The article investigates the current rampant trend consisting in the regeneration of former disused industrial areas according to a sought-after "mixité" character made of culture, temporality, ephemeral, flexibility. The preliminary mapping of phenomena under way in the transformation of the city in crisis, between Amsterdam, Rotterdam and Copenhagen, brings out the role of the local community in triggering a process of value in the institutional absence of planning that is no longer able to promote it and handle it. This leads to places of / in transition that host functions of a predominantly cultural nature, promoted by a new type of "2.0" actors such as start-ups, creative industries, young entrepreneurs and cultural operators.The abandoned former industrial area aims to transform itself, therefore, into an urban centrality through gradual self-triggering actions, planned in compliance with medium-long-term time schedules. This policy, supported by adequate urban planning tools, contributes to the reactivation of the latent potential of the disused space resource, while awaiting structural projects that are aimed at permanent regenerating interventions. ; L'articolo indaga l'attuale tendenza dilagante consistente nella rigenerazione di ex aree industriali dismesse secondo una ricercata "mixitè" caratteriale fatta di cultura, temporaneità, effimero, flessibilità. La mappatura preliminare di fenomeni in atto nella trasformazione della città in crisi, tra Amsterdam, Rotterdam e Copenaghen, fa emergere il ruolo della comunità locale nell'innescare un processo di valore nella vacanza istituzionale del planning che non è più in grado di promuoverlo e di gestirlo. Ne derivano luoghi di/in transizione che ospitano funzioni a prevalente carattere culturale, promosse da un nuovo tipo di attori "2.0" come start-up, industrie creative, giovani imprenditori e operatori culturali. L'area dismessa ex industriale mira a trasformarsi, quindi, in una centralità urbana attraverso azioni graduali auto-innescanti, pianificate nel rispetto di cronoprogrammi a medio lungo termine. Questa politica, sostenuta da strumenti urbanistici adeguati, contribuisce alla riattivazione del potenziale latente della risorsa spaziale dismessa, in attesa di progettualità strutturali traguardanti interventi di rigenerazione permanenti.
Il paper vuole presentare i principali progetti e le politiche sviluppate nei tempi più recenti dalla Municipalità di Amsterdam nel campo delle politiche energetiche, con riferimento in particolare ai progetti promossi all'interno dell'esperienza della Amsterdam Smart City (ASC) Platform. I progetti e le politiche analizzati ci appaiono rilevanti per almeno tre diversi aspetti e per le questioni che questi sollevano: I. per l'obiettivo di ricondurre le politiche e i progetti della Amsterdam Smart City alla costruzione di una visione territoriale per l'area metropolitana di Amsterdam; II. per il forte nesso, presente in questa esperienza, fra le politiche di gestione dell'energia sul territorio e le scelte di pianificazione spaziale e di disegno urbano compiute dall'Amministrazione; III. Infine, per l'intento di consolidare la piattaforma della ASC come il luogo dove diversi soggetti sono direttamente coinvolti e interagiscono nella gestione del bene pubblico, ciascuno con le proprie istanze e peculiarità. Riprendendo i dati più recenti e significativi dell'attività della Amsterdam Smart City Platform il paper riflette su quali siano gli esiti a tre anni dall'attivazione dei progetti e delle sperimentazioni, dal punto di vista della strutturazione di un network, degli obiettivi di risparmio energetico prefissati e del consolidarsi di alcune scelte spaziali inerenti sia l'intero territorio sia le politiche della ASC. ; The paper aims at presenting the main projects and policies recently developed by the Municipality of Amsterdam in the field of energy policies, with particular reference to the projects promoted in the context of the ASC - Amsterdam Smart City Platform. The analyzed projects and policies seem to be relevant for at least three aspects and for the matters raised by them:I. for the aim to connect policies and projects of the Amsterdam Smart City with the definition of a territorial vision for the Amsterdam metropolitan area;II. for the strong connection characterizing this experience between energy-management policies on the territory and the management's choices related to urban planning and urban design;III. finally, the experience is relevant in relation with the consolidation of the ACS's platform as a place where several individuals are directly involved in the management of public good and where all requests and peculiarities contribute to defining a common planning process on the energy and environmental subjects in the urban and metropolitan area. Based on the latest, most significant information of the activities performed by Amsterdam Smart City Platform, the paper focuses on the results after four years since the projects and tests have been carried out, on the basis of a network structuring, predetermined energy-saving targets and of some space-related choices regarding the whole territory as well as ASC's policies.
