Open Access BASE2017

Il delitto di atti persecutori, tra esigenze di politica criminale e aporie dogmatico-normative

Abstract

Il fenomeno criminoso dello stalking costituisce, a mio parere, interessante campo di indagine per il giovane studioso di diritto penale, in quanto presuppone un approccio alla ricerca di tipo interdisciplinare, che consenta un confronto non sempre agevole con altre discipline giuridico- sociali. Secondo questa preliminare impostazione, ho iniziato a redigere un indice analitico della Tesi, il cui titolo è: "Il delitto di atti persecutori, tra esigenze di politica criminale e aporie dogmatico-normative". Invero, il nomen oggetto di discussione presuppone già il conflitto esistente tra la necessità politico-legislativa di porre un argine alle molestie assillanti e le c.d. aporie, [dal gr. ἀπορία «difficoltà, incertezza», der. di ἀπορέω «essere incerto»], cioè le difficoltà giuridico- interpretative di fronte alla quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca. Il primo capitolo riguarda l'origine e l'evoluzione del delitto di atti persecutori, mediante alcune riflessioni in ambito criminologico che permeano necessariamente una norma penale dalla struttura ibrida, legata ad un metodo di studio multidisciplinare. In tal senso, le molestie assillanti rappresentano, secondo una parte della dottrina, un disturbo delle dinamiche relazionali prodotto dal soggetto attivo e che si ripercuote sulla vittima. Il secondo capitolo attiene all'approfondimento dei modelli di intervento penale nei principali paesi di common law e civil law. Una recente novità legislativa in ambito estero è rappresentata dall'approvazione del Parlamento spagnolo del nuovo delitto di acoso, che implica una necessaria attenzione all'evoluzione normativa e giurisprudenziale dei sistemi legislativi di diritto comparato. Il terzo capitolo è dedicato all'esame della attuale disciplina penale italiana dell'art. 612 bis c.p., che presenta, secondo una parte della dottrina, risvolti critici di un certo rilievo. Le questioni giuridiche oggetto di dibattito vertono su alcuni punti controversi, qui esposti brevemente. Un primo aspetto concerne l'abuso della normazione sintetica quale tecnica legislativa, che consiste nella costruzione di una struttura di norme penali mediante elementi normativi, non desunti dal linguaggio della medicina, della psicologia, o della psichiatria.Altra quaestio iuris attiene alla mancata valorizzazione degli eventi del reato e della tutela penale dell'emozione, ad esempio mediante l'introduzione di una perizia medico legale che consenta di accertare il reale effetto lesivo prodotto nei confronti della vittima nelle ipotesi in cui le pratiche persecutorie siano connotate da una vis psichica, da cui derivi la compromissione dell'integrità psico-fisica dell'individuo. Oppure, l'introduzione di una soglia minima punibile di atti reiterati, che consentirebbe di specificare maggiormente il dato della reiterazione, sulla base di studi empirico- statistici significativi. Con riferimento, infine, al quarto capitolo, esso attiene all'influenza della scienza penale rispetto ad altri approcci coinvolti nella difficile repressione, rectius, gestione, di un tipo d'autore come lo stalker, che va non solo punito ma anche, laddove possibile, rieducato. In tale sede, assumerà rilievo l'esigenza di un doppio binario della penalità, che preveda un modello di prevenzione speciale nei confronti dei c.d. persecutori "costruttivi", mediante misure di recupero sociale quale ad esempio la sospensione con messa alla prova.

Themen

Sprachen

Italienisch

Verlag

Modena & Reggio Emilia University

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