Cover -- Quartino -- Contents -- List of contributors -- Chapter I - Proceduralization of EU Agencies: Theory and Practice - Conticellli e De Bellis -- Part I - Rule-making and Regulation in Public Utilities and Aviation Safety -- Chapter II - The Evolution of the BEREC Governance: Cooperation Forum or Agency-Like Body? - Mariniello -- Chapter III - Ensuring Public Participation in ACER's Rule-making: the Case of EU Network Codes - Vlachou -- Chapter IV - The Rulemaking Function of the European Aviation Safety Agency (EASA) - Simoncini -- Part II - Accountability and Legitimacy in Banking and Financial Regulation -- Chapter V - Procedural Accountability through Formaland Informal Dialogue: the Case of the SingleSupervisory Mechanism (SSM) - Sciascia -- Chapter VI - The Orderly Resolution of Failing Banks: Administrative Guarantees in the Proceedings before the Single Resolution Board - Figliolia -- Chapter VII - Towards a "Procedural Legitimation" of EU Agencies? The Reform of the European Supervisory Authorities as a Case Study - Magliari -- Part III - Cross-cutting Issues: Soft Law and Boards of Appeal -- Chapter VIII - European Union Soft Law by Agencies: an Analysis of the Legitimacy of their Procedural Frameworks - Rocca and Eliantonio -- Chapter IX - A new era for EU Agencies' Boards of Appeal? A Preliminary Assessment of the Recent Reform of CJEU's Statute and its Implication on EU Administrative Adjudication - Alberti -- Chapter X - The Transformation of the European Administration - della Cananea -- Finito di stampare -- Volumi pubblicati.
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Questa tesi affronta il tema della sostenibilità in finanza che gioca un ruolo sempre più significativo nella performance finanziaria delle aziende: sono note le correlazioni positive e statisticamente significative tra le prestazioni ESG e le prestazioni finanziarie. L' obiettivo è approfondire uno dei tre criteri, la Governance, che altro non è che la struttura che abbraccia ogni questione in materia di finanza aziendale, per identificare le pratiche di governo societario che favoriscono sostenibilità e migliore redditività. I tre fattori contaminano l'intero sistema e per analizzarli è opportuno osservarli da due punti di vista principali: da una parte l'universo della finanza responsabile e dall'altra l'universo del business. Il Capitolo 1 si apre con una breve introduzione al mondo della finanza sostenibile, vengono approfonditi i criteri ESG e le strategie SRI. Successivamente entra nel cuore della trattazione con l'analisi del modello di Integrated Governance "A new model of governance for sustainability", ad oggi la ricerca più avanzata sul tema che è alla base di questa tesi e di tutti gli studi e le indagini in essa dibattuti. Nell'ecosistema impresa-società-ambiente l'azienda influenza la società che la circonda così come viene influenzata dagli stakeholder e diventa sempre più difficile danneggiare l'ambiente senza attirare l'attenzione negativa, con un danno di reputazione che riduca il capitale sociale. Lo studio dimostra che integrare la sostenibilità nella strategia aziendale presenta opportunità di innovazione e crescita. L'integrazione è necessaria per gestire rischi e creare un vantaggio competitivo, anche se implementare efficacemente una strategia in modo che risultino migliorate simultaneamente performance finanziaria ed ESG non è semplice: è fondamentale implementare processi e pratiche appropriati, con il coinvolgimento degli stakeholder, con misurazione e reporting delle prestazioni ESG e con una visione di lungo termine. Per questo nasce il modello di Integrated Governance, un ipotetico sistema che integra le questioni di sostenibilità per garantire la creazione di valore a lungo termine. Ogni azienda deve compiere un percorso di adattamento strutturato in tre fasi: dalla fase 1, nella quale la sostenibilità è fuori dell'agenda del CdA, si crea un percorso di transizione verso la fase 2, governance per la sostenibilità, tramite l'istituzione di comitati e il monitoraggio di indicatori che misurano i progressi rispetto alle iniziative. La fase 3, governance integrata, rappresenta lo schema da implementare nel quale il consiglio si assume la responsabilità di garantire una strategia sostenibile e viene assicurata la presenza di quattro caratteristiche imprescindibili: indipendenza a livello individuale, indipendenza di gruppo, retribuzione adeguata e investitori proprietari a lungo termine. Prendendo a riferimento questo modello, il presente lavoro prosegue nel Capitolo 2 a tratteggiare il quadro generale della corporate governance delle società quotate italiane, attraverso l'analisi delle società quotate sull'MTA effettuata da Consob. I risultati principali rilevano che in Italia il modello di controllo prevalente è quello familiare e frequentemente gli investitori istituzionali italiani sono azionisti rilevanti di imprese di piccole dimensioni e del settore industriale, mentre quelli esteri sono presenti in società finanziarie ed a elevata capitalizzazione. Cresce il numero di società che istituiscono comitati interni, multidisciplinari