ces interventions, afin de surmonter les problèmes qui sont apparus dans les étapes précédentes et de proposer des stratégies et des solutions innovantes. Après une introduction sur le thème de la relation étroite entre l'identité territoriale et des politiques de développement rural en Europe, l'article présente de manière critique les contributions présentées et discutées lors de la Session 32 ("La politique de développement rural et les identités locales dans l'Union Européenne") du IV Congrès EUGEO (Rome, 12-14 Septembre 2013), et recueillis dans le numéro spécial de cette revue.
Il saggio investe le problematiche del territorio rurale e del processo pacificatorio che lo investe chiamando in causa le politiche integrate di sviluppo. Nella trattazione emerge la necessità di inquadrare, in una logica sistemica, i molteplici fattori che fanno da supporto allo sviluppo locale, dalle componenti produttive a quelle turistiche, sociali e culturali, indirizzando le scelte pianificatorie in ragione di un ottimale impiego dei fondi strutturali relativi al nuovo P.O.R. destinati alla politica di sviluppo del settore rurale. ; This paper discusses the problematics of the countryside and the peaceful process that besets it questioning the integrated politics of development. In this discussion there emerges the need to place in a systematic logic the many factors which underpin local development, from the productive ones to the touristic, social, and cultural ones directing the planning choices on the basis of an optimal use of structural funds relative to the new P.O.R. alloted to the politics of development of the rural sector.
Questa tesi utilizza metodologie differenti al fine di esplorare argomenti generalmente ascritti all'economia dello sviluppo. Il primo capitolo discute la letteratura sul capitale sociale scomponendolo nel suo componente strutturale, le reti, e cognitivo, la fiducia. Ogni componente è a sua volta scomposto in diverse sotto-dimensioni una delle quali, il particolarismo, è utilizzato nel secondo capitolo, sia a livello teorico che empirico, come determinante di forme di corruzione collusiva. Come previsto dalla teoria, il particolarismo ha un effetto positivo e causale sulla probabilità di offrire una tangente. Il terzo capitolo valuta l'impatto di un progetto di estensione agricola realizzato in Etiopia, volto ad introdurre la coltivazione di nuovi prodotti ortofrutticoli insieme ad alcune tecniche e strumenti innovativi. Empiricamente si utilizzano gli strumenti della valutazione d'impatto combinando confronti tra villaggi, attraverso una stima difference-in-differences, con una comparazione all'interno del villaggio usando uno studio controllato randomizzato. I risultati indicano che il progetto ha contribuito alla diversificazione produttiva ma non ha influenzato i ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli e, di conseguenza, il benessere delle famiglie. Il quarto capitolo mostra come meccanismi incentivati sufficientemente simili elicitino decisioni correlate in termini di avversione al rischio solo quando si tengono in considerazione altri atteggiamenti relativi al rischio. Inoltre si studia la correlazione tra l'avversione al rischio riportata e l'avversione al rischio ottenuta tramite lotterie. I risultati suggeriscono una misurata validità esterna dei due metodi studiati. ; This dissertation makes use of several methodologies to explore topics ascribed to the field of development economics. Chapter 1 reviews the literature on social capital by presenting a decomposition of trust and networks -- the cognitive and the structural component of social capital, respectively--, in several sub-dimensions. One of this dimension is used in chapter 2 where we investigate, both theoretically and empirically, the role played by the cultural norm of particularism, as opposed to universalism, for collusive bribery. Consistent with the theory, particularism is found to have a positive causal effect on the probability of offering a bribe. Chapter 3 assesses the impact of a small-scale agricultural extension project implemented in rural Ethiopia aimed at introducing the cultivation of horticultural gardens. Empirically, a mixed impact evaluation design is used combining across-villages comparisons, through difference-in-differences estimations, with a within village randomized control trial. The findings indicate that the project contributes to production diversification while it does not influence total revenues from sales, household welfare and diet. Chapter 4 shows that similar incentivized mechanisms elicit similar decisions in terms of monetary risk aversion only if other risk-related attitudes are accounted for. Furthermore, it examines whether individuals' characteristics and a self-assessed measure of risk aversion relate to individuals' choices in lotteries. The findings suggest that there is some external validity of the two studied tasks as predictors of self-reported risk attitudes.
