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Costituzione, rating e sovranità nello spazio giuridico globalizzato
The Eurozone crisis has provided the EU with the occasion for experiencing the great impact credit rating agencies may have on States and the economy as a whole. Nevertheless, the ability of these agencies to influence governments and public policy seems to stem more from the effects that financial regulations attribute to ratings rather then the credibility or reliability of the agencies themselves. In this light, the essay analyses whether it is opportune to establish a European credit rating agency as a tool to reaffirm the values of modern constitutionalism.
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Tutela del lavoratore nel trasferimento di azienda tra normativa nazionale e normativa comunitaria
In: Studi di diritto privato 114
I contratti commerciali: produzione, trasferimento, circolazione, distribuzione e promozione di beni e servizi
In: Nuovo trattato di diritto civile e commerciale
L'origine della sovranita' temporale dei papi
Non e la questione dell'autorita del Papa in materia di fede, ne della sua supremazia spirituale su tutti i fedeli, che vogliamo trattare, ma l'origine dell'indipendenza politica del Papa da ogni sovrano, governante o stato, o meglio della sua sovranita temporale - sovranita che nel Medio Evo lo elevava alla alta dignita di Supremo Signore e Giudice dei principi e dei popoli cristiani. ; N/A
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SOVRANITA' E CITTADINANZA NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
L'attuale sistema previsto dall'ordinamento giuridico, che si basa sul principio di uguaglianza, si va in concreto caratterizzando, invece, verso una disuguaglianza tra cittadini e immigrati, o semicittadini, o non cittadini; ma l'espressione "cittadinanza" implica inclusione sociale, non esclusione. E' come se la cittadinanza si fosse smembrata in una pluralità di "status civitas" differenti, ancora basate sul paradigma storico della nascita. La cittadinanza è uno status soggettivo che sta ad indicare l'appartenenza dei cittadini ad una comunità e contiene una serie di diritti, di cui i cittadini sono titolari, diritti riconosciuti e garantiti dalla stessa comunità di appartenenza, in base alla legge. Lo status di cittadino, secondo il pensiero di T.H. Marshall, è "la forma di uguaglianza umana fondamentale connessa con il concetto di piena appartenenza ad una comunità", quindi si basa su una serie di diritti, civili, politici e sociali. Il dinamismo e la validità di questo concetto, si giustificano da un'espansione giuridica storica, verso l'universalità dei diritti. Lo studio cerca di affrontare criticamente i profili giuridici che caratterizzano il vivace dibattito dottrinale.
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Genesi della sovranità nel Principe
International audience ; The crisis of historical analogy as a form of politcal knowledge in the Prince of Machiavelli opens to the birth of new form of governement in the age of European absolutism. ; Tra il cap. III e il XXV del Principe si consuma la crisi del principio di analogia che era stato posto da Machiavelli a fondamento della sua riflessione nella Dedica dell'opuscolo. Fonti della competenza politica, cioè quella «cognizione delle azioni delli uomini grandi» appresa da Niccolò nei lunghi anni di servizio come segretario presso la seconda cancelleria della repubblica fiorentina, sono la «lunga esperienza delle cose moderne» e la «continua lezione delle antiche» (Dedica, 2).
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Genesi della sovranità nel Principe
International audience ; The crisis of historical analogy as a form of politcal knowledge in the Prince of Machiavelli opens to the birth of new form of governement in the age of European absolutism. ; Tra il cap. III e il XXV del Principe si consuma la crisi del principio di analogia che era stato posto da Machiavelli a fondamento della sua riflessione nella Dedica dell'opuscolo. Fonti della competenza politica, cioè quella «cognizione delle azioni delli uomini grandi» appresa da Niccolò nei lunghi anni di servizio come segretario presso la seconda cancelleria della repubblica fiorentina, sono la «lunga esperienza delle cose moderne» e la «continua lezione delle antiche» (Dedica, 2).
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Responsible Research and Innovation (RRI) e trasferimento di conoscenza: il ruolo delle organizzazioni intermediarie
L'approccio della Ricerca e dell'Innovazione Responsabile (RRI) è emerso negli ultimi anni nel contesto delle politiche europee sulla governance della scienza e della tecnologia con l'obiettivo di promuovere l'allineamento dei percorsi di innovazione ad un insieme di principi e valori sociali, orientando pratiche e politiche della ricerca verso la risposta ai bisogni che emergono nella società. Questo contributo presenta i risultati di un progetto di ricerca che integra l'attuale dibattito scientifico e di policy su questo tema approfondendo il possibile ruolo delle organizzazioni intermediarie nella promozione della RRI nei sistemi di innovazione. Dopo aver introdotto i concetti principali e definito il design della ricerca, il contributo illustra i risultati di un'indagine effettuata in collaborazione con il parco scientifico e tecnologico AREA Science Park di Trieste. Un questionario di valutazione è stato somministrato al personale del Parco e degli enti insediati al fine di raggiungere alla formulazione di un elenco convalidato di indicatori utili a misurare i progressi nell'attuazione della RRI e rivolti alle organizzazioni che si occupano di trasferimento tecnologico e della conoscenza e organizzazioni coinvolte nei processi di ricerca e innovazione.
