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La lente distorta della società: malattia, violazione dell'ordine sociale e stigma tra XIX e XXI secolo
In: Medical humanities & global health 2
Diritti umani e diritto alla salute - la questione dell'accesso ai farmaci come un problema di Giustizia Globale ; Human rights and health rights – access to drugs as a global justice problem
Riconosciuto il problema dell'accesso ai farmaci come un problema di giustizia globale, la dissertazione, da un lato, è incentrata sullo studio dei diritti umani e sul diritto alla salute da una prospettiva giusfilosofica e, dall'altro, è finalizzata ad analizzare la disciplina brevettuale internazionale, sia approfondendo gli interessi realmente in gioco, sia studiando la struttura economica del brevetto stesso. Si è cercato quindi di guardare a tali interessi da una nuova prospettiva, ipotizzando una gerarchia di valori che sia completa e coerente con gli obiettivi che la dottrina, la giurisprudenza, nonché il diritto internazionale formalmente enunciano. Il progetto di ricerca vuole, in definitiva, arrivare a proporre nuove soluzioni giuridiche al problema dell'accesso ai farmaci. La dissertazione svolge pertanto uno studio critico della proposta di Thomas Pogge, di natura politica e giuridica e sorretta da istanze filosofiche, volta alla soluzione del problema dell'accesso ai farmaci, i.e. l'Health Impact Fund (HIF). Proposta che pone radicalmente in discussione, anche concretamente, il dogma del monopolio concesso con la privativa quale ricompensa per i costi di R&D sostenuti dai titolari dei brevetti e che pone, invece, l'accento sull'effettivo impatto sulla salute globale di ogni singola invenzione. Analizzandone approfonditamente gli aspetti più rilevanti, si passano poi in rassegna, criticamente, le proposte, alternative o di riforma, del sistema di proprietà intellettuale, volte al miglioramento dell'accesso ai farmaci; a tal proposito, si propone quindi una riforma transitoria della disciplina brevettuale, c.d. Trading Time for Space (TTS), che prevede un allungamento temporale dell'esclusiva brevettuale (Time) in cambio della vendita da parte del titolare della privativa del farmaco ad un prezzo accessibile nei Paesi in via di sviluppo (Space). ; Considering the problem of access to drugs as a global justice problem, the dissertation, on the one hand, focuses on human rights and, namely, on the right to health from a legal and philosophical perspective and, on the other hand, aims at analyzing the international patent system, investigating the interests actually at stake and assessing the economic structure of patents. The dissertation looks at such interests from a new perspective, consistent with the objectives that scholars, case law and international law formally declare. The dissertation will, eventually, propose new solutions to the problem of access to medicines. The dissertation therefore offers a critical study of the proposal by Thomas Pogge, which has political, legal and philosophic grounds aiming at the solution of the access to drugs problem. The Health Impact Fund (HIF) gives a radical challenge, even in practice, to the dogma of the monopoly granted as a reward for R&D costs, incurred by patent holders, by giving instead emphasis on the effective impact on global health by each invention. By analyzing in detail their main aspects, the dissertation then critically describes other recent proposals for the reform of the intellectual property system, in order to improve access to drugs. In this regard, a transitional reform of the patent system, the so-called Trading Time for Space (TTS), is proposed, proposing an extension of the patent exclusivity (Time) in exchange for the sale by the holder of the patent at an affordable price in developing countries (Space).
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Cartine di tornasole. Salute, sicurezza e limiti della cooperazione internazionale nell'ambito della risposta al Covid-19
It has been almost one year that international leaders and communities have struggled with the most treacherous enemy. Started as a local outbreak and rapidly escalated to a global health challenge, the pandemic has eventually transformed into a political tragedy. Because viruses know no borders and states are only as safe as the more fragile in the system are, the problem posed by deadly infectious diseases is typically considered more favorable to international regimes' formation and effectiveness than other issues. Against the odds, during the last few months, the world has witnessed divided reactions, nationalism, and protectionist tendencies; the parachute of international cooperation has yet to spread its wings. Much of the criticism has been directed toward the World Health Organization as the "orchestrator" of the international regime aimed at responding to pandemic outbreaks. In order to make sense of this pattern, the present essay starts by challenging the assumption according to which Global Health and epidemics control are "benign" issue-areas of confrontation, especially after the securitization process that has involved specific infective diseases since the end of the '90s. It continues by exploring the primary legal tool that the regime can deploy against epidemics, namely the International Health Regulations, and asks whether its structure and design fit the (expanded) scope it acquired after 2005. Ultimately the article examines the major concerns raised against WHO's decisions and the narratives of the ongoing de-legitimation process. Preliminary results point toward a complex array of reasons, which altogether contribute to a better understanding of the Organization's mishandling of the crisis and explain its performance's dismal picture. Among those, however, a significant lack of international political awareness seems to be the most troublesome.
