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La compliance nella pubblica amministrazione: semplificazione, trasparenza e controlli
In: Strumenti
LA PREVENZIONE DEI RISCHI DI COMPLIANCE: IL CASO GEAL SPA
La presente tesi affronta, in un'analisi che si articola in tre capitoli, la tematica della prevenzione del fenomeno rischioso. Tale tematica è stata poi approfondita nel contesto aziendale di GEAL Spa, Società privata in controllo pubblico. Il processo di risk management è stato affrontato in modo generale nel primo capitolo. Il primo strumento di gestione del rischio che è stato brevemente analizzato è l'ERM- Enterprise risk management ( gestione del rischio a livello globale). L'ERM, su base teorica e tecnica, viene identificato come lo strumento base che permette di individuare i potenziali rischi. Alcuni strumenti di risposta per la mitigazione e la correzione del fenomeno rischioso all' interno delle organizzazioni, sono ad esempio il Modello di organizzazione gestione e controllo ex Decreto Legislativo 231/2001 " Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" e il Piano Triennale Prevenzione e Corruzione ( PTPC) secondo la Legge 190/2012 e s.m.i " Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione". Nel primo capitolo è stato altresì descritto il dettato normativo riferito al Decreto 231/2001 e alla Legge 190/2012 e gli strumenti di prevenzione del rischio a questi correlati. Le analisi e gli strumenti sopra citati sono stati contestualizzati in GEAL Spa, Società privata in controllo pubblico. È stato possibile andare a descrivere in dettaglio nel secondo capitolo, l'analisi dei rischi per la prevenzione del fenomeno corruttivo (Legge 190/2012 e s.m.i) e nel terzo capitolo, l'analisi dei rischi ex D.Lgs 231/2001. Il lavoro di analisi nello specifico ha riguardato: - revisione di tutte le aree/attività sensibili in GEAL relativamente ai rischi di cui al D.Lgs 231/2001 ( con integrazione dei più recenti reato presupposto) ed alla Legge 190/2012 ( in merito alla prevenzione della corruzione e trasparenza); - revisione del Modello di organizzazione gestione e controllo ex. D.Lgs 231/2001, in seguito alle modifiche dell'analisi a questo riferite; - aggiornamento della procedura dei flussi informativi.
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Videosorveglianza e GDPR: profili di compliance nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni
In: Compliance. Privacy
La tax compliance. Una "rivoluzione" nei rapporti tra Fisco e contribuente
L'obiettivo della presente tesi di dottorato è quello di riscostruire in chiave sistematica il ruolo attribuito alla c.d. tax compliance nell'ambito del sistema fiscale, al fine di favorire l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte del contribuente. Nella prima parte della tesi sono stati trattati i profili generali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente nel contesto internazionale e nell'ordinamento italiano. Particolare attenzione è stata dedicata ai principi sanciti dallo Statuto dei diritti del contribuente e alla questione relativa alla sussistenza di un obbligo generalizzato di contraddittorio endoprocedimentale. Nella seconda parte sono stati invece esaminati i diversi istituti volti a implementare la tax compliance, a partire dalla dichiarazione precompilata e dal ravvedimento operoso. Con riferimento a quest'ultimo sono state segnalate, da un lato, le criticità di quello che viene ormai considerato da molti un "condono permanente" e, dall'altro, l'utilità e l'opportunità di uno strumento che consente ai contribuenti che abbiano commesso errori di sanare la propria posizione con un forte abbattimento delle sanzioni, permettendo altresì al Fisco di recuperare parte del gettito fiscale in tempi brevi e con un dispendio di energie minimo. Un approfondimento rilevante ha poi riguardato la riforma degli interpelli attuata con il d.lgs. n. 156/2015. Sebbene l'istituto dell'interpello sia presente da oltre un ventennio nel nostro ordinamento, difatti, la sua riforma contribuisce significativamente a rafforzare la tax compliance, avendo razionalizzato e sistematizzato le discipline che regolavano in passato le sue diverse tipologie, ridotto le tempistiche per la risposta da parte dell'Agenzia, nonché ampliato i presupposti per la proposizione dell'interpello ordinario. Un capitolo è stato poi dedicato al nuovo regime dell'adempimento collaborativo per i contribuenti di maggiori dimensioni, definito significativamente dall'Agenzia delle Entrate "la nuova frontiera della compliance", di cui si sono messe in luce le notevoli potenzialità, auspicandone l'estensione alle imprese medie. Infine, è stato svolto un accenno alla metamorfosi degli studi di settore, trasformati nei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale, i quali non rappresentano più uno strumento di accertamento, bensì un ulteriore mezzo per incentivare la tax compliance. Nel complesso, l'indagine svolta ha cercato, dunque, di mettere in evidenza lo sforzo profuso negli ultimi anni dal Legislatore e dall'Amministrazione finanziaria nel tentativo di "cambiare verso" nel rapporto con i contribuenti, segnalando altresì le difficoltà e le criticità che ostacolano questo percorso evolutivo.
