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Annuaire international de législation agricole
At head of title: 1911- Institut international d'agriculture; Organisation des nations unies pour l'alimentation et l'agriculture. ; Mode of access: Internet.
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Un'analisi territoriale dell'impatto dell'agricoltura biologica ; A territorial analysis of the impact of organic agriculture
Dottorato di ricerca in Politica agraria ; La tesi mira a verificare l'impatto politico dell'agricoltura biologica all'interno di un territorio nel quale l'agricoltura in generale, ed il biologico in particolare, manifestano una spiccata rilevanza. L'analisi empirica è suddivisa in tre capitoli, ciascuno dei quali affronta l'agricoltura biologica della provincia di Viterbo da una diversa prospettiva. Dapprima si è cercato di valutare la dimensione del settore considerando sia le superfici certificate sia quelle oggetto di aiuto nell'ambito delle misure agroambientali. Successivamente, è stata eseguita una ricostruzione della distribuzione degli ordinamenti colturali con lo scopo di capire se e quanto i contributi per l'agricoltura biologica, differenziati per coltura e per area geografica, abbiano influenzato la scelta e la distribuzione territoriale delle coltivazioni. Infine, si è cercato di verificare quanto la pratica dell'agricoltura biologica consenta di ottenere una maggiore biodiversità, elemento che rappresenta, sia dal punto di vista ecologico, sia negli obiettivi delle politiche agroambientali, uno dei principali segnali della qualità ambientale. ; The aim of this thesis is to verify the impact of organic agriculture policy in the context of a territory particularly vocated to both conventional and organic agriculture. The empirical analysis is divided in three chapters, which focus on three different aspects of organic agriculture in the province of Viterbo. Firstly, the dimension of the sector, considering the certificated area as well as the sustained area, has been calculated. Then, a reconstruction of crop distribution, with the purpose of understanding if subsidies for organic agriculture might determine farmer's choices, has been carried out. Finally, since agro-biodiversity is considered one of the objectives of agro-environmental policies and one of the main signs of environmental quality, the relation between organic agriculture and agro-biodiversity has been investigated.
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Atlante dell'agricoltura urbana. Il caso di Barcellona ; Urban Agriculture Atlas. Barcelona
Nell'attualità l'agricoltura urbana sperimenta una grande espansione che, iniziata durante gli anni Settanta, si è accelerata vertiginosamente a partire dall'inizio del XXI secolo. Le nuove dinamiche emergenti tra amministratori e cittadini in un mondo fortemente urbanizzato, vedono la città come scenario privilegiato di sperimentazione socio-spaziale e la recente inclusione dell'agricoltura nelle aree urbane costituisce una manifestazione molto significativa dei paradigmi – come la sostenibilità e la democrazia partecipata – che guidano tanto le politiche istituzionali quanto le iniziative di cittadinanza. In questa tesi presentiamo l'agricoltura urbana come strumento di analisi delle nuove relazioni tra istituzioni e cittadini che si svolgono nelle città europee contemporanee, prendendo come riferimento teorico le relazioni di potere nella "città delle reti" secondo Manuel Castells, il concetto di "diritto alla città" e la distinzione tra la Città e l'Urbano elaborati da Henri Lefebvre, nelle re-interpretazioni che recentemente hanno sviluppato David Harvey e Manuel Delgado. Alla luce di questo inquadramento concettuale, vengono presentate le caratteristiche storiche e attuali dell'agricoltura urbana a Barcellona dove si possono osservare diverse dinamiche nelle relazioni tra istituzioni e cittadini intorno agli orti urbani: occupazione informale di spazi urbani (più o meno tollerata), istituzionalizzazione di orti "informali", creazione e gestione di orti e aree produttive in ambito urbano da parte degli enti locali e, infine, processi di pianificazione partecipata in cui la agricoltura assume un ruolo centrale tra le attività urbane. ; Nowadays urban agriculture experiences a large expansion that began in the seventies and has accelerated dramatically since the beginning of the XXI century. The new emerging dynamics between administrators and citizens in a highly urbanized world, make the city a privileged scene of socio-spatial experimentation and the recent inclusion of agriculture in urban areas constitutes a very significant event of the paradigms - such as sustainability and participatory democracy - that guide both the institutional policies and the citizenship initiatives. In this thesis we present urban agriculture as a tool for analyzing the new relationships between institutions and citizens that take place in contemporary European cities, taking as theoretical reference the power relations in the "city of nets" according to Manuel Castells, the concept of "law the city "and the distinction between the City and the Urban developed by Henri Lefebvre, in reinterpretations that have recently developed David Harvey and Manuel Delgado. In light of this conceptual framework, the atlas presents the historical and current characteristics of urban agriculture in Barcelona where different trends can be found in relations between institutions and citizens around the urban gardens: informal squattering in urban areas (more or less tolerated), institutionalization of "informal gardens", creation and management of productive gardens in urban areas by local authorities and, finally, participatory planning processes in which agriculture plays a central role among the urban activities.