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Adam Smith a Mosca: sovranità e percorso di sviluppo nella Russia di Vladimir Putin
In: Piccola bibliothiki 69
Controllo di legittimità e monito di sovranità: per una teoria politica della giustizia costituzionale
In: A12 - Area 12 - Scienze giuridiche 424
Il trasferimento dei dati verso Paesi terzi ed organizzazioni internazionali
Il diritto alla privacy ha conosciuto una evoluzione nel corso degli anni. Inizialmente, l'unica pretesa sottesa alla privacy era esclusivamente un'esigenza morale: riservare determinate informazioni per preservare il rispetto per l'intimità della persona. Con lo sviluppo tecnologico ed informatico, che ha totalmente sconvolto e modificato le abitudini di vita della società, la privacy è divenuta diritto in senso giuridico, esigibile da ciascun cittadino. In epoca moderna, da mero diritto alla riservatezza, si sente la necessità di riconoscere e garantire il diritto alla privacy anche come diritto alla protezione dei dati. Un diritto non più negativo ma che prevede un controllo attivo sul flusso delle informazioni di ciascun soggetto interessato. I dati, infatti, sono delle risorse preziose per chiunque le possieda, il cui valore, anche a livello commerciale, è destinato ad incrementare in futuro. Sono oggetto di ampia raccolta, analisi e di elaborazione atta al conseguimento di numerosissimi vantaggi, sia in termini di efficienza gestionale ed organizzativa, sia in termini di un miglioramento nel processo decisionale. Si vive in un' era digitale, della data economy, ossia di un sistema economico che si fonda su attività di raccolta ed elaborazione di un numero sempre più ampio di dati e sul controllo dei flussi del data market, il mercato in cui i dati divengono mezzi di scambio per l'acquisto di altri beni o servizi. Le potenzialità offerte dal data market sono immense. Tuttavia, nonostante l'Europa abbia fatto passi avanti nello scorso anno, l'economia digitale europea è stata lenta nell'abbracciare la rivoluzione dei dati rispetto agli Stati Uniti, che detengono un ruolo di preminenza in termini di dimensioni del mercato e dell'economia dei dati. La complessità dell'attuale quadro giuridico e l'accesso insufficiente ai grandi dataset e alle infrastrutture abilitanti creano barriere all'ingresso sul mercato delle PMI e frenano l'innovazione. Di conseguenza, in Europa il numero di imprese floride nel settore dei dati è inferiore che negli USA, dove i grandi attori hanno riconosciuto la necessità di investire in strumenti, sistemi e nuovi processi basati sui dati. Il legislatore europeo si trova di fronte ad un conflitto tra due diritti fondamentali, cui sottendono due opposte pretese: da una parte il diritto alla privacy; da un' altra la libera circolazione e trattamento dei dati. È essenziale l'adozione di una politica che promuova di pari passo mezzi che garantiscano un elevato standard di tutela e protezione dei dati e, al contempo, facilitino gli scambi internazionali in uno spazio comune. Occorre, cioè un giusto contemperamento tra interessi diversi. L'Europa riconosce quanto sia rilevante l'impatto dei flussi transfrontalieri dei dati per l'espansione e crescita del commercio e della cooperazione internazionale. Nell'ottica di questa nuova consapevolezza, si colloca la disciplina sui trasferimenti transfrontalieri dei dati, nel Capo V del Regolamento (UE) 2016/679. Rispetto alla previgente Direttiva 95/46/CE, il trasferimento non è più visto come singoli episodi di passaggio di dati da un Paese ad un altro ma come un insieme di flussi di dati nel contesto di un economia digitale. È una sticky regulation, ossia una regolamentazione che dispone di una serie di meccanismi di tutela che rimangono legati in tutti i trasferimenti successivi del dato non esaurendosi al primo. Nel Regolamento sono riconosciute una serie di strumenti per garantire un trasferimento transfrontaliero legittimo e in coerenza con i principi riconosciuti a livello europeo. I Paesi terzi e le organizzazioni internazionale sono tenute ad adottare dei regimi giuridici che possano garantire un livello di protezione adeguato soggetto a valutazione della Commissione. Al di fuori di quanto esposto nel Capo V, non si ammette alcuni tipo di trasferimento verso Paesi extraeuropei. In questo modo, il GDPR cerca di offrire ai soggetti che effettuano il trasferimento transnazionale un ventaglio di alternative più ricche e flessibile rispetto a quello fornito dal precedente modello in un quadro di dinamiche e di scambi sempre più complesso che caratterizzano il mercato digitale. Al contempo, accanto a tecnologie gentili e ad un sistema di informazione e sensibilizzazione, il GDPR rappresenterebbe un primo passo per guidare, nell'ambito del diritto, ogni singolo soggetto a percepire l'importanza delle singole tracce di se stesso, che lascia sparse nel mondo quotidianamente, e proteggere la sua integrità, dignità e libertà di autodeterminazione.
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Una nuova politica industriale in Italia: investimenti, innovazione, trasferimento tecnologico
In: Libri di ASTRID