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Trafficking in Human Beings: an empirical investigation for Europe
Almost twenty years have passed since the approval of the first international treaty against human trafficking, the so-called Palermo Protocol. After that, given the centrality of Europe in the last migratory flows and its historical commitment to the respect and protection of human rights, the European Union has rationalized its efforts against this tremendous crime, creating special task forces and beginning an interesting and unique data collection process. Unfortunately, such a process has not been immune from methodological problems and delay that have hampered the research and knowledge of the phenomenon. As a matter of fact, too little is still known about the determinants of trafficking in human beings within Europe and the quality and availability of data is still an issue in the field. Nevertheless, this thesis, using a novel panel dataset constructed from Eurostat statistical working papers on human trafficking, aims precisely at given a deeper insights on the factors which might explain why this phenomenon is pervasive in the European Union and what are the factors that explain high number of victims in some european countries.
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Being positive: strategie e linguaggi per la comunicazione dell'HIV
In: Rappresentazione e comunicazione
The fabric of being: bene, realtà e immaginazione in Iris Murdoch e nell'etica contemporanea
In: Philosophica 164
L'informazione del settore pubblico per una cittadinanza consapevole ; Public sector information for community awareness and digital well-being
This paper focuses on the role of the public sector information, seen as the most relevant form of accountability for a democratic state, crucial for citizens to be able to take informed decisions in their lives. The paper stresses also the role of public administration publications in the complex world of public sector information and describes the evolution of the availability and the access to these resources. The author analyzes the evolving scenario of Italian public sector information of the last twenty years, the e-government transition and the issues still to be faced. In particular, the author notes a discontinuity in the publication and making available by institutions of this type of documents and analyzes the reasons. Lastly, the article underlines the importance of information literacy and civic information literacy for communities' development and digital well-being. ; L'articolo analizza il ruolo della documentazione di fonte pubblica come aspetto fondamentale dell'accountability di uno Stato, sottolineando il ruolo delle pubblicazioni della pubblica amministrazione nel complesso mondo dell'informazione del settore pubblico e analizzando l'evoluzione della disponibilità delle stesse. L'autrice rileva una discontinuità nella pubblicazione e nella messa a disposizione, da parte degli enti, di questo tipo di documenti e ne analizza le ragioni. Viene sottolineato il ruolo fondamentale della proattività dei cittadini, da un lato nel chiedere la pubblicazione della documentazione di fonte pubblica e dall'altro nell'impiegare spirito critico nella sua fruizione. L'articolo evidenzia infine la necessità per le biblioteche di un'azione puntuale a supporto dell'information literacy, con particolare riferimento alla documentazione di fonte pubblica.
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Well-being, Prevention, Risk / Benessere, Prevenzione, Rischio / Bien-être, Prévention, Risque / Bienestar, Prevención, Riesgo / Bem-estar, Prevenção, Risco / Wohlbefinden, Vorbeugung, Risiko
The etymology and the development of the meanings of well-being, prevention and risk, as well as their relationships, are presented and discussed. It is reminded that the World Health Organization defined health as physical, mental and social well-being, and that the European Union prescribed a general and programmed primary prevention, integrated with the design of work situations. However, current interpretations and practices mistake well-being with wellness, and prevention with the management of existing risks, while usually attributing the responsibility to the acting subjects in the workplace. The Interdisciplinary Research Program "Organization and Well-being", for over three decades, has interpreted well-being as a perfectible process, and outlined pathways of work analysis that actually carry out primary prevention.
