La libertà di religione nella nuova costituzione del Marocco
Abstract
Limitiamo lo sguardo a quella parte del Mediterraneo in rivolta dalla primavera del 2011. Il colonialismo non ha creato delle élites locali in grado di gestire una transizione alla democrazia. Questa è la grande incognita ancora oggi, mezzo secolo dopo l'inizio della decolonizzazione con la conferenza di Bandung. Infatti, rovesciati i locali regimi dittatoriali (rimasti decenni al potere anche per l'appoggio dell'Occidente) non si vede una borghesia diffusa in grado di sostenere una transizione democratica e di impedire controrivoluzioni. In particolare, si sa ben poco sulla struttura sociale del movimento degli insorti nei singoli Stati arabi. Il colonialismo e, poi, le dittature hanno impedito il formarsi di una società civile organizzata. A mio giudizio, le uniche forme di aggregazione sociale oggi realmente radicate sono legate non a ideologie politiche, ma all'Islam. Inoltre in alcuni Stati – Egitto e Tunisia, ad esempio, ma non la Libia – anche l'esercito costituisce un'organizzazione alternativa al potere politico e, in parte, anche all'Islam.
Themen
Sprachen
Italienisch
Verlag
OBERVARE. Universidade Autónoma de Lisboa
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