Carbon tax: tasse ambientali e l'introduzione della carbon tax
In: Minima naturalia 15
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In: Minima naturalia 15
In: Collana del Dipartimento jonico in sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, Università degli studi di Bari Aldo Moro 17
Dottorato di ricerca in Diritto dei contratti pubblici e privati ; La ricerca attiene alle fattispecie consensuali e negoziali nell'attuazione della norma tributaria e, specificamente, nella fase della riscossione, quali strumenti alternativi all'azione unilaterale dell'Amministrazione finanziaria. L'interesse per la tematica origina dalla constatazione che l'evoluzione normativa della materia è orientata non solo al rafforzamento degli istituti a vocazione collaborativa già esistenti, ma direttamente alla creazione di nuovi nell'ottica di assicurare la percezione del tributo in tempi rapidi e certi. Il lavoro si compone di quattro capitoli e si apre con l'esame del principio che si suole tradizionalmente definire di "indisponibilità dell'obbligazione tributaria", individuato come fulcro dell'indagine. Dopo la sua illustrazione secondo l'impostazione tradizionale, in considerazione della diversità di opinioni in ordine all'attuale vigenza e portata, viene analizzata la disciplina positiva di alcuni istituti allo scopo di valutare se ed in che misura gli stessi comportino l'attribuzione all'amministrazione di un qualche potere di disposizione del credito tributario. In particolare, nel secondo e nel terzo capitolo sono separatamente esaminate le fattispecie rilevanti nelle fasi dell'accertamento e della riscossione dei tributi, stante l'autonomia funzionale delle stesse. Rilevato che le figure consensuali nel rapporto contribuente-amministrazione previste dall'attuale legislazione sembrano porre in crisi l'antico dogma teorizzato dalla dottrina classica, il tema dell'indisponibilità viene ripreso nell'ultimo capitolo per scandagliarne il fondamento normativo e analizzarne l'ambito di operatività alla luce delle posizioni dottrinali e degli orientamenti giurisprudenziali. ; The research deals with the topic of agreements in the implementation of tax regulation and, specifically, at the stage of tax collection, such as alternatives to the unilateral action of the financial administration. The interest in the subject originates from the finding that normative evolution is directed not only to the strengthening of existing institutions characterized by collaborative vocation, but directly to the creation of new ones to ensure the perception of the tribute in rapid and certain times. The work consists of four chapters and begins with the examination of the principle traditionally defined as "unavailability of tax debt", identified as the focus of the analysis. After its presentation according to the traditional formulation, given the diversity of opinions regarding the current validity and scope, legislation is analyzed to the purpose to appraise if and in that measure the same involves the attribution to the tax authorities of a some power of disposition of tax claim. In particular, in the second and third chapter are separately examined the relevant cases in question in the stage of assessment and collection of taxes, given the functional autonomy of the same ones. Verified that agreements in the relationship between taxpayer and tax autorithy under the current legislation seem to put in crisis the ancient dogma theorized by classical doctrine, the issue of tax unavailability is taken back in the last chapter to fathom the legal basis and to analyze its scope according to the doctrine opinions and court decisions.
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In: Rivista trimestrale di diritto tributario
L'Italia oggi è uno tra i paesi con maggiore pressione fiscale e tributaria e contestualmente uno tra quelli dove si registra il più alto livello di evasione ed elusione fiscale. Il presente lavoro attraverso una ricca ricerca bibliografica pone in evidenza il dibattito che ormai da anni si è acceso sull'IRPEF e sulla necessità di una sua riforma. L'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, in termini di gettito fiscale, ha un ruolo fondamentale nel sistema tributario italiano improntato sul principio di progressività in virtù del quale l'aliquota di imposizione deve crescere in modo più che proporzionale rispetto al reddito così da far si che ogni contribuente realmente possa partecipare alla copertura della spesa pubblica in relazione alla propria capacità contributiva. I numerosi interventi che hanno avuto a oggetto le aliquote, le detrazioni e le deduzioni inerenti all'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche a oggi non hanno sortito gli effetti sperati in termini di redistribuzione del reddito e allo stesso tempo non sono riusciti a intervenire positivamente per disincentivare l'evasione fiscale. Il lavoro si articola in tre capitoli: nel primo si presenta l'attuale struttura dell'IRPEF e si discute della progressività e degli effetti redistributivi di tale imposta. Nel secondo capitolo si ripercorre il processo evolutivo dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e se ne analizzano le relative criticità. Infine nel terzo capitolo si discute nella flat tax nella proposta della Lega del Nord, di Forza Italia e dell'Istituto Bruno Leoni.
