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SSRN
Working paper
From Polygyny to Serial Monogamy: A Unified Theory of Marriage Institutions
In: IZA Discussion Paper No. 6599
SSRN
Life expectancy and the environment
In: Journal of economic dynamics & control, Band 34, Heft 4, S. 798-815
ISSN: 0165-1889
An Epidemiological Overview of the Situation of Illicit Drug Abuse in Italy
In: Journal of drug issues: JDI, Band 24, Heft 4, S. 579-595
ISSN: 1945-1369
This article focuses on the epidemiology of illicit drug abuse in Italy at the end of 1992. The characteristics of demand and modalities and dimensions of treatment services offered are analyzed. This evaluation is based on data from the Ministry of Internal Affairs (Home Secretary), AIDS Operations Center and Ministry of Justice. The "need for care" estimate comes mainly from private facilities and public services data; the geographic distribution of demand for care in relation to available services is also examined. Finally, data concerning AIDS diffusion and intravenous drug users are presented.
SSRN
Driven by Institutions, Shaped by Culture: Human Capital and the Secularization of Marriage in Italy
In: CEPR Discussion Paper No. DP14696
SSRN
Working paper
Osservatorio epidemiologico regionale tossicodipendenze. Rapporto 2003. Andamento del fenomeno tossicodipendenze
In: Osservatorio Territoriale Dipendenze Patologiche. Project report 2004/1, 2004.
not available ; La ricerca epidemiologica nel campo delle tossicodipendenze risulta complessa in quanto relativa a una serie di fenomeni e modalit? di comportamento che riguardano aspetti sociali e psicologici tendenzialmente "nascosti". Si consideri, ad esempio, come la definizione stessa del "problema tossicodipendenza", sia legata a considerazioni di tipo legale, culturale, sociale e antropologico. Nonostante queste difficolt? metodologiche e di connotazione delle popolazioni interessate, l'epidemiologia delle dipendenze in Europa e in Italia ha cercato e cerca di migliorare i fondamenti scientifici delle informazioni utili alla definizione delle politiche in materia di lotta all'uso di droghe attraverso la definizione di indicatori che descrivono sia la diffusione dell'uso delle sostanze illecite, sia l'impatto delle strategie di prevenzione, cura, recupero delle persone tossicodipendenti e contrasto del mercato messe in atto. Gli studi epidemiologici sull'uso e abuso di droghe permettono attualmente di raccogliere indicatori indiretti e indicatori diretti dei fenomeni di interesse e anche indicatori di utilizzo dei servizi. Gli indicatori indiretti analizzano aspetti particolari correlati all'uso di droghe e ai suoi cambiamenti nel tempo. I dati alla base di questi indicatori sono: -decessi per droga; -dati relativi alle attivit? delle forze dell'ordine (sequestri di sostanze, denunce per spaccio e traffico); - emergenze e fenomeni sanitari (ricoveri in rianimazione, arrivi in pronto soccorso, schede di dimissione ospedaliera); - patologie particolari (epatite B, neonati con sindrome di astinenza); - consumi o vendite di alcuni farmaci e di siringhe. Gli indicatori di questo tipo, pur presentando limiti e problemi di interpretazione, sono usati dagli Osservatori Epidemiologici Italiani ed Europei per stimare la dimensione del fenomeno. Gli indicatori di utilizzo dei servizi fanno riferimento ai dati relativi alle persone che si rivolgono alle strutture sanitarie per problemi di varia natura, connessi all'assunzione di droga. Il sistema informativo implementato dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale Tossicodipendenze della Liguria, tramite anche l'attivazione del registro dei soggetti in trattamento, rappresenta una importante attivit? ai fini della sorveglianza del fenomeno in tale direzione. Il registro rileva, garantendo la privacy dei singoli soggetti, il numero e le caratteristiche degli utenti che hanno accesso alle strutture riabilitative territoriali. L'esistenza di un registro