Immigrazione: Quale politica del diritto?
In: Alternative Europa, Heft 18, S. 31-32
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In: Alternative Europa, Heft 18, S. 31-32
In: Critica marxista: analisi e contributi per ripensare la sinistra rivista bimestrale, Band 36, Heft 6, S. 20-30
ISSN: 0011-152X
Il contributo si propone di approfondire aspetti e condizioni peculiari delle periferie metropolitane caratterizzate da una rilevante presenza di popolazione immigrata. In molti casi esse sono costituite da porzioni ordinarie dei tessuti urbani e da patrimoni residenziali privati. I titoli di godimento degli alloggi sono diversi, così come diverse sono le forme di insediamento e le pratiche dell'abitare. Quali condizioni peculiari esprimono questi contesti? A quali strumenti tecnici, strategie d'intervento e modalità operative possono ricorre progetti urbanistici e politiche urbane che si propongano di agire in modo efficace per la rigenerazione di questi contesti urbani e metropolitani? Il contributo prende in considerazione alcuni casi empirici e proporrà una riflessione rispetto alle forme di azione possibili per una rigenerazione urbana sensibile ai caratteri fisici e sociali dei diversi ambiti.
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In: Salute e società
In: Teoria e metodologia 17
Sebbene il Belgio non sia più tra le principali destinazioni per i migranti italiani, il numero degli arrivi è considerevole se rapportato alle ridotte dimensioni del paese. Dopo un breve excursus sulla lunga storia dell'immigrazione italiana, questo articolo si concentra sulla situazione delle nuove comunità italiane nel paese. In particolare vengono delineati gli aspetti demografici, l'integrazione nel mercato del lavoro con particolare attenzione al settore imprenditoriale, la mobilitazione sociale e politica, la vita culturale e le relazioni con le comunità italiane storicamente presenti. ; Peer reviewed
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L'attuale crisi economico-finanziaria non allenta la morsa sul mondo occiden-tale e in particolare in Europa. I suoi effetti negativi non accennano a mitigarsi: la crescita economica è sempre più flebile, se non negativa, e mette a dura prova la stabilità finanziaria degli stati. Ciò ha inevitabilmente deviato l'atten-zione dell'opinione pubblica su temi economici in senso stretto: Pil, occupa-zione, prestazioni dello stato sociale, e su altri problemi di natura materialista. In questo quadro, era abbastanza prevedibile che l'immigrazione vedesse scal-fita la propria salienza nell'arena politica ed elettorale e i dati forniti da son-daggi (Eurobarometro, 2012a) che hanno sondato le preoccupazioni dell'opi-nione pubblica europea confermano questa tendenza. Di lì, ci si attendeva an-che una riduzione nelle prestazioni elettorali dei partiti appartenenti all'area della cosiddetta destra populista, radicale o estrema , che per lungo tempo hanno tratto linfa vitale dall'ostilità di una parte degli elettori verso gli immigrati extraeuropei. Lo stesso corpo ideologico di queste forze politiche si è sviluppato perlopiù attorno a concetti quali nativismo e xenofobia. Tale aspet-tativa si è rivelata esatta solo in parte: le recenti elezioni in Francia e Grecia hanno smentito il declino della destra, rilanciandone anzi l'importanza nel si-stema dei partiti in entrambi i paesi ed evidenziando come essa sia in grado di rappresentare un punto di attrazione per tutti i cosiddetti "losers" della globa-lizzazione, mentre in Olanda la destra anti-islamica ha effettivamente registrato un pesante arretramento alle urne. In Francia la vittoria è andata ai socialisti, in Grecia si è formato un governo di grande coalizione guidato dal maggior partito di centrodestra, mentre nei Paesi Bassi le trattative fra i partiti potrebbero portare una coalizione di maggioranza fra liberali e laburisti con alcune forze minori.
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World Affairs Online