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Valutazioni economiche e Health Technology Assessment: metodologie e applicazioni
L'utilizzo di tecnologie sanitarie nello scenario sanitario attuale caratterizzato da un progressivo incremento della spesa sanitaria, da un aumento dei bisogni assistenziali a causa dell'invecchiamento della popolazione e dai rapidi progressi nelle conoscenze scientifiche e tecnologiche impone che il processo decisionale che le accompagna sia "informato" e "consapevole", data la difficoltà del sistema sanitario nel reperimento e nell'allocazione delle risorse per le attività di prevenzione, cura e riabilitazione della popolazione assistita. Le valutazioni economiche rappresentano gli strumenti necessari per guidare le scelte circa l'adozione di una tecnologia sanitaria innovativa versus la tecnologia sanitaria tradizionale integrando aspetti clinici e di efficacia con considerazioni economiche. La prospettiva è estesa nel caso dell'Health Technology Assessment ad aspetti di sicurezza, di impatto sociale, legale, etico e politico per effettuare una valutazione globale delle tecnologie sanitarie. La tesi illustra il quadro di riferimento metodologico specifico delle valutazioni economiche in sanità attraverso la descrizione della progettazione di due tipologie di indagine quali gli studi di revisione sistematica della letteratura (studi secondari) e gli studi campionari (studi primari) per valutare i costi sociali e la costo efficacia di tecnologie sanitarie alternative. La metodologia per la progettazione degli studi di valutazione economica è applicata a casi diversi di tecnologie sanitarie per la diagnosi o il trattamento di patologie diverse quali i farmaci biologici per l'artrite reumatoide, gli impianti cocleari per l'ipoacusia, la chirurgia bariatrica per l'obesità e una combinazione di tecniche di imaging non invasive anatomo-funzionali per la diagnosi e la caratterizzazione della cardiopatia ischemica. La prospettiva sanitaria di valutazione dei costi delle tecnologie sanitarie è ampliata nel lavoro svolto in una di tipo sociale, considerando non solo i costi direttamente assorbiti dalle tecnologie e supportati dal sistema sanitario (costi diretti sanitari) ma anche i costi sostenuti dai pazienti, dalle famiglie e dal sistema produttivo e previdenziale (costi diretti non sanitari e indiretti). I risultati che emergono mettono in luce come i costi delle malattie gravino in modo rilevante su pazienti e famiglie, a causa principalmente dell'assistenza informale e delle perdite di produttività. Quindi l'investimento in tecnologie sanitarie se, da un lato, può incrementare la componente di spesa sanitaria, dall'altro, potrebbe portare benefici oltre che sulla salute dei pazienti, anche sul sistema produttivo, sul sistema socio assistenziale e sul sistema previdenziale. La crescente attenzione da parte dei decisori sanitari verso logiche e politiche che perseguono gli obiettivi di controllo e contenimento dei costi, dati i vincoli di efficacia promossi anche dal movimento dell'Evidence Based Medicine, richiede un sempre maggiore utilizzo delle valutazione economiche nei processi decisionali, incentivando una diffusione delle stesse. I risultati delle valutazioni economiche consentono di supportare le scelte dei decisori sanitari, fornendo la base informativa per le indicazioni di policy. The current health care scenario is characterized by progressive increases in health spending and in care needs due to population aging and to rapid advances in scientific and technology knowledge. It requires that the decision-making process about the use of health care technologies should be "well-informed" and "aware", given the difficulty of the health care system in finding and allocating the resources for prevention, treatment and rehabilitation of the population assisted. Economic evaluations represent the necessary tools to guide decisions about the adoption of innovative health care technologies versus traditional ones by integrating clinical efficacy aspects with economic considerations. The Health Technology Assessment extended the economic analyses to safety, social impact, legal, ethical and political aspects to make a global assessment of health care technologies. The doctoral thesis describes the methodological framework of economic evaluations in health care by analyzing two types of research studies such as the systematic literature reviews (secondary studies) and sample studies (primary studies) aimed to assess the social costs and the cost effectiveness of alternative health care technologies. The methodologies are applied to different cases of health care technologies for the diagnosis or treatment of various diseases such as biologic drugs for rheumatoid arthritis, cochlear implants for hearing loss, bariatric surgery for obesity and a combination of innovative non-invasive anatomo-functional imaging techniques for diagnosis and characterization of coronary artery disease. The health care perspective for cost evaluation of health care technologies has expanded to a social perspective by considering besides the costs directly absorbed by technology and supported by the health care system (direct medical costs) the costs borne by patients, families, the production system and social security system (direct non-medical costs and indirect costs). The results reveal how the costs are borne significantly by patients and families due to informal care and loss of productivity. So if the investment in health care technology, on the one hand, could increase the health care expenditure, on the other, could bring major benefits to the patients health of even on the production system, the social security system and welfare system. The health decision-makers attention towards policies of control and containment of cost given the constraints of efficacy (also promoted by the Evidence-Based Medicine) requires an increasing use of economic evaluation in decision-making process. The results of economic evaluations allow to support the choices of health care decision makers, providing the information basis for policy indications.
