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Il partito della repubblica: i repubblicani in Romagna e le origini del Pri nell'Italia liberale (1872-1895)
In: Studi e ricerche storiche 124
I repubblicani nell'età giolittiana
In: Quaderni di storia 45
La guerra civile immaginata. Un dilemma dell'Italia repubblicana
Il periodo repubblicano è un periodo di molte tensioni anche violente ma non di guerra civile. Il saggio ragiona sul perché, viceversa, in situazioni politicamente importanti quest'espressione sia stata utilizzata
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Il socialismo mazziniano: profilo storico-politico
In: Collana Studi e ricerche 39
In: Diritto, politica, economia
Guglielmo Miliocchi (1873-1958) e il suo tempo: per uno studio bio-bibliografico e delle fonti
In: Segni di civiltà 33
Aspects du débat sur l'Égalité durant le Triennio républicain
In: Annales historiques de la Révolution Française, Band 313, Heft 1, S. 409-430
ISSN: 1952-403X
Luciano Guerci, Aspetti del dibattito sull'eguaglianza ml Triennio repubblicano.
Se tra il 1796 e il 1799 tutti i repubblicani italiani si trovarono d'accordo circa Pabolizione dei privilegi legati alia nascita e circa l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, divisioni e constrasti si manifestarono circa l'eguaglianza dei beni. Ci furono infatti coloro che, pur rifiutando ciò che veniva chiamata « eguaglianza di fatto » (o « eguaglianza economica »), si dichiararono favorevoli a prowedimenti che attenuassero la « mostruosa ineguaglianza » nelle ricchesse. Forte fu l'opposizione a un simile atteggiamento, che all'intenso stesso del fronte repubblicano fu condamnato da molti come pericolo e sowersivo. I Sostenitori di una più equie ripartizione dei beni si limitarono spesso a indicare una meta da raggiungere sensa formulare programmi precisi, ma occorre sottolineare che le loro critiche alla situazione esistente non mancavano di lucidità ni efficacia.
La revisione costituzionale tra processi riformatori e crisi della rappresentanza politica. Spunti di riflessione
La legge di revisione costituzionale approvata dalle Camere, ma sottoposta al referendum costituzionale, presenta notevoli elementi di criticità: incide sugli assetti degli istituti fondamentali del sistema costituzionale repubblicano, ma non sembra rispondere alle istanze che premono per un rinnovamento più profondo della rappresentanza politica.
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The republican project of Giuseppe Mazzini and England: from ethical democracy to social democracy, 1845-1850; Il progetto repubblicano di Giuseppe Mazzini e l'Inghilterra: dalla democrazia etica alla democrazia sociale, 1845-50; Le projet républicain de Giuseppe Mazzini et l'Angleterre : de la démo...
In: Laboratoire italien, Heft 19
ISSN: 2117-4970
Il partito d'Azione tra progressismo e patriottismo nella zona A ; STRANKA AKCIJE IZMEU PROGRESIVIZMA I PATRIOTIZMA U ZONI A
Il saggio esamina la storia e le dinamiche politiche interne dell'azionismo nella Venezia Giulia, e specialmente nella Zona A del TLT, tra il 1945 e il 1954. Patriottico nell'essenza, il movimento azionista si differenzia dalla sponda nazionalista giuliana rivendicando il principio mazziniano della solidarietà tra i popoli. Nell'immediato secondo dopoguerra i principi azionisti vivono nel Partito d'Azione, successivamente fuso con il Partito Repubblicano Italiano nella sigla tutta giuliana di Partito Repubblicano d'Azione, stagliandosi su due coordinate specifiche e categoriche: progressismo e patriottismo. ; Esej razmatra povijest i politi~ka kretanja unutar akcionisti~kog pokreta na podru~ju Julijske krajine i pogotovo u Zoni A Slobodnog teritorija Trsta u razdoblju od 1945. do 1954. Patriotski u svojoj osnovi, akcionisti~ki pokret se razlikuje od julijanskih nacionalista prije svega jer tra'i primjenu Mazzinijevih principa solidarnosti me|u narodima. Odmah nakon rata akcionisti~ki programi za'ivjeli su u Stranci akcije, koja se kasnije spojila s Republikanskom partijom Italije, ali je u Julijskoj krajini zadr'ala specifi~an naziv – Republikanska akcijska stranka, ~ije su èvrste programske linije djelovanja bile progresivizam i domoljublje.