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L'agricoltura contadina fra istanze locali e globali ; Peasant agriculture between local and global considerations
Il presente contributo ha per oggetto l'agricoltura cosiddetta contadina. Partendo dall'esame della proposta di legge "per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina", attualmente in discussione al Parlamento italiano, e in particolare della definizione di "azienda agricola contadina" e "agricoltore contadino", si mettono in evidenza le istanze del movimento civile che sostiene il disegno di legge e il contesto internazionale in cui esse si sono sviluppate. In relazione a quest'ultimo aspetto, verranno esaminati gli elementi della Dichiarazione dell'ONU sui diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali che verrebbero implementati nell'ordinamento italiano grazie al disegno di legge italiano. Il dibattito intorno all'agricoltura contadina offre, infatti, interessanti spunti di riflessione sul ruolo dell'agricoltura non industrializzata e di piccole dimensioni nel perseguire obiettivi di interesse globale come la food security e la lotta al cambiamento climatico e, più in generale, la sfida dello sviluppo sostenibile posta dall'ONU con l'Agenda 2030, ma anche sugli istituti tradizionali del diritto agrario italiano, quali quello dell'imprenditore agricolo e del coltivatore diretto. ; Artykuł jest poświęcony zagadnieniu rolnictwa chłopskiego. W pierwszej kolejności analizie został poddany projekt ustawy o ochronie i waloryzacji rolnictwa chłopskiego, będący obecnie przedmiotem dyskusji we włoskim parlamencie, a w szczególności definicja pojęć azienda agricola contadina (chłopskie gospodarstwo rolne) oraz agricoltore contadino (chłop-rolnik). Ponadto przedstawione zostały argumenty ruchu obywatelskiego, który ten projekt popiera, a także kontekst międzynarodowy, w którym te argumenty powstały. Jako ostatnie zostały ukazane zapisy Deklaracji ONZ na temat praw rolników i innych osób pracujących na obszarach wiejskich, którzy dzięki omawianej ustawie zostaliby ujęci we włoskim systemie prawnym. Debata na temat rolnictwa chłopskiego ukazuje ciekawe kwestie dotyczące roli, jaką odgrywa rolnictwo nieuprzemysłowione i małoobszarowe w realizacji celów o znaczeniu globalnym, takich jak bezpieczeństwo żywnościowe czy walka ze zmianami klimatycznymi, oraz – bardziej ogólnie – wyzwania w postaci zrównoważonego rozwoju, które stawia ONZ w ramach Agendy 2030, co jest istotne z perspektywy tradycyjnych podmiotów włoskiego prawa rolnego, takich jak imprenditore agricolo (przedsiębiorca rolny) czy coltivatore diretto (rolnik bezpośredni). ; This article deals with the issue of so-called peasant agriculture. It will first analyse the draft law "on the protection and valorisation of peasant agriculture" currently under discussion in the Italian Parliament, in particular the definition of the terms "azienda agricola Contadina" (peasant farm) and "agricoltore contadino" (peasant-farmer), while highlighting the arguments put forward by the citizens' movement that supports the project, and taking into account the international context in which these arguments had matured. In relation to this last aspect, elements of the UN Declaration on the rights of peasants and other people working in rural areas who will be included in the Italian legal system thanks to the law under discussion, will be analysed. The debate around peasant agriculture offers interesting insights not only on the role that non-industrialised and small-scale agriculture plays in achieving objectives of global importance such as food security or the fight against climate change and, more generally, how the challenge of achieving sustainable development posed by the UN with Agenda 2030 is relevant also from the point of view of traditional institutions of Italian agricultural law, such as the "imprenditore agricolo" (agricultural entrepreneur) or "coltivatore diretto" (direct farmer).