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La pandemia globale. La ristrutturazione delle forze produttive tra individualizzazione e autoritarismo neoliberista
L'11 marzo 2020, quasi due mesi e mezzo dopo la manifestazione di alcune "polmoniti anomale" in Cina, l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) dichiara che il Covid-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2, "può essere caratterizzato come una situazione pandemica". Nel giro di tre mesi la migrazione internazionale del Sars-Cov-2, generatasi dal focolaio di Wuhan in Cina, ha trasformato radicalmente non solo la condizione sanitaria ma gli assetti politici sociali ed economici del mondo intero. Come è stato possibile? E quali sono gli scenari conseguenti che si prospettano? In questo contributo, senza togliere alcuna rilevanza alle questioni inerenti la salute pubblica a livello globale, su cui torneremo, vorremmo parlare del Sars-Cov-2 quale epifenomeno del capitalismo nella sua fase neoliberista[1] e quale funzione "specchio"[2] degli assetti capitalistici della cosiddetta "globalizzazione" neoliberista ed insieme di "detonazione"[3] delle dinamiche e contraddizioni del capitale a livello globale. ; On March 11, 2020, almost two and a half months after the manifestation of some "abnormal pneumonia" in China, the WHO (World Health Organization) declares that Covid-19, the disease caused by the new coronavirus Sars-CoV-2 , "Can be characterized as a pandemic situation". Within three months, the international migration of Sars-Cov-2, generated by the Wuhan outbreak in China, has radically transformed not only the health condition but also the social and economic political structures of the whole world. How was this possible? And what are the consequent scenarios that lie ahead? In this contribution, without taking away any relevance to global public health issues, to which we will return, we would like to talk about Sars-Cov-2 as an epiphenomenon of capitalism in its neoliberal phase [1] and as a "mirror" function [2] of the capitalist structures of the so-called neoliberal "globalization" and the "detonation" [3] of the dynamics and contradictions of capital on a global level.
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The European stability mechanism in front of the epidemiological emergency
The recent Report on the comprehensive economic policy response to the COVID-19 pandemic, opened a debate on the solutions to be taken to deal of the economic crisis caused by the global health emergency. Therefore, a specific "package of proposals" was agreed following the lengthy negotiation at the Eurogroup, of the 9 10 th of April, based on a strong European financial plan to support workers and businesses, that includes the provision of aids in accordance with a sustainable economic financial, health and social recovery. The Eur opean response of the "package" provides for flexible use of the ESM to "support the financing of direct and indirect health care as well as the costs of treatment and prevention due to the crisis caused by COVID 19". In a spirit of solidarity, it seems re alistic to hope, in view of the next summit, that the European Council will assess the adequacy of the European bonds and of the conditionalities of the ESM, which must not undermine national sovereignty. ; The recent Report on the comprehensive economic policy response to the COVID-19 pandemic, opened a debate on the solutions to be taken to deal of the economic crisis caused by the global health emergency. Therefore, a specific "package of proposals" was agreed following the lengthy negotiation at the Eurogroup, of the 9 10 th of April, based on a strong European financial plan to support workers and businesses, that includes the provision of aids in accordance with a sustainable economic financial, health and social recovery. The European response of the "package" provides for flexible use of the ESM to "support the financing of direct and indirect health care as well as the costs of treatment and prevention due to the crisis caused by COVID 19". In a spirit of solidarity, it seems re alistic to hope, in view of the next summit, that the European Council will assess the adequacy of the European bonds and of the conditionalities of the ESM, which must not undermine national sovereignty.
