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Le reti della conoscenza nella società globale: possibilità, esperienze e valore della mobilitazione cognitiva
In: Biblioteca di testi e studi 1359
Mobilitazione e partecipazione elettorale: un'analisi delle primarie per l'elezione del primo segretario del PD
In: Scienze politiche e sociali 532
The success of a collective mobilization ; Un éxito de la movilización ; Un successo della mobilitazione
Tania Scacchetti, General Secretary of CGIL, introduces a comment on the collective agreement by Just Eat and Filt CIGL, Fit CISL, UIL Trasporti. The Author explains thelegislative and negotiating framework in which the last collective agreement was born and reconstructs the antecedents that led to its stipulation. She also discusses what she considers to be the salient parts of the contract, including the regulation of working time and rider compensation. ; Tania Scacchetti, secretaria confederal de la CGIL, propone un comentario sobre el acuerdo colectivo firmado por Just Eat con Filt CIGL, Fit CISL, UIL Trasporti. La Autora recorre el marco legislativo y de negociación en el que se enmarca el reciente acuerdo y los antecedentes que condujeron a su estipulación. También se detiene en las partes del contrato que considera más destacadas, como la regulación del tiempo de trabajo y la compensación de los repartidores. ; Tania Scacchetti, segretaria confederale CGIL, propone un commento dell'accordo aziendale sottoscritto da Just Eat con Filt CIGL, Fit CISL, UIL Trasporti. L'Autrice ripercorre la cornice legislativa e negoziale in cui si inquadra il recente accordo e gli antefatti che hanno condotto alla sua stipula. Si sofferma, inoltre, sulle parti del contratto che ritiene salienti, tra cui la disciplina dell'orario di lavoro e del compenso dei rider.
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RECENSIONI: Un'occasione perduta? La transizione alla democrazia tra mobilitazione della società civile e negoziazione dall'alto
In: Spagna contemporanea: semestrale di storia e bibliografia, Band 17, Heft 34, S. 214-218
ISSN: 1121-7480
Produrre per combattere: operai e mobilitazione industriale a Milano durante la Grande Guerra, 1915 - 1918
In: Quaderni di ricerche storiche 5
Disoccupati, rivoluzionari, estremisti. Una critica al discorso su giovani, lavoro e mobilitazione nel mondo arabo
Much has been said about Arab youth in the last decade first as the heroes of the Arab uprisings in 2010-2011 and then – when the first enthusiasm after the revolts melted away – as uncontrolled masses of unemployed, illegal migrants and easy victims of organized crime and extremist groups. More in general, youth and Arab youth in particular have become a key development and security priority as exemplified by the 2016 Arab Human Development Report. But what is it behind such a general appraisal of the youth category in public policies and concern? This article aims precisely at answering this question by analysing the prevalent narrative on youth, labour and political mobilization used by international agencies, governments and, at least partially, the academia. The analysis and the examples given are taken from Arab countries, but similar narratives are used also toward youth living in the post-democracies of Europe and North America.
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Salute, sviluppo e lotta alla povertà: vecchie e nuove forme di mobilitazione nelle campagne del Tigray (Etiopia)
The Ethiopian Federal government is implementing a process of health care decentralization, with the aims of spreading the primary health care and achieving the health-related Millennium Development Goals. The ethnographic research conducted in the district of Kilte Awlaleo (Tigray Regional State) has shown the continuity between the health care programmes directed at the rural areas and the practices of mobilization of the peasant population developed by the Tigray People's Liberation Front (TPLF) during the civil war against the Derg. Under this experience, TPLF legitimates the current strategies to "fight poverty", that merge with transnational discourses on community empowerment and participatory development, engendering creative governmental techniques. Starting from two specific health care programmes – the Health Extension Programme and the Women Development Army –, the article focuses on the processes of governance observed in the area under investigation, and on the ways in which subjects involved in development interventions embody the State. ; Il governo federale etiope ha avviato un processo di decentralizzazione del sistema sanitario volto alla diffusione della primary health care e al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi alla salute. La ricerca etnografica nel distretto di Kilte Awlaleo, nello Stato regionale del Tigray, ha messo in luce come i programmi sanitari rivolti alle aree rurali si situino in stretta continuità con le strategie di mobilitazione della popolazione contadina sviluppate dal Tigray People's Liberation Front (TPLF) nel corso della guerra civile contro il Derg. In virtù di tale esperienza, il TPLF legittima le odierne strategie di "lotta alla povertà", che si fondono con i discorsi transnazionali sull'empowerment delle comunità e lo sviluppo partecipativo, dando luogo alla produzione creativa di tecniche governamentali. Prendendo le mosse da due programmi sanitari specifici – lo Health Extension Programme e il Women Development Army –, l'articolo si concentra sui processi di governance osservati nell'area oggetto d'indagine e sulle forme di incorporazione dello Stato da parte dei soggetti coinvolti negli interventi di sviluppo.
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Books Reviewed: Stefano Luconi: "La Diplomazia Parallela: Il Regime Fascista e La Mobilitazione Politica Degli Italo-Americani."