e strutturati in modo similare. Gli interlocker rappresentano il 23% del cda con maggiore presenza nelle grandi e medie imprese, ma rimangono una categoria di minoranza in consiglio. Il background professionale prevalente è di tipo manageriale, seguito da consulenti e professionisti, il livello di istruzione è inferiore nelle società a controllo familiare mentre nelle società controllate dallo Stato o da un istituto finanziario, gli amministratori sono più giovani e più istruiti. I membri delle società pubbliche sono più frequentemente donne e spesso accademiche, mentre nelle società finanziarie gli amministratori femminili sono meno frequenti, con buona presenza di stranieri e background manageriale più comune. La maggioranza degli emittenti riserva al genere femminile la quota di un terzo dei componenti del board: aumenta la quota di donne qualificate come indipendenti mentre si riduce il numero di casi in cui una donna ricopre la carica di ad, soprattutto nelle grandi aziende e nel settore dei servizi. L'età media è di 56,5 anni, ma tende a crescere nelle società Ftse Mib e nelle società finanziarie, viceversa scende nelle società di piccole dimensioni e nel settore servizi. Il Capitolo prosegue a delineare la situazione italiana attraverso l'indagine sul FtseMib Integrated Governance Index, lanciata nel 2016 da TopLegal ed ETicaNews, per conoscere il livello di "buon governo integrato" dei principali gruppi quotati italiani allo scopo di realizzare un indice quantitativo. Dai risultati della prima edizione emerge che esistono società lanciate nell'integrated reporting, tema noto e studiato da più funzioni aziendali, seppur con difficoltà nella gestione dei questionari e nella coordinazione. L'indice ha mostrato un notevole differenziale di punteggio tra settori e anche sui singoli ambiti di analisi c'è grande eterogeneità: nel comparto retribuzioni non viene raggiunto il punteggio pieno, nell'ambito dell'integrazione della sostenibilità solo due casi di pieno punteggio, e sul fronte dei comitati del board a livello di sostenibilità i punti sono molto bassi. Nel 2017 si registra un migliore feedback sulla governance integrata da parte delle aziende e un più alto engagement, con alcune società inizia un dialogo positivo, ma permangono realtà non interessate al progetto e altre con le quali non è stato stabilito un contatto. L'indice viene rivisto e corretto su alcune parti, emerge ancora grande eterogeneità e si confermano le tre posizioni di leadership. I risultati ottenuti nel 2018 invece dimostrano un passo in avanti nella partecipazione sul tema: aumentano i manager coinvolti nella sostenibilità, in particolare del Cfo, e l'Area ordinaria segna un miglioramento. Sull'indice complessivo pesa la parte finanza, introdotta nel 2017 e incrementata nel 2018, che riveste il tema centrale dell'Area Straordinaria. Il comitato di sostenibilità non è ancora la prassi per tutte le società che mostrano scelte eterogenee, risulta complesso l'esercizio sul presidio nel board di tutte le forme di valore, mentre migliora il legame tra remunerazione ed ESG. L'ultima indagine esaminata rivela il consolidamento della consapevolezza sulla governance ESG nel campione di riferimento e segnala un complessivo miglioramento dell'Index. Gli ESG iniziano ad essere percepiti come un tema trasversale alle funzioni aziendali ma per l'agenda del board sono ancora spesso una questione di reporting, policy e compliance. Il Capitolo 2 si chiude con l'approfondimento di due tematiche ritenute cruciali, ovvero la rappresentanza femminile nei Cda ed il ruolo della Direttiva Non Financial. Per quanto riguarda il primo approfondimento questo lavoro analizza i progressi globali verso un'eguale rappresentanza di genere nei CdA delle società attraverso lo studio Women on Boards di MSCI ESG Research, che rivela quanto siano lenti ma costanti i progressi verso l'obiettivo di rappresentanza femminile fissato a livello mondiale. Secondo le proiezioni del 2015 i componenti dell'indice avrebbero dovuto raggiungere il traguardo del 30% di rappresentanza femminile aggregata nel 2027. In base alle tendenze attuali invece le proiezioni sono state aggiornate e rivelano che dovremmo attendere fino al 2029. Ciò significa quindi che i progressi continuano ad avanzare lentamente, le donne occupano incarichi di amministratore ad un ritmo più lento rispetto a quanto. Circa il 21% delle società dell'indice ha ancora un board tutto maschile e sono localizzate in Asia, Cina, Giappone e Corea del Sud. Norvegia, Francia e Svezia aumentano la presenza femminile sopra al livello richiesto, insieme ad 'Australia e Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti registrano progressi costanti toccando nuovi record di rappresentanza femminile. Nella suite C il livello è ancora basso ma aumentano i CFO donna, specialmente sui mercati emergenti. L'altro approfondimento riguarda lo sviluppo della rendicontazione non finanziaria: è sempre più pressante la richiesta da parte degli stakeholder di una maggiore trasparenza circa i rischi derivanti dall'attività d'impresa e sulla trasparenza delle informazioni di carattere