Lo Scopo di questo lavoro è quello di analizzare il rapporto tra curvatura della funzione di costo, qualità del prodotto e benessere nell'ambito di un modello di differenziazione verticale net cast di monopolio privato, monopolio pubblico e duopolio privato. I risultati generati dal modello consentono inoltre di avanzare alcune considerazioni riguardanti quella che è nota in letteratura come ipotesi schumpeteriana.
Il passaggio dell'ecologia da scienza a movimento globale e locale attraverso l'assunzione di nuovi paradigmi. Lo sviluppo sostenibile riletto attraverso i nuovi rapporti sociali e politici generati da una società che si confronta con le questioni ambientali, dai cambiamenti climatici agli stili di vita. Un nuovo modello di società che si confronta con la complessità ambientale e con il limite dello sviluppo, dell'uso del capitale naturale e l'aumento della popolazione mondiale. .
Vroeg of laat krijgt onze huidige generatie kinderen te maken met biotechnologie: in voedsel, in de zorg, of misschien zelfs wel in het stemmen op politieke partijen. Daarom is het belangrijk om kinderen – op een speelse ma-nier – voor te bereiden op het maken van keuzes rondom biotechnologie. Ons MeningenLab onderzoek, laat zien dat refl ectie op diepere vragen zoals 'wat is natuur?', kinderen helpt om verschillende meningen af te wegen. In dit stuk beschrijf ik hoe en waarom.
Il tema del riuso e della rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico è da tempo al centro delle agende politiche dei governi nazionali e locali, chiamati a restituire funzionalità agli spazi vuoti generati dai frequenti fenomeni di dismissione, razionalizzazione e trasferimento dei servizi che spesso caratterizzano le nostre città storiche. L'obbiettivo appare molto più complesso se si considera che la grave crisi economica ha determinato ingenti tagli alle risorse pubbliche e una forte contrazione degli investimenti privati. All'interno di questo quadro si inserisce la sperimentazione di nuovi modelli di gestione per garantire l'utilizzo di questo cospicuo patrimonio, basati sulla collaborazione tra le amministrazioni locali e la cittadinanza attiva. Quest'articolo mette in luce come il riuso temporaneo e le forme di gestione condivisa dei beni comuni urbani possano accompagnare il processo di rinnovamento delle città storiche in linea con i principi alla base del paradigma della Smart City.
Il presente contributo riflette sul rapporto tra la Storia e i media, concentrandosi in particolare sui cambiamenti innescati dalla diffusione di Internet. I media digitali e i contenuti generati dal basso, infatti, consentono nuove forme di pratiche comunicative che sembrano ampliare e rafforzare la sfera pubblica. Le 'persone comuni' sono protagoniste della sfera pubblica digitale e sembrano avere nuove opportunità di testimonianza e memoria, proponendosi come 'agenti di storia'. Tuttavia, come verrà discusso, anche se la nuova sfera pubblica digitale dischiude nuove possibilità di intervento riflessivo sugli eventi al punto da poterne apparentemente influenzare il corso attraverso la partecipazione diretta, questa forma partecipativa talvolta si riduce a una successione di esperienze effimere in cui gli eventi sono saturati dal pubblico dibattito e presto dimenticati. Internet sembra infatti promuovere spesso il passaggio dalla rappresentazione degli eventi tipica dei media tradizionali ad una loro assoluta presentificazione, e la nuova sfera pubblica piuttosto che un ampliamento del potere democratico può rappresentare una nuova forma di ventriloquismo.
La rivoluzione informatica ha avuto conseguenze enormi sullo sviluppo della città contemporanea. Al layer fisico della città si è andato via via sovrapponendo il layer immateriale dell'informazione, tanto che oggi qualsiasi discorso sulla città contemporanea non può prescindere da un discorso sulla connettività, le reti e i dati generati in questo nuovo ecosistema. Negli ultimi decenni tanto lo spazio fisico delle nostre città che quello informatico hanno seguito la traiettoria comune del modello neoliberista, all'insegna della privatizzazione. L'infrastruttura informatica, materiale e immateriale, è del tutto strategica e deve essere considerata come bene comune. Alcune città a livello mondiale hanno inserito nelle loro agende il diritto al digitale, la sovranità digitale e la democratizzazione dei dati. Anche il Comune di Roma, nell'ambito del Piano Smart City si sta dotando di una piattaforma per la raccolta, l'aggregazione e la condivisione dei dati generati nella città (Roma Data Platform). Sebbene si tratti di un passo importante nella direzione di una governance digitale equa, democratica e inclusiva, il rischio concreto è che la nuova piattaforma costituisca un vantaggio principalmente per le istituzioni e per le aziende private, e che i cittadini vengano lasciati indietro, beneficiandone - forse - in maniera passiva e indiretta. ; The information revolution has had enormous consequences on the development of the contemporary city. The immaterial layer of information has gradually been superimposed on the physical layer of the city, so much so that today any discourse on the contemporary city cannot ignore a discourse on connectivity, networks and data generated in this new ecosystem. In recent decades, both the physical space of our cities and the digital space have followed the common trajectory of the neoliberal model, under the banner of privatization. The IT infrastructure, tangible and intangible, is completely strategic and must be considered as a common good. Some cities around the world have included the right to digital, digital sovereignty and the democratization of data on their agendas. The Municipality of Rome, as part of the Smart City Plan, is also equipping itself with a platform for the collection, aggregation and sharing of data generated in the city (Rome Data Platform). Although this is an important step in the direction of equitable, democratic and inclusive digital governance, the real risk is that the new platform will benefit mainly institutions and private companies, and that citizens will be left behind, benefiting from it perhaps just passively and indirectly.
