Il presente elaborato affronta il tema dell'asset management, ossia della gestione di un portafoglio di attività finanziarie.Si tratta di un processo produttivo orientato alla realizzazione di combinazioni efficienti ex ante tra rischio e rendimento, in un definito orizzonte temporale di investimento. Molti investitori istituzionali adottano politiche di gestione dell'investimento che seguono strategie di "portfolio insurance", le quali tipicamente consistono nella massimizzazione dell'utilità attesa o di un'altra funzione obiettivo della ricchezza sotto il vincolo che la stessa sia superiore ad un determinato livello. In un tale contesto si è ritenuto interessante illustrare, sia al livello teorico che applicato, un particolare metodo di "asset allocation" che ha come obiettivo la selezione del portafoglio ottimo utilizzando la misura di rischio "Value-at-Risk" come vincolo di perdita attesa. Tale "framework" è stato adottato da vari autori, costituendo il punto di riferimento principale per la realizzazione di alcune applicazioni empiriche, aventi la finalità di derivare l'allocazione ottimale di portafoglio in differenti contesti.Il primo contesto, in questa sede presentato, consiste nella creazione di portafogli di investimento ottimali composti da azioni e obbligazioni "U.S."; il secondo ha la finalità di costruire portafogli attraverso combinazioni ottimali di attività finanziarie quali metalli preziosi, petrolio e azioni; infine, la terza ed ultima applicazione esposta adotta il suddetto metodo al fine di ricavare la suddivisione ottima della ricchezza tra titoli rischiosi e un titolo privo di rischio. In quest'ultimo caso, il "framework" di riferimento viene modificato, con lo scopo di permettere che la capacità di rischio dell'investitore rientri nella procedura di ottimizzazione. Ciò in quanto l'attività di asset allocation fa parte del processo più generale di financial planning, che si può definire come quel processo che va dall'introspezione psicologica dell'investitore (propensione al rischio), alla valutazione preventiva delle proprie necessità finanziarie (obiettivi di investimento), all'individuazione delle soluzioni più appropriate (asset allocation).La trattazione ha imposto la conoscenza di alcuni fondamenti teorici, importanti per la comprensione del modello adottato e dei vari risultati raggiunti attraverso la sua attuazione. Si è ritenuto dunque fondamentale esporre le basi della teoria di portafoglio di Markowitz e i suoi successivi sviluppi tra i quali si annoverano il capital asset pricing model e le misure VaR e CVaR. Il suddetto quadro teorico costituisce il primo capitolo del presente elaborato. A questa prima parte segue un secondo capitolo che, oltre a porre le basi teoriche della selezione di portafoglio laddove essa sia vincolata dalle misure VaR e CVaR, serve per eseguire un confronto delle suddette misure di rischio, ampiamente diffuse e comunemente impiegate dalle istituzioni finanziarie. Si è infine ritenuto essenziale ampliare la ricerca, dal punto di vista sperimentale, integrandola mediante la presentazione delle varie applicazioni del criterio di asset allocation proposto, le quali compongono il terzo capitolo.
In light of the numerous legislative measures that, over time, have affected the banking sector with obvious implications on the relationship with the firms, this paper intends to propose some reflections on the connection between banks and family businesses.This type of firms, preferring the bank borrowing, cannot ignore new ways of dialogue to establish with banking system, which give an increasingly weight to intangible asset.Therefore this paper aims to highlight what are the family asset and how these have to be communicated to strengthen the relationship with the bank.PDF
2009/2010 ; Riassunto della tesi di dottorato Titolo: "Attività di gestione patrimoniale di una società di gestione del risparmio" Le società di gestione di risparmio costituiscono il "new vehicle" orientato alla gestione per conto di terzi di portafogli mobiliari. Note con l'acronimo di SGR, le società in questione rappresentano un intermediario finanziario che negli ultimi anni ha assunto notevole importanza grazie ai progressi e alle prospettive offerti dalla nuova normativa che disciplina l'intermediazione finanziaria e grazie alle rinnovate esigenze di razionalizzazione dei servizi finanziari. La gestione del risparmio corrisponde all'investimento di milioni di euro in titoli di società quotate in borsa. Il capitale che vi si impiega è alimentato dai risparmi di un'estesa collettività di persone, ma anche da investimenti assicurativi e previdenziali (investimento delle riserve matematiche e tecniche delle imprese di assicurazione, investimento del fondo trattamento fine rapporto, ed altri dipendenti da processi di previdenza sociale). E' proprio l"asset management" a rappresentare una vasta opportunità di profitto. Dato che sul mercato italiano sono sempre più presenti banche e assicurazioni a capitale estero, il management delle società di gestione di risparmio testimonia anche una sfida sul piano delle tecniche più evolute e competenze sia ai fini della gestione che nell'offerta dei prodotti e servizi finanziari. Nel presente lavoro si è cercato di ricostruire un quadro sufficientemente completo per interpretare il ruolo che una società di gestione del risparmio (SGR) svolge sul mercato del risparmio gestito e del mercato finanziario nel suo insieme, esaminandone la struttura e l'attività di gestione patrimoniale che la caratterizza. Oggetto di questa tesi è, per l'appunto, lo studio dell'attività delle società di gestione del risparmio. Il presente lavoro di tesi si articola in più parti. La prima parte evidenzia il ruolo della società di gestione del risparmio nel sistema finanziario e l'importanza di tale servizio