Peasants and the Process of Building Democratic Polities: Lessons from San Marino
In: The Australian journal of politics and history: AJPH, Band 49, Heft 2, S. 211-221
ISSN: 0004-9522
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In: The Australian journal of politics and history: AJPH, Band 49, Heft 2, S. 211-221
ISSN: 0004-9522
In: Historia i Polityka, Heft 15 (22), S. 101
In: Revista internacional de la Cruz Roja, Band 19, Heft 123, S. 303-303
La República de San Marino ratificó, el 5 de abril de 1994, los Protocolos adicionales a los Convenios de Ginebra del 12 de agosto de 1949, relativos a la protección de las víctimas de los conflictos armados intemacionales (Protocolo I) y no intemacionales (Protocolo II), aprobados en Ginebra el 8 de junio de 1977.De conformidad con sus disposiciones, los Protocolos entrarán en vigor, para la República de San Marino, el 5 de octubre de 1994.
In: Bundesgesetzblatt. Teil II, Heft 25, S. 1131-1135
ISSN: 0341-1109
World Affairs Online
Si pubblica il discorso pronunciato nella Conferenza pubblica "L'Arengo del 25 marzo 1906", che si è tenuta in occasione dei festeggiamenti per il primo centenario dell'adunanza dell'Arengo, con il quale la Repubblica di San Marino ha posto le basi della sua rinascita costituzionale e democratica (San Marino, 24 marzo 2006). L'autore sviluppa la tesi, secondo la quale, nel superamento della crisi istituzionale (emersa già alla fine del secolo XIX) un ruolo decisivo è stato svolto dallo Statuto del 1599 e dall'interpretazione che ne è stata data, secondo la quale, così come l'aveva delegato al Consiglio principe e sovrano, l'Arengo, nel rispetto delle norme statutarie correttamente intese, riassumeva l'esercizio pieno della sovranità – dalla quale è l'unico e inalienabile titolare –, deliberando una nuova disciplina dell'organo di rappresentanza primario, che riassumeva così il nome statutario di Consiglio grande e generale. Ciò è dimostrato dal fatto che, sebbene alla adunanza dell'Arengo del 25 marzo 1906 fosse originariamente attribuita una forma referendaria, in realtà essa si trasformò rapidamente in una assemblea deliberativa con pienezza di poteri, da quello della statuizione del proprio ordine del giorno a quello del dibattito assemblare.Ruolo determinante è stato esplicato dai Capitani Reggenti che hanno saputo dirigere i lavori dell'assemblea in modo autorevole, flessibile e efficace, mantenendoli nell'alveo della legalità statutaria.
BASE
In: Quaderni del Centro Sammarinese di Studi Storici 30
In: Schriften zur europäischen Rechts- und Verfassungsgeschichte 21
In: The Australian journal of politics and history: AJPH, Band 49, Heft 2, S. 211-221
ISSN: 1467-8497
This essay challenges the conventional wisdom that democracy must be built upon the foundation of an established middle class, a belief forthrightly asserted in Barrington Moore's resolute dictum of "no bourgeois, no democracy". Taking a lead from Aristotle who thought peasants to be the best social group on which to build a political order that would preserve liberty, I consider the hypothesis that peasants can construct democratic systems of government. The little‐known little country of San Marino provides a case study. Its long history serves to demonstrate that the driving force behind the establishment of democracy need not be an educated and wealthy middle class but that a poor and uneducated peasantry can provide this impetus. This is a finding that calls into question the very formula that Western governments, scholars and institutions such as the IMF and World Bank routinely prescribe for Third World countries.
In: International affairs, Band 36, Heft 1, S. 98-98
ISSN: 1468-2346
In: Die Handelsgesetze des Erdballs
In: Ausg. D Bd 7,[4]
In: The European Union and its Neighbours, S. 185-205
In: Rivista trimestrale di scienza dell'amministrazione: analisi delle istituzioni e delle politiche pubbliche, Heft 3, S. 11-14
ISSN: 1972-4942
L'ipermodernitŕ avanza col suo carico di flussi e luoghi, storie e Storia, pericoli e opportunitŕ. Il tessuto sociale in dialogo con queste dimensioni sta ripensando nei fatti l'idea stessa di confine e presto dovrŕ mettere mano anche all'idea di comunitŕ da tempo dissolta ed evoluta. In questo numero monografico della rivista affronteremo daunache ai piů parrŕ inattesa. La rappresentazione proposta attraverso sei saggi č quella del paesaggio di San Marino coniugata al futuro attraverso lo sguardo di esperti o ricercatori che, attraversando liberamente sia le frontiere tra saperi e specialismi sia i confini fisici e mentali, porta una visione insolita che č di impegno, studio, ricerca ma che dialoga con la complessitŕ e le parti sociali. In queste pagine si coglie l'invito a guardare di nuovo il cielo, con il luccichio dell'intelligenza, della passione, della conoscenza e con alcune proposte per una nuova saggezza, in una nuova era.