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Agricoltura e territorio: un decorso di luci e ombre ; Agriculture and land: lights and shadows
In: http://hdl.handle.net/2067/2809
The article, starting from Manlio Rossi-Doria's and Paolo Sylos Labini's works, analyses the changes in agriculture in the second half of the Twentieth century in Southern Italy, with growing regional imbalances between Northern and Southern Italy. Text of the speech given at the conference "Paolo Sylos Labini e la politica delle riforme", held at Sapienza University of Rome on 04 December 2015, organized by the Accademia dei Lincei with Economia Civile.
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Il contratto di affiancamento e il subentro nell'azienda agricola ; The aid contract and the generational turnover in agriculture
La legge del Bilancio 2018 ha approvato regole per favorire lo sviluppo di giovani imprenditori e per aiutare il passaggio delle nuove generazioni nella gestione delle imprese agricole. I giovani, di età compresa tra i diciotto e i quaranta anni, possono stipulare con imprenditori agricoli, di età superiore a sessantacinque anni o pensionati, un contratto per dividere gli utili d'impresa. Nel periodo di affiancamento il giovane dovrà acquisire le competenze necessarie e il contratto può stabilire il subentro del giovane imprenditore agricolo nella gestione dell'azienda. L'autore esamina la compatibilità delle nuove norme con le disposizioni della legge agraria, mostrando alcuni punti deboli che il legislatore avrebbe dovuto considerare. ; Ramy prawne budżetu państwa na rok 2018 we Włoszech przewidywały środki na szkolenie i rozwój młodych przedsiębiorców, aby pomóc nowym pokoleniom zarządzać przedsiębiorstwami rolniczymi. Młodzi ludzie w wieku 18-40 lat mogą zawierać umowy z przedsiębiorcami rolnymi w wieku powyżej 65 lat lub będącymi na emeryturze o współpracy i dzieleniu się zyskami z działalności. W okresie szkolenia młoda osoba musi zdobyć niezbędne umiejętności. Umowa może dotyczyć przejęcia zarządzania przedsiębiorstwem przez młodego przedsiębiorcę rolnego. Autor bada zgodność nowych przepisów z prawem rolnym, wskazując słabe punkty, które ustawodawca powinien był wziąć pod uwagę. ; The legal framework of the State budget for the year 2018 in Italy provided for measures to encourage the training and development of young entrepreneurs in order to help in the transfer of new generations into agricultural business management. Young people, aged between eighteen and forty, my now enter into an agreement with agricultural entrepreneurs who are over sixty-five years old or retired, to cooperate and share the business profits. During the period of coaching the young person will have to acquire the necessary skills. The contract may provide for eventual takeover by the young agricultural entrepreneur of the management of the business. The author examines the compatibility of the new rules with the agrarian law, showing some weak points that the legislator should have considered.
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La nouvelle législation agraire en Autriche
In: http://hdl.handle.net/2027/chi.78848887
At head of title: Institut international d'agriculture . ; Extrait du "Bulletin du Bureau des institutions économiques et sociales." IV. année, no. 2 et 5, février et mai, 1913. ; Map on 4th page of cover. ; Mode of access: Internet.