per la stabilità dei mercati finanziari e dell'economia in genere e il ruolo delle istituzioni rilevanti collegate. Tratta anche le principali categorie dei fondi d'investimento: fondi comuni, hedge funds, fondi di fondi, index funds, ETF – exchange traded funds. La seconda parte descrive indici di performance dei portafogli (indici di Jensen, Treynor e Sharpe), asset allocation strategica, rendimento dei portafogli, prodotti e strumenti finanziari (titoli corporate e titoli di stato, azioni), indici di borsa (price, value weighted e unweighted). La terza parte evidenzia in concreto una società di gestione di risparmio italiana, l'attività di gestione patrimoniale per segmento, i fondi pensione aperti come underlying asset, il benchmark quale parametro oggettivo, l'andamento dei mercati finanziari e le prospettive degli stessi. La quarta parte si occupa dell'analisi di portafoglio vs rendimento, con riguardo a fondi pensione aperti, per linea d'investimento, con i rispettivi benchmark e della volatilità dei rendimenti e dei benchmark. L'ultima parte si articola in due fasi: Sintesi dei risultati e conclusioni e testi consultati e bibliografia di riferimento. Oggetto della tesi è dunque lo studio dell'efficienza operativa e della redditività delle società di gestione del risparmio attraverso l'esame di dati professionali. La tesi, in generale, sottolinea la teoria gestionale del portafoglio e gli stili di gestione, valore di capitalizzazione (valore di mercato delle azioni di una società), dati anagrafici dei titoli e oscillazione dei titoli, ed in particolare interpreta i fondi pensione aperti come "underlying asset" delle società di gestione del risparmio. La decisione di sviluppare la gestione del risparmio e la consulenza finanziaria ha assunto una forte valenza strategica per molti intermediari finanziari sia in Italia sia negli altri paesi. Per incrementare stabilmente la redditività nel comparto finanziario è necessario aumentare il valore aggiunto (added value) della propria offerta. La maggior parte dei gestori finanziari continua a porsi l'obiettivo di superare il benchmark di riferimento ma i risultati evidenziano che in molti casi il risultato stesso non è in linea con le aspettative. L'evoluzione nel mondo del risparmio gestito porterà a differenziare in modo più esplicito le gestioni passive (volte a replicare il benchmark di riferimento) dalle gestioni attive (volte al superamento dell'indice puntando sull'attività di stock picking e market timing). E' presumibile che si possa assistere nei prossimi anni a una più netta differenziazione degli stili di gestione con una più esplicita parametrazione dei costi allo stile di gestione adottato ed ai risultati effettivamente ottenuti. Lo studio svolto ha analizzato il comportamento di fondi pensione aperti come underlying assets delle società di gestione del risparmio. L'importanza dell'asset allocation cresce con la crescita dell'orizzonte operativo (operating time) di riferimento degli investitori. In particolare i fondi pensione dimostrano quanto sia importante la ripartizione iniziale dell'investimento, attribuendo il risultato economico di un investimento su un orizzonte temporale di dieci anni all'asset allocation strategica, stock picking, market timing e altri fattori. È fondamentale ripartire in un modo efficace il capitale tra le varie asset class d'investimento (liquidità, obbligazioni, azioni, fondi comuni d'investimento, ecc). Si devono individuare le categorie di strumenti finanziari che rappresentano combinazioni rischio-rendimento similari e cosi si tende a generare i risultati indipendenti cioè con bassa correlazione. Asset allocation strategica è legata alla condizione soggettiva di chi investe ma asset allocation tattica all'analisi della situazione di mercato attesa. In futuro, lo scopo delle società di gestione del risparmio è di sviluppare l'offerta con innovative strategie di gestione attiva e passiva. Lo studio svolto ha mostrato che la gestione passiva è applicata dai gestori dei fondi comuni d'investimento che hanno come obbiettivo una composizione del portafoglio dei titoli il più possibile in linea con il valore del loro benchmark che è poi un indice di riferimento. Il risultato di questo tipo di gestione è la replica della performance dell'indice di mercato. Una buona gestione passiva è quella che rispetta il benchmark senza aumentare la volatilità del portafoglio. Se la volatilità aumenta, si sopporta un extrarischio che non è motivato dall'extra-rendimento atteso. La gestione attiva è più costosa di quella passiva. Per ottenere una buona gestione attiva è necessario sopportare un extra costo che va a remunerare un team di gestori con superiori skills le cui prestazioni sono ben al di là dei livelli raggiungibili con sofisticati software. Infine, esaminando il problema in oggetto da un osservatorio privilegiato com'è Allianz Spa e Allianz Global Investors SGR e confrontando i rendimenti delle linee d'investimento, nella gestione passiva, con i rispetivi benchmark, possiamo concludere che il successo di una società di gestione del risparmio è legato anche al fatto fi fare parte di un gruppo importante come già sottolineato e di avere un mercato significativo nazionale ed internazionale. ; ABSTRACT Asset Management Activities of Investment Management Company (IMCO) The aim of thesis is: To understand and to let understand what is the asset management of investment Management Company? What are management activities in these companies? Organizational model. What are the types of investment funds? Which are the roles of an investment management company? What is the structure of the investments on concrete examples? What is the portfolio composition and what is the net asset value of the investments? What are the benefits for the "small" investors, looking at profitability