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Sperimentazioni in materia di compliance finanziaria e voluntary disclosure nella convenzione fiscale italo-vaticana 1° aprile 2015 ; Experimentation in the field of financial compliance and voluntary disclosure in the Italy-Vatican tax agreement, 1 april 2015
La Santa Sede ha avviato una profonda riforma legislativa e amministrativa dello Stato vaticano. Questa politica innovativa si è poi estesa alla trasparenza organizzativa anche nei rapporti internazionali di natura finanziaria. In tal senso appare in tutta la sua valenza storica la normativa introdotta nella Convenzione fiscale stipulata con l'Italia, il 1° aprile 2015, che propone uno strumento di contrasto alla pratica di evasione fiscale internazionale. In tale disciplina compaiono per le prima volta i modelli standard di compliance finanziaria e di voluntary disclosure messi a punto dal diritto internazionale e comunitario. Tali principi verranno solo a pochi mesi di distanza formalizzati in modo anche più netto nell'Accordo FATCA-IGA tra Santa Sede/SCV – USA. Si pensi al principio dello scambio automatico di informazioni bancarie su conti appartenenti a cittadini stranieri, tra Autorità di controllo tributario. È quindi emersa una pluralità di fonti normative ispirate a principi comuni in materia di buona amministrazione finanziaria. Su queste basi il Comitato Moneyval ha giudicato assai positivamente i progressi raggiunti dalla Santa Sede, la quale può oggi essere sicuramente depennata dalla "black list" degli Stati noti come "paradisi fiscali". ; The Holy See has started a deep Vatican State legislative and administrative reform. This innovative policy was then extended to the organizational transparency also in international financial relations. To that effect it appears in all its historical value the legislation introduced in the tax convention signed with Italy, on 1 April 2015, which offers a contrasting instrument to the practice of international tax evasion. In this discipline appear for the first time the standard models of financial compliance and voluntary disclosure developed by international and European Community law. These principles will be only a few months away formalized so even more clearly in the Agreement FATCA-IGA between the Holy See/VCS-USA. Consider the principle of the automatic exchange of bank information on accounts belonging to foreign citizens, including the tax control Authorities (Excise Department). It then emerged a plurality of law sources inspired by common principles of good financial administration. On this basis the Moneyval Committee has judged very positively the progress made by the Holy See, which can now be definitely struckout from the "black list" of States known as "tax havens." ; Derecho canónico
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GeoTrade: rivista di geopolitica e commercio estero : export control, sanzioni, trade compliance, restrizioni, rischio paese
ISSN: 2785-0323
La "smart"-cittadinanza attraverso la compliance dei siti web della Pubblica Amministrazione: il caso di studio dei Comuni italiani
L'Italia è stata una delle prime nazioni ad includere nel proprio ordinamento una serie di leggi contenenti linee guida per la conformità dei portali istituzionali. Il presente articolo espone i risultati di uno studio sullo stato attuale dei siti municipali in termini di accessibilità, denominazione e distribuzione geografica con l'obiettivo di verificare l'effettivo grado di adozione delle normative vigenti. Le statistiche presentate sono state raccolte in due fasi distinte: in primo luogo i portali comunali sono stati scaricati e validati secondo le specifiche della cosiddetta legge Stanca; in seguito, sono state analizzate le caratteristiche dei nomi di dominio e la localizzazione delle relative risorse. Per quanto riguarda l'accessibilità, lo studio ha evidenziato un alto tasso di non conformità – solo il 10% del totale dei siti municipali - mentre si sono mostrati promettenti i risultati riguardanti denominazione e localizzazione geografica dei dati comunali. ; In Italy there are many laws and guidelines that specify a set of compliance rules for municipal websites. This paper presents a survey regarding the accessibility, naming and registration compliance of municipal Web sites to these norms. The study was implemented by: 1) programmatively crawling websites to check the compliance to the WCAG 2.0 guidelines adopted by the Stanca Act; 2) programmatively analyzing naming registration and resolution. The goal is to measure the degree of awareness and adoption of these laws and guidelines by the local administrations. Alas, the results are somewhat disappointing with only 10% of sites compliant to accessibility while more promising in the naming area.
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I provvedimenti in materia di data protection dei garanti europei: dalle sanzioni alle soluzioni
In: Compliance
Sistema di gestione e privacy audit nella pubblica amministrazione
In: Compliance