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La formazione universitaria in salute globale come strategia di contrasto delle diseguaglianze in salute
Per quale motivo esistono differenze nell'aspettativa di vita tra persone nate in Paesi e continenti diversi, o tra persone che abitano in quartieri diversi di una stessa città? Come mai le persone con un livello inferiore di istruzione hanno un rischio maggiore di andare incontro a complicanze e a mortalità precoce a causa di malattie croniche? In che modo lo status sociale influenza gli esiti di salute di una persona? Come mai le persone migranti sono state esposte ad un maggior rischio di ospedalizzazione per l'infezione da Sars-CoV-2? Le diseguaglianze in salute, vale a dire quelle differenze sistematiche, prodotte socialmente (dunque evitabili e modificabili, quindi ingiuste) presenti tra diversi gruppi di popolazione sia all'interno di una nazione che tra nazioni (Whitehead 1992; Acheson 1998; Braveman 2003; Marmot 2016), sono ormai diffuse in tutto il mondo e risultano abbondantemente documentate con evidenze scientifiche. Le loro cause sono da ricercare non in fattori genetici o biologici, ma in quelli che vengono chiamati i determinanti sociali di salute, vale a dire tutti quei fattori sociali, economici, politici, culturali, ambientali che influenzano la salute delle persone (Dahlgren 1991; CSDH 2008). Parlare di diseguaglianze significa aggiungere un significato morale al termine differenze, dunque provocare ad una presa di posizione in particolare da parte di coloro che lavorano in ambito sanitario e socio-sanitario. Tale lavoro di tesi del Dottorato di Ricerca in "Malattie infettive, Microbiologia e Sanità Pubblica" parte dal presupposto che "pensare alla medicina semplicemente come a una scienza o a un'attività scientifica è non soltanto riduttivo ma sostanzialmente sbagliato. La medicina, in quanto pratica, prevede azioni che esprimono una trama di significati e fini. Gli aspetti etici non possono essere visti come giustapposti, ma debbono essere considerati intrinseci a essa. Ogni decisione e ogni azione portate avanti in questo settore non sono neutrali, cioè non possono prescindere dalla dimensione etica; ciò significa che la natura della medicina deve essere studiata e insegnata a partire da una prospettiva etica." Il presente elaborato non entrerà nel merito della teoria sui determinanti sociali di salute, né nella descrizione delle diseguaglianze in salute e nell'assistenza sanitaria abbondantemente documentate a livello di letteratura. Consapevole della loro esistenza, che non può essere semplicemente studiata o messa in evidenza attraverso dati epidemiologici ma rispetto alla quale è necessario prendere posizione (Heath 2010), tale lavoro approfondisce l'ambito della formazione universitaria (in particolare degli studenti delle professioni sanitarie e socio-sanitarie) considerandolo uno dei punti fondamentali su cui fare leva per agire un reale cambiamento nella società, contrastare efficacemente le diseguaglianze in salute e impegnarsi per una maggiore giustizia sociale. Si è partiti dunque da alcune domande sullo stato attuale dei Corsi di Laurea per professionisti sanitari e sociosanitari: tali corsi sono in grado di formare professionisti capaci di rispondere ai bisogni di salute delle persone e delle comunità che andranno a servire? Come rispondono alle sfide che l'epoca della globalizzazione e della complessità pone? Come affrontano il tema della responsabilità sociale (in altre parole, che ruolo intendono assumere nei confronti dell'ingiustizia sociale e il suo impatto sulla salute)? I contenuti e le modalità con le quali la formazione viene portata avanti possono infatti perpetuare o addirittura aggravare le diseguaglianze presenti se non si tiene conto della loro esistenza, dei loro meccanismi di generazione e della necessità di agire per promuovere una maggiore equità; appare dunque necessario un profondo rinnovamento culturale. In modo significativo anche Papa Francesco ha innescato un processo a livello mondiale sul tema della formazione che coinvolge i diversi livelli educativi, comprese le università, e che porterà all'elaborazione di un "Patto Globale sull'Educazione" (Global Compact on Education). "Nella storia esistono momenti in cui è necessario prendere decisioni fondanti, che diano non solo un'impronta al nostro modo di vivere, ma specialmente una determinata posizione davanti ai possibili scenari futuri. Nella presente situazione di crisi sanitaria — gravida di sconforto e smarrimento — riteniamo che sia questo il tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l'umanità intera, nel formare persone mature. Oggi ci è richiesta la parresìa necessaria per andare oltre visioni estrinsecistiche dei processi educativi, per superare le semplificazioni eccessive appiattite sull'utilità, sul risultato (standardizzato), sulla funzionalità e sulla burocrazia che confondono educazione con istruzione e finiscono per atomizzare le nostre culture; piuttosto ci è chiesto di perseguire una cultura integrale, partecipativa e poliedrica. Ci serve il coraggio di generare processi che assumano consapevolmente la frammentazione esistente e le contrapposizioni che di fatto portiamo con noi; il coraggio di ricreare il tessuto di relazioni in favore di un'umanità capace di parlare la lingua della fraternità. Il valore delle nostre pratiche educative