Il paper vuole presentare i principali progetti e le politiche sviluppate nei tempi più recenti dalla Municipalità di Amsterdam nel campo delle politiche energetiche, con riferimento in particolare ai progetti promossi all'interno dell'esperienza della Amsterdam Smart City (ASC) Platform. I progetti e le politiche analizzati ci appaiono rilevanti per almeno tre diversi aspetti e per le questioni che questi sollevano: I. per l'obiettivo di ricondurre le politiche e i progetti della Amsterdam Smart City alla costruzione di una visione territoriale per l'area metropolitana di Amsterdam; II. per il forte nesso, presente in questa esperienza, fra le politiche di gestione dell'energia sul territorio e le scelte di pianificazione spaziale e di disegno urbano compiute dall'Amministrazione; III. Infine, per l'intento di consolidare la piattaforma della ASC come il luogo dove diversi soggetti sono direttamente coinvolti e interagiscono nella gestione del bene pubblico, ciascuno con le proprie istanze e peculiarità. Riprendendo i dati più recenti e significativi dell'attività della Amsterdam Smart City Platform il paper riflette su quali siano gli esiti a tre anni dall'attivazione dei progetti e delle sperimentazioni, dal punto di vista della strutturazione di un network, degli obiettivi di risparmio energetico prefissati e del consolidarsi di alcune scelte spaziali inerenti sia l'intero territorio sia le politiche della ASC. ; The paper aims at presenting the main projects and policies recently developed by the Municipality of Amsterdam in the field of energy policies, with particular reference to the projects promoted in the context of the ASC - Amsterdam Smart City Platform. The analyzed projects and policies seem to be relevant for at least three aspects and for the matters raised by them:I. for the aim to connect policies and projects of the Amsterdam Smart City with the definition of a territorial vision for the Amsterdam metropolitan area;II. for the strong connection characterizing this experience between energy-management policies on the territory and the management's choices related to urban planning and urban design;III. finally, the experience is relevant in relation with the consolidation of the ACS's platform as a place where several individuals are directly involved in the management of public good and where all requests and peculiarities contribute to defining a common planning process on the energy and environmental subjects in the urban and metropolitan area. Based on the latest, most significant information of the activities performed by Amsterdam Smart City Platform, the paper focuses on the results after four years since the projects and tests have been carried out, on the basis of a network structuring, predetermined energy-saving targets and of some space-related choices regarding the whole territory as well as ASC's policies.
Il contributo discute alcuni progetti e politiche recenti sviluppate dalla Municipalità di Amsterdam nel campo delle politiche energetiche con riferimento ai progetti afferenti alla Amsterdam Smart City Platform. I progetti e le politiche che analizziamo ci appaiono rilevanti per almeno tre diversi aspetti e per le questioni che questi sollevano: I. per il forte nesso fra le politiche di gestione dell'energia sul territorio e le scelte di pianificazione spaziale e di disegno urbano compiute dall'Amministrazione; II. per l'obiettivo di ricondurre le politiche e i progetti della Amsterdam Smart City alla costruzione di una visione territoriale per l'area metropolitana di Amsterdam; III. per l'intento di consolidare la piattaforma della ASC come il luogo dove diversi soggetti sono direttamente coinvolti nella gestione del bene pubblico, ciascuno con le proprie istanze e peculiarità Riprendendo i dati più recenti e significativi dell'attività della Amsterdam Smart City Platform il paper intende riflettere su quali siano gli esiti a tre anni dall'attivazione dei progetti e delle sperimentazioni, dal punto di vista della strutturazione di un network, degli obiettivi di risparmio energetico e del nesso con le politiche spaziali della città.