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L'armonizzazione fiscale è una importante sfida che l'Unione Europea si trova ad affrontare per la completa realizzazione del mercato interno. Le istituzioni comunitarie, tuttavia, non dispongono delle competenze legislative per intervenire direttamente negli ordinamenti tributari degli Stati membri. Svolgendo una analisi del contesto legislativo vigente, ed esaminando le prospettive de iure condendo della materia fiscale dell'Unione, il presente lavoro cerca di comprendere le prospettive di evoluzione del sistema, sia dal punto di vista della normativa fiscale sostanziale, che procedimentale. Mediante la disciplina elaborata a livello comunitario che regola la cooperazione amministrativa in materia fiscale, con particolare riferimento alle direttive relative allo scambio di informazioni e all'assistenza alla riscossione (dir. 2011/16/UE e dir. 2010/24/UE) si permette alle Amministrazioni degli Stati membri di avere accesso ai reciproci ordinamenti giuridici, e conoscerne i meccanismi. L'attuazione di tali norme fa sì che ciascun ordinamento abbia l'opportunità di importare le best practices implementate dagli altri Stati. L'obiettivo sarà quello di migliorare il proprio procedimento amministrativo tributario, da un lato, e di rendere più immediati gli scambi di informazione e la cooperazione alla riscossione, dall'altro. L'armonizzazione fiscale all'interno dell'Unione verrebbe perseguita, anziché mediante un intervento a livello europeo, attraverso un coordinamento "dal basso" degli ordinamenti fiscali, realizzato attraverso l'attività di cooperazione delle amministrazioni che opereranno su un substrato di regole condivise. La maggiore apertura delle amministrazioni fiscali dei Paesi membri e la maggiore spontaneità degli scambi di informazioni, ha una efficacia deterrente di fenomeni di evasione e di sottrazione di imposta posti in essere al fine di avvantaggiarsi delle differenze dei sistemi impositivi dei vari paesi. Nel lungo periodo ciò porterà verosimilmente, gli Stati membri a livellare i sistemi impositivi, dal momento che i medesimi non avranno più interesse ad utilizzare la leva fiscale per generare una concorrenza tra gli ordinamenti. ; Fiscal harmonization is an important challenge European Union has to face for the complete fulfillment of the common internal market. European institutions do not have competences set forth under the Treaties to approach the tax matter. The main aim of the paper is to understand the perspective for the development of the fiscal system among the EU, starting from the analysis of the Eu Directives in force affecting the tax administrative proceedings of the member States. Through the EU Directive on the exchange of information (dir. 2011/16/EU) and the EU Directive on the assistance for the recovery of taxes (dir. 2010/24/EU), the fiscal authorities of member States have the chance to know each other's administrative systems. In this framework, the more tax authorities will be open to exchange information, assist each other, and to cooperate on a common legal basis, the more effective will be the response against cross-border tax fraud and evasion. On the other side, the effectiveness of the exchange of information among States will prevent harmful tax competition and distortions in the tax systems. The result will be a shift in emphasis from attempting to harmonize taxes at EU level towards improving coordination between existing national tax systems, and in particular, tax authorities.