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The New Age: An Intellectual outlook of Being Modern in the early XXth Century Britain. Processi di costruzione identitaria attraverso lo specchio dell'alterità
In: https://morethesis.unimore.it/theses/available/etd-03222016-105614/
Come furono percepiti e commentati, dai collaboratori del settimanale londinese The New Age, gli avvenimenti che interessarono l'Impero Ottomano e i suoi possedimenti europei, nel periodo compreso tra la rivoluzione dei Giovani Turchi (estate 1908) e l'estate del 1914? Quali furono le principali posizioni che emersero tra gli intellettuali britannici? In quale misura tali posizioni rappresentavano il pensiero del resto dei sudditi di sua maestà? Ma soprattutto in quale maniera è possibile legare le opinioni e i pensieri degli intellettuali britannici - che prenderemo in esame - con il più ampio e complesso sistema dell'identità culturale? In altre parole, attraverso quali strumenti e categorie concettuali si è strutturata l'identità britannica negli anni immediatamente precedenti il deflagrare della prima guerra mondiale? L'obiettivo del presente lavoro è quello di dare risposta ai quesiti appena elencati. Si è deciso di prendere come punto di riferimento, nell'analisi della società britannica, lo studio del settimanale The New Age per una serie di fattori interdipendenti. In primo luogo perché nonostante abbia ricoperto un ruolo «importante all'interno del panorama politico e culturale britannico pre-guerra» sono stati pochi gli studi storici che lo hanno preso in considerazione in virtù, a detta dello storico dell'economia John Finlay, del fatto che si tratta una rivista «troppo difficile da classificare». La natura eterogenea della rivista può presentare dei rischi nel riuscire a giungere al necessario grado di generalizzazione teorica. Tuttavia, se adottate le dovute precauzioni metodologiche, credo che offra la possibilità di fare emergere con chiarezza tutta la complessità e la molteplicità delle visioni politiche, ideologiche e culturali della società edoardiana e dei suoi osservatori. Per quanto riguarda l'analisi dell'identità culturale il punto di partenza risiede nella convinzione che non si possono comprendere appieno i discorsi strutturanti l'identità culturale limitandosi ad analizzare solo quelli prodotti all'interno della comunità, per quanto eterogenea e sfaccettata essa sia. Di conseguenza appare indispensabile studiare i processi e i discorsi fondanti la costituzione identitaria passando anche attraverso l'incontro/scontro con l'alterità. Con ciò che è distante fisicamente, geograficamente e - soprattutto - culturalmente. Si tratterà, in conclusione, di favorire una visione olistica della società attraverso una descrizione storica che tenda a privilegiare le sfumature, e i punti di contatto, tra i diversi elementi costitutivi della società; piuttosto che considerare ciascun aspetto come un unicum a sé stante slegato dal resto
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Migrazione, capabilities approach e well-being : gli immigrati ecuadoriani a Roma e a New York hanno migliorato la loro qualità di vita?
Nel presente lavoro si fornisce un riferimento teorico al tema della migrazione nel capabilities approach di A. Sen e si studia la qualità di vita dei migranti sotto un approccio multidimensionale in grado di percepirne i vari aspetti. L'obiettivo della ricerca è duplice: 1. misurare la variazione del benessere degli immigrati prima e dopo la migrazione; 2. studiare quali determinanti implicano una migliore (o peggiore) performance in termini di benessere del migrante. Per studiare l'incremento del benessere e le determinanti di questo si sviluppa una ricerca empirica basata sulla somministrazione di questionari agli immigrati ecuadoriani residenti a Roma ed a New York. Dopo un'attenta revisione della letteratura si utilizzerà il capabilities approach tanto nell'interpretazione del fenomeno migratorio, come nella concezione del well-being, come nella giustificazione dell'interesse per la migrazione nell'ambito dell'economia dello sviluppo. Il suddetto approccio ci guiderà, pertanto, nella stesura delle conclusioni a proposito dell'incremento del benessere del migrante ecuadoriano nelle due città ospitanti, e nell'individuazione delle determinanti che influiscono nel suddetto benessere. La domanda aperta era: la qualità di vita del migrante ecuadoriano, nelle due città, effettivamente migliora?
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Horizons of meaning to understand well-being and discomfort in health organizations ; Orizzonti di senso per comprendere il benessere e il malessere nelle organizzazioni sanitarie
The paper proposes a reflection on the meaning of the construct "organizational well- being", starting from the definitions given by the psychologists of work, indicating the need to contextualize its framing within broader horizons of meaning that make it more widely intelligible social, political and economic determinations, avoiding the reduction and banalization of the phenomenology of subjective experiences of discomfort and malaise in the workplace. The text proposes two frames of reference for this contextualization that concern the role of the economy in its relationship with society (and politics), and their effects on the structure of subjectivity as it has unfolded in recent decades. Finally, some indications are proposed that the organizational actors can adopt to promote actions and relationships based on "taking care of oneself and others" as a key not to succumb to an adaptive-passive representation to generalized malaise; trying to understand the phenomena of the relationship with work in the context of the overall economic-financial dynamics in order to be aware of those spaces of "local" responsibility within which it is still possible to carry out gestures of care that, without changing the world, allow us to reduce unnecessary discomfort. ; Il contributo propone una riflessione sul significato del costrutto "benessere organizzativo", a partire dalle definizioni date dagli psicologi del lavoro, indicando la necessità di contestualizzare il suo inquadramento entro più ampi orizzonti di senso che ne rendano più ampiamente intellegibili le determinazioni sociali, politiche ed economiche, evitando la riduzione e la banalizzazione della fenomenologia dei vissuti soggettivi di disagio e di malessere nei contesti di lavoro. Il testo propone due cornici di riferimento per questa contestualizzazione che riguardano il ruolo dell'economia nel suo rapporto con la società (e la politica), e le ricadute sulla struttura della soggettività così come si è dispiegata negli ultimi decenni. Infine, vengono proposte alcune indicazioni che gli attori organizzativi possono far proprie per promuovere azioni e relazioni improntate al "prendersi cura di sé e degli altri" come chiave per non soccombere a una rappresentazione adattiva-passiva al malessere generalizzato; cercando di comprendere i fenomeni del rapporto col lavoro nel contesto delle dinamiche economico-finanziarie complessive per avere consapevolezza di quegli spazi di responsabilità "locali" entro i quali sono ancora possibili gesti di cura che, senza cambiare il mondo, consentono di ridurre il malessere non necessario.
