La ricognizione si sofferma sul rapporta tra i movimenti sociali e l'ambiente in virtù della rilevanza sociologica di studiare i movimenti globali nella attuale configurazione della storia economica dei vari Paesi. Ci sono esempi di raffigurazione dell'azione sociale.
The question about education, and about which model of education, belongs to society and moves from it, as well as the answer must go back to society again: education to complexity, critical thinking, responsibility for choices are all possible answers. In other words, we comprehend education as active citizenship, and by citizenship we mean a condition based on respect for oneself, respect for the others and the rules of any community. It is a cultural attitude built on values such as civil and political commitment, and an ethical dimension that implies the conviction that without choice and responsibility there can be no authentic social justice; it is a sense of belonging to democracy and democratic practice as well, where we believe democracy to be the result of opposition first, mediation later. This should be the task of the public School system, and to accomplish this task it is necessary to draw on the cultural richness that comes from its pluralism: this can be done by trained teachers, available to comparison, who know how to dismantle and reassemble disciplinary knowledge and soft skills in an epistemologically correct way, in order to meet the diversified learning needs, providing tools for interaction with reality. This kind of School, therefore, must be considered as an ethical place of education and citizenship, which guides change and transformative processes, inspired by new cultural, social, psycho-pedagogical and organizational models: a School which, as a public service, is already part of a pedagogical and political project. ; La domanda sull'educazione, e su quale modello di educazione, appartiene alla società, è mossa dalla società, così come ad essa deve tornare la risposta: educare alla complessità, al pensiero critico, alla responsabilità delle scelte sono le risposte possibili. In altre parole, consideriamo l'educazione come cittadinanza attiva, intendendo per cittadinanza una condizione definita, fondata sul rispetto di sé, degli altri e delle regole della comunità. Si tratta di un ...
L'attuale emergenza abitativa per le classi meno abbienti e le esperienze degli ultimi sessant'anni maturate in Italia per l'Edilizia Residenziale Pubblica impongono nuove riflessioni sull'abitare. L'elevato costo per il risanamento e la rifunzionalizzazione dei quartieri di E.R.P., l'assenza di servizi che li ha trasformati in quartieri dormitorio, ci portano a ripensare nuovi ambiti urbani come luoghi dotati di senso e d'identità in cui prevedere spazi di relazione e servizi di vicinato. Inoltre, le dinamiche sociali, economiche e politiche degli ultimi anni hanno modificato non solo i modi di vita, ma anche la tipologia di utenti finali, sempre più sensibili alla qualità del prodotto e alle questioni ambientali. Il presente contributo descrive alcuni principi da cui partire per un nuovo Social Housing. - The present housing emergency for those who are less well-off and the experiences of Edilizia Residenziale Pubblica (lit. Public Residential Construction), undergone over the last sixty years in Italy, have brought about new lines of thought with regard to places to live. The high cost of renewal and re-functionalization of the E.R.P. areas, the absence of services, which have transformed them into dormitory suburbs, have led us to rethink new urban environments as places possessing a sense of identity, in which to provide communal services and spaces for neighborly relations. Moreover, the social, economic and political dynamics of the last few years have modified not only life-styles, but also the typology of householder, ever more sensitive to the quality of product and environmental issues. This contribution discusses several principles as a point of departure for a new Social Housing.
open ; DOTTORATO IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Dott. Stefano LOFFREDI IL NUCLEARE COME CONFLITTO SOCIALE NEI NEW MEDIA (Dal Rinascimento nucleare a Fukushima) Il disastro della centrale nucleare di Fukushima avvenuto a seguito del terremoto giapponese dell'11 marzo 2011 ha confermato come i processi comunicativi dei media siano in grado di modificare la visione di un determinato oggetto sociale. Il fortissimo impatto avuto dalla diffusione delle notizie riguardanti tale evento hanno infatti indotto nella percezione dell'opinione pubblica un radicale cambiamento nei confronti della prospettiva sul nucleare. In brevissimo tempo si è passati da una visione possibilista, condensata nell'espressione simbolica Rinascimento Nucleare, ad una cornice interpretativa fondata essenzialmente sugli aspetti del rischio e dell'impatto derivante da tale scelta energetica. Questo processo di reinterpretazione dell'oggetto sociale nucleare è risultato abbastanza evidente anche nei media digitali, compreso il giornalismo on line preso in esame nella presente ricerca. L'ipotesi di partenza è quella che nei processi comunicativi anche i new media (e nel caso particolare l'editoria on line) costituiscono un attore sociale attivo e partecipe delle controversie. Tale ruolo viene esplicitato attraverso l'utilizzo di argomentazioni e parole chiave a cui vengono concessi diversi gradi di accessibilità e visibilità. Per valutare questa parte attiva si è scelto di confrontare l'approccio comunicativo di alcune testate on line in condizioni di normalità rispetto a situazioni di emergenza. E' stata quindi effettuata un'analisi del contenuto su un anno (novembre 2009 – ottobre 2010) di articoli, riguardanti il nucleare, pubblicati on line dalle tre testate giornalistiche di cronaca Corriere della Sera, la Repubblica e la Stampa, aventi il maggior numero di lettori web secondo la fonte Audipress. Di seguito è stata effettuata un'analoga analisi delle parole chiave da parte delle medesime testate durante la settimana successiva al disastro di ...
This item is part of the Political & Rights Issues & Social Movements (PRISM) digital collection, a collaborative initiative between Florida Atlantic University and University of Central Florida in the Publication of Archival, Library & Museum Materials (PALMM).