Open Access BASE2015

Il genere e il tempo delle parole : dire la guerra nei testi machiavelliani

Abstract

International audience ; Machiavelli non trascura la precisione delle parole, quando occorre, ma non ne fa una condizione in ogni evenienza. L'unica cosa che conta è l'effetto dell'enunciato nella situazione specifica ed esso presuppone a volte una lingua che non sia propria del linguaggio militare, ossia una lingua apparentemente più generica o che sappia giocare con la genericità degli elementi di lessico adoperato (siano essi tecnici, latineggianti o di altro tipo) ma, insieme, una lingua che sia molto semplicemente la lingua dello stato come spazio di spiegamento della politica come conflitto. In questo modo le soluzioni proposte da Machiavelli sono diverse a secondo dei momenti e delle opere, con forme di equilibrio sofisticato tra i vari lesssici. L'unico criterio di quell'arte della lingua che si mette al servizio dell'arte dello stato è l'efficacia. La situazione d'emergenza e di guerra permanente non porta con sé il soppravvento delle cose sulle parole (contrariamente a quanto viene a volte considerato frettolosamente) ma richiede un nuovo tipo di collegamento tra esse. La scelta fondamentale delle armi proprie non significa solo ricorrere a truppe non mercenarie ma anche ad armi che siano proprie dell'ordine repubblicano, di un certo tipo di comunità politica ; e a quelle armi proprie corrispondono parole proprie.

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