Contents.--Pt. 1. Dati antropologici ed etnologici. [v. 1.] Atlante della geografia antropologica d'Italia.--pt. 1 [v. 2] Testo e tavole.--Pt. 2. Dati demografici e biologici. ; Mode of access: Internet.
Contents.--Pt. 1. Dati antropologici ed etnologici. [v. 1.] Atlante della geografia antropologica d'Italia.--pt. 1 [v. 2] Testo e tavole.--Pt. 2. Dati demografici e biologici. ; Mode of access: Internet.
In the spring of 1995, during works for the rehabilitation of a wall that closed the grotto of the Old Cemetery in the Sicilian village of Alia, the skeletal remains of the victims of the cholera outbreak of 1837 that had been rapidly interred here were brought to light. From that moment on, the Alia project was developed without interruption, analysing the biological evolution of the local population by exploiting study methods characteristic of different anthropological disciplines, such as skeletal biology, population genetics and biodemography. The book renders account of research completed and in progress carried out by academics from the Universities of Florence, Palermo, Parma, Cagliari, Turin and Göttingen. - Nella primavera del 1995, durante i lavori di risanamento al muro che chiudeva la grotta del Cimitero Vecchio del paese siciliano di Alia, erano tornati alla luce i resti scheletrici delle vittime dell'epidemia di colera del 1837, qui frettolosamente inumati. Da quel momento il progetto Alia si è sviluppato senza sosta, analizzando l'evoluzione biologica della popolazione aliese mediante le metodologie di studio tipiche di differenti discipline antropologiche quali la biologia scheletrica, la genetica di popolazione, la biodemografia. Il volume dà conto delle ricerche condotte e in corso da parte di studiosi delle Università di Firenze, Palermo, Parma, Cagliari, Torino e Göttingen.
Le patologie muscolo-scheletriche riferite al rachide lombare sono molto diffuse nelle realtà ospedaliere e per questo motivo hanno destato l'attenzione sia dei legislatori che degli amministratori che stanno cercando di spingere tutto il personale verso un coinvolgimento più profondo nella cultura della sicurezza. Le strutture ospedaliere rappresentano per la categoria dei riabilitatori un luogo altamente rischioso per quanto riguarda la probabilità di insorgenza di patologie a carico del rachide lombo-sacrale da movimentazione manuale dei pazienti e dei carichi. Infatti mentre le malattie professionali stanno diminuendo, prendono sempre più campo le patologie lavoro-correlate. In particolare le patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro sono diventate da alcuni anni oggetto di crescente attenzione da parte di chi si occupa di prevenzione negli ambienti di lavoro, ma anche di tutti gli altri enti e soggetti impegnati nelle attività di sorveglianza sanitaria e nel riconoscimento della loro origine lavorativa. La movimentazione Manuale dei Carichi si inserisce all'interno del più ampio panorama dell'"Ergonomia"(dal greco "ergo" e "nomos"),ovvero la scienza che studia le performance lavorative e il loro benessere, in relazione alle finalità della propria attività ,alle attrezzature e all'ambiente di lavoro. L'ergonomia cerca quindi di individuare i parametri più importanti per il corretto rapporto uomo/lavoro, per eliminare i fattori negativi che possono essere presenti e rendere quindi più facile e naturale l'utilizzo degli oggetti di lavoro. L'ergonomia si basa su molte discipline e scienze nello studio degli esseri umani e dei loro ambienti, tra cui antropometria, biomeccanica, ingegneria meccanica, bioingegneria, ingegneria industriale, design industriale e psicologia. Nell'ambito delle attività lavorative il problema dell'ergonomia è considerato dalla legislazione italiana in relazione alla difesa della salute del lavoratore: l'articolo 15 ,lett d) del D.Lgs 81/2008 impone " il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo "; ma ancora prima con il Decreto Legislativo 626/1994. Sulla base dei dati epidemiologici e bibliografici abbiamo ritenuto fosse importante soffermarci sulla ripercussione che la movimentazione dei carichi ha sul rachide