L'analisi della spesa pubblica nel corso di questi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nel dibattito sulla politica economica del nostro Paese. Tuttavia, le analisi fin ad oggi effettuate, prevalentemente orientate a una visione contabile, non sono riuscite a misurare la qualità della spesa e ad individuare con precisione i benefici generati. Con una prospettiva meramente contabile della spesa pubblica si corre il rischio di fornire un quadro interpretativo parziale della finanza pubblica, suggerendo introduzione di riforme che, seppure teoricamente condivisibili, possano rivelare nel concreto effetti opposti rispetto a quelli desiderati. La cultura della «valutazione globale» della spesa pubblica deve ancora diffondersi. E non si può non evidenziare che in settori trasversali come il turismo tale obiettivo diviene ancora più difficile da raggiungere. Se, però, si pone in relazione la composizione della spesa pubblica per il turismo con le competenze esistenti ai vari livelli di governo, si può ottenere una prima valutazione circa l'efficienza della spesa. Un analogo procedimento può essere sviluppato analizzando la «spesa pubblica connessa allo sviluppo del turismo» effettuata dalle regioni, studiando la sua variabilità nel corso tempo.
L'analisi della spesa pubblica nel corso di questi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nel dibattito sulla politica economica del nostro Paese. Tuttavia, le analisi fin ad oggi effettuate, prevalentemente orientate a una visione contabile, non sono riuscite a misurare la qualità della spesa e ad individuare con precisione i benefici generati. Con una prospettiva meramente contabile della spesa pubblica si corre il rischio di fornire un quadro interpretativo parziale della finanza pubblica, suggerendo introduzione di riforme che, seppure teoricamente condivisibili, possano rivelare nel concreto effetti opposti rispetto a quelli desiderati. La cultura della «valutazione globale» della spesa pubblica deve ancora diffondersi. E non si può non evidenziare che in settori trasversali come il turismo tale obiettivo diviene ancora più difficile da raggiungere. Se, però, si pone in relazione la composizione della spesa pubblica per il turismo con le competenze esistenti ai vari livelli di governo, si può ottenere una prima valutazione circa l'efficienza della spesa. Un analogo procedimento può essere sviluppato analizzando la «spesa pubblica connessa allo sviluppo del turismo» effettuata dalle regioni, studiando la sua variabilità nel corso tempo.
In August 2010 the city of Stockholm hosted the Ifla satellite meeting "Marketing Libraries in a Web 2.0 world", where the topic of library marketing was discussed from both a practical and theoretical point of view. Several examples and interesting cases were presented, showing how fast libraries are changing because of the use of social networks, user-generated contents and folksonomies. Marketing can help libraries to handle these transformations. Nowadays the idea of knowledge seen as the ability of giving a sense to a context by structuring and orga- nizing texts is under challenge. This strongly affects the library's role and legitimation among the commu- nity. So it is necessary a real marketing of information and knowledge, able to emphasize the centrality of books without refusing the challenge offered by interactivity, intertextuality and user-generated contents. Thus the Net can become the appropriate (although virtual) place for affirming the centrality of culture thanks to a counter-framing policy meant to reverse the prejudices of those who think that culture isn't anymore able to give a sense to reality. ; Nel 2010 in occasione della conferenza annuale IFLA si è tenuta a Stoccolma una pre-conferenza sul rapporto tra marketing e biblioteche nell'era del web 2.0. Il tema è stato trattato dal punto di vista pratico e teorico, e sono stati presentati casi ed esempi che mostrano come le biblioteche stiano rapidamente cambiando a causa dell'utilizzo di nuovi strumenti come i social network, le folksonomie, e i contenuti generati dagli utenti. Il marketing – che può aiutare le biblioteche a gestire questi processi di cambiamento – è stato a sua volta modificato da questo nuovo modello di comunicazione basato sull'interattività. Ad essere messa in discussione oggi è l'idea stessa di conoscenza in quanto capacità di dare senso al contesto attraverso l'uso strutturato e organizzato dei testi, e ciò naturalmente ha conseguenze molto importanti sulla legittimazione delle biblioteche e sul ruolo che viene loro riconosciuto. Per rilanciare l'immagine e la funzione delle biblioteche è quindi necessario mettere in atto un vero e proprio marketing dell'informazione e della conoscenza, che sia sì in grado di sottolineare la centralità della cultura del libro, ma anche di affrontare le nuove sfide del web 2.0 sfruttando le potenzialità offerte dall'interattività, dall'ipertestualità e dai contenuti generati dagli utenti. La rete può così diventare il luogo virtuale in cui rilanciare la centralità della cultura attraverso una vera e propria politica di contro-framing volta a ribaltare i pregiudizi di chi (e purtroppo a volte si tratta della maggioranza delle persone) è convinto che oggi la cultura non sia più in grado di dare senso alla realtà.
