Resumen Este es un ensayo sobre las narrativas de la autonomía universitaria en México durante el último siglo. Desde una perspectiva de sociología histórica, se propone como dispositivo analítico central la relación entre estatalidad política y autonomía universitaria como el eje explicativo de las narrativas. A través de una revisión bibliográfica sobre el tema, se identifican tres grandes épicas narrativas a lo largo del último siglo: la épica de las libertades, la épica de la modernización y la épica de los indicadores. Se discute la hipótesis de que estas épicas obedecen a relatos de legitimación política de los ajustes y transformaciones de las universidades frente a los cambios en los entornos de estatalidad.
Un lavoro su Gaetano Salvemini deve necessariamente fare i conti, oltre che con la statura del personaggio e la vastità dell opera, anche con la rilevante letteratura che la sua figura ha saputo stimolare. I testi di Salvemini hanno sempre sollevato intensi dibattiti, indicando uno stile di pensiero, un metodo, e creando soprattutto un seguito e un influenza ancora oggi non sufficientemente riconosciuta in tutta la sua portata. È noto che dei suoi molti allievi alcuni raggiunsero una tal fama da oscurare nel tempo pure quella del maestro, fra gli altri Federico Chabod, Carlo Rosselli, Ernesto Rossi. La sua partecipazione attiva, come pubblicista e come deputato, alle turbolente vicende dell agone politico italiano della prima metà del Novecento, fu contrassegnata da una personale indipendenza che connotò, del resto, anche la sua vita intellettuale e accademica. Bersaglio di furiosi attacchi fascisti, bilanciati dall ammirazione dei colleghi, degli amici e degli studenti, non si piegò mai ad alcuna forma di compromesso, né in Italia, durante gli anni della militanza da pubblicista e da politico, né all estero, dove per circa un quarto di secolo gli furono offerti tra il 1925 e il 1933 asili di ripiego e precariato accademico a Parigi, a Londra e negli Stati Uniti, dove infine accettò la cattedra «Lauro De Bosis» in Storia della Civiltà italiana ad Harvard, e qui rimase dal 33 fino al rientro in Italia nel 1949. Di una così vasta trama di opere e di azioni ci sembrava necessario cogliere soprattutto quei momenti, snodi biografici e di pensiero, che segnano in Salvemini le più significative evoluzioni e mutamenti di prospettiva: pur all interno di una sostanziale continuità tra la storia e la politica la cui indagine merita una sistemazione organica non dettata da schemi antagonistici, che privilegiano ora l uno ora l altro periodo della sua vita, ora questa ora quella particolare opera. Parte non secondaria di questo tentativo di sistemazione organica ci è parsa la necessità di restituire Salvemini al panorama filosofico italiano: una restituzione che meno si nutre di un dialogo rimasto nel complesso scarno e diffidente, quanto di idee e riflessioni che dall'opera sorgono e all'opera ritornano in forma sia di scelte metodologiche che di selettività tematica, definendo il profilo di un positivista epistemologicamente aggiornato. In tale contesto, assecondando peraltro un ordine cronologico di esposizione cui in certo modo ci obbligava la centralità del nesso fra storia e politica, risultava ineludibile una analisi delle idee salveminiane sul metodo storico e il loro confronto con quelle dell'autorevolissimo amico, poi sempre più distante per ragioni ideologiche e impostazioni scientifiche, Benedetto Croce; tanto più quelle due visioni del sapere storico avrebbero informato l'attività di ricerca di molti delle migliori menti del firmamento intellettuale italiano nei decenni successivi. Ma il tempo delle riflessioni salveminiane sul mestiere dello storico diventa presto il tempo delle prime, robuste prove del pubblicista e del politico: nella vicenda della guerra italo-turca Salvemini, nei panni del giornalista e direttore de «L'Unità», denuncia le mistificazioni tripoline, stimola il dibattito tra le posizioni divergenti e conduce una campagna anticolonialista contro le prime forze italiane con intenti imperialistici; nell'importantissimo snodo elettorale del 1919, ispiratore e organizzatore del movimento di Rinnovamento ed eletto deputato, si trovò davanti agli interrogativi posti durante la Conferenza di pace di Parigi e alle questioni per lo più lasciate irrisolte dai tavoli delle trattative; mentre, quasi in parallelo Salvemini si occupa sia da storico che da politico della questione adriatica, offrendo un contributo che ancora appare esemplare per contenuti e metodo. Nell'intrecciarsi di storia e politica andava prendendo forma lo storico del presente, giunto a piena maturità nel Salvemini antifascista.