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Ausiliarie, spie, amanti. Donne tra guerra totale, guerra civile e giustizia di transizione in Italia. 1943-1953
La ricerca si è proposta di indagare le esperienze delle donne che durante la guerra aderirono al fascismo repubblicano o si schierarono a favore dell'occupante nazista, attraverso l'analisi dei fascicoli dei processi celebrati presso le Corti d'assise straordinarie per il reato di collaborazionismo, conservati presso le corti di Firenze, Genova e Torino. L'esame delle carte ha contribuito a delineare da un lato una morfologia del "collaborazionismo" femminile, permettendo di andare oltre il Saf, non rappresentativo dell'universo femminile fascista repubblicano, di decostruire lo stereotipo della casta e giovane ausiliaria e di evidenziare le differenti e complesse esperienze delle donne in guerra "dalla parte del nemico". D'altra parte lo studio delle carte ha consentito di delineare il periodo post-bellico e le vicende di violenza e giustizia che seguirono la fine della guerra. Sono state dunque analizzate, attraverso uno sguardo di genere, le strategie punitive giudiziarie ed extra-giudiziarie. All'analisi della pratica diffusa della rapatura delle donne, punizione sessuata riservata alle nemiche politiche, è seguito un esame delle retoriche giudiziarie attraverso le quali i protagonisti, maschi, dei processi rappresentarono le "collaborazioniste".
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Democrazia ideale e democrazia reale negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono nati come stato repubblicano, non democratico. Sono diventati una democrazia nel corso del tempo e grazie ad alterazioni molto consistenti del proprio assetto sociale e istituzionale. E si trovano ora in una fase delicata della loro storia di paese democratico, come sottolineano studiosi come Ronald Dworkin e Robert Dahl. Oltre alla deriva oligopolistica denunciata da Kevin Phillips, aleggia anche la minaccia rappresentata dai "poteri unilaterali del presidente", nella definizione che Bruce Ackerman dà dell'interpretazione della presidenza da parte di George W. Bush, a scapito del Congresso. ; Gli Stati Uniti sono nati come stato repubblicano, non democratico. Sono diventati una democrazia nel corso del tempo e grazie ad alterazioni molto consistenti del proprio assetto sociale e istituzionale. E si trovano ora in una fase delicata della loro storia di paese democratico, come sottolineano studiosi come Ronald Dworkin e Robert Dahl. Oltre alla deriva oligopolistica denunciata da Kevin Phillips, aleggia anche la minaccia rappresentata dai "poteri unilaterali del presidente", nella definizione che Bruce Ackerman dà dell'interpretazione della presidenza da parte di George W. Bush, a scapito del Congresso.
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IDENTIFICAZIONE PARTITICA, PROGRAMMA POLITICO E PERSONALITÀ DEI CANDIDATI NELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE DEL 1980
In: Italian Political Science Review: IPSR = Rivista italiana di scienza politica : RISP, Band 12, Heft 1, S. 73-119
ISSN: 2057-4908
IntroduzioneOltre un anno è trascorso dalle elezioni presidenziali americane del 4 Novembre 1980: e tuttavia il senso di quel risultato elettorale è ancora ben lontano dall'esserci definitivamente chiaro. Anzi, possiamo tranquillamente affermare che la nostra comprensione non è andata molto oltre le prime confuse interpretazioni, quando evidenti erano la sorpresa e l'impreparazione di fronte alla «vittoria a valanga» del candidato repubblicano.
Figure di uomo politico tra sapienza e prudenza. Considerazioni sulla prima appendice al progetto kantiano per la pace perpetua
Si tratta del lavoro dedicato alla 'Prima appendice' allo scritto del 1795 sulla pace perpetua. Il pensiero repubblicano e cosmopolitico di Kant è interpretato sulla base dell'estensione della dottrina dell'imperativo categorico all'ambito del diritto. Marini ricostruisce l'eredità religiosa dell'impiego dei concetti di 'sapienza' e 'prudenza', la prima riferita al diritto, la seconda alla politica, i quali rivelano il fondamento morale della filosofia giuridica e politica di Kant.
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