In: Nationalism and ethnic politics, Band 9, Heft 1, S. 140-141
ISSN: 1353-7113
LA MOBILITAZIONE DEI FAMILIARI DI DESAPARECIDOS IN MESSICO E LA ¿GUERRA AL NARCOTRAFFICO¿. IL CASO DEL COLLETTIVO FUUNDEC-M
La tesi vuole indagare le condizioni che favoriscono l'attivismo dei familiari delle vittime in contesti ad alto-rischio attraverso l'analisi del processo di mobilitazione di questo tipo di attori sociali. A partire dalla cornice teorica di stampo sociologico relativa allo studio dei movimenti sociali, questo elaborato mira a costruire una risposta multifattoriale mediante una triplice prospettiva centrata sul contesto socio-politico (macro), sugli attori e i networks (meso) e sull'individuo (micro). La ricerca è basata sull'approfondimento di un singolo caso studio: Fuerzas Unidas por Nuestros Desaparecidos en Coahuila y en México – FUUNDEC-M, un collettivo di familiari di vittime di sparizione forzata nato e sviluppatosi nello stato messicano nord-orientale di Coahuila, una regione caratterizzata dalla presenza della criminalità organizzata e da alti livelli di violenza, impunità e corruzione politico-istituzionale. ; The purpose of this thesis is to investigate the conditions that encourage the activism of victims' relatives in high-risk contexts. It will be possible through the analysis of the process of mobilization of these kind of social actors. Based on sociological literature of social movements, the research aims to give a multifactorial response to this peculiar collective action. Three dimensions of analysis will be taken into consideration: the socio-political context (macro), the actors and networks (meso) and the individual (micro). This work focuses the attention on a single case study: Fuerzas Unidas por Nuestros Desaparecidos en Coahuila y en México – FUUNDEC-M. This collective of relatives of forced disappearances' victims was born and developed in the North-eastern Mexican state of Coahuila, a region characterized by the presence of organized crime and high levels of violence, impunity and political-institutional corruption.
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Il Vicariato Militare di Francis J. Spellman e la mobilitazione dei cattolici americani nella Seconda guerra mondiale (1939-1945)
La tesi si occupa di esaminare ragioni e dinamiche della mobilitazione della Chiesa cattolica statunitense nella Seconda guerra mondiale, prendendo come punto di riferimento istituzionale il Vicariato Militare guidato dall'arcivescovo di New York Francis J. Spellman. Il lavoro si basa fondamentalmente su fonti archivistiche statunitensi.
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Pashtun Ethnicity and Political Mobilization in the Afghanistan-Pakistan Region ; Etnicità pashtun e mobilitazione politica nella regione afgano-pachistana
The Pashtun question has played a crucial role in the relations between Pakistan and Afghanistan since 1947. In this region, state power has been for centuries the product of the tribal society. The process of modernization of the state power has reversed in part this traditional dependence of the state on the society. The emergence of the post-colonial states in the area after 1947 has crystallized the political boundaries, fragmenting the Pashtun community and increasing the tension between different layers of identity. However, tribalism and state power have not been distant in modern times. In the 1950s, Kabul adopted the Pashtun issue as a symbol of state-sponsored nationalism. Islamabad has followed a similar strategy since the 1960s, more recently by supporting Pashtun-dominated militias, from Hekmatyar's Hezb-i-Islami to the Taliban. All this demonstrates the continued relevance of ethnicity in the politics of the region, despite the contradictions that it generates. ; La questione pashtun ha svolto un ruolo cruciale nelle relazioni tra Pakistan e Afghanistan dal 1947. In questa regione il potere statale è stato per secoli il prodotto della società tribale. La modernizzazione del potere statale ha invertito in parte questa tradizionale dipendenza dello Stato dalla società. L'emergere degli Stati post-coloniali nell'area dopo il 1947 ha cristallizzato i confini politici, frammentando la comunità pashtun e aumentando la tensione tra diversi livelli di identità. Tuttavia, il linguaggio tribale e il potere statale non sono stati distanti nei tempi moderni. Negli anni '50, Kabul ha adottato la questione pashtun come simbolo di un nazionalismo sponsorizzato dallo Stato. Islamabad ha seguito una strategia simile dagli anni '60, più recentemente attraverso il sostegno alle milizie dominate dai Pashtun: dall'Hezb-i-Islami di Hekmatyar ai Taliban. Tutto ciò dimostra la continua rilevanza del discorso etnico nella politica della regione, nonostante le sue contraddizioni.
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Le trasformazioni degli anni '90: tra il riformismo incompleto delle politiche nazionali e la mobilitazione delle società locali
In: Sociologia del lavoro, Heft 149, S. 114-132
Un metodo aperto di coordinamento nella mobilitazione sociale transnazionale: la governance multilivello e la lotta per un'Europa sociale
In: PArtecipazione e COnflitto: PACO = PArticipation and COnflict, Heft 2, S. 55-74
ISSN: 2035-6609
- This article explores the way that Multi-Level Governance (Mlg) has, or has not, opened up a new Political Opportunity Structure within the European Union which transnational social and political actors can utilise to advance the project for a "Social Europe". It focuses specifically on the 'European Marches against Unemployment, Job Insecurity and Exclusions' which has emerged to challenge the labour market and welfare state restructuring which has resulted from the Lisbon Strategy to achieve a specifically European social model of development in the context of neoliberal globalisation. The article outlines the learning processes through which the EM Network developed an autonomous agenda and a contentious repertoire of action. It concludes by suggesting that the struggle for a "Social Europe", as conducted by the EM Network, was waged in and against the structures of Mlg and can be understood as an open method of coordination within an emergent transnational social movement. Keywords: multilevel governance; social movements; social Europe; Lisbon Strategy; transnational participation
Il Terzo mondo in Italia. Trasformazioni di un concetto tra opinione pubblica, azione politica e mobilitazione civile (1955-1980)
In: Ricerche di storia politica, Band 14, Heft 1, S. 29-52
ISSN: 1120-9526