Open Access BASE2018

Il futuro del pianeta

Abstract

L'autore introduce il tema dell'articolo evidenziando le trasformazioni dell'ambiente per effetto dell'intervento dell'uomo con le sue idee di produzione di merci, di benessere e di ricchezza e delle tecnologie che progressivamente prendono il sopravvento sui processi naturali dell'ambiente. A partire dagli anni quaranta del Novecento la crisi dei rapporti fra l'uomo e la biosfera si è fatta ancora più grave a causa del rapido aumento della popolazione mondiale e per l'estendersi del processo di industrializzazione ai paesi fin allora rimasti esclusi da tale processo. L'autore passa poi ad osservare come si operi un uso indiscriminato delle tecnologie senza rendersi conto che affrontare le relative conseguenze negative implica il superamento di almeno cinque trappole. Anzitutto la trappola dell'agricoltura per l'uso di fertilizzanti, antiparassitari, prodotti chimici. Poi la trappola dell'energia per la non rinnovabilità di alcune di tali energie e l'inquinamento dell'ambiente. In terzo luogo la trappola dell'acqua sprecata e inquinata, poi la trappola della città, e infine la trappola degli armamenti. L'articolo è concluso con la valutazione del "cosa fare" più in generale e a livello delle politiche sociali: anzitutto l'autore richiama la politica di gestione delle risorse e la realizzazione di una tecnologia sociale appropriata, con la creazione di istituzioni per la tutela dell'ambiente (dei Dipartimenti) e la formazione dell'opinione pubblica attraverso l'educazione e la divulgazione delle informazioni utili, non solo per i prossimi decenni, ma anche per i prossimi secoli. ; The author begins his analysis with a survey of the environmental changesbrought about by human activity and ideas about the production of goods, well-being and wealth, as well as the technology that increasingly prevails over the natural processes of theenvironment. Since the 1940s man's relationship with the biosphere has been blighted by the rapid increase in the world's population and the extension of industrialisation to countries hitherto excluded from it. The author goes on to observe that the indiscriminate use of technology with no consideration for its consequences has left humankind facing at least five traps. The first is the agricultural trap, caused by fertilisers, pesticides and chemical products. The second is the energy trap, the result of non-renewable sources and pollution. The otherthree are the water trap, created by waste and pollution, the city trap and the armaments trap. The article concludes with an assessment of what can be done in general and regarding social policies in particular. The author calls for a proper resources policy, the promotion of social technology, the establishment of new environmental institutions and a public awareness campaign designed to disseminate information useful not only for the coming decades but the next centuries.

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