Afghanistan riunificato o Afghanistan disgregato?
In: Politica internazionale: rivista bimestrale dell'IPALMO, Band 24, Heft 3/4, S. 129-137
ISSN: 0032-3101
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In: Politica internazionale: rivista bimestrale dell'IPALMO, Band 24, Heft 3/4, S. 129-137
ISSN: 0032-3101
World Affairs Online
Nella sua lunga e accidentata storia l'Afghanistan è stato raramente un paese prevedibile. Tuttavia, il prossimo futuro del paese sembra presentare un grado di imprevedibilità eccezionalmente alto. Il 2015 riceve infatti in eredità dal 2014 due novità cariche di conseguenze e povere di aspettative: il ritiro della missione Nato-Isaf e l'accordo elettorale fra il nuovo presidente Ghani e Adbullah. Da un lato, dunque, si chiude il lungo periodo di massiccia presenza militare avviata dall'amministrazione Obama nel 2009 e nel contempo si inaugura, sul fronte interno, una compagine politica nuova dopo il domin
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In: Rivista di studi politici internazionali: RSPI, Band 71, Heft 2, S. 257-270
ISSN: 0035-6611
In: Quaderni di geopolitica vol. 4
In: Doctis ardua
Il 2014 sarà necessariamente un anno di svolta per l'Afghanistan. Non solo per la ragione più ovvia, il ritiro delle truppe internazionali, ma soprattutto perché a partire dal 2014 si inizierà a intravedere il futuro del paese dopo il lungo intervento internazionale. Negli ultimi anni il dibattito internazionale sull'Afghanistan è stato dominato dalla ricerca della migliore strategia dell'intervento. La ricerca del successo politico-militare ha alimentato un dibattito molto composito, a volte polarizzato, ma sostanzialmente teso a individuare i mezzi e i metodi più efficaci per restituire al paese una qualche forma di stabilità politica, almeno la minima indispensabile a scongiurare il ritorno dei Talebani a Kabul. Oggi, invece, la prospettiva da cui gli osservatori internazionali guarderanno l'Afghanistan si interroga sul suo futuro dopo il disimpegno internazionale.
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In: Affari esteri: rivista trimestrale, Band 41, Heft 164, S. 723-727
ISSN: 0001-964X
In: Politica internazionale: rivista bimestrale dell'IPALMO, Band 16, Heft 4-5, S. 11-20
ISSN: 0032-3101
Reflexionen über das Schicksal eines neutralen Staates Afghanistan nach Abzug der sowjetischen Truppen; im Gegensatz zu anderen neutralen Staaten fehlt die nationale Einheit, so daß die Zukunft wahrscheinlich durch Machtkämpfe verschiedener Gruppen bestimmt werden wird. (DÜI-Hlr)
World Affairs Online
In: Terrorismo, intelligence e sicurezza 3
Verrà analizzata nel dettaglio la storia dell'Afghanistan dall'inizio dell'invasione sovietica ai giorni nostri, prestando particolare attenzione al panorama culturale afghano, agli equilibri di potere e alle varie campagne belliche compiute. Verrà posta particolare attenzione sull'analisi strategico-militare delle varie campagne belliche compiute in Afghanistan, partendo dall'invasione sovietica, passando per quella statunitense e arrivando alle missioni ISAF e RS della NATO. Verrà infine analizzato l'operato della missione civile EUPOL Afghanistan dell'Unione Europea e quella della missione UNAMA delle Nazioni Unite, così da completare l'analisi degli attori in scena in Afghanistan.
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In: Internasjonal politikk, Band 80, Heft 2
ISSN: 1891-1757
USA hadde ingen doktriner for opprørsbekjempelse (COIN) da operasjonene i Afghanistan og Irak startet. Mens krigene pågikk ble det, til tross for stor uenighet, innført en slik doktrine i 2007. Krigene førte også til både endringer i organisering og utrustning av amerikanske styrker, og til store endringer av planlagte investeringer av militært ustyr. Begge krigene endte i nederlag, og i tiden etter har USA på ny fokusert på stormaktsrivalisering. Men utgiftene til krigføringen i Afghanistan og Irak, og endringene i investeringsmønster, har svekket USAs evne til å konkurrere militært med Kina og Russland.
Abstract in EnglishAfghanistan, Iraq and the Development of US Military PowerThe United States had no doctrine for Counterinsurgency Operations (COIN) when the wars in Afghanistan and Iraq started in 2001 and 2003, respectively. In 2001 the US armed forces were designed for Great Power competition and conflict. During the course of the wars, substantial changes were made in the organization and equipment of the forces, and a COIN doctrine was introduced in 2007. In turn, large scale modernization of, and investments in, equipment suited for Great Power conflict were reduced in scale or cancelled. The cost of the wars and the changes in operational focus have blunted the US's ability to compete militarily with China and Russia.
In: Dossier fotografico, 4
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