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Fitofarmaci in agricoltura: caso studio della filiera della patata del Viterbese ; Pesticides in agriculture: potatoes production in the Viterbo area. A case study
Dottorato di ricerca in Ingegneria dei sistemi agrari e forestali ; L'introduzione di sostanze chimiche sintetizzate dall'uomo e non esistenti in natura costituisce una delle principali cause di gran parte delle patologie oggi maggiormente diffuse. Tra le sostanze pericolose più utilizzate dall'uomo per le proprie attività, ricoprono un ruolo cruciale i fitofarmaci. Lo scopo della presente tesi, è quindi quello di analizzare tutti i fitofarmaci impiegati nell'azienda scelta come area di studio e di valutarne il rischio chimico al quale sono sottoposti i lavoratori in varie simulazioni proposte. La raccolta dati è risultata essere un vero e proprio censimento, tramite il quale è stato possibile risalire alla tipologia ed alle quantità dei fitofarmaci impiegati. La ricerca infatti, da un lato ha mostrato come la maggior parte della documentazione che accompagna i prodotti chimici non sia aggiornata alla normativa vigente, comportando false informazioni al lavoratore ed alterando notevolmente la fascia di rischio alla quale è sottoposto; dall'altro ha evidenziato le varie classi di rischio alle quali sono soggetti i lavoratori nelle varie fasi lavorative. ; Introduction of artificial chemical substances, is one of the major reasons of actual most widely diseases. Among the most dangerous substances used for human activities, pesticides play a crucial role. The purpose of this research, therefore, is to analyze all the pesticides used in the study area and to assess chemical hazards to which workers are exposed in various simulations proposals. Data collection was a real census, through which it was possible to determine the type and quantities of pesticides used. The research has showed that most of the documentation that accompanies the chemicals is not updated with current legislation, supplying false information to the worker and significantly altering the band of risk to which it is subject; it has also showed the various classes of risk to which workers are subject in the different phases of work
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Local agriculture, agri-food chains and sustainability: theoretical issues and policy indications ; Agricoltura locale, filiere agroalimentari e sostenibilità: questioni teoriche e indicazioni di policy
Le filiere del cibo sono state al centro di profonde trasformazioni nei decenni passati, a fronte di un debole interesse degli studi sociologici da un lato e di un basso impatto sull'opinione pubblica dall'altro. Il dibattito sviluppato all'interno delle scienze sociali italiane negli ultimi anni presenta però elementi di notevole originalità, collegandosi con la letteratura internazionale nell'analisi delle dinamiche globali della distribuzione di valore a sfavore delle realtà locali e portando alla luce l'intensificazione dei processi di sfruttamento dei lavoratori e dell'ambiente. Il ruolo fondamentale rivestito dalle filiere nella tenuta del sistema socio-economico durante il periodo di lockdown iniziato a marzo 2020, inoltre, ha riattivato nell'opinione pubblica l'interesse sulle modalità e sulle condizioni con cui i prodotti agricoli e i loro derivati vengono prodotti e distribuiti. Temi centrali a questo proposito sono la lunghezza e l'articolazione delle filiere, la qualità delle materie e il tipo di regime agricolo, questioni che vengono fortemente impattate dalla politica agricola di riferimento: nel frame del contesto europeo, le direzioni su cui insiste la regolamentazione nazionale sono rivelatrici di priorità e criticità dell'agenda politica italiana nei confronti della questione agricola. Al proposito, nel decreto rilancio (DL. 34/2020) sono stati destinati fondi pari a 1.150 milioni di euro per sostenere l'agricoltura del nostro paese, con una specifica voce a favore delle filiere. ; Le filiere del cibo sono state al centro di profonde trasformazioni nei decenni passati, a fronte di un debole interesse degli studi sociologici da un lato e di un basso impatto sull'opinione pubblica dall'altro. Il dibattito sviluppato all'interno delle scienze sociali italiane negli ultimi anni presenta però elementi di notevole originalità, collegandosi con la letteratura internazionale nell'analisi delle dinamiche globali della distribuzione di valore a sfavore delle realtà locali e portando alla luce l'intensificazione dei processi di sfruttamento dei lavoratori e dell'ambiente. Il ruolo fondamentale rivestito dalle filiere nella tenuta del sistema socio-economico durante il periodo di lockdown iniziato a marzo 2020, inoltre, ha riattivato nell'opinione pubblica l'interesse sulle modalità e sulle condizioni con cui i prodotti agricoli e i loro derivati vengono prodotti e distribuiti. Temi centrali a questo proposito sono la lunghezza e l'articolazione delle filiere, la qualità delle materie e il tipo di regime agricolo, questioni che vengono fortemente impattate dalla politica agricola