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In questo lavoro si analizza l'imposizione indiretta nel commercio elettronico; l'analisi si è basata sullo studio della normativa Comunitaria (Direttive Europee ) e la legislazione e Italiana, esponendo anche le differenze con il profilo legislativo brasiliano (softwares e libri).Esposti i contributi delle istituzione internazionali (conferenze ed/o proposte della Unione Europea) per l'inquadramento tipologico e fiscale del commercio elettronico, sono stati analizzati i profili generali dell'istituto della stabile organizzazione ai fini dell'imposizione dell'IVA e al commercio elettronico, distinguendo anche tra le transazioni elettroniche considerabili come cessione di beni e quelle considerabili prestazioni di servizi, in base alla materialità o alla dematerializzazione del bene scambiato. Anche il principio di territorialità nelle prestazioni di servizi è stato analizzato tramite analisi dei regimi ordinario e speciale riguardanti gli operatori extracomunitari. ; In this work we analyze the indirect taxation in e-commerce, the analysis was based on the study of EC regulations (EU Directives) and the Italian legislation and, exposing the differences with the legislative Brazilian (softwares and books). Exposed the contributions of the international institution (conferences and / or proposals by the European Union) for the classification of types of e-commerce and taxation, we have analyzed the general aspects of the institute of the permanent establishment for tax purposes of VAT and e-commerce , distinguishing between electronic transactions also consider them as sale of goods and the considerable services, according to the material or the dematerialization of the exchanged item. The principle of territoriality in the provision of services was analyzed by analysis of ordinary and special regimes relating to non-EU operators
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Questo lavoro, tramite un'analisi attenta ed accurata dello sviluppo delle pronunce della Corte di Giustizia in materia tributaria, ha lo scopo di mettere in evidenza i canoni interpretativi utilizzati dalla Corte, tenendo presente gli effetti che tali pronunce hanno prodotto nei singoli stati ed in particolare sul ruolo del giudice tributario come giudice europeo. Assistiamo infatti oggi ad una vera e propria europeizzazione della produzione giuridica in grado di aprire nuovi spiragli alla tutela del cittadino anche nei confronti dell'amministrazione finanziaria. L'interazione, per molti aspetti problematica, tra gli organi di giustizia tributaria dei singoli ordinamenti ed il giudice comunitario sono diventate vera e propria fucina di un diritto tributario europeo, nell'ambito del quale a svolgere un ruolo di estrema rilevanza è il giudice interno. Le sentenze del giudice tributario nazionale infatti rappresentano lo strumento più efficace di chiarificazione del diritto comunitario. Il presente lavoro si propone quindi di esaminare nel dettaglio il rapporto complementare e funzionalista che si estrinseca nella peculiare funzione attribuita al giudice tributario nazionale che gli fa assumere le vesti di "giudice europeo" nonché la funzione attribuita alla Corte di Giustizia che assume i caratteri sempre più marcati di "giudice tributario sovranazionale". Partendo dalla disamina delle figure dei giudici tributari di Germania, Francia ed Italia, si passerà poi ad evidenziare i ruoli che hanno avuto le Corti nazionali nell'applicazione del diritto comunitario, evidenziando come nei vari casi le sentenze si sono affiancate alla preminenza gerarchica della norma europea. ; This work aims to highlight, through an in-depth analysis of the decisions and the decision-making process of the Court of Justice, the interpretative criteria applied by the Court, as well as to emphasize the effects that such decisions have had on the Member States and on the role of the national tax court as a European tax court. We are witnessing nowadays a real Europeanisation of the sources of law, which has been providing new forms of legal protection to citizens, also against the tax authorities. The interaction, often problematic, between the national tax courts and the European Court of Justice has become a true source of a European procedural tax law, within which the role of the national judge is of utmost importance, in view of its interpretative and clarifying function of European law. The judgments of the national tax courts in fact are the the most effective mean of clarifying the community law. This work therefore intends to analyse in detail the complementary and full of functions role of the national tax courts, in consequence of which they have become real "European courts", as well as the function entrusted to the Court of Justice which has become, on the contrary, more and more a "supranational tax court". Subsequently, after providing an overview of the tax courts in Germany, France and Italy, this work will focus on the role of the national courts vis-à-vis the application of the European Union law, and will describe the interaction between such decisions and the higher hierarchical position of the European Union law.
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L'obiettivo della presente tesi di dottorato è quello di riscostruire in chiave sistematica il ruolo attribuito alla c.d. tax compliance nell'ambito del sistema fiscale, al fine di favorire l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte del contribuente. Nella prima parte della tesi sono stati trattati i profili generali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente nel contesto internazionale e nell'ordinamento italiano. Particolare attenzione è stata dedicata ai principi sanciti dallo Statuto dei diritti del contribuente e alla questione relativa alla sussistenza di un obbligo generalizzato di contraddittorio endoprocedimentale. Nella seconda parte sono stati invece esaminati i diversi istituti volti a implementare la tax compliance, a partire dalla dichiarazione precompilata e dal ravvedimento operoso. Con riferimento a quest'ultimo sono state segnalate, da un lato, le criticità di quello che viene ormai considerato da molti un "condono permanente" e, dall'altro, l'utilità e l'opportunità di uno strumento che consente ai contribuenti che abbiano commesso errori di sanare la propria posizione con un forte abbattimento delle sanzioni, permettendo altresì al Fisco di recuperare parte del gettito fiscale in tempi brevi e con un dispendio di energie minimo. Un approfondimento rilevante ha poi riguardato la riforma degli interpelli attuata con il d.lgs. n. 156/2015. Sebbene l'istituto dell'interpello sia presente da oltre un ventennio nel nostro ordinamento, difatti, la sua riforma contribuisce significativamente a rafforzare la tax compliance, avendo razionalizzato e sistematizzato le discipline che regolavano in passato le sue diverse tipologie, ridotto le tempistiche per la risposta da parte dell'Agenzia, nonché ampliato i presupposti per la proposizione dell'interpello ordinario. Un capitolo è stato poi dedicato al nuovo regime dell'adempimento collaborativo per i contribuenti di maggiori dimensioni, definito significativamente dall'Agenzia delle Entrate "la nuova frontiera della compliance", di cui si sono messe in luce le notevoli potenzialità, auspicandone l'estensione alle imprese medie. Infine, è stato svolto un accenno alla metamorfosi degli studi di settore, trasformati nei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale, i quali non rappresentano più uno strumento di accertamento, bensì un ulteriore mezzo per incentivare la tax compliance. Nel complesso, l'indagine svolta ha cercato, dunque, di mettere in evidenza lo sforzo profuso negli ultimi anni dal Legislatore e dall'Amministrazione finanziaria nel tentativo di "cambiare verso" nel rapporto con i contribuenti, segnalando altresì le difficoltà e le criticità che ostacolano questo percorso evolutivo.
