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I social media come sistema sociale limbico della società delle reti: una ricerca di campo sull'associazionismo civico della Campania
In: Social theory, communication and media studies 5
Social Impact Finance: The role of motivations. Theory and experimental evidence
Social impact finance has emerged in recent years in response to the crisis of traditional welfare systems and the gradual decrease in public funding to the Third Sector, by offering new financial instruments to convey private capital to social entrepreneurship in order to create positive social impact combined with economic returns (Agrawal and Hockerts, 2019; Daggers and Nicholls, 2016; Hochstadter and Scheck, 2015). The debate on the effective application of these instruments has so far focused on social impact as a measurement for return on invested capital, neglecting the role of motivations driving involved agents (investors and social entrepreneurs). In this work, we investigate the impact of different financial instruments on governance structures and on the motivations of social enterprise stakeholders, both from a theoretical point of view and through pilot experiments that mimic the main features of social impact finance. Our experimental design aims to recreate in the laboratory the relationship between social enterprise, beneficiaries and financiers, including the following characteristics: extremely diversified/personalized goods/services (complexity); quality of the good/service; risk (linked to the effectiveness of the intervention provided) and components related to: information asymmetries, evaluation (impact), parameters of the financial instrument. Starting from this setting, we intend to evaluate the effect on motivations of alternative evaluation methods (input, output, outcome) linked to the financial instrument.
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Le industrie culturali e i pubblici partecipativi: dalle comunità di fan ai social media
In: Social theory, communication and media studies. Instruments and didactic material 2
Global Democracy: For and Against. Ethical Theory, Institutional Design and Social Struggles
In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 39, Heft 1, S. 168-170
ISSN: 0048-8402
Raccontare l'omofobia in Italia. Genesi e sviluppi di una parola chiave
Il concetto di omofobia emerge all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso e rapidamente si impone come strumento scientifico per interrogare ciò che prima della sua invenzione era ritenuto normale, ovvero l'avversione sociale verso le persone gay e lesbiche. Altrettanto rapidamente, esso oltrepassa i confini della comunità scientifica per entrare nei linguaggi del confronto politico e della vita quotidiana, diventando una «parola chiave» utilizzabile per diversi scopi e al servizio di molti interessi. Il libro analizza l'entrata e la diffusione di questo termine in alcuni contesti discorsivi relativi all'Italia o che hanno ricadute sull'Italia: l'ambito della socio-logia e della psicologia sociale, quello della vita quotidiana di persone gay, lesbiche ed eterosessuali che vivono in Italia, quello della politica raccontata dai mass-media nazionali e dagli attivisti LGBT di alcune regioni italiane. Lo scopo consiste nel gettare luce sugli usi pratici del concetto di omofobia e sui significati che esso assume per chi lo utilizza. A cosa ci si riferisce quando si discute di omofobia? In quali dibattiti questo termine risulta efficace? I risultati mostrano che, tanto nella ricerca scientifica quanto nel linguaggio comune, l'omofobia configura un modo per raccontare l'ostilità anti-omosessuale che la lega ai processi di modernizzazione – invocati o criticati – di diversi settori della società italiana.
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Steiner's sociological theory of the threefold social order: current or outdated in contemporary social contexts? ; La teoria sociologica della triarticolazione dell'organismo sociale ideata da Steiner: teoria attuale o sorpassata nell'odierna realtà dei contesti sociali?
This paper examines Steiner's theory of the 'threefold social order', with the aim of evaluating its relevance and feasibility today. After describing Steiner's attitude and positions towards the economic, political and cultural problems of European society in his time, the analysis focuses on his proposals for the reorganization of the respective sectors, with an interpretative effort aimed at grasping his lines of argumentation. The system proposed by Steiner es-sentially provides for autonomous management of the economic, politicallegal and school sectors. His proposals highlight the benefits that would derive from such a new social order. Greater effectiveness of the education system, safeguarding the dignity of the worker, and promoting individual capabilities are some of the advantages that he claims would derive from this new structure. Finally, the study attempts to make an overall assessment of the theses defended by Steiner in relation to our current era, although with an awareness that the debate remains open. ; Il presente lavoro di ricerca prende in esame la teoria steineriana della triar-ticolazione dell'organismo sociale con l'intento di valutarne attualità e realizzabilità. Dopo uno sguardo all'atteggiamento assunto da Rudolf Steiner di fronte ai problemi economici, politici e culturali della società europea a lui contemporanea e alle sue prese di posizione, l'analisi si sofferma sulle sue proposte di riorganizzazione dei rispettivi settori, con uno sforzo interpretativo volto a coglierne i termini esatti. Il sistema proposto da Steiner prevede sostanzialmente una gestione autonoma del settore economico, di quello politico-giuridico e di quello scolastico, e nel far questo mette in risalto i benefici che deriverebbero da un simile nuovo assetto sociale. Maggiore efficacia del sistema di istruzione, salvaguardia della dignità del lavoratore, valorizzazione delle attitudini individuali sono alcuni dei vantaggi che deriverebbero da quel nuovo assetto. L'indagine svolta tenta infine di fare un ...