di riferimento: nel frame del contesto europeo, le direzioni su cui insiste la regolamentazione nazionale sono rivelatrici di priorità e criticità dell'agenda politica italiana nei confronti della questione agricola. Al proposito, nel decreto rilancio (DL. 34/2020) sono stati destinati fondi pari a 1.150 milioni di euro per sostenere l'agricoltura del nostro paese, con una specifica voce a favore delle filiere. Partendo da questo quadro, attraverso una rassegna puntuale dei principali contributi teorici internazionali e delle più recenti ricerche realizzate in Italia sul tema delle filiere agroalimentari e sulle variegate forme in cui l'agricoltura locale si sta riconfigurando, il saggio si propone di fornire una cornice teorica di ragionamento che analizzi i rapporti tra agricoltura locale e filiere agroalimentari globali nel caso italiano. L'obiettivo è mettere in evidenza la tensione tra le pressioni esercitate nelle agri-food global chains e i processi di transizione ecologica in atto che stimolano a ripensare le forme di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Nella ricostruzione di questi aspetti, particolare risalto verrà posto agli ambiti che emergono come particolarmente critici agli occhi dell'agenda politica, in cui la governance nazionale ha giocato un ruolo rilevante nell'impattare lo sviluppo del settore.
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'Nuova Agricoltura' e Povertà Rurale in Tanzania. Contract Farming e Lavoro Salariato nell'Industria Ortofrutticola ; 'New Agriculture' and Rural Poverty in Tanzania. Contract Farming and Wage Labor in the Horticultural Industry
Questo studio ha analizzato gli effetti della globalizzazione agroalimentare sulla povertà rurale in Tanzania, inquadrando il fenomeno nei più ampi processi di cambiamento politico, sociale ed economico in corso nel Paese e nel continente africano. Dopo un lungo periodo di disinteresse tanto del settore pubblico quanto di quello privato, negli ultimi anni è infatti emersa una nuova attenzione da parte dei governi nazionali, dei donatori e degli investitori esteri verso l'agricoltura e la terra africana. Come suggerito dalla Banca Mondiale con la pubblicazione del World Development Report 2008, il governo tanzaniano ha intrapreso una strategia di sviluppo che pone grande enfasi sull'attrazione di investimenti esteri nel settore agricolo, sulla creazione di 'cluster agroindustriali' e sulla diffusione di nuove colture 'high value' e 'labor intensive' per l'esportazione nel mercato internazionale. I donatori e il governo tanzaniano ritengono infatti di facilitare la riduzione della povertà sia attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nelle imprese agricole, sia tramite l'inclusione degli agricoltori locali nelle nuove filiere regionali e globali. La ricerca ha preso come caso di studio il recente sviluppo dell'industria ortofrutticola orientata all'esportazione – definita dalla stessa Banca Mondiale come 'la nuova agricoltura africana' - nelle zone montane delle regioni di Kilimanjaro, Arusha e Tanga, focalizzandosi in particolare sulle condizioni degli agricoltori coinvolti nella produzione di 'nuove colture' per il mercato globale attraverso i programmi di contract farming (CF) e sulle condizioni dei lavoratori salariati impiegati dalle imprese agricole e dagli stessi produttori tanzaniani. Lo studio contribuisce al dibattito internazionale sulle trasformazioni agrarie, sul ruolo dell'agricoltura, dello Stato, del mercato e della cooperazione internazionale nel processo di sviluppo in Tanzania e in Africa sub-sahariana. ; This Thesis deals with the impacts of globalization on rural poverty in Tanzania. It does so by looking at the wider process of political and socioeconomic change in the country as well in other sub-Saharan countries in the last decades. Since the beginning of the new century, there has been a growing interest by national governments, private investors and international donors in the African agriculture. As suggested by the World Bank in the World Development Report 2008, the Tanzanian government is implementing a development strategy aimed at attracting foreign investments in agriculture, at crating agro-industrial corridor and clusters and at promoting the production and export of high-value and labour-intensive products. Through this strategy, international donors and the Tanzanian government believe to foster the reduction of poverty by either the creation of wage labour and the inclusion of smallholder farmers in the emerging 'global value chains'. This study has taken the development of the horticultural industry in the northern regions of Tanga, Kilimanjaro and Arusha as case study. Within the actors involved in industry, this research has focused on the one hand on the impacts of contract farming, and on the other on the impacts of wage labor on poverty and inequality. The study contributes to the international debate on agrarian change and transformations and on the role of the State, market, agriculture and donors in the development process in Tanzania as well in other Sub-Saharan countries.