A causa della crisi economica generale che sta interessando il mercato mondiale dal 2008, il Legislatore italiano ha introdotto alcuni nuovi istituti volti a superare le difficoltà delle imprese, pur mantenendo in vita quelle realtà economiche ancora capaci di produrre ricchezza. Il presente lavoro si sviluppa partendo dall'analisi dello strumento di concordato preventivo attraverso i suoi tratti caratteristici, sia giuridici sia fiscali. Si procede poi a delineare il concordato preventivo in continuità aziendale ex art. 186 bis l.fall., introdotto con la legge 134/2012. Tale strumento mira a salvare i complessi economici in crisi, ma che sono in grado di tornare a produrre risultati positivi, attraverso la prosecuzione dell'attività da parte del debitore, o tramite la cessione o il conferimento dell'azienda in esercizio. I flussi generati dall'attività potranno garantire ai creditori una migliore soddisfazione rispetto a quella realizzabile attraverso la liquidazione dell'attivo. Poiché si tratta di un nuovo istituto, nella pratica sono emersi molti dubbi interpretativi; per tale ragione in tutto l'elaborato si fa riferimento alla giurisprudenza civile e di merito. Infine si analizza un caso concreto, la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo della società Italdis S.r.l, e la relazione di attestazione del professionista ex art. 161 comma 3 l.fall.
Studio inerente al tema della manutenzione su condizione, applicata ad un impianto per la produzione di capsule in plastica, in collaborazione con il gruppo SACMI S.C., a Imola, all'interno della divisione Closures & Cointainers. Presentata la tematica della manutenzione degli impianti di produzione e la sua evoluzione negli ultimi decenni, si pone l'attenzione sulle attività aziendali e l'ambito in cui si è incentrato lo studio. Segue una trattazione teorica del tema della Big Data Analysis e di come questa può essere sfruttata in termini di manutenzione predittiva e stima della RUL di un un particolare componente, concentrandosi sulle tecniche più recenti applicate in merito. Successivamente viene spiegato nel dettaglio il funzionamento della linea produttiva esaminata ed è affrontata la gestione del database di dati raw raccolti dai sensori presenti sull'impianto esaminato. Dopo averli presentati, per i diversi gruppi funzionali della linea presa in esame sono stati generati grafici su un periodo di nove mesi di produzione presso un cliente, andando a valutare: condizioni di funzionamento, possibili anomalie, trend che giustificassero usura o malfunzionamento di uno o più componenti. I risultati sono stati, quando possibile, confrontati con i report manutentivi reali, per avere conferme della robustezza dell'informazione generata dai sensori, in un'ottica che ha come possibile obiettivo quello di porre le basi per un futuro sistema di manutenzione su condizione.
De Universal Review (1888-1890) was een ambitieuze poging om een deel van de laat-Victoriaanse tijd-schriftenmarkt aan te boren door binnen het genre van de "review" een aantal innovaties in te voeren. De drijvende kracht achter het tijdschrift was Harry Quilter (1851-1907), schilder, journalist en fanatiek pleitbezorger van de eerste generatie prerafaëlitische kunstenaars. Quilter had geen enkele ervaring op het gebied van tijdschriftredactie, maar dat weerhield hem er niet van om uit eigen middelen een duur en rijkelijk geïllustreerd tijdschrift te starten dat, in tegenstelling tot de concurrentie, geen specifieke politieke of religieuze agenda had. Hij slaagde erin een groot aantal contribuanten van naam en uiteenlopende signatuur bij het tijdschrift te betrekken, waaronder inmiddels gecanoniseerde auteurs als Alphonse Daudet, Henry James, Leo Tolstoi en Guy de Maupassant. Het tijdschrift werd aanvankelijk gunstig ontvangen; er was met name veel lof voor de kwaliteit van de illustraties. Ondanks het grote aantal bijdragen van hoge kwaliteit kwam het einde van de Universal Review toch al snel in zicht. Dit artikel beoogt niet zozeer een analyse van de inhoud van het tijdschrift te geven, als wel van het samenspel van factoren dat leidde tot de ondergang van dit nog niet eerder onderzochte periodiek, mede in een poging meer zicht te krijgen op een aantal veranderingsprocessen die de tijdschriftenwereld in Engeland op dat moment onderging.