Mode of access: Internet. ; Grabados calc. de mapas, planos de ciudades y retratos, firmados: "Adrian Matham" y "Ian Luyken" pseud. de Gilliam van der Gouwen. ; Anteport. calc. firmada: "A. Winter Sch" ; Sign.: §4, A-3R4.
First published at Amsterdam, 1763, with title: Entretiens de Phocion, sur le rapport de la morale avec la politique; traduits du grec de Nicolès, avec des remarques, par M. l'abbė Mably. ; Translated by A. Fabroni, cf. Brit. mus. Catalogue. ; Title vignette. ; Mode of access: Internet.
A satire against the Spanish monarchy. ; Fictitious imprint. Probably printed in Amsterdam by Louis Elsevier--Cf. Willems, Les Elzeviers, no. 965. ; Engraved half-title by Hendrick Bary; engraved plates by Romeyn de Hooghe. ; Signatures: A-S⁸. ; Mode of access: Internet. ; Bound in old straight-grained leather; gilt boards and spine; bookplates of Robert Hoe and T.J. Coolidge Jr. on front pastedown.
none ; Tesi di Dottorato in Architettura e Costruzione - Spazio e Società. Composta da tre volumi autonomi. Fa parte di una ricerca collettiva del Dottorato su "Housing in Europa. 1980-2005" ; Un panorama storico-critico sull'architettura olandese -da sempre "un'architettura di case"- negli ultimi 25 anni, attraverso l'analisi di una serie di mega-interventi residenziali esemplari: le grandi riconversioni delle aree portuali ed industriali di Amsterdam e Rotterdam, le "città nuove" dei piani VINEX, la demolizione-rigenerazione del Bijlmermeer, caposaldo dell'urbanistica modernista. Con una particolare attenzione all'Architettura Urbana e alla creazione dell'ambiente residenziale. Un quarto di secolo di grande successo internazionale dell'architettura olandese, che nasconde però numerose contraddizioni e la crisi del modello sociale e politico del polder. Dietro la facciata di un'architettura "super-moderna" da esportazione, lontano dai riflettori della stampa specialistica internazionale ha avuto eccezionali opportunità realizzative un'architettura che per opposizione si può definire "super-tradizionale". Indagando l'ultimo secolo di architettura olandese, da Berlage a Oud, da Amsterdam Zuid al Lijnbaan, da Van Eyck a MVRDV, cresce il dubbio che arrovellava Rem Koolhaas già nel 1989: "How modern is Dutch Architecture?" ; ARCHITETTURA E COSTRUZIONE - SPAZIO E SOCIETA' ; open ; Rijtano, Luca ; Rijtano, Luca
La Repubblica di Lucca a metà Settecento è uno stato oligarchico caratterizzato da una politica estera fortemente conservatrice. La storiografia degli ultimi due secoli insiste sulla neutralità della Repubblica in epoca moderna. A tale neutralità furono di aiuto atteggiamenti prudenti e azioni di nascondimento. L'analisi delle fonti dell'Offizio sopra le Differenze de' confini e delle lettere di Ottavio Sardi, mercante lucchese a Amsterdam, mostrano un'azione politica di più ampio respiro volta alla difesa della Libertas.