centralizzato che collega, tramite un codice non univoco e quindi non riportabile ad una persona, le informazioni provenienti da fonti diverse (servizi territoriali, strutture residenziali accreditate, ospedali, forze dell'ordine, ecc.), permette di non contare pi? volte le stesse persone. Registri di questo tipo danno inoltre la possibilit? di ricostruire le storie degli utenti delle diverse tipologie di strutture presenti sul territorio presentando grandi potenzialit? di analisi epidemiologiche e di ricerca clinica. Gli indicatori diretti fanno riferimento alle indagini di popolazione di tipo campionario. Tali indagini, nella popolazione generale o in gruppi particolari a rischio, permettono di stimare la prevalenza degli utilizzatori di sostanze illegali, degli utilizzatori problematici e dei tossicodipendenti in diverse aree geografiche e le sue variazioni nel tempo. Studi longitudinali condotti intervistando pi? volte gli stessi soggetti o indagini trasversali ripetute forniscono stime sull'incidenza di particolari eventi correlati con gli esiti dei trattamenti. Tali indagini danno informazioni su aspetti importanti sia nel campo della prevenzione che dell'intervento terapeutico e socio-riabilitativo, non rilevabili attraverso altre fonti. Con il Rapporto annuale 2003, l'Osservatorio Epidemiologico Regionale delle Tossicodipendenze della Liguria (OERT), presenta una panoramica completa ed aggiornata sulle caratteristiche del fenomeno droga nella regione, pur nei limiti del breve periodo di esistenza dell'Osservatorio stesso. Considerando che la caratteristica importante del fenomeno droga ? la sua dinamicit?, ? importante capire la natura dei problemi legati alla sua evoluzione per elaborare risposte efficaci o per valutare l'impatto del lavoro gi? effettuato. In tal senso ? necessario continuare a migliorare la disponibilit?, la qualit? e la comparabilit? dei dati perfezionando i sistemi di raccolta e la capacit? di gestire in maniera pi? efficiente la conoscenza crescente che ne deriva per una sempre pi? chiara comprensione della situazione. I dati illustrati nel presente rapporto rappresentano quindi, non solo uno strumento per la definizione delle politiche di intervento, di prevenzione e di cura, ma sono anche di utilit? per gli operatori che si impegnano quotidianamente in questo campo. Questa relazione si basa sulla raccolta di informazioni relative all'anno 2002 e ai due anni precedenti, che ? stato possibile reperire grazie alla collaborazione e all'impegno delle diverse istituzioni e servizi deputati all'intercettazione, alla cura e alla riabilitazione dei soggetti con problemi di tossicodipendenza presenti sul territorio regionale. Sono state inoltre attivate dall'OERT ligure per il III anno consecutivo le seguenti tipologie di indagine: 1)Per la costruzione degli indicatori diretti e l'elaborazione di stime di prevalenza calcolate per singola Azienda Sanitaria: - IPSAD, Indagine campionaria sulla popolazione generale sull'utilizzo delle droghe effettuata su un campione di individui di et? compresa tra i 15 ed i 54 anni tramite questionario postale autosomministrato); - ESPAD, (The European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) indagine campionaria sulla popolazione studentesca. 2) Per lo sviluppo degli indicatori indiretti: - Analisi dei dati relativi ai flussi ministeriali (riguardanti Decessi droga correlati, criminalit?, sequestri); - Analisi delle schede di Dimissione Ospedaliera (SDO). Per quanto riguarda l'analisi dei flussi informativi relativi agli indicatori di utilizzo dei servizi, per la descrizione accurata della popolazione e l'applicazione di metodi di stima sono state considerate: - le caratteristiche dell'utenza in base ai dati relativi ai flussi informativi definiti dal Ministero della Salute; - il registro dei codici singoli, data base centralizzato che collega le informazioni provenienti da fonti diverse (Nuclei Operativi Tossicodipendenze degli Uffici Territoriali