Nel corso degli anni '90 la domanda do trasporto aereo passeggeri è cresciuta a tassi del 5% annuo. Sebbene anche il trend dal secondo dopoguerra ad oggi sia decisamente crescente la redditività delle compagnie, come si vedrà più innanzi, mostra un andamento fortemente ciclico, con una tendenza all'annullamento dei profitti nel lungo periodo. La crescente importanza delle economie di scala, sia di natura produttiva (dimensioni degli aeromobili), sia di natura finanziaria, commerciale (frequenze, estensione della rete) e manageriale, ha fatto si che la globalizzazione e crescita più veloce rispetto ai concorrenti siano oggi diventati gli obiettivi di tutte le compagnie. Il mercato del trasporto aereo si trovava già in una situazione di stagnazione prima dell'11 settembre 2001, per cui si può affermare che la tragedia delle torri gemelle ha acuito una situazione già problematica. I principali effetti generati dalla crisi sono stati l'aggravamento dell'"overcapacity" dell'offerta, la caduta del merito di credito delle imprese di trasporto aereo e l'aumento delle tensioni politiche. In un mercato globale regolamentato, caratterizzato dalla presenza di alcune aree regionali forti, l'introduzione della concorrenza in alcune regioni porterà necessariamente ad abbandonare il sistema regolamentato, anche nei rapporti fra le aree regionali, favorendo in tal modo lo sviluppo delle alleanze.
Il settore dei prodotti CRM (Customer Relationship Management) permette alle aziende di intraprendere una politica basata sulla lunga distanza e orientata alla fidelizzazione dei clienti e ad un conseguente ritorno monetario. A causa della varietà delle categorie di interesse che possono essere coinvolte in un tale prodotto, si rende necessaria un'analisi ad alto livello delle informazioni, anche incrociando dati provenienti da più categorie, al fine di evidenziare e studiare i comportamenti dei clienti. L'organizzazione dei dati raccolti per un prodotto data warehouse CRM consente non solo di integrare informazioni provenienti da diverse sorgenti, qualora ve ne sia la necessità, ma soprattutto di rispondere a domande complesse e mirate sui dati, di supporto alle decisioni aziendali. In questa tesi viene descritto il processo di progettazione di un data warehouse di supporto all'attività di reporting ed analisi dei dati per un prodotto CRM per un'azienda di vendita di energia elettrica e gas. Vengono dettagliate le fasi del processo quali l'analisi del caso di studio e dell'unica sorgente di dati, la raccolta e l'analisi dei requisiti, la progettazione concettuale e logica del data warehouse e la realizzazione delle procedure di Estrazione, Trasformazione e Caricamento. A dimostrazione delle potenzialità della soluzione sviluppata vengono inoltre riportati alcuni esempi di analisi interattive dei dati e di report che possono essere generati in tempo reale facendo uso di un sistema OLAP (On-Line Analytical Processing).
La tesi si propone di analizzare la figura del Presidente della Repubblica nel ruolo ricoperto durante la formazione dei governi. Lo spunto, offerto dal rifiuto del Presidente Mattarella di nominare Paolo Savona come ministro dell'Economia, fa nascere la domanda centrale del lavoro: "In che modo il Presidente della Repubblica può giustificare il rifiuto alla nomina di un ministro?". La prima parte della tesi ha un respiro generale poiché ha l'ambizione di accompagnare l'analisi attraverso i temi delle forme di Stato e di governo, dei lavori dell'Assemblea costituente, dell'approfondimento tecnico sul dettato normativo e del dibattito dottrinale. La successiva trattazione storica ha l'obiettivo di calare dall'astratto delle lettere al concreto della realtà contingente la figura del Capo dello Stato. Risulta evidente come gli scenari politici di ogni epoca, generati anche dalle leggi elettorali, e le personalità dei singoli Presidenti condizionino il suo ruolo di mediatore durante le consultazioni per la formazione di un nuovo esecutivo. Da Einaudi a Ciampi sono velocemente trattati i momenti in cui il Capo dello Stato ha avuto su di sé la responsabilità di gestire i risultati elettorali e le crisi di governo. La seconda parte si occupa da vicino e più approfonditamente di Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella. Passando in rassegna prima l'uno e poi l'altro risulterà chiaro come le crisi istituzionali che hanno dovuto affrontare siano la prova di un'interessante evoluzione del ruolo e diano l'occasione di rispondere in maniera tecnica e non ideologica alla domanda ispiratrice del lavoro di tesi.