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Violenze alle donne e risposte delle istituzioni: prospettive internazionali
In: GRIFF 29
Servizi bibliotecari per utenti con disabilità motoria, visiva e uditiva: teoria e pratica ; Library services for users with motor, visual and hearing disabilities: theory and practice
For some years now we have happily noticed an increase in the number of persons with disabilities who are able to leave their homes. Current legislation has certainly given great impulse to this phenomenon. It has permitted access to schools and integration at the highest levels of school and university education. It was precisely by taking a cue from the experience of the University of Padua that it was possible to understand what interventions were necessary in order for people with disabilities to be able to fully use library services to the same extent as other users. Neither should it be forgotten that what is described can be altered in order to improve services also for the elderly who often, while not disabled in the strict sense of the word, do however have special requirements. The object of the exercise must be that of creating for the disabled user conditions that are as equal as possible to those of other users. Allowing libraries to offer services in the name of personal independence really does mean promoting a new culture of disability. There is an initial problem of communication, that is of how to let the user know about the material that he can use, of where he can find it, of the ways in which he can use it, etc.Let us just suppose that the flow of information comes from the Web site of the library: it is almost certain that persons with visual disabilities cannot access it and it is also quite likely that persons with serious motor difficulties in their upper limbs will find it difficult to navigate there. Let us now suppose that, in his or her search for information, a disabled user wants to communicate with the library: what steps must be overcome?. We will just concentrate on the three great types of handicap, that is on motor, visual and hearing disabilities. Users who fall into one of these "categories" should be able to enter the library, find personnel with whom to communicate, go through the catalogues, be able to sit at the consultation tables and be able to read. Even these simple activities turn out to be extremely problematic if catalogues are not arranged in the right way, if rooms are not prepared with suitable tables with adjustable heights, if computer and non-computer aids for the various types of disability are not purchased, and of course if all the architectural barriers that sometimes prevent actual access to a library are not removed. Extremely important is the presence of an expert librarian who will assist the disabled person throughout his or her research. Special skills which a librarian does not usually possess are however required: this is where the necessity arises to provide suitable training for some members of the library staff.The task of the librarian with regard to disabled users is not that of helping them to accept their disability or invent special rehabilitation therapies: his or her task is that of providing the disabled person with the same services as those that a non-disabled person expects. Taking for granted that some categories of people "are not able" to attend a library because they walk on wheels or read with their hands means committing a very serious act of discrimination against them. This act is even more blameworthy because it derives exclusively from the ignorance of simple perceptions. ; Da alcuni anni assistiamo, fortunatamente, all'aumentare della presenza di persone con disabilità all'esterno delle mura domestiche. Grande impulso a questo fenomeno è stato dato sicuramente dalla legislazione vigente, che ha consentito l'accesso e l'integrazione scolastica fino ai più alti ordini di scuola e alle università. Proprio traendo spunto dall'esperienza dell'Università di Padova è stato possibile comprendere quali interventi predisporre affinché persone con disabilità possano fruire interamente dei servizi bibliotecari al pari degli altri utenti. Non va dimenticato inoltre che quanto descritto può essere mutuato per migliorare i servizi anche nei confronti degli utenti anziani, che talvolta, pur non essendo disabili nel senso stretto del termine, manifestano necessità peculiari.L'obiettivo da perseguire deve essere quello di mettere l'utente disabile in condizioni il più possibile paritarie a quelle degli altri utenti. Consentire alle biblioteche di offrire servizi nel nome dell'autonomia personale significa realmente promuovere una nuova cultura della disabilità.Il problema iniziale è rappresentato dalla comunicazione, ovvero da come l'utente viene messo al corrente dei materiali di cui può fruire, del luogo in cui essi si trovano, delle modalità con cui può usufruirne ecc.Supponiamo che il flusso delle informazioni parta dal sito Web della biblioteca: quasi sicuramente persone con disabilità visiva non riusciranno ad accedervi e molto probabilmente persone con disabilità motoria grave agli arti superiori faticheranno non poco a navigarvi.Supponiamo ora che un utente con disabilità, cercando appunto informazioni, desideri rivolgersi alla biblioteca: quali step dovranno essere superati? Concentriamoci soltanto sulle tre grandi tipologie di disabilità, ovvero sulle disabilità motorie, visive e uditive. Gli utenti che rientrano in una di queste "categorie" dovrebbero poter entrare, poter trovare il personale con cui poter comunicare, poter girare tra i cataloghi, potersi sedere ai tavoli di consultazione, poter leggere.Anche queste banali attività si rivelano estremamente problematiche se non si provvede all'adeguamento dei cataloghi, alla realizzazione di sale con tavoli idonei regolabili in altezza, all'acquisto di ausili, informatici e non, orientati alle varie tipologie di disabilità nonché, naturalmente, all'abbattimento di tutte le barriere architettoniche che talora precludono anche il solo accesso alla biblioteca. Molto importante risulta inoltre la presenza di un bibliotecario esperto che segua la persona disabile durante la ricerca. Sono necessarie però competenze specifiche che solitamente un bibliotecario non possiede: ecco che si manifesta la necessità di provvedere a un'adeguata formazione di alcuni componenti del personale della biblioteca.Il compito del bibliotecario nei confronti degli utenti disabili non è far loro accettare la disabilità o escogitare terapie riabilitative particolari: il suo compito consiste nel fornire alla persona con disabilità gli stessi servizi che una persona non disabile può pretendere. Dare per scontato che alcune categorie di persone "non siano in grado" di frequentare una biblioteca perché camminano sulle ruote e leggono con le mani significa compiere un gravissimo atto discriminatorio nei loro confronti. Tale atto è ancora più meritevole di indignazione perché deriva esclusivamente dall'ignoranza di semplici accorgimenti.
BASE
La società dipendente: il sistema di competenze e responsabilità per comprendere, decidere e agire
In: Clinica delle dipendenze e dei comportamenti di abuso. Testi 7
Nessuno escluso: formazione, inclusione sociale e cittadinanza attiva
In: Studi sull'educazione 81
In: Formazione
Servizi per l'impiego e ricerche sul lavoro: l'esperienza del Veneto
In: Quaderni di economia del lavoro 72
Per una storia della pubblica assistenza a Modena: modelli e strutture tra '500 e '700
In: Biblioteca nuova ser., n. 120
Neomaggiorenni e autonomia personale: resilienza ed emancipazione
In: Biblioteca di testi e studi 747
In: Psicologia
Maltrattamento e violenza sulle donne, vol. 1: La risposta dei servizi sanitari
In: Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo
Maltrattamento e violenza sulle donne
In: Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo 144