Mode of access: Internet. ; Registro delle pagine dove si veggono i Rami, che illustrano questo quarto volume : 1. Frontispicio calc. "Istoria moderna ovvero Lo stato presente di tutti i popoli del mondo Tom. IV"; 2. "Nuova Carta dell'Imperio del Gran Mogol fatta in Amsterdam per Isaac Tirion", p. 1; 3. "Ratto d'una sposa peguana fatto da un portoghese, Giuseppe Filosi Sculp. V.", p. 17; 4. "Tempio di Kiakiak, ed il modo nel quale va vestito il popolo del Pedgu, Giuseppe Filosi sculp. V.", p. 21; 5. "Il modo nel quale si vestono gli abitanti di Arakan, B Falconi", p. 49; 6. Corte del Gran Mogol", p. 167; 7. "Pesca delle perle., Giuseppe Filosi Sculp. V.", p. 183; 8. "Kochin", p. 203; 9. "Nazionali di Malabar.", p. 205; 10. "Visiapour città capitale dell'India", p. 221; 11. "Luogo degli inglesi a Suratte", p. 250; 12. "Combattimento d'Animali per diporto dell'Imperadore del Gran Mogol", p. 281; 13. "Idolo de Banjanesi", p. 288; 14. "Vestito degli'Indiani negli Stati del Gran Mogol", p. 293; 15. "Imperatore del gran Mogol", p. 294; 16. ""Piante dell'Indigo, e del cotone", p. 311; 17. "Vestito delle donne maomettane nello stato del gran Mogol", p. 337; 18. "Pagode cioe templi de indiani, ed orrende penitenze e mortificazioni che fanno i fakiri, Giuseppe Filosi Sculp. V.", p. 359; 19. "Abbruciamento delle mogli vedove nel rogo del marito", p. 375; 20. "Nuova Carta dell'isole Ceilon fatta in Amsterdam per Isaac Tirion", p. 381; 21. "[planta del betel]", p. 401.
Partendo dal dibattito concernente la Neutralità dell'Olanda nella seconda metà del '700, l'autore ha incentrato il suo scritto sull'opera di Isaac de Pinto, banchiere, scrittore e uomo politico di Amsterdam e tra i principali protagonisti di quel dibattito. Così le riflessioni di Pinto, messe in relazione con quelle di altri intellettuali e studiosi di quel secolo come Adam Smith, attorno all'idea di neutralità e dello 'stato costituzionale commerciale' – con i suoi meccanismi teorici e i tentativi pratici di attuarlo – sono state, in ottica comparativa, analizzate come possibili soluzioni per i problemi settecenteschi che sembrano essere quelli del nostro tempo.
Lo scopo del presente elaborato è quello di approfondire le modalità di valutazione delle performance nelle società di gestione aeroportuale, concentrandosi in particolar modo sulle performance non finanziarie, ritenute fondamentali per rappresentare un quadro più completo della situazione aziendale, in un ambiente così altamente competitivo, dinamico e complesso come quello del trasporto aereo. Le principali aree di valutazione faranno riferimento alla qualità dei servizi offerti ai passeggeri, alla sicurezza e all'impatto ambientale. Nell'ultimo capitolo verranno presentati i casi di tre hub europei: Milano, Londra e Amsterdam, per sottolineare differenze e somiglianze, al fine di contribuire all'identificazione di nuovi indicatori, metriche e politiche poste in atto per la valutazione delle performance aziendali, con lo scopo ultimo di creare valore nel lungo periodo.
"Imperious, passionate, angry, exemplary in everything": this is how a Dutch periodical comments on Vasilicò's Sade right after the show in Amsterdam in 1973. Performed for the first time at the Beat 72 theatre in 1972, Vasilicò's theatrical adaptation of Sade's novel Les 120 Journées de Sodome is an essential turning point for the "cantine romane": this show was a sort of initiation that eventually "projected" 1970s Italian avant-garde "on an international stage". From Bartolucci to Roland Barthes, Vasilicò's Sade arouses great critical interest, which essentially focuses on the political and philosophical significance of his adaptation, on the performance of the actors, on the scenography and above all on the use of lights. If the relationship between Vasilicò's play and Sade's novel has been investigated from the point of view of the construction of the scenes, the relationship with Sade's language has been less scrutinized by critics. When Vasilicò started working on his play, Italian transla- tions of Sade's work were in short supply. In addition to the edition introduced by Luigi Bontempelli and in very low circulation, there was the shy version by Adriana Klyngly whi- ch diluted Sade's lexicon to the limits of censorship. While those translations dilute and dis- simulate, by exposing it through the performance and concentrating it in his script, Vasilicò unveils Sadian aesthetics for the Italian public: starting from the script published in 1973, this research intends to analyse the relationship between Sade's language and the theatrical language adopted by Vasilicò in his 120 Days, both from a textual and a visual point of view. ; "Imperious, passionate, angry, exemplary in everything": this is how a Dutch periodical comments on Vasilicò's Sade right after the show in Amsterdam in 1973. Performed for the first time at the Beat 72 theatre in 1972, Vasilicò's theatrical adaptation of Sade's novel Les 120 Journées de Sodome is an essential turning point for the "cantine romane": this show was a sort of ...