and volatility of funds and its benchmarks? What is the effectiveness of the investments inside the investment fund? What is the diversification and what are the investment decisions? What is the asset allocation of an investment and what are the main financial instruments used to make an effective portfolio? The following thesis is composed by five chapters; in the first chapter an asset management of an investment company is elaborated, as well as the characteristics of investment funds, costs and valuation of funds. In the second one there is an elaboration of financial products and instruments like government and corporate bonds and stocks, price index and volatility of investments and benchmarks. In the third part there is a presentation of an investment company with the underlying assets, the structure of the investments and the main indicators. In the fourth chapter there is an elaboration of three pension funds, by compartment, as an underlying asset of the investment company. Finally, the last chapter works out the results and the conclusions and, of course, a set of questions for the future elaboration. The identified key words are: asset management, management activities, investment funds, volatility, profitability, pension funds, index, benchmark, price index, traded funds, quotations, expense ratio, transaction costs, Sharpe index, underlying asset, stock market, bond market, net asset value. ; XXIII Ciclo ; 1980
In questo paper si vuole mostrare come un prodotto turistico non mainstream possa portare alla "riscoperta" di risorse, tradizioni e conoscenze caratteristiche di un'area locale quando si coinvolgano attori all'esterno del comparto turistico. La ricerca si avvale del metodo del case study con lo scopo di illustrare le modalità con cui si è avviato un progetto imprenditoriale che ha portato ad un processo di sviluppo sostenibile. Il lavoro non si focalizza sui risultati economici, ma indaga le motivazioni e le modalità che hanno portato allo sviluppo del progetto imprenditoriale. Il processo di ricerca ha mostrato come un progetto imprenditoriale, in seguito premiato dall'Unione Europea, possa generare benefici per il borgo, come agglomerato urbano, e per la valorizzazione delle sue specifiche risorse culturali quando esso sia strutturato in modo da trarre vantaggio dalla valorizzazione degli elementi di autenticità. Il caso, che rappresenta chiaramente una best practice, mostra una possibile modalità di utilizzare lo stesso processo di avvio come modalità per sostenere economicamente il restauro dei borghi minori. Il caso ha evidenti implicazioni sia per la pubblica amministrazione che per il privato.In this paper we have shown that a no mainstream tourism product can lead to "rediscover" the local area's typical resources, traditions and knowledge when the entrepreneur engages players outside the tourism industry. In this research we have used the case study methodology to show how an entrepreneurial project has led to a sustainable development process. This work does not focus on the economic results of the enterprise but on the motivations and on the choices that have led to its specific design. The research process shows that an entrepreneurial project, that has been awarded by a European Union Commission, can have positive effects on the village, as a human settlement, and it can appreciate village-specific cultural resources when the product has been designed to leverage on authenticity. This case, that is clearly a single best-practice, shows one way to exploit the very same start-up process as a way to sustain the restoration processes needed in these projects. Its practical implications are useful for the public and private sectors as well.
Lo studio esamina alcune norme del sistema del diritto commerciale che, seppur collocate in diversi settori dello stesso (rispettivamente quello della crisi d'impresa, da un lato, e quello dedicato alla disciplina delle società di capitali, dall'altro) appaiono tutte esprimere l'obbiettivo di favorire il perdurante impiego del patrimonio dei soggetti che svolgono attività d'impresa all'esercizio della predetta attività e disincentivare, correlativamente, la diversione di elementi attivi da questa per permettere il soddisfacimento dell'interesse di terzi soggetti (segnatamente i creditori dell'imprenditore) o degli stessi soggetti che, mediante il loro investimento, hanno reso possibile l'esistenza dell'impresa (i soci della società e, in particolare, quelli cd "di riferimento") . Nello svolgimento dello studio si evidenzierà come il Legislatore persegua questo predetto obbiettivo bilanciando la tutela delle posizioni giuridiche dei soggetti coinvolti a vario titolo nell'attività d'impresa con l'attuazione dello stesso. ; 1034/5000 The study examines some of the rules of the commercial law system which, although placed in different sectors of the same (respectively that of the business crisis, on the one hand, and that dedicated to the regulation of joint-stock companies, on the other) all appear to express the objective of favoring the continued use of the assets of the subjects carrying out business activities in the exercise of the aforesaid activity and discouraging, correlatively, the diversion of active elements from this to allow the satisfaction of the interests of third parties (in particular the creditors of entrepreneur) or the same subjects who, through their investment, have made possible the existence of the company (the shareholders of the company and, in particular, the so-called "reference" ones). In carrying out the study it will be highlighted how the Legislator pursues this aforementioned objective by balancing the protection of the legal positions of the subjects involved in various capacities in the business activity with the implementation of the same.