non sarà misurato semplicemente dal superamento di prove standardizzate, bensì dalla capacità di incidere sul cuore di una società e di dar vita a una nuova cultura." Attraverso tale elaborato ci si propone da un lato di sintetizzare e sistematizzare quello che è stato il percorso di riflessione e di azione portato avanti negli ultimi anni in Italia sul tema della formazione in Salute Globale, (paradigma della salute basato sulla teoria dei determinanti sociali, che si pone l'obiettivo di contrastare le diseguaglianze e promuovere una maggiore giustizia sociale), dall'altro di dare a tale approccio formativo nuovo impulso arrivando ad elaborare proposte che possano essere valutate e accolte a livello accademico. Il primo capitolo espone il quadro presente a livello internazionale relativo alla formazione in Salute Globale. Dopo aver sinteticamente descritto cosa si intende con il termine Salute Globale, riassumendo le definizioni presenti in letteratura, vengono esposti i risultati di una ricerca bibliografica relativa al tema della "formazione in Salute Globale", con un focus specifico sulla formazione universitaria di base (vale a dire durante i Corsi di Laurea). Nel capitolo ci si sofferma in modo particolare sul tema delle "competenze" in Salute Globale (Global Health Competencies), descrivendo i principali stimoli e lavori pubblicati sul tema. Viene inoltre riportato il trascritto dell'intervista all'epidemiologo Michael Marmot sul tema della formazione in Salute Globale. Tale intervista è stata realizzata nel corso del presente Dottorato. Il secondo capitolo descrive quanto avvenuto in Italia relativamente al tema della formazione in Salute Globale, a partire dalla costituzione della RIISG – Rete Italiana per l'Insegnamento in Salute Globale – e dalla definizione che tale rete ha fornito del termine "Salute Globale". Pur nella consapevolezza che la Salute Globale non costituisce una disciplina a parte con i suoi specifici argomenti ma piuttosto un approccio applicabile nei diversi contesti in cui si ha a che fare con la salute, si è scelto di riprendere e riproporre i lavori della RIISG relativi ai contenuti/ obiettivi dei corsi, alle metodologie didattiche e alla valutazione. Viene inoltre definito il termine di "Palestra di Salute Globale", relativo a quelle esperienze formative che avvengono al di fuori delle aule universitarie e che spesso hanno sugli studenti un impatto maggiore rispetto a quello della didattica frontale. A conclusione del capitolo viene riportato il paper elaborato dalla RIISG nel 2015 "Ripensare la formazione medica", nel quale i fondamenti relativi alla visione della salute e alla visione pedagogica della RIISG. Nello terzo capitolo vengono descritte alcune esperienze formative, portate avanti in aula e al di fuori del contesto universitario, che sono state oggetto di indagine e valutazione (relativamente all'impatto a medio e lungo termine) nel corso del presente Dottorato di Ricerca; si tratta in particolare del Corso Elettivo in 'Salute Globale ed Equità in Salute' offerto dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dall'Anno Accademico (A.A.) 2008-2009, delle palestre di Salute Globale proposte agli studenti, del tirocinio offerto da oltre venti anni agli studenti di medicina presso il Poliambulatorio della Caritas Diocesana di Roma. I risultati di tali indagini vengono presentati nel capitolo. Sono inoltre esposti i dati dell'ultima mappatura dei Corsi in Salute Globale che vengono attualmente svolti in Italia, realizzata sempre nel corso del Dottorato per l'A.A. 2018-2019. Il quarto capitolo affronta nei suoi diversi paragrafi alcuni riferimenti del contesto culturale nel quale ci si trova, con lo scopo di mettere in evidenza come l'approccio di Salute Globale e la formazione ad essa relativa sia coerente con diversi input presenti a livello della società: importanti documenti ed iniziative proposte da Papa Francesco – in collaborazione con i leader delle altre grandi religioni monoteistiche e in dialogo con ogni persona - sulle tematiche dell'ecologia integrale, della fratellanza umana e dell'educazione; gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dalle Nazioni Unite; la tematica della Terza Missione dell'Università; il contesto della pandemia da SARS-CoV-2 con le diseguaglianze ad essa connesse. La descrizione di tali tematiche conferma l'attualità e la necessità di tale approccio, che vuole essere in linea anche con quanto affermato dalla Rettrice della Sapienza Università di Roma Antonella Polimeni nella sua prolusione per l'inaugurazione dell'A.A. 2020-2021 dal titolo: Diseguaglianze, mobilità sociale e istruzione: quale ruolo per l'Università? "Abbiamo sempre più bisogno di università pubbliche che si pongano al servizio di tutti gli esseri umani, nella didattica nella ricerca e nella Terza missione…. a disposizione di questo progetto complessivo, questa che chiamerei la Quarta missione dell'Università: la missione volta a favorire la crescita delle persone, anche e soprattutto, a favorire la crescita di chi è più svantaggiato, di chi è nell'angolo, a favorire un pluralismo vero ed esteso, che sia capace di porre tutte e tutti, finalmente e sostanzialmente, su uno stesso piano di potenzialità, di opportunità e di meriti". Nelle conclusioni vengono formulate proposte per portare avanti e diffondere l'approccio formativo in Salute Globale a livello universitario in Italia.