Tra il 1965 e il 1967 un movimento anarchico riuscì a ridicolizzare la rigida cultura olandese. La stampa autoprodotta, parte di una comunicazione fuori dagli schemi, ebbe un ruolo fondamentale per la diffusione delle loro istanze, che influenzarono concretamente lo sviluppo della società e gettarono le basi della controcultura europea. /// Per il numero di Progetto Grafico dedicato al tema del pubblicare propongo un articolo sulla rivista "Provo", progettata, stampata e distribuita dall'omonimo gruppo politico sviluppatosi ad Amsterdam nella seconda metà degli anni Sessanta. Il caso di Provo risulta particolarmente interessante poiché mette in evidenza la necessità dell'autoproduzione come risposta al bisogno di esprimere delle istanze sociali che altrimenti non avrebbero potuto trovare altri canali di pubblicazione. Risulta chiaro che le istanze politiche delle azioni compiute dal gruppo anarchico, happening che si ricollegavano ad alcune azioni dadaiste degli anni Trenta, non sarebbero potute essere comprese dalla cittadinanza se la rivista non fosse stata distribuita. Tanta importanza ebbe la loro capacità comunicativa che il gruppo riuscì addirittura ad essere eletto in nel comune di Amsterdam. È inoltre molto importante a livello contenutistico la struttura della rivista, che riusciva perfettamente a rappresentarne lo spirito: autoprodotta con le tecnologie del momento, si componeva di alcuni A4 piegati sul lato corto e spillati. Gli articoli, battuti a macchina, erano spesso corredati da titoli disegnati a mano dagli stessi autori, che a volte si occupavano anche delle illustrazioni. Vale la pena soffermarsi proprio su questa organizzazione trasversale della redazione, in cui le decisioni venivano prese in maniera collettiva e dove non c'era un'evidente definizione dei ruoli. Questa struttura, unita ai meccanismi che ne determinavano la distribuzione e la fruizione, ne mette in evidenza la vera essenza dell'autoproduzione, lasciando scorgere parallelismi con l'attuale panorama della cosiddetta editoria indipendente. Per il contenuto della rivista il gruppo editoriale ebbe infine problemi con la legge: il caso di Provo ci porta quindi a confrontare quanto detto sopra con la questione della responsabilità di chi pubblica. ; Between 1965 and 1967 a group of anarchists successfully ridiculed the inflexible Dutch culture. Part of an out of the ordinary communications system, self-publishing had a fundamental role in circulating demands which tangibly influenced the development of society and laid the foundations for a European counterculture. /// For the special 'Publishing' issue of the review Progetto Grafico, published by AIAP, I wrote an article entitled "Provo. Counterculture Studied at Court", on the experience of Provos, an anarchic group active in Amsterdam between 1965 and 1967. Starting from happening acts to raise awareness about environmental and political issues, the Provos gained the support of the citizens, they formulated the so-called 'white plans' and even managed to win a seat in the City Council. Part of an out of the ordinary communication system, self-publishing had a fundamental role in circulating their demands; for this, because of the leaflets (Provokatie) and especially of the magazine Provo activists were often arrested. By their actions the anarchist group provoked discussions previously unthinkable in the conformist Dutch society, tangibly influencing the development and laying the foundations for a European counterculture.