del Governo, i Servizi per le Tossicodipendenze e le Comunit? Terapeutiche). La relazione, partendo da una panoramica sulla Regione Liguria che individua le tendenze principali nell'evoluzione del fenomeno, si sviluppa in base ad un insieme di contenuti quantitativamente e qualitativamente pi? ampi rispetto all'anno passato. La relazione ? infatti ispirata ai modelli proposti dall'Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze e vuole essere innovativa a livello italiano e di ampio orizzonte, affrontando il problema da molteplici punti di vista. Gli argomenti approfonditi sono relativi ai sistemi di gestione dell'informazione nei servizi di diagnosi e cura e all'analisi della rete dei servizi in Regione. E' stato affrontato il problema della stima del consumo di sostanze psicoattive e del consumo problematico nella popolazione mediante il calcolo dei tassi di prevalenza, articolati per Azienda Sanitaria, utilizzando i dati provenienti dalle indagini campionarie effettuate sulla popolazione studentesca, sulla popolazione generale e mediante il metodo "Cattura-Ricattura". E' stata inoltre realizzata un'analisi sulle caratteristiche dell'utenza sia in base al protocollo TDI, (Treatment Demand Indicator), definito e sviluppato dall'Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze di Lisbona (EMCDDA) e dal Gruppo Pompidou del Consiglio d'Europa che ? alla base dei flussi informativi delle strutture territoriali. Un capitolo a parte ? stato dedicato alla popolazione con problemi di alcoldipendenza e alla nascita dei centri di alcologia in regione. L'utenza dei servizi viene analizzata in particolare attraverso una descrittiva multivariata per sintetizzare in base alle variabili et?, sesso, anno, area territoriale, le informazioni contenute nelle tavole TDI presenti in allegato. Sono stati calcolati tassi di prevalenza e rapporti tra prevalenze con modelli di Poisson. La relazione si concentra poi sugli argomenti relativi alle malattie infettive, ai decessi droga-correlati, alla criminalit?, ai mercati ed ai sequestri, sviluppati in base al protocollo REITOX dell'EMCDDA. Tale protocollo permette, tramite l'utilizzo di una metodologia standard per la raccolta delle informazioni e attraverso la predisposizione di un insieme di tabelle che prendono il nome di Reitox Standard Tables, di rispondere al debito informativo che ogni paese ha nei confronti dell'EMCDDA, in questo caso la Regione Liguria si pone all'avanguardia in ambito europeo essendo in grado di fornire i dati richiesti disaggregati per un'area territoriale regionale. Per quanto riguarda la questione delle risposte al consumo di stupefacenti, vengono sviluppate varie tematiche inerenti alle strategie di contrasto adottate in Regione dai vari Dipartimenti, alla riduzione della domanda, alla prevenzione, alla lotta al traffico. La parte dedicata agli approfondimenti ? divisa in quattro sezioni dedicate la prima all'analisi dei tempi di latenza, la seconda alle stime di incidenza dell'uso di oppiacei attuate attraverso l'adozione della metodologia della Back-Calculation, approvata dall'EMCDDA di Lisbona, la successiva alle Schede di Dimissione Ospedaliera con diagnosi primaria o secondaria di dipendenza da sostanze, attraverso le quali l'archivio regionale per singolo record potr? essere ampliato, cos? come aumenter? la potenzialit? dell'intero sistema di effettuare stime sempre pi? attendibili. Il quarto approfondimento riguarda le segnalazioni delle Prefetture di quella parte di soggetti che, a distanza di tempo, ritroviamo tra gli utenti dei servizi. I dati sono riportati, attraverso le tabelle del protocollo TDI, nel CD allegato in formato Excel in maniera che siano accessibili ed elaborabili dagli operatori delle tossicodipendenze interessati.
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Rapporto 2006 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna
In: Osservatorio Territoriale Dipendenze Patologiche. Project report 2006/16, 2006.