Ansola, T. (2000). The risk of independence. Interview with John Sayles. Separate band. (18): 18-21. http://hdl.handle.net/10251/42435. ; 18 21 ; Ansola, T. (2000). The risk of independence. Interview with John Sayles. Separate band. (18): 18-21. http://hdl.handle.net/10251/42435. ; Importación Masiva ; Ansola, T. (2000). The risk of independence. Interview with John Sayles. Separate band. (18): 18-21. http://hdl.handle.net/10251/42435. ; Ansola, T. (2000). El riesgo de la independencia. Entrevista a John Sayles. Banda aparte. (18):18-21. http://hdl.handle.net/10251/42435.
La tesi tratta dell'insieme delle politiche adottate dalla Federazione Russa verso il bacino del Mar Nero, in particolare verso gli stati di Armenia, Azerbaijan, Georgia, Turchia e Ucraina. Preliminarmente si affrontano le ragioni della dissoluzione sovietica ed il successivo periodo di transizione che ha condotto alla formazione dei nuovi stati indipendenti. In particolare, si esaminano la storia della Federazione russa, dal tracollo finanziario fino alla salita al potere di Vladimir Putin, e quello degli stati presi in esame nel complesso periodo che va dalla dichiarazione d'indipendenza fino ai giorni nostri. La conflittualità presente nell'area presa in esame viene analizzata attraverso l'indagine sullo scontro per il Nagorno-Karabach, sulla Georgia e sull'Ucraina. La contesa per il territorio del Nagorno-Karabach tra Armenia ed Azerbaijan è gravido di conseguenze non solamente per i due paesi coinvolti ma per l'inserimento di Russia e Turchia come sostenitori delle due fazioni; la Georgia viene esaminata attraverso i numerosi conflitti interni ed esteri, ossia il conflitto per l'indipendenza di Abkhazia ed Ossezia del Sud, la rivoluzione delle Rose di Saakashvili e la guerra lampo del 2008 con la Russia; infine, l'Ucraina: la storia del paese viene osservata a partire dalla dichiarazione di indipendenza fino alla spinosa questione attuale, toccando i temi della rivoluzione arancione e del separatismo della Crimea. Contestualmente vengono sottolineate le diverse linee di condotta dei governi dei paesi in analisi sottolineando le differenze fra coloro che hanno scelto di rimanere più vicini alle posizioni del Cremlino e coloro che se ne sono allontanati, includendo il tema dell'alleanza ucraino-georgiana. Particolare spazio trova la questione energetica: con riferimento a oleodotti e gasdotti, si delinea la complessa rete di alleanze e conflittualità fra Mosca ed alcuni degli stati del Mar Nero, ossia l'Ucraina, l'Azerbaijan e la Turchia. Analizzando le cosidette «crisi del gas» occorse fra Mosca e Kiev, vengono affrontate altresì le crisi che hanno coinvolto la Bielorussia. In margine alla collaborazione di Turchia e Russia, viene trattato anche il tema dell'energia nucleare, progetto che unisce i due governi e ne rinsalda l'alleanza. Infine si affronta il tema dell'espansione della religione islamica e della minaccia del terrorismo. La questione viene dapprima affrontata in ottica interna, attraverso una breve analisi dei conflitti presenti nel Caucaso Settentrionale, delle ripercussioni sulla confinante Georgia e della legislazione anti-terrorismo adottata dal 1998 in Russia e le sue evoluzioni; in secondo luogo si procede con l'inserimento della Russia nel più ampio contesto internazionale, affrontando il tema della Primavera Araba e del conflitto siriano, ponendo una particolare attenzione dei legami fra il mondo islamico russo e quello turco. Viene brevemente esposto il quesito sull'applicabilità del modello turco di un islam moderno e moderato. Infine si espongono le alleanze nel campo della sicurezza fra Mosca ed Ankara.