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La costruzione sociale della corruzione
In: Stato e mercato, Heft 3, S. 343-368
ISSN: 0392-9701
La competenza ad agire: agency capabilities e servizio sociale: come le persone fronteggiano eventi inediti e il servizio sociale può supportarle
In: Laboratorio sociologico., Ricerca empirica ed intervento sociale 48
Il contatto sociale. Una categoria giuridica controversa ; Social contact. A debated legal category
L'indagine si pone l'obiettivo di analizzare la controversa costruzione giuridica della teoria del contatto sociale, ripercorrendo, preliminarmente, l'evoluzione storica della figura, risalendo al diritto giustinianeo, in cui tra le fonti delle obbligazioni vi era la figura dei cd. "quasi ex contractu", per poi richiamare la dottrina tedesca degli anni '40, che elaborò la teoria dei "rapporti contrattuali di fatto" (c.d. "Faktische Vertragsverhältnisse"), fino ad arrivare agli orientamenti più recenti espressi dalla dottrina e dalla giurisprudenza italiane. Il contatto sociale rappresenta una figura che nel nostro ordinamento non trova un espresso riferimento normativo, essendo stata elaborata dalla giurisprudenza per far fronte alle problematiche ipotesi di rapporti giuridici che si collocano a metà strada tra contrattualità ed extracontrattualità. Si tratta di un concetto cui viene fatto richiamo ogni qual volta vi sia, appunto, un contatto sociale tra soggetti non legati da un preesistente rapporto contrattuale che sia caratterizzato dall'affidamento di una parte verso l'altra in ragione dello status professionale di quest'ultima, sulla quale gravano obblighi di protezione. La materia ha fatto sorgere non pochi dubbi tra gli interpreti, in quanto la condivisione della teoria determina l'applicabilità della disciplina contrattuale a rapporti che, in realtà, non presentano un contratto come momento genetico. Diverse dunque le critiche che sono state avanzate negli anni per quanto riguarda la riconducibilità delle ipotesi di contatto sociale nell'alveo della responsabilità da inadempimento, prima fra tutte quella espressa da chi teme che l'ambito di applicabilità della costruzione giuridica in esame abbia una estensione potenzialmente illimitata, con la conseguenza che un suo abusivo utilizzo finirebbe col convertire in responsabilità per inadempimento qualsiasi responsabilità per fatto illecito. Nel lavoro viene dedicata particolare attenzione alla materia della responsabilità da malpractice medica, che in ambito di contatto sociale ha maggiormente attratto l'interesse degli operatori del diritto, facendo sorgere un vivace dibattito interpretativo. Una volta inquadrata la figura ed evidenziati dunque i profili critici, il lavoro si spinge ad approfondire la materia della responsabilità del medico dipendente nei confronti del paziente – ricondotta dalla giurisprudenza nell'alveo del contatto sociale – fino a cercare un diverso indirizzo ermeneutico che ravvisa nella fattispecie la costruzione giuridica del contratto a favore del terzo. A livello comparativo, il raffronto col sistema scozzese evidenzia come la costruzione giuridica in esame presenti delle analogie rispetto ad altre figure impiegate in altri ordinamenti. In particolare, dal confronto tra il contatto sociale italiano e il concetto di "proximity" anglosassone emerge che se, da un lato, indubbiamente sussiste una certa distanza tra i due sistemi, dall'altro, in entrambi i casi la responsabilità da contatto trova espresso riconoscimento, seppure in forme diverse. ; The study aims to analyze the controversial legal construction of the theory of "social contact", tracing the historical evolution of this figure, going back to the Justinian law, in which one of the sources of the obligations was the "quasi ex contractu", and then considering the '40s German doctrine, that developed the theory of "contractual relations in fact" (so-called "Faktische Vertragsverhältnisse"), up to the most recent guidelines expressed by the Italian doctrine and jurisprudence . In our legal system the "social contact" institute does not find an express legislative reference, having been developed by the case law to tackle the problematic hypothesis of legal relationships which lie midway between contract and tort. This concept refers to a contact between persons not related by an existing contractual relationship and which is characterized by expectations of a person to the other because of the professional status of one of them. The matter has raised many doubts among the interpreters, because of the application of the theory causes the application of the contractual liability to relationships that does not have a contract as their genetic moment. So many criticisms have been made to this theory, first of all the one expressed by those who fear an unlimited extension of the cases falling under the contractual liability, with the result that its abusive use ends up to convert any tort liability in contractual liability. Particular attention is dedicated to medical malpractice liability, that has mainly held the legal experts interest giving rise to a vigorous interpretive debate. Once have been analyzed critical profiles of the institute, the study goes on to investigate the matter the medical liability - placed by the jurisprudence in the category of social contact - up to look for a different interpretation that recognizes the existence of the contract in favor of the third party. The comparison with Scottish legal system shows that other systems has similiar legal structure of social contact. Particularly, from the comparison between the Italian social contact and the Anglo-Saxon concept of "proximity" emerges that if, from one side, there is undoubtedly some distance between the two systems, from the other, in both cases the contact liability was expressly acknowledged, although in different forms. ; Dottorato di ricerca in Diritto dell'economia (XXVII ciclo)