Report 2006 on the state of legal and illegal substances use in the territory of Emilia Romagna Region ; L'uso e l'abuso di droghe e alcol ? un problema sociale che interessa trasversalmente diverse fasce di popolazione. Il consumo avviene infatti tra i giovani ma anche tra gli adulti, in maniera episodica o in modo problematico, in contesti di piena integrazione sociale o di grave marginalit?. In questi anni molto ? stato fatto in Europa e in Italia in termini di politiche di prevenzione, di riduzione del danno, di reinserimento sociale per le persone dipendenti da sostanze, ma molto resta ancora da fare. Da un lato si riscontra una netta diminuzione della mortalit? droga - correlata; dall'altro si evidenzia un quadro di progressiva diffusione dell'uso di sostanze illegali tra la popolazione generale; anzi, il ?consumo di droghe, soprattutto tra i giovani, non ? mai stato cos? alto?1. Stiamo assistendo ad una progressiva trasformazione culturale nell'approccio alle sostanze illegali e legali sia tra la popolazione adulta, sia tra nuove generazioni, anche se nella maggior parte dei cittadini permane la percezione che l'assunzione delle droghe sia rischioso per la tutela della salute. Proprio per rendere maggiormente la complessit? del fenomeno, il Rapporto 2006 sulle dipendenze in Emilia-Romagna ? molto pi? articolato rispetto agli anni passati e non si limita a prendere in esame l'attivit? dei Sert. Ci? in coerenza con le indicazioni contenute nella Strategia dell'Unione europea in materia di droga 2005-20122: migliorare la conoscenza dell'uso/abuso di sostanze psicotrope sul territorio regionale al fine di progettare risposte efficaci e valutare i risultati ottenuti sino ad oggi con gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione. Si tratta di attivare ?una migliore comprensione del problema della droga e la messa a punto di una risposta ottimale al medesimo mediante un miglioramento quantificabile e sostenibile della base di conoscenze e dell'infrastruttura conoscitiva?, al fine di ?fornire indicazioni chiare su meriti e demeriti delle attuali azioni e attivit? a livello di UE la valutazione dovrebbe continuare a far parte integrante dell'approccio UE alla politica in materia di droga?. La struttura del Rapporto 2006 ? basata sulle indicazioni riportate nel Piano d'azione dell'UE in materia di lotta contro la droga (2005-2008)3 nel capitolo Informazione, ricerca e valutazione, in particolare: i) ?procedere alla completa applicazione dei cinque indicatori epidemiologici? definiti dell'Osservatorio Europeo di Lisbona (OEDT) ai fini dell'analisi dell'andamento del fenomeno delle tossicodipendenze sui territori, della formulazione e valutazione delle linee in materia di tossicodipendenza4; ii) fornire informazioni affidabili sulla situazione droga; iii) elaborare precise informazioni sulle tendenze e sui modelli emergenti nel campo del consumo e dei mercati della droga. Per raggiungere questi obiettivi ? stata attivata una collaborazione con diverse agenzie che direttamente o indirettamente rappresentano fonti informative utili per disegnare un particolare aspetto caratterizzante la fenomenologia dell'uso/abuso di sostanze. Alla redazione del rapporto hanno infatti collaborato l'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di PISA, il Servizio Sistema Informativo Sanit? e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno. Il Rapporto si compone di cinque parti, ognuna delle quali analizza un particolare aspetto connesso con l'uso/abuso di droghe e alcol. Consumo di sostanze nella popolazione generale e tra gli studenti di scuola secondaria Annualmente vengono realizzate in Italia due indagini che permettono la stima dei consumatori di sostanze psicotrope sia nella popolazione generale (indagine IPSAD-Italia?2005) sia nella popolazione studentesca di et? 15-19 anni (indagine ESPAD-Italia?2005). Le indagini sono realizzate secondo criteri definiti a livello europeo, per cui risulta possibile un confronto tra stati, regioni e tra le stesse province dell'Emilia-Romagna. In questo modo ? stato possibile definire un quadro sull'uso di sostanze psicotrope in Regione in confronto con le altre regioni e all'interno dei territori delle Aziende USL in merito al consumo durante l'arco della vita di una persona (consumo "una tantum"), nei 12 mesi (consumo recente) e 30 giorni (consumo "attuale") antecedenti l'intervista di un campione di 2.140 cittadini e quasi 3.000 studenti emiliano-romagnoli. L'utenza dei Servizi