Laurent RomaryArabesques: what role does the Scientific Council of Abes play? Laurent Romary: we have the chance to be here to advise but without the responsibility to decide. We have access to projects as soon as they emerge and we can work precisely on topics that are closely related to the library network and which are often also major topical topics in the wider field of scientific information such as digital independence, metad. ; Laurent RomaryArabesques : quel rôle joue le conseil scientifique de l'Abes ?Laurent Romary : nous avons la chance d'être là pour conseiller mais sans la responsabilité d'avoir à décider. Nous avons accès aux projets dès qu'ils émergent et nous pouvons travailler précisément sur des sujets qui touchent étroitement au réseau des bibliothèques et qui sont souvent aussi de grands sujets d'actualité dans le domaine de l'information scientifique au sens large comme l'indépendance numérique, les métad …
Report on the study carried out for the Regional and Departmental Directorate for Youth and Sport Aquitaine Gironde The question of the future, autonomy of young people and the opportunities to be reserved for them by society is a crucial issue, to which the State, as well as local authorities and private partners, are currently confronted and must respond by combining their actions. ; Rapport de l'étude réalisée pour la Direction régionale et départementale de la jeunesse et des sports Aquitaine Gironde La question de l'avenir, de l'autonomie des jeunes et des chances que la société doit leur réserver est une question capitale, à laquelle l'État mais aussi les collectivités locales et les partenaires privés sont aujourd'hui confrontés et se doivent de répondre en conjuguant leurs actions.
RESUMEN: Este trabajo aborda la dimensión constitucional de las instituciones nacionales de derechos humanos. En el marco del actual proceso constituyente chileno, el artículo analiza las principales preguntas constitucionales que pueden surgir respecto a la institucionalidad de derechos humanos en Chile, con especial énfasis en la posición y el rol que debiera jugar el actual Instituto Nacional de Derechos Humanos en el futuro orden constitucional. Para ello, y después de analizar la pregunta sobre una eventual autonomía constitucional para una institución nacional de derechos humanos, el artículo reflexiona sobre las principales opciones o posibilidades regulatorias: modelo unipersonal o colegiado; concentración o fragmentación de instituciones; y discusiones generales sobre sus atribuciones. Finalmente, el trabajo realiza una propuesta de regulación constitucional de la institución nacional de derechos humanos.
A general problem in human-robot interaction is how to test the quality of single robot behavior, in order to develop robust and human-acceptable skills. The most typical approach are user tests with subjective measures (questionnaires). We propose a new experimental paradigm that combines subjective measures with an objective behavioral measure, namely viewing times of images viewed as self-paced slide show. We applied this paradigm to human-aware robot navigation. With three experiments, we studied the influence of two aspects of humans' understanding of robot motion: velocity profiles and the robot's orientation. A decreasing velocity profile impaired observers' comprehension of observed motion, and robot orientations diverting from the robot's motion vector caused reduced perceived autonomy ratings. We conclude that the viewing time paradigm is a promising tool for studying human-aware robot behavior and that the design of human-aware robot navigation needs to consider both the velocity and the orientation of robots.
The author analyzes the interrelated events in Latin America and Europe in the late 1810's - the early 1820-ies and the Ibero-American revolution with regard to European revolutionary ideas. The author studies the ways of further research of such political processes in both regions.
IntroduzioneIl tema che mi prefiggo di affrontare nelle pagine che seguono è, in breve, questo: le élites e le minoranze dirigenti sono un male necessario oppure, al contrario, un elemento vitale e benefico?Una serie di autori, imponente nel tempo e per autorevolezza, si dichiara a favore della seconda soluzione. Tucidide, il massimo storieo greco, ricorda che Atene raggiunse il vertice della sua grandezza con Pericle proprio perché «per rango, capacità e riconosciuta onestà egli era in grado di dominare la folla, con piena indipendenza». A sua volta, Bryce ha commentato l'esperienza piú avanzata del suo tempo con questa frase lapidaria: «Nessun'altra forma di governo probabilmente ha bisogno di grandi leaders quanto la democrazia».
International audience The incorporation of the autonomy of management to the legal framework that regulates the educational system, indicates that the school is one of the objects of intervention of the educational reform. What effects does want to produce this legalization in the classroom and in the daily work of teachers? These are the questions that we try to answer in the present article. ; La incorporación de la autonomía de gestión al marco jurídico que regula el sistema educativo, indica que la escuela es uno de los objetos de intervención de la reforma educativa. ¿Qué propósitos persigue esta legalización?, ¿qué efectos busca producir en las aulas y en el trabajo cotidiano de los docentes? Estas son las preguntas que intentamos responder en la presente colaboración.