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Geografia delle emozioni primarie e degli atteggiamenti durante il distanziamento sociale ai tempi del covid-19 in Italia
The global health emergency, due to the spread of covid-19, has led Italy and many national governments to uptake containment measures, such as the implementation of nationwide lockdowns. This political response has resulted in a sudden restriction of physical interactions within social, parental and friendship networks, and in the unexpected intensification of proximity among cohabitants. This unprecedented event has paved the way for the study of the psychosocial effects of the lockdown, starting from economic and relational aspects. It also has brought back to light the classical theories of social sciences and, in particular, the importance of concepts such as identity, community and social networks. The paper describes some of the results of the first survey by the cnr irpps musa-covid-19 Observatory; the analysis, in this case, has been carried out through the use of a multivariate data analysis technique. The results show that, during the first phase of lockdown, in particular in the Southern regions of Italy, risks related to job and income have had minor impact on the perception of primary negative emotions rather than the other variables on relational dynamics, such as the family atmosphere.
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ANALISI DEL CONTENUTO E PEOPLE CENTRED APPROACH NELLE POLITICHE SANITARIE: UNA PROPOSTA METODOLOGICA ; Content Analysis and People Centred Health policies: proposal for a methodology
In: http://hdl.handle.net/10280/40680
La ricerca svolta si propone di esplorare la possibilità di utilizzare le metodologie quantitative di analisi del contenuto per determinare, tramite l'analisi dei testi già disponibili (dati testuali secondari, non raccolti ad hoc) le affinità tra una politica sanitaria regionale ed il Framework on integrated, people-centred health services (IPCHS, WHO, 2016). La scelta di utilizzare come fonti di dati i testi è dovuta principalmente alle tempistiche di elaborazione del lavoro. Il Framework IPCHS è stato diffuso nella sua versione ufficiale nell'aprile 2016 e al momento della consegna di questo lavoro (settembre 2017) non è stata ancora adottata nessuna strategia ufficiale per il monitoraggio dell'implementazione delle politiche people centred. Anche il caso di studio scelto, ovvero la Riforma sociosanitaria lombarda, cominciata nel 2015, è ancora in fase di implementazione.La natura metodologico-sperimentale della tesi e la metodologia scelta hanno determinato l'adozione di un approccio basato sul paradigma dei Mixed methods. Il lavoro è strutturato nel seguente modo. Nel primo capitolo sono ripresi gli elementi metodologici essenziali della Analisi del contenuto applicata alla analisi delle politiche pubbliche. Vengono inoltre illustrati i risultati di un approfondimento condotto sul concetto di parola chiave. Nel secondo capitolo viene descritto il Framework IPCHS e viene illustrato il processo di composizione delle liste di parole chiave (dizionario PCA) nella loro duplice versione in inglese e in italiano attraverso una analisi tematica. Nel capitolo III è descritta una prima applicazione del dizionario PCA ad un corpus composto da 13 note relative ad interviste svolte durante il progetto Stop TB partnership. Il fine della analisi svolta nel terzo capitolo è testare la capacità di ricognizione delle liste rispetto ai contenuti attinenti al People Centred Approach. Per questa ragione i risultati ottenuti sono stati sottoposti a validazione qualitativa. Nel capitolo IV invece, il dizionario PCA (versione italiana) è stato utilizzato per analizzare un corpus relativo alla Riforma Sociosanitaria lombarda (l.r. 23/2015 ed alcune delibere attuative). Anche in questo caso i risultati ottenuti sono stati sottoposti a validazione, secondo un approccio mixed methods, anche per individuare l'impatto della traduzione in italiano sulla efficacia delle liste di parole chiave. ; The aim of this research is to investigate the possibility to develop a secondary textual-data based protocol in order to use textual material such as interviews, national strategic plans and other official documents to classify a health policy as "integrated and people centred". According to WHO resolution A69/39 "An integrated people-centred approach is crucial to the development of health systems that can respond to emerging and varied health challenges, including urbanization, the global tendency towards unhealthy lifestyles, ageing populations, the dual disease burden of communicable and non communicable diseases, multi-morbidities, rising health care costs, disease outbreaks and other health-care crises." But how can we determine if a health policy is integrated and people centred? In this study, I try to develop a mixed methods based protocol to analyse textual material and evaluate his relevance with WHO Framework on integrated, people-centred health services. In the first chapter, there is a literature review about content analysis methodologies applied to policy analysis. Then I examine two different health policies, one implemented at international level by WHO (Stop TB Partnership Program) and one implemented at the regional level by Regione Lombardia (Health System Reform). While the first analysis aim is to text the dictionary created by a thematic analysis of the Framework on integrated people-centred health services (described in chapter 2), the second analysis is to apply the dictionary to an Italian case, characterized by textual materials written in Italian.