per le dipendenze Questa parte del rapporto ? la pi? tradizionale: vengono presentate le caratteristiche sociodemografiche e cliniche dei soggetti che accedono ai SerT per un problema legato all'abuso/dipendenza da sostanze, nonch? le tipologie dei trattamenti offerti. Gli interventi sulla prevenzione e la promozione della salute Le diverse ricerche e i report regionali curati dagli Osservatori sulle dipendenze delle AUSL mostrano come l'uso di sostanze sia un fenomeno fortemente mutato nel corso degli anni non tanto per la presenza di nuove sostanze sul mercato, quanto per nuovi modelli di consumo delle stesse. Proprio per affondare efficacemente questi mutamenti con l'assunzione di sostanze psicotrope, la Giunta regionale ha recentemente approvato le "Prime linee di indirizzo regionali in tema di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope" (deliberazione della Giunta regionale n. 1533/06). Gi? nel rapporto del prossimo anno daremo conto della applicazione di queste linee di indirizzo nei territori regionali. Per quest'anno presentiamo la strategia regionale di approccio alla prevenzione, al trattamento e al rispetto delle norme in relazione al consumo di sostanze legali (alcol e tabacco). Mortalit? connessa all'uso di sostanze psicotrope Diverse fonti forniscono dati sulla mortalit? connessa all'uso di sostanze stupefacenti e alcol; i dati provenienti da tutte queste fonti sono riportati come segue: il numero di tossicodipendenti seguiti dai SerT deceduti per diverse cause, comprese le malattie infettive, tumori, incidentalit?, ecc., (cap. 7); i dati forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno (cap. 11) e i dati del registro mortalit? della Regione Emilia-Romagna (cap. 14 allegato). Questi ultimi analizzano esclusivamente le morti connesse con l'assunzione diretta di sostanza psicotrope. I dati mostrano un netto calo dei decessi droga-correlati nel corso degli anni. Le agenzie europee raccomandano comunque un monitoraggio costante ed attento di questo indicatore. I sequestri di sostanze La lotta al narcotraffico rappresenta una dei "quattro pilastri" dell'Unione Europea per una efficace politica sulle droghe. Le sostanze illegali sono trattate da un mercato altamente complesso, organizzato e in continua trasformazione. I dati sui sequestri del Forze dell'ordine indicano che a gruppi criminali organizzati italiani si associano gruppi criminali stranieri, rendendo il mercato della droga florido e redditizio. Pur non rientrando la lotta al narcotraffico nella sfera delle competenze della Regione Emilia-Romagna, la conoscenza delle dinamiche del mercato ? comunque utile e permette una pi? efficace programmazione delle politiche prevenzione e riduzione del danno.
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Osservatorio Territoriale droga e tossicodipendenze. Il fenomeno delle dipendenze sul territorio della ASL MI 2. Anno 2007 - VIII Rapporto
In: Osservatorio Territoriale Droga e Tossicodipendenze. Project report 2008/1, 2008.
Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of the Local Healthcare Service-Mi 2, Province of Milan. ; L'analisi del fenomeno delle dipendenze nel territorio della Azienda Sanitaria Locale Provincia di Milano Due rappresenta l'ottavo rapporto pubblicato dall'OTDT del Dipartimento delle Dipendenze. Come avviene da anni, le analisi e gli approfondimenti contenuti contribuiranno in modo importante a rendere questo strumento utile alla programmazione territoriale di settore e al sistema di controllo di gestione aziendale. La maggior parte delle analisi epidemiologiche e tutti gli aspetti non convenzionali ed innovativi sono stati possibili grazie alla collaborazione con il CNR di Pisa, che ringrazio per l'impegno personale dei suoi esperti anche al di l? dei compiti definiti. Devo segnalare con piacere l'ampia partecipazione di operatori delle varie Unit? Operative del Dipartimento alla riflessione e poi alla stesura del rapporto. Non voglio entrare nel merito della illustrazione dei capitoli del rapporto e mi limito ad alcune considerazioni. Il rapporto, basato sui dati 2006 con alcune importanti escursioni nel 2007, appare veramente completo. Nell'invitare il lettore al diretto approfondimento dei suoi contenuti, mi limito a sottolineare alcuni elementi rappresentativi dell'evolvere del fenomeno sul territorio. Aumentano ancora i soggetti in cura alle UO SerT per uso di cocaina: tra i nuovi utenti, questi superano oramai il 50% e sopravanzano i nuovi utenti da