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L'efficienza energetica in agricoltura. Impatto dell'audit energetico sulle performance economico-ambientali a livello aziendale ; Energy efficience in agriculture. Energy audit impact on economic and environmental performances at farm level
Dottorato di ricerca in Economia e territorio ; Con il presente studio si intende approfondire i potenziali effetti che un intervento sulla gestione della componete energetica delle aziende agricole italiane, può generare in riferimento alle performance economiche e al contributo positivo agli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici. Alla luce degli attuali indirizzi di politica nazionale e comunitaria (orientati a ridurre le emissioni di gas serra) ed in virtù della necessità di supportare le aziende agricole italiane, in periodo come quello attuale caratterizzato da notevoli difficoltà a livello economico, è più che mai auspicabile realizzare interventi di sostegno alle imprese italiane funzionali al raggiungimento di obiettivi di sviluppo, riduzione dei costi e sostenibilità, promuovendo prioritariamente quelle iniziative volte al contenimento dei consumi energetici, all'autoproduzione di energia da fonte rinnovabile (dove possibile) ed alla riduzione delle emissioni dei processi produttivi. Le imprese agricole in particolare possono trarre importanti benefici ma, per beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla normativa in materia, dovrebbero essere pienamente consapevoli delle loro potenzialità e messe nelle condizioni di poter realizzare progetti ed investimenti in questi settori strategici. Il supporto delle pubbliche amministrazioni e del modo della ricerca su questi aspetti è un elemento fondamentale per dare il via a questo processo. ; The aim of the study is to investigate the potential effects of actions focused on energy management on Italian farms, in terms of increase of economic performance and contribution to the achievement of goals of combating climate change policies. Considering both the addresses of national and EU strategies (targeted to the reduction of greenhouse gas) and the need to support the Italian firms in the current scenario (characterized by considerable economic difficulties), it is desirable to carry out a set of measures to support them - promoting primarily those aimed at reducing energy consumption, self-production of energy from renewable sources (where possible) and decrease of emissions from production processes - in order to reach development, reduction of costs and sustainability goals. Italian farms can benefit significantly from this policy framework, but they should be fully aware of their potential and able to carry out projects and investments in this strategic sector. The effort of research institutions and public administrations on these issues is a key element to get this process started.
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Historical food problems: security of supply, food sovereignty and the new agriculture ; Lo storico problema dell'alimentazione: la sicurezza degli approvvigionamenti, la food sovereignity e la nuova agricoltura
Agriculture was the driving force that provided the opportunity for the development of human civilisation; food surpluses made it possible to develop non-agricultural activities (priest and warrior classes) which resulted in the emergence of economic stratification continuing up till today (workers and annuitants, the rich and the poor). However, despite the fact that the means of transport are readily available, the distribution of food among all mankind is still inadequate. The European legislature in the last twenty years and the evolutionary trends of international trade have gradually marked out a declared and conscious integration between product rules and production rules, between the life cycle and the market, increasing the role of business in the creation of a regulatory and integrated model which perceives and understands the essential and growing importance attached to decisions that place a premium on environmental integrity and the correct use of natural resources. Nevertheless, climate change and the need to change the development model are moving in the direction of a drastic reduction in livestock farming in order to reduce methane and CO2 production and to the replacement of meat with laboratory products containing proteins presumably derived from meat particles that have never lived in a cowshed; to the strong