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La fistola ostetrica in Tigray. Retoriche culturaliste e violenza strutturale
The obstetrical fistula, by this time disappeared in the flourishing Western Countries, is yet dramatically present among the poorest brackets of the female population in the Third World, which are often malnourished and socially disadvantaged inspite of the funds and the several interventions in favour of the motherly health in these countries. An analysis on the social origins of this disease led in Tigray (Ethiopia) showed how the violence of social forces structurally suppressive and unequal jeopardize some subjects to sicknesses that have a place in their bodies. Throught the biography of obstetrical fistula's victim this study aims to explicate the deep connexion between poverty, inequalities and disease, which has too often been ignored by the global health politics in Africa. The reasons have to be searched in a compassionate ethos (Fassin, 2006; 2010) and also in a cognitive-behavioural perspective which tends to individualize the social processes of the disease (and depoliticize them) and obfuscates the real dynamics (economic, social and political) that generate contexts of risk. ; Ormai scomparsa nel prospero mondo occidentale, la fistola ostetrica è ancora drammaticamente presente tra le fasce più povere, malnutrite e socialmente svantaggiate della popolazione femminile dei paesi del Terzo mondo, nonostante i finanziamenti e i numerosi interventi tesi a salvaguardare la salute materna in questi Stati. Un'analisi dell'origine sociale della malattia condotta in Tigray (Etiopia) ha permesso di mostrare come sia la violenza di forze sociali strutturalmente deprivanti e non paritarie a produrre il rischio di esposizione di determinati soggetti a forme di malessere che si iscrivono nei corpi. Attraverso la biografia di una delle vittime di fistola ostetrica si renderà esplicito il profondo legame tra povertà, disuguaglianze e malattia che troppo spesso le politiche globali alla salute in Africa hanno ignorato, sorrette da un "ethos compassionevole" (Fassin, 2006; 2010) e da un approccio cognitivo-comportamentale che tende ad individualizzare i processi sociali della malattia (depoliticizzandoli), e offusca le reali dinamiche (economiche, sociali e politiche) che producono contesti di rischio.
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Le nuove sfide dell'epidemilogia in contesti politici e sociali
Abstract: Questo contributo è rivolto a fornire una panoramica ad ampio spettro su come l'evoluzione dell'informazioni biomediche abbia inevitabilmente portato ad un cambio di strumenti e modalità di analisi sia dal punto di vista dell'epidemiologia che della sanità pubblica. Per affrontare le sfide legate al cambiamento delle dinamiche di popolazione, ai nuovi grandi flussi migratori, al cambiamento delle dinamiche di invecchiamento, e all'evoluzione rapidissima della medicina nella direzione della «precision medicine» è necessario che la risposta socio-organizzativa del sistema sociale e sanitario si adegui tempestivamente ai mutamenti in corso e alle nuove esigenze. Nel l'articolo mostreremo come passando da una prospettiva individuale a quella di popolazione tipica dell'epidemiologia, cambino anche molti paradigmi legati ad una natura del dato, e ci si collochi in un modello tipo «global-system» in cui l'integrazione tra fonti diverse di informazione e interventi di prevenzione diventano imprescindibili.
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Concetti globali per categorie socialmente impreviste: le politiche di «salute sessuale e riproduttiva» rivolte alle madri non sposate in Marocco
This contribution discusses the deployment of the global category of sexual and reproductive health (SRH) in Morocco by focusing on the case of the pregnancies occurring outside marriage, that do not conform to local social, legal, religious norms. Attention will be drawn particularly to the initiatives promoted by NGOs which, while providing social and medical care to young unmarried mothers upon specific eligibility criteria, also target them with "sexual education". I argue that such activities – dealing mostly with risk prevention – re-moralize and normalize female non-normative sexuality by striving to enhance the subjects' individual responsibility, without explicitly addressing health and sexual rights.