eroina del 20% circa. L'impatto dei servizi alcologici sul territorio ? sempre pi? evidente, con un progressivo incremento dell'utenza in carico. Queste informazioni vanno per? lette alla luce delle stime di prevalenza, condotte anche quest'anno, che confermano una forte presenza di consumatori problematici di alcol, eroina e cocaina sul territorio della ASL MI2 e alla luce delle indagini di popolazione condotte dal CNR, qui pubblicate in forma di confronto tra la nostra zona e le tendenze regionali e nazionali. Anche queste indagini, ricche di informazioni e suggestioni, confermano che tra la popolazione generale e giovanile i consumi di sostanze sia legali che illegali sono diffusi e preoccupanti e meritano l'attenzione dei programmatori di politiche sanitarie e di educazione alla salute. Il lettore potr? farsi una idea della complessit? dei fenomeni di consumo, abuso e dipendenza, e delle loro relazioni intrinseche ed esterne. L'analisi ? organizzata dalla valutazione delle tendenze dei fenomeni sul territorio fino agli interventi di prevenzione cura e riabilitazione. Questo continuum rappresenta la chiave per affrontare con una visione realistica il "che fare". Il rapporto illustra chiaramente quanto "si faccia" nel territorio della ASL MI2 e richiama tutti i soggetti istituzionali a concorrere alla tutela dei cittadini con problemi di abuso e dipendenza da sostanze o comportamenti additivi. L'Osservatorio ha raggiunto un elevato standard di servizio utile per rappresentare la base per la redazione del Piano annuale di programmazione del Dipartimento recepito ampiamente nel fondamentale atto di programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio sanitari curato dalla Azienda Sanitaria Locale. L'ampio spazio dedicato alle "regole" regionali e alla riorganizzazione della direzione sociale della ASL giunge in un momento delicato. Mentre scrivo inizia la fase applicativa della delibera di giunta regionale n. 5509 del 10 ottobre 2007 che accelera l'applicazione di alcuni principi cardine della filosofia regionale per il settore e i servizi accreditati. Ebbene ai professionisti dei servizi spetta attestare, con l'impegno e la competenza, il sostegno alle pi? moderne prassi di lettura dei fenomeni, il supporto operativo ad avanzate procedure istituzionali e l'intervento preventivo e clinico. Dott. Prof. Alfio Lucchini Direttore del Dipartimento tecnico funzionale delle Dipendenze
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Knowledge Graphs Evolution and Preservation – A Technical Report from ISWS 2019
In: https://publikationen.bibliothek.kit.edu/1000134469
One of the grand challenges discussed during the Dagstuhl Seminar "Knowledge Graphs: New Directions for Knowledge Representation on the Semantic Web" and described in its report is that of a: "Public FAIR Knowledge Graph of Everything: We increasingly see the creation of knowledge graphs that capture information about the entirety of a class of entities. [.] This grand challenge extends this further by asking if we can create a knowledge graph of "everything" ranging from common sense concepts to location based entities. This knowledge graph should be "open to the public" in a FAIR manner democratizing this mass amount of knowledge." Although linked open data (LOD) is one knowledge graph, it is the closest realisation (and probably the only one) to a public FAIR Knowledge Graph (KG) of everything. Surely, LOD provides a unique testbed for experimenting and evaluating research hypotheses on open and FAIR KG. One of the most neglected FAIR issues about KGs is their ongoing evolution and long term preservation. We want to investigate this problem, that is to understand what preserving and supporting the evolution of KGs means and how these problems can be addressed. Clearly, the problem can be approached from different perspectives and may require the development of different approaches, including new theories, ontologies, metrics, strategies, procedures, etc. This document reports a collaborative effort performed by 9 teams of students, each guided by a senior researcher as their mentor, attending the International Semantic Web Research School (ISWS 2019). Each team provides a different perspective to the problem of knowledge graph evolution substantiated by a set of research questions as the main subject of their investigation. In addition, they provide their working definition for KG preservation and ...
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