revalorization of forests and their cultivation in dry or arctic areas or in very high mountains in order to trap CO2; to the development of herbaceous plants modified to produce not only carbohydrates but also vitamins and proteins. In short, we are moving towards a new agricultural revolution in which the environmental objective will also be accompanied by a productive one: man will support tree crops and some herbaceous crops, will drastically reduce animal husbandry, giving rise to a new agriculture, more efficient from the environmental point of view, but also better adapted to achieve the coupling of the first sector with the question of mankind's survival, trying to reduce its invasiveness and to rebuild the planet capable of surviving our invasive presence. ; L'agricoltura è stata il motore che ha consentito lo sviluppo della civiltà umana; attraverso i suoi surplus alimentari ha permesso lo sviluppo di attività non agricole (sacerdoti e guerrieri) e l'affermarsi di differenziazioni economiche che permangono anche oggi (lavoratori e redditieri, ricchi e poveri). Ma la distribuzione degli alimenti fra tutta l'umanità ancor ora è insufficiente, malgrado gli strumenti di trasporto disponibili. Il legislatore europeo di questo secolo e le linee evolutive del commercio internazionale hanno progressivamente segnato una dichiarata e consapevole integrazione fra regole di prodotto e regole di produzione, fra ciclo della vita e mercato, valorizzando il ruolo dell'impresa verso la costruzione di un modello disciplinare unitario ed integrato, al cui interno rilievo essenziale e crescente viene riconosciuto alle scelte di coerenza ambientale e di corretto uso delle risorse naturali. Ma i cambiamenti climatici e la necessità di cambiare modello di sviluppo comporteranno una riduzione drastica degli allevamenti per diminuire la produzione di metano e CO2, e la sostituzione della carne con prodotti di laboratorio contenenti altre proteine derivate probabilmente da molecole di carne che non hanno mai vissuto in una stalla, una forte rivalutazione dei boschi e loro coltivazione in zone aride o artiche ovvero in altissima montagna per incarcerare CO2, lo sviluppo di coltivazioni erbacee modificate per produrre non solo carboidrati, ma anche vitamine e proteine; insomma, ci stiamo avviando verso una nuova rivoluzione agricola dove allo scopo ambientalistico si affiancherà anche lo scopo produttivistico: l'uomo incentiverà l'arboricoltura e alcune coltivazioni erbacee, ridurrà drasticamente l'allevamento di animali dando origine ad una nuova agricoltura, più efficace dal punto di vista ambientale ma anche meglio adatta alla coincidenza del settore primario con la sopravvivenza del genere umano, tentando di diminuire la sua invasività e di ricostruire un pianeta capace di sopportare la nostra invasiva presenza. ; Rolnictwo było motorem napędowym rozwoju cywilizacji; dzięki nadwyżkom żywności możliwy stał się rozwój działalności pozarolniczej (duchowieństwo i wojownicy), ale pojawiły się także różnice ekonomiczne, które utrzymują się do dziś (robotnicy i rentierzy, bogaci i biedni). Dystrybucja żywności w społeczeństwie, mimo dostępnych środków transportu, nadal jest niewystarczająca. Europejskie prawo w XXI wieku oraz rozwój handlu międzynarodowego starają się pogodzić zasady dotyczące produktów i zasady produkcji, czyli cykl życia produktu i reguły rynkowe, zwiększając rolę przedsiębiorstwa w tworzeniu regulatywnego i zintegrowanego modelu, w którym coraz większą wagę nadaje się decyzjom uwzględniającym ochronę środowiska i właściwe wykorzystanie zasobów naturalnych. Zmiany klimatyczne wymuszają bowiem zmianę modelu rozwoju, polegającą na znacznym ograniczeniu hodowli w celu zmniejszenia produkcji metanu i CO2 oraz zastąpieniu mięsa produktami laboratoryjnymi, zawierającymi innego rodzaju białka, prawdopodobnie niepochodzące z żywych cząsteczek mięsa; na zwróceniu uwagi na znaczenie lasów oraz zalesiania obszarów suchych, arktycznych lub wysokogórskich w celu uwięzienia CO2; na uprawę roślin zielnych zmodyfikowanych w celu wytwarzania nie tylko węglowodanów, ale także witamin i białek. Krótko mówiąc, jesteśmy u progu nowej rewolucji rolnej, której celom środowiskowym będą towarzyszyć cele produkcyjne: ludzie skupią się na sadownictwie i uprawie roślin zielnych, a znacznie ograniczą hodowlę zwierząt, dając początek nowemu rolnictwu, bardziej korzystnemu dla środowiska, a także pozwalającemu przetrwać ludzkości i uratować planetę, narażoną na naszą inwazyjną obecność.