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A pilot study identifying educational strategies for health promotion in adult women in the COVID-19 era ; Uno studio pilota per identificare strategie educative volte alla promozione della salute nelle donne adulte nell'era del COVID 19
COVID-19 pandemic has drastically reduced physical activity levels in the global population, due to the limitation of movements and social life imposed by local governments. Sedentary behaviors are known to be strictly associated with higher risks to develop diseases (Allen et al., 2017). Italy was the first country in which severe lockdown periods were imposed on the population, to limit virus circulation. Our study aimed to analyze lifestyle habits in a group of 14 volunteer women, aged from 40 to 50 years, for 2 years, in a telemonitoring manner. Semi-Structured questionnaires on lifestyle habits, anthropometric measures, sleep, physical activity monitoring by smartphone were recorded before, during, and after lockdown. Statistical analysis was conducted with the t-Student test and ANOVA, normal distribution of data was tested with the Shapiro Wilk test. During the lockdown, the daily number of steps shows a reduction of -65%. The number of weekly walking kilometers was drastically reduced by -70%. No statistically significant improvements were registered in the Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI), although the number of daily steps had returned to pre-COVID levels. The study highlights that educational strategies are necessary to avoid the risks of prolonged sedentary behaviors. ; La pandemia da COVID-19 ha drasticamente ridotto i livelli di attività fisica nella popolazione, a seguito delle limitazioni imposte per fronteggiare la diffusione virale. I comportamenti sedentari sono strettamente associati ad alto rischio di sviluppare patologie (Allen et al., 2017). L'Italia è stata una delle prime nazioni in cui sono state adottate misure restrittive. Lo scopo del nostro studio è stato quello di analizzare gli stili di vita di 14 volontarie, tra i 40 e i 50 anni di età, per due anni, mediante una valutazione a distanza. Sono stati adoperati questionari semi-strutturati per gli stili di vita, le misure antropometriche, il sonno e una rilevazione mediante smartphone dei livelli di attività fisica. L'analisi è ...
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La tutela del diritto alla salute tra i vincoli economico-finanziari esterni ed interni e la prospettiva della creazione di un "Pilastro europeo dei diritti sociali" ; The protection of the right to health between external and internal economic-financial constraints and the perspective of the creati...
L'ultimo decennio di crisi economico-finanziaria globale ha messo a dura prova la stessa tenuta delle democrazie continentali, che hanno dovuto contrastare il sempre maggiore indebitamento pubblico e la recessione delle proprie economie. La risposta delle istituioni dell'Unione, nell'ottica ordoliberale, è stata sinora quella di irrigidire ulteriormente i vincoli finanziari per assicurare la tenuta dei conti pubblici. Tale inasprimento di vincoli ha riverberato i suoi effetti (negativi) anche sui sistemi di welfare. L'Unione europea ha una grande sfida innanzi a sé. Ripartire nel "dopo crisi" dalla costruzione di un modello sociale europeo che metta al centro le persone, gettando le basi per l'edificazione di un "Pilastro europeo dei diritti sociali". Per fare ciò sarà fondamentale attribuire alle istituzioni europee nuove e maggiori competenze, più rilevanti capacità di intervento e spazi di manovra sinora sconosciuti. Tale processo di trasformazione si colloca nel solco della naturale (seppure estremamente lenta) evoluzione del processo di unificazione europea. Se tale percorso si interrompesse, sarebbe a repentaglio la stessa permanenza in vita dell'Unione. La protezione dei diritti sociali e in particolare del diritto alla salute inteso in senso ampio come protezione della persona e del suo benessere psico-fisico costituisce il viatico per una maggiore integrazione tra i popoli e uno dei tasselli fondamentali per la creazione dell'Europa unita che i Padri costituenti europei avevano in mente. Appare fondamentale "rivedere" le politiche economiche a livello sovranazionale e nazionale nell'ottica di impedire che le stesse incidano in maniera esiziale sul livello di protezione dei diritti sociali. Infine, si è inteso offrire un ventaglio di interventi concreti che il legislatore europeo può adottare al precipuo fine di creare un'autentica politica sanitaria europea e di tutelare attivamente il diritto alla salute dei cittadini europei. ; The last decade of global economic and financial crisis has put a strain on the endurance of the continental democracies, which have had to counter the increasing public debt and the recession of their economies. The response of the EU's institutions, from the Ordoliberal point of view, so far, had been to tighten further the financial constraints to ensure the maintenance of public accounts. This tightening of restrictions has reverberated its (negative) effects also on welfare systems. The EU has a great challenge ahead of it. Starting again in the "after crisis" from the construction of an European social model that puts people at the center, trying to create an "European Pillar of social rights". In order to do this, it will be essential to give the European institutions new and greater skills and more relevant intervention capacities that have been unknown hitherto. This process of transformation follows the natural evolution of the process of European unification. If this path were interrupted, the same permanence in life of the Union would be at risk. The protection of social rights and in particular of the right to health, understood in a broad sense as protection of the person and of his psycho-physical wellbeing, is the path to greater integration between peoples and one of the fundamental elements for the creation of a united Europe that the European Founding Fathers had in mind. It is essential to "review" the economic policies at the supranational and national level with a view to preventing them from impinging on the level of protection of social rights. Finally, it was intended to offer a range of concrete measures that the European legislator can adopt with the primary purpose of creating a genuine European health policy and actively protecting the right to health of European citizens.
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