The aim of the work is to present a quick method for estimating the energy and environmental impact of the use of biogas from urban waste water treatment. The analysed atmospheric emissions consist of methane and carbon dioxide, the main greenhouse gases. A cogeneration thermal engine is used to recover biogas. The results show that the use of biogas in cogeneration offers significant energy autonomy for an urban waste water treatment plant. The environmental impact (reduction of CH4 emissions and overall greenhouse effect) is an important aspect for assessing a biogas farm. ; International audience The aim of this paper is to present a fast method to consider the energy and environmental effect of the use of biogas (resulting from municipal waste water treatment) in cogeneration. The analyzed atmospheric emissions are composed by methane and carbon dioxide, principal gases producing greenhouse effect. À spark ignition engine, as CHP cell, is used for biogas valorization. An example of calculation for a real case offers estimated values, useful to take a decision concerning a biogas plant. If biogas is composed by 65 % of methane, electric needs are provided by CHP cell for a specific production greater than 0.18 Nm3/m3 waste water and heat is provided from 69 % of methane. The results prove that the use of biogas in cogeneration offers significant energy autonomy for a municipal waste water treatment plant. The environmental impact (reduction of the presence of CH4 and the greenhouse effect) represents a significant aspect to evaluate a biogas exploitation. ; The aim of the work is to present a quick method for estimating the energy and environmental impact of the use of biogas from urban waste water treatment. The analysed atmospheric emissions consist of methane and carbon dioxide, the main greenhouse gases. A cogeneration thermal engine is used to recover biogas. The results show that the use of biogas in cogeneration offers significant energy autonomy for an urban waste water treatment plant. The ...
International audience How can several individuals' probability functions on a given-algebra of events be aggregated into a collective probability function? Classic approaches to this problem usually require 'event-wise independence': the collective probability for each event should depend only on the individuals' probabilities for that event. In practice, however, some events may be 'basic' and others 'derivative', so that it makes sense first to aggregate the probabilities for the former and then to let these constrain the probabilities for the latter. We formalize this idea by introducing a 'premise-based' approach to probabilistic opinion pooling, and show that, under a variety of assumptions, it leads to linear or neutral opinion pooling on the 'premises'.
This study examined whether adolescents' perceptions and reactions to parental regulation were predicted by parents' communication style and by adolescents' self-determination. Adolescents (N = 294; Mage = 14.3) reported their self determination, and then read a hypothetical scenario of parental regulation of their academic behavior, whereby parents' communication style was either autonomy-supportive or psychologically controlling. Following the scenario, adolescents reported their perceptions of the situation (i.e., autonomy satisfaction, autonomy frustration, legitimacy) and their anticipated responses (i.e., oppositional defiance, negotiation). In response to psychological control, adolescents reported less autonomy satisfaction, more autonomy frustration, less legitimacy, and more defiance. Further, adolescents higher in self-determination reported less autonomy frustration, more legitimacy, less defiance, and more negotiation. Finally, self-determination moderated two effects of communication style: adolescents low on self-determination reported less legitimacy and more defiance in response to the psychologically controlling (vs. autonomy-supportive) situation. For adolescents high on self determination, these between-vignette differences were not significant.
National audience The Ministry responsible for sports is exposed to serious internal and external changes to threats to its technical and educational staff who have long held a dominant position in the sector of the organisation of physical and sporting activities. In the face of these transformations that have been experienced as undermining their professional autonomy and their social visibility, the production of defensive rhetoric and practices and a reminder of previous reference systems are part of the strategies aimed at resisting these changes. ; National audience Le ministère chargé des Sports est exposé à des changements internes et externes lourds de menaces pour ses personnels techniques et pédagogiques qui ont longtemps occupé une position dominante dans le secteur de l'organisation des activités physiques et sportives. Face à ces transformations vécues comme rognant leur autonomie professionnelle et détériorant leur visibilité sociale, la production de rhétoriques et pratiques défensives et le rappel des systèmes de références antérieurs figurent au titre des stratégies visant à résister à ces mutations.