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Aspetti di sostenibilità in agricoltura a diverse scale spaziali e temporali. Valutazioni ambientali, economiche ed energetiche. ; Sustainability issues in agriculture at different spatial and time scales. Environmental, economic and energetic assessments
La Tesi analizza le relazioni tra i processi di sviluppo agricolo e l'uso delle risorse naturali, in particolare di quelle energetiche, a livello internazionale (paesi in via di sviluppo e sviluppati), nazionale (Italia), regionale (Emilia Romagna) e aziendale, con lo scopo di valutare l'eco-efficienza dei processi di sviluppo agricolo, la sua evoluzione nel tempo e le principali dinamiche in relazione anche ai problemi di dipendenza dalle risorse fossili, della sicurezza alimentare, della sostituzione tra superfici agricole dedicate all'alimentazione umana ed animale. Per i due casi studio a livello macroeconomico è stata adottata la metodologia denominata "SUMMA" SUstainability Multi-method, multi-scale Assessment (Ulgiati et al., 2006), che integra una serie di categorie d'impatto dell'analisi del ciclo di vita, LCA, valutazioni costi-benefici e la prospettiva di analisi globale della contabilità emergetica. L'analisi su larga scala è stata ulteriormente arricchita da un caso studio sulla scala locale, di una fattoria produttrice di latte e di energia elettrica rinnovabile (fotovoltaico e biogas). Lo studio condotto mediante LCA e valutazione contingente ha valutato gli effetti ambientali, economici e sociali di scenari di riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. I casi studio a livello macroeconomico dimostrano che, nonostante le politiche di supporto all'aumento di efficienza e a forme di produzione "verdi", l'agricoltura a livello globale continua ad evolvere con un aumento della sua dipendenza dalle fonti energetiche fossili. I primi effetti delle politiche agricole comunitarie verso una maggiore sostenibilità sembrano tuttavia intravedersi per i Paesi Europei. Nel complesso la energy footprint si mantiene alta poiché la meccanizzazione continua dei processi agricoli deve necessariamente attingere da fonti energetiche sostitutive al lavoro umano. Le terre agricole diminuiscono nei paesi europei analizzati e in Italia aumentando i rischi d'insicurezza alimentare giacché la popolazione nazionale sta invece aumentando. ; The thesis analyses the relationships between agricultural development processes and the use of natural resources, in particular energetic resources, at international (developing and developed countries), national (Italy), regional (Emilia Romagna) and farm scales with the aim of evaluating the Eco-efficiency of agricultural development processes, their evolution over time and the main dynamics also in relation to the problems of fossil fuel dependency, food security, substitution processes between agricultural lands devoted to human and animal food production. For the different case studies at macroeconomic level the methodology "SUMMA", Sustainability Multi-method Multi-scale Assessment (Ulgiati et al., 2006) has been adopted. The SUMMA methodology integrates a selection of LCA impact categories, cost-benefit evaluation methods and the global footprint view provided by the Emergy Synthesis. The large scale analysis has been enriched by a case study at the local scale of a dairy farm which produces milk and energy services from renewable sources (solar photovoltaic and biogas). The study carried out with the Life Cycle Assessment Methodology, LCA and Contingent Evaluation assessed the environmental, economic and social effects of the reduction of fossil fuel dependency scenarios. The two case studies at macroeconomic level showed that agriculture at global level is highly dependent from fossil fuel sources even if the presence of policies promoting the increase of efficiency in the use of resources and greening production models. The first modest effects of agricultural European policies seems however visible for European countries. In general the energy footprint is high as the continuous mechanization of agricultural processes replaces energy with human labor. The agricultural lands of European countries (including Italy) reduced in the period investigated increasing the risks of food insecurity for the growing residential population.
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