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The social status of libraries ; Il bilancio sociale della biblioteca
The role of public libraries as a service structure for the territory has changed significantly in the last ten years thanks to the capacity that these institutes have demonstrated in knowing how to respond to the information needs of an increasingly more varied public.This has determined a renewed perception of the social dimension of a library's activity that needs to be systemized, described and measured as regards its effects. Social status is the tool of this analysis process. It is thanks to it that a relationship can be established between a library's activity and the effects produced on various categories of subjects which are involved in one way or another. The article aims at making a contribution to the Italian debate on the theme of the social value of library activity, and in particular on the theme of the economic value and social impact of libraries, through a description of some of the main research methods taken from international literature on the subject.The concept of value is dealt with within two different evaluation paradigms:the economic explanation, that assigns an economic value to the benefits deriving to society from the use of library services, three different approaches of which are proposed in the article:The contingent evaluation method;The method of journey cost;The optimisation model by Anne Morris, John Sumsion and Margaret Hawkins.The social explanation, that measures the importance of the results on the territory by evaluating the effects produced on society within the more extensive framework of public policies aimed at promoting the welfare of the citizens: the experimental evaluation method called Theory Based Evaluation (TBE) is proposed.The authors are convinced that in a situation that is complex, fragmented and over-determined such as that of the evaluation of the effects of public policies in the field of librarianship and, in the broader sense, in the cultural and social field, the chance of isolating the impact generated by the activity of every single actor will inevitably clash with the complexity of relations that are established between all those involved. This means that there must always be an awareness of the limit of any representation and evaluation impact model used, while aiming rather at synthesizing the many analysis models available. ; Il ruolo della biblioteca pubblica come realtà di servizio per il territorio è mutato significativamente negli ultimi dieci anni grazie alla capacità che questo istituto ha dimostrato di saper rispondere ai bisogni informativi di un pubblico sempre più differenziato.Ciò ha determinato una rinnovata percezione della dimensione sociale dell'attività della biblioteca che necessita di essere sistematizzata, descritta e misurata nei suoi effetti.Il bilancio sociale è lo strumento di questo processo di analisi, grazie al quale è possibile stabilire una relazione fra l'attività della biblioteca e gli effetti prodotti sulle varie categorie di soggetti che, a vario titolo, ne sono interessati.L'articolo mira a recare un contributo al dibattito italiano sul tema della rendicontazione sociale dell'attività bibliotecaria, e in particolare sul tema del valore economico e dell'impatto sociale della biblioteca, attraverso la descrizione di alcune fra le principali metodologie di ricerca tratte dalla letteratura internazionale di settore.Il concetto di "valore" è ricondotto all'interno di due diversi paradigmi di valutazione:la spiegazione economica, che assegna un valore economico ai benefici derivanti alla società dalla fruizione dei servizi bibliotecari, di cui nell'articolo vengono proposti tre diversi approcci:il metodo della valutazione contingenteil metodo del costo viaggiol'optimisation model di Anne Morris, John Sumsion e Margaret Hawkinsla spiegazione sociale, che misura la portata dei risultati sul territorio valutando gli effetti prodotti sul corpo sociale nel più ampio quadro delle politiche pubbliche finalizzate a promuovere agio e benessere (letteralmente, "welfare") per i cittadini: viene proposto il metodo sperimentale di valutazione detto Theory Based Evaluation (TBE).La convinzione degli autori è che in una realtà complessa, frammentata e sovradeterminata quale quella della valutazione degli effetti delle politiche pubbliche in campo bibliotecario e, più latamente, culturale e sociale, la possibilità di isolare l'impatto generato dall'attività di ogni singolo attore si scontri inevitabilmente con la complessità delle relazioni che si stabiliscono fra tutti i soggetti coinvolti. Ciò impone di mantenere costantemente la consapevolezza del limite di qualsiasi modello di rappresentazione e di valutazione d'impatto utilizzato, puntando piuttosto a fare sintesi della molteplicità dei modelli d'analisi disponibili.
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