Dottorato di ricerca in Ecologia forestale ; Negli ultimi decenni si è assistito, nelle aree montane alpine e, più in generale, nelle aree montane europee, ad un progressivo abbandono delle superfici agropastorali e, quindi, ai conseguenti processi di successione secondaria che hanno portato alla ben nota espansione della superficie forestale. L'espansione del bosco viene comunemente associata alla funzione di stoccaggio del carbonio, anche se dall'analisi bibliografica emergono risultati contrastanti. Oggetto della presente ricerca è l'analisi delle variazioni di carbonio organico e di azoto che avvengono nel suolo in corrispondenza delle principali classi di copertura del suolo che, dal momento dell'abbandono colturale, si susseguono fino all'insediamento del bosco. Obiettivo è di contribuire alla comprensione del fenomeno, nonché di indirizzare la strategia della politica di sviluppo rurale della Regione del Veneto. A tal fine sono state identificate quattro classi di copertura del suolo, dal prato o pascolo gestito (t0) al bosco (t3), passando per due classi intermedie, il prato o pascolo recentemente abbandonato, a copertura erbacea (t1), e uno stadio più avavnzato, a copertura prevalentemente arbustiva (t2). Cinque cronosequenze sono state individuate in altrettante zone di campionamento distribuite nel territorio della Provincia di Belluno. I risultati mostrano una generale e significativa riduzione degli stock di Corg nel suolo, nel solo confronto tra gli estremi delle 5 cronosequenze individuate. Nel passaggio da una classe di copertura del suolo alla successiva, non si osservano, infatti, differenze significative nello strato di suolo 0-30 cm. Decisamente più marcate risultano le differenze negli strati profondi (30-60 cm), dove è spesso possibile osservare riduzioni significative nel succedersi delle diverse classi di copertura del suolo. Uno specifico profilo di analisi del paesaggio, basato sull'applicazione del metodo psicofisico, ha permesso di individuare, nei prati e pascoli gestiti, l'unità ambientale a maggiore valenza paesaggistica. Lo studio dimostra la sostenibilità ambientale e paesaggistica del mantenimento delle attività agropastorali in area montana, sostenuto dalla politica di sviluppo rurale. Non sembrano emergere, inoltre, particolari criticità legate alla realizzazione degli interventi di recupero, sebbene tale valutazione meriterebbe un maggiore approfondimento. ; The mountain alpine region and the European mountain environment in general, have been characterized over the last decades by the progressive desertion of the agro-pastoral activities and associated secondary succession process, eventually leading to forest expansion. The natural wood expansion process is generally linked to the increase carbon sequestration capacity though conflicting conclusions often come from respectable studies. The present study intends to analyse the quantitative changes in soil carbon and nitrogen content induced by the changing vegetative cover after the agro-pastoral activities are abandoned, up to the full forestry establishment. The objective of the study being to provide the correct understanding of the secondary succession process as such understanding is instrumental to define rural development policies, for Veneto Region in the specific case of the study. Four soil cover classes have been identified: t0 – organized grassland and pasture; t1 – recently deserted pasturage with prevailing grass cover; t2 – long deserted pasturage with prevailing tree cover; t3 – secondary forest. Five chrono-sequences as per the above transition process have been identified in different surveyed areas of the Belluno Province, Veneto Region. Laboratory analyses show in general a significant reduction of the Soil Organic Carbon stock while proceeding from t0 to t3 class. Little or no changes were however observed in the upper 30-cm soil layer, while significant changes in C-stock and N-stock emerge indeed in the underlying soil at 30 cm to 60 cm depth. This underlying soil is where clear evidence of the transition process can be found. The specific landscape assessment, based on psychophysical principles and methods, identifies organized grassland and pasture as the most valuable scenic environment. The study proves therefore the environmental and scenic sustainability of supporting and promoting agro-pastoral activities in mountainous areas under comprehensive rural development policies. No critical obstacles reasonably hamper contrasting and reversing the secondary succession process with the adoption of prudent recovery measures.
The question of development in sub-Saharan Africa has been historically discussed according to modernizing paradigms which have left unsolved the dichotomy between tradition and modernity constructed during the colonial period. In a continent still strongly rural, weak economic performances have reopened, both in the theories and in the practices of development, the historical tension between modernity and custom, and between modern and traditional authorities. Meanwhile, decentralisation policies have been strongly supported as a pathway to democratisation, good governance, and a more efficient management of the land and natural resources by local communities. The article aims to discuss the contemporary processes of transformation in Southern Africa concerning the rural governance, the effects produced on authorities and systems of power (local/national, traditional/modern), and the role of tradition in contemporary policies of rural development and decentralisation programmes. It intends to analyze the discussion concerning the policies of development and of decentralisation in the rural areas by signalling continuities and discontinuities with colonial patterns. Indeed, the control of the land (both in colonial and post-colonial states) has been characterized by a form of control based on traditional authorities (chiefs); therefore, within the framework of rural development and decentralisation programmes the role of traditional institutions and their relationship with rural communities and the state will be discussed. ; The question of development in sub-Saharan Africa has been historically discussed according to modernizing paradigms which have left unsolved the dichotomy between tradition and modernity constructed during the colonial period. In a continent still strongly rural, weak economic performances have reopened, both in the theories and in the practices of development, the historical tension between modernity and custom, and between modern and traditional authorities. Meanwhile, decentralisation policies have been strongly supported as a pathway to democratisation, good governance, and a more efficient management of the land and natural resources by local communities. The article aims to discuss the contemporary processes of transformation in Southern Africa concerning the rural governance, the effects produced on authorities and systems of power (local/national, traditional/modern), and the role of tradition in contemporary policies of rural development and decentralisation programmes. It intends to analyze the discussion concerning the policies of development and of decentralisation in the rural areas by signalling continuities and discontinuities with colonial patterns. Indeed, the control of the land (both in colonial and post-colonial states) has been characterized by a form of control based on traditional authorities (chiefs); therefore, within the framework of rural development and decentralisation programmes the role of traditional institutions and their relationship with rural communities and the state will be discussed.