Open Access BASE2020

Peste Suina Africana: caratteri della malattia, situazione epidemiologica e strategie in atto

Abstract

La peste suina africana (PSA) è una malattia infettiva del suino con un grande impatto a diversi livelli. E' una malattia soggetta a notifica obbligatoria all'Organizzazione mondiale della sanità animale (WHO) e la sua notifica comporta importanti restrizioni commerciali. Gli allevamenti suinicoli nei quali viene segnalato un caso di PSA, subiscono la distruzione di tutti i capi allevati e l'applicazione di severe misure sanitarie. Un focolaio di PSA, pertanto, genera grandi perdite economiche dirette e indirette, con conseguenze sociali nelle regioni colpite. Durante l'ultimo decennio abbiamo assistito alla diffusione della PSA: prima attraverso l'Europa dell'Est, interessando la regione del Caucaso, poi a nord, raggiungendo la Federazione Russa, l'Ucraina e la Bielorussia. Nel 2014 l'infezione ha raggiunto altri paesi dell'Unione Europea: Estonia, Lettonia, Polonia e Lituania. La PSA è stata poi segnalata in altri paesi come Moldavia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria e Bulgaria. Nell'agosto 2018 il virus della PSA ha iniziato a circolare in Cina, per poi arrivare nel 2019 in Mongolia, Vietnam e Cambogia. La PSA rappresenta, in accordo con la situazione epidemiologica, una seria minaccia per l'industria suinicola di tutto il mondo e compromette gli scambi commerciali degli animali interessati e dei loro prodotti. L' Italia è interessata da questa malattia nella sola regione Sardegna, dove gli enormi sforzi di eradicazione cominciano a dare i loro frutti solo negli ultimi tempi. Inoltre l'attività di vigilanza e controllo su tutto il territorio italiano coinvolge sia i servizi veterinari locali per l'attività sugli allevamenti e le industrie suinicole, i posti di controllo frontalieri (PCF) per il controllo sulle importazioni da paesi terzi di animali e prodotti a rischio e gli Uffici Veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari (UVAC) per il monitoraggio e controllo degli animali e dei prodotti suini che arrivano dagli stati membri sedi di focolaio. ABSTRACT African swine fever (ASF) is an infectious disease of the pig with a large impact on several levels. It is a disease subject to mandatory notification to the World Animal Health Organization (WHO) and its notification regarding important trade restrictions. The pig farms in which a ASF case is reported suffer the destruction of all the animals raised and the application of serious sanitary measures. A focus on ASF therefore generates large direct and indirect economic losses, with social consequences in the affected regions. During the last decade we have witnessed the spread of the ASF: first trough the East Europe, affecting Caucasus region, then to the North, reaching the Russian Federation, Ukraine and Belarus. In 2014 the infection reached other European Union countries: Estonia, Latvia, Poland and Lithuania. ASF was later reported in other countries such as Moldova, the Czech Republic, Romania, Hungary and Bulgaria. In August 2018, the ASF virus began to circulate in China, before arriving in Mongolia, Vietnam and Cambodia in 2019. The ASF involved, in accordance with the epidemiological situation, a serious threat to the pig industry around the world and jeopardizes the trade of the animals concerned and their products. Italy is affected by this disease in the Sardinia region alone, where the enormous eradication improvements have been recorded as bearing fruit only in recent times. It also deals with pig farms and industries, border control posts (PCF) for the control of the conditions of third countries of animal products at risk and the Veterinary Office for the fulfillment of Community obligation (UVAC) for monitoring and control animal and pig products compared to outbreak Member States.

Sprachen

Italienisch

Verlag

Pisa University

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