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In: Culture 231
Il presente lavoro trae origine dal dirompente ingresso della figura dell'abuso del diritto tributario sul palcoscenico penale, divenuto protagonista di una tra le più discusse rappresentazioni di cd. 'diritto penale giurisprudenziale' e portato per la prima volta in scena dal celebre filone interpretativo Dolce&Gabbana. Così, una volta introdotto il concetto generale di abuso del diritto, lo si distinguerà dalle nozioni di evasione fiscale e di risparmio (lecito) d'imposta; tre concetti fondamentali i cui rispettivi limiti e interazioni costituiranno uno dei fil rouge dell'analisi. Si darà conto, poi, dell'operato del 'diritto vivente' in materia: una stagione giurisprudenziale caratterizzata, come si vedrà, più da ombre che da luci, intrisa di frequenti contrasti applicativi (sia diacronici che sincronici) e portatrice – in conseguenza – di una forte imprevedibilità del giudizio penale per le condotte classificate come abusive. L'analisi della genesi e dell'ascesa della punibilità dell'abuso del diritto in materia fiscale costituirà poi un'occasione per proiettarsi in una più ampia riflessione sulla crisi di legalità che affligge ormai da decenni l'ordinamento penale, di cui il filone Dolce&Gabbana ne costituisce paradigmatico esempio. Dopo avere ricondotto il fenomeno dell'abuso del diritto nell'alveo della più ampia crisi che investe la scienza penale contemporanea, si tornerà ad apprezzare il dato legislativo, rappresentato dal nuovo art. 10-bis dello Statuto del contribuente. Infine, l'indagine toccherà l'interrogativo che permane, latente, sulla materia: esistono perduranti ipotesi penalmente rilevanti di condotte riconducibili al genus dell'abuso del diritto? Come si avrà modo di osservare, oltre a fornire una risposta diretta a tale interrogativo, la riflessione sarà un'occasione per procedere ad una ridefinizione – concettuale e terminologica – degli 'attori' che hanno da sempre recitato in questo complesso settore del diritto penale tributario. ; The PhD thesis draws its origin from the appearance of the tax abuse of right in criminal procedures and by becoming one of the main actors in one of the most controversial performances of cd. 'ciminal jurisprudential law', brought to our attention by the renowned interpretative branch of Dolce&Gabbana. Therefore, once introduced the general concept of tax abuse, it will be separated from the notions of tax evasion and tax savings (legal); these three fundamental concepts and their limits and interactions will be the leitmotiv of the analysis. Moreover, there will be a study on the action of the "living law": a jurisprudential season characterized, as it may be noticed, by light and shadow, full of application contrasts (diachronic and synchronic) and with a strong unpredictability on the criminal judgement for those behaviors assessed as violations. The analysis of the origin and the development of the punishability of the violation of the law in tax policy will allow a broader consideration on the crisis of the criminal law principles. After tracing back the phenomenon of violation in the broader trend that has struck contemporary criminal science, the study will concentrate on the law data represented by the new Article 10-bis of the l. 212/2000 The novelty represented by the legislative decree 128/2015 represents a fundamental achievement on the topic: not only it (finally) gives a fundamental definition of the concept of violation of law, but also the legislator has expressly stated expressis verbis the criminal irrelevance. However, the interpretation of the article 10-bis and of its interactions with the Criminal Tax Law has its own critical points. Therefore, this study will try to suggest a possible solution.
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