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Citizenship education in pluralist Europe through the promotion of well-being within the community body. Training strategies and methodologies ; Educazione alla cittadinanza e insegnamento della Storia. Strategie e metodologie formative
Today, talking about citizenship education means dealing with examples of multiculturalism and intercultural education. In this regard, the sense of belonging to a community through an effective contribution to its construction is very important. In the pluralist European Union therefore, promoting the civic sense of belonging to the social body is possible if we start from an awareness of being an active part of it. Through a targeted training project in schools, it is possible to identify the substantial resources and opportunities that derive from an awareness of being part of the same community body. ; Parlare di educazione alla cittadinanza, oggi, significa confrontarsi con le molteplici istanze della multiculturalità. Di fondamentale importanza, in tal senso, si rivela il senso di appartenenza a una data comunità in base al fattivo contributo alla sua edificazione. Nell'Europa pluralista si tratta, dunque, di promuovere il senso civico di appartenenza al corpo sociale a partire dalla presa di coscienza di esserne parte attiva, mediante una mirata progettualità formativa che sappia individuare i nodi problematici ma anche le straordinarie risorse e opportunità derivanti dalla consapevolezza di essere inseriti nel medesimo corpo comunitario. Una consapevolezza che passa attraverso la scuola e la progettualità formativa ivi realizzata.
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A rinascere si impara: filosofia per tutti
In: Orizzonti
L'art. 13 TFUE e la tutela degli animali come esseri senzienti: una sentenza della Cassazione penale italiana ; Article 13 TFEU and the protection of animals as sentient beings: a judgment of the Italian Court of Cassation (Criminal Division)
Gli animali, considerati "cose" da Aristotele, "res mancipi" dai Romani e "beni" dal codice civile italiano del 1942, vengono definiti "esseri senzienti" dall'art. 13 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea del 2007, cioè capaci di sentire piacere e dolore. Un capriolo ferito da un colpo di fucile venne messo, ancora vivo e scalciante, nel cassone di un veicolo. La Cassazione italiana ritiene che la fattispecie costituisca il delitto previsto dall'art. 544-ter del codice penale e punisce il cacciatore perché non ha dato il colpo di grazia all'animale per porre fine alle sue sofferenze e alla sua agonia. ; Zwierzęta, uważane za "rzeczy" przez Arystotelesa, res mancipi przez Rzymian i "dobra" przez włoski kodeks cywilny z 1942 r., zostały w art. 13 Traktatu o funkcjonowaniu Unii Europejskiej z 2007 r. określone jako "istoty czujące", czyli zdolne do odczuwania przyjemności i bólu. Omawiana sprawa dotyczy postrzelonej sarny, która wciąż żywa i wierzgająca została umieszczona na skrzyni ładunkowej pojazdu. Włoski Sąd Najwyższy stwierdził, że doszło w tym przypadku do przestępstwa przewidzianego przez art. 544 kodeksu karnego i nałożył na myśliwego karę, ponieważ ten nie dobił zwierzęcia poprzez zadanie mu ostatecznego ciosu, a tym samym nie położył kresu jego cierpieniu i agonii. ; Animals, considered as "things" by Aristotle, "res mancipi" by the Romans and "goods" by the Italian Civil Code of 1942, are defined in Article 13 of the 2007 Treaty on the Functioning of the European Union as "sentient beings," beings capable of feeling pleasure and pain. The case concerns a deer wounded by a gunshot, which, still alive and writhing, was placed on the load bed of a vehicle. The Italian Supreme Court found that by doing so the hunter committed an offence under Article 544 of the Penal Code and adjudicated a penalty on the hunter for failing to kill the animal by a final blow to put an end to its suffering and agony.
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