non finanziario. Le aziende avvertono l'esigenza di definire la propria storia attraverso indicatori relativi alle politiche sociali e ambientali, per accrescere gli elementi della gestione, di natura qualitativa, quali la reputazione, la fiducia e il consenso. La Direttiva UE 2014/95 stabilisce nuovi standard minimi di reporting in relazione alla gestione del personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta alla corruzione. Mira ad introdurre e rafforzare comportamenti virtuosi e ha l'obiettivo di aumentare la trasparenza nella comunicazione di informazioni non finanziarie ed incrementare la fiducia degli investitori e degli stakeholder. Il Capitolo 3 entra nel merito della misurazione ed osservazione della correlazione tra performance finanziarie e integrazione ESG. È incentrato sullo studio di Banor SIM e del DIG del Politecnico di Milano sull'indice Stoxx® Europe 600. Emerge come i portafogli delle società con rating integrato registrano performance migliori rispetto al benchmark, mette in risalto come i portafogli delle società del con rating di governance performano meglio: il dato che vogliamo sottolineare è quello del parametro WOB, che consegue le performance migliori in assoluto. La tesi si chiude con l'esposizione di un case study di azienda che integra efficacemente i fattori esg all'interno del proprio modello di business, in linea con le best practices internazionali. È la migliore società italiana nel 2019 per corporate governance e integrazione dei fattori ESG nelle strategie aziendali, secondo l'IGI, dopo essere salita sul podio già nell'anno precedente.
L'obbiettivo della ricerca è l'analisi del riassetto istituzionale dovuto alla crisi economica. Il progetto di ricerca parte da un'analisi della formazione della moneta unica e dell'Unione economica e monetaria, per proseguire attraverso l'analisi dello stato di avanzamento delle politiche economiche e monetarie mediante la ridefinizione degli assetti giuridici ed istituzionali, come diretta conseguenza della crisi economica. Si prende infine in considerazione l'accelerazione di alcuni processi d'integrazione che hanno messo in discussione il ruolo di alcune Istituzioni partendo dalla natura stessa del metodo comunitario e del processo di legittimità democratica alla base del consolidamento e dello sviluppo dell'Unione economica e monetaria. Fino ad arrivare allo statuto speciale ottenuto dal Regno Unito che mette in discussione l'assetto stesso del progetto europeo, decretando un Europa a più velocità, frutto di una specifica visione di un Europa regolatori. ; The propose of this research is to analyze the future of the European project due to the changes of the economic crisis. The research is based on a deep analysis of European economic and monetary policies, starting from the creation of the single currency through the construction of the Economic and Monetary Union, until the impact of the debt crisis on the European Governance and institutions. The research project analyses the legal and political arrangements that have queries the Community method in favor of the intergovernmental method. It is analyzed the acceleration of certain processes of integration/desegregation of the European project that have questioned the role of some institutions, their accountability and legitimacy, until the UK special status that have create de facto a legal multi-speed Europe.
La domanda di ricerca dello studio è la seguente: si sta verificando una convergenza verso un modello di corporate governance europeo?L'analisi delle risposte fornite al 'Green Paper' dell'Unione Europea in tema di governo societario evidenzia come i differenti approcci di governance, adottati dai vari stati membri, siano influenzati da fattori politici, socio-economici e legislativi di contesto.Con particolare riferimento ai codici di comportamento, si presenta un'indagine comparativa tra i seguenti codici: UK Corporate Governance Code del 2010, il Codice di Autodisciplina italiano del 2011, e il Kodex tedesco del 2010.In sintesi, dall'analisi congiunta dei codici e delle risposte fornite al 'Green Paper' dell'Unione Europea in tema di governo societario, emerge la volontà dei paesi membri di proseguire verso un processo di convergenza in modo 'spontaneo', senza ricorrere ad ulteriori regole o raccomandazioni emanate a livello comunitario. The research question of this study is as follows: is there convergence towards a European model of corporate governance?The analysis of the responses to the Green Paper of the EU on corporate governance shows that different approaches to governance, adopted by the member States, are influenced by political, socio-economic and legislative environmental factors.With particular reference to codes of conduct, a comparative survey of the following codes: UK Corporate Governance Code of 2010, the Italian Corporate Governance Code of 2011, and the German Kodex 2010 is presented.In summary, the combined findings show the will of the member States to pursue a process of convergence in a 'spontaneous way', without the need for additional rules or recommendations issued by the Community.
The governance of complex education systems, characterized by numerousnodes in a multilevel structure, has become a political priority in many Europeanand non-European countries; these nations are increasingly lookingfor models and examples of governance, purposely designed for educationand training systems, in order to adapt them to their needs. This paper,building on the concepts of network system and complexity, summarizesthe results of an exploratory analysis of research projects carried out by researchinstitutions on topics like the governance foundations and the modernleadership of schools, and disseminated through official publicationsand reports. In this perspective, the aim is to provide a basis to define thekey issues of managing and complex education and training systems. Surprisingly,among the key topics trust has been identified as one of themmost relevant, because it represents the expectation of all school stakeholderstowards the adoption and use of positive and effective behaviours.Particular attention has been dedicated to the analysis of studies and researchcarried out in OECD countries in the past five years. ; La Governance dei sistemi di istruzione complessi con più livelli di articolazioneè diventata una priorità politica in molti paesi europei ed extraeuropei;questi sono sempre più alla ricerca di esempi e modelli che possanoadattarsi alle proprie esigenze. Questo saggio, utilizzando i concetti di sistemadi rete e di complessità come riferimenti di base, riassume i risultati diun'analisi esplorativa a carattere di evidenza effettuato sulle pubblicazionidi progetti di ricerca e di rendicontazione realizzati da enti di ricerca inmerito ai fondamenti della governance e della leadership moderna dellascuola. Lo scopo, quindi, è precisare i temi chiave posti a fondamento dellagovernare dei sistemi di istruzione e formazione complessi: tra i temi chiavisi è scelto di inserire quello della fiducia, ovvero l'aspettativa da parte di tuttigli stakeholder della scuola verso l'adozione e l'uso di ...
The research of innovative educational models is, in the modern era, one of the topics of greatest interest in the pedagogical theorization. The education of young generations has always been the focal point of the social evolution and the economic and cultural growth of a people. A recent study by "TreeLLLe" highlights how, in today's educational landscape, the form of "learning to know" prevails significantly on the form of "learning to live with others". In this sense, it would be desirable to have greater interaction between social governanceand cultural governance. The Capability approach opens, in this direction, interesting reflections, combining capabilities and opportunities in the perspective of well being. In this context, cultural responsibility, social responsibility, political governance and cultural governance intersect each other, creating a subject conscious of "being" through a "social being". Thus, an "active space of education" is dominated by an eternal tension between "universal action" and "individual action". It is necessary to look for the birth of a renewed social and personal identity, capable of facing the challenges of an increasinglycomplex and planetary world. ; La ricerca di modelli pedagogici innovativi, capaci di rispondere alle contestuali esigenze educative dell'epoca moderna, rappresenta uno dei temi di maggiore interesse per il mondo della scuola e per la teorizzazione pedagogica. L'educazione delle giovani generazioni è da sempre l'elemento focale intorno a cui ruota l'evoluzione sociale e la crescita economica e culturale di un popolo. Una recente indagine condotta da "TreeLLLe" evidenzia come, nell'odierno panorama educativo, la forma dell'"imparare a conoscere" prevalga inmaniera significativa sulla forma dell'"imparare a vivere con gli altri". Sarebbe auspicabile, in tal senso, una maggiore interazione tra una governance sociale e una governance culturale. Il capability approach apre, in questa direzione, interessanti scenari di riflessione, coniugando capacità e ...
Lo scritto, nel contestualizzare la governance del processo di trasformazione digitale in ambito euro-nazionale, si focalizza sulla sua strutturazione all'interno della Regione Lombardia. Nello specifico, ne sottolinea le peculiarità, in termini di programmazione partecipata, ispirata alla logica dell'approccio "open data" e dell'elaborazione di politiche pubbliche data-driven, per concludere osservando come sia avviato il percorso verso una nuova "forma di Regione" che pone il digitale quale "intermediario funzionale" tra l'Ente e la comunità