A manifesto on European criminal procedure law
In: Juridiska Fakultetens skriftserie 82
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The approach intends to be aimed at understanding whether the system of property prevention measures is characterized and inspired by respect - in the strict sense - of the rule of law or more by legitimizing the objectives of criminal policy and, with it, the need for efficiency , even at the cost of having to "sacrifice" some guarantees. Finally, it remains to be understood whether the requirements of the rule of law can, however, be met by finding a possible balance with the needs of prevention, efficiency, even beyond the typical criminal law but in the necessary respect of constitutional guarantees.
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Oggetto della ricerca è la rilevanza nell'ambito del diritto penale del principio di precauzione. Quest'ultimo deve la sua diffusione e popolarità al fatto di presentarsi come criterio guida al problema del rischio e dell'incertezza. L'esigenza di adottare scelte normative in condizioni di incertezza scientifica è infatti oggi ineludibile. Si cercherà in primo luogo di circoscrivere l'oggetto dell'indagine analizzando il rilievo che il principio di precauzione ha a livello legislativo e giurisprudenziale. Quindi si analizzeranno le problematiche che il ricorso allo stesso suscita con riferimento alla struttura classica del reato e legate al contesto di incertezza nel quale viene invocato. Tali problematiche si riferiscono alla possibilità o meno di dare rilevanza al modello del reato di pericolo, alla ricostruzione del nesso causale e all'influenza che il principio di precauzione può determinare nell'accertamento dell'elemento soggettivo delle colpa. Si concluderà l'analisi analizzando le diverse posizioni assunte dalla dottrina italiana circa l'opportunità o meno dell'intervento penale in contesti di incertezza scientifica, individuando, in caso di risposta affermativa, le modalità di intervento. ; The precautionary principle states that if an action or policy has a suspected risk of causing harm to the public or to the environment, in the absence of scientific consensus that the action or policy is harmful, the burden of proof that it is not harmful falls on those taking the action. This principle allows policy makers to make discretionary decisions in situations where there is the possibility of harm from taking a particular course or making a certain decision when extensive scientific knowledge on the matter is lacking. The principle implies that there is a social responsibility to protect the public from exposure to harm, when scientific investigation has found a plausible risk. In some legal systems, as in the law of the European Union, the application of the precautionary principle has been made a statutory requirement. Transposed in a criminal law context precautionary principle meets him with the characteristics of this branch of law. Criminal law is in fact a retrospective law and the classic type of crime (behaviour and event) clashes with a criminal policy time to avoid harmful events. The first stage of the research will be the analysis of actual characteristics of criminal law with particular regards to the meaning of that principle, according to the law and to the case law. The second proposal of the present project is to investigate whether the criminal intervention is feasible in case of scientific uncertainty, according to the different points of view of the Italian doctrine and I will try to identify a method of intervention, if it is possible.
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Dottorato di ricerca in Diritto dei mercati europei e globali. Crisi, diritti, regolazione ; La distinzione del pubblico dal privato rappresenta uno dei capisaldi della modernità giuridica. Una "grande dicotomia", di cui si trova traccia nei codici pre-Repubblicani, nella Costituzione, nelle leggi ordinarie e finanche nelle Convenzioni post-belliche. Nel quadro giuridico post-moderno, tuttavia, la distinzione del pubblico dal privato è divenuta vieppiù dispendiosa e gravida d'incertezze. Orfana dei capisaldi teorici ottocenteschi che la sorreggevano, sembra conservare un'efficacia puramente evocativa, apparendo ormai incapace di descrivere i confini e le ragioni della sua esistenza. Nel diritto penale, però, essa mantiene una forte centralità applicativa, operando (a tacer d'altro) da spartiacque tra il severo statuto penale della Pubblica amministrazione, e quello dedicato alle società di diritto privato. Lo studio che si propone, pertanto, ambisce a individuare le caratteristiche e la funzione che la distinzione del pubblico dal privato assolve nel diritto penale, eleggendo quale suo principale campo d'indagine i delitti a soggettività ristretta contenuti (anzitutto) nel Titolo II del codice Rocco. In buona sostanza, si cercherà di verificare a che condizioni, e secondo quali limiti, questa dicotomia possa conservare una sua validità teorica, e una qualche utilità pratica, nel sistema giuridico in cui ci si trova a operare. ; The Public-Private Law Divide represents one of the cornerstones of legal modernity. A "great dichotomy", traces of which can be found in the pre-Republican codes, in the Constitution, in the ordinary laws and even in the post-war Conventions. In the post-modern legal framework, however, the distinction of the public from the private has become increasingly expensive and fraught with uncertainty. Deprived of the nineteenth-century theoretical cornerstones that supported it, it seems to retain a purely evocative effectiveness, appearing by now incapable of describing the boundaries and the reasons for its existence. In criminal law, however, it maintains a strong applicative centrality, operating (moreover) as a watershed between the strict penal regime dedicated to the Public Administration, and the one dedicated to private companies. The proposed study, therefore, aims to identify the characteristics and the function that the distinction between public and private offenders absolves in the criminal law, electing as its main field of investigation the offenses contained (mainly) in Title II of the penal code. Basically, efforts will be made in this thesis to verify at what conditions, and according to what limits, this dichotomy can preserve its theoretical validity, and some practical use, in the juridical system in which it is most likely to operate.
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Il presente contributo si propone di analizzare le scelte di politica criminale compiute dal legislatore in tema di gestione della crisi d'impresa, seguendo una doppia direttrice storico-comparatistica. Dopo un excursus storico che ricostruisce l'origine e l'evoluzione della bancarotta (figura centrale fra i reati fallimentari) in Italia, vengono analizzate le discipline di alcuni ordinamenti di Common law e di Civil law in tema di crisi dell'impresa e correlati profili penali: si tratta degli Stati Uniti, del Regno Unito, della Francia, della Germania e della Spagna. La disamina procede incentrando l'attenzione sulla riforma introdotta con il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (D.Lgs 14/2019) che dedica un Titolo apposito, il numero IX, alle disposizioni penali. Anche qui sarà dato maggior spazio ai reati di bancarotta, i quali rappresentano ancora oggi il fulcro della disciplina penale sul tema; essi si ripresentano sostanzialmente immutati nel nuovo panorama normativo. Come ultimo passaggio, vengono ricostruiti i confini dell'area di rischio penale attorno alle procedure di allerta e prevenzione della crisi, fra nuove incriminazioni, misure premiali penali e mutamenti nelle posizioni di garanzia degli organi sociali. Le innovazioni registrate sul piano penale a seguito della riforma sono, tuttavia, esigue e certamente non forniscono un'adeguata risposta alle sollecitazioni di chi, da tempo, sottolinea la necessità di adeguare il diritto penale ai profondi mutamenti che hanno interessato il retroterra civilistico. Quella del Codice è evidentemente un'occasione mancata per provare a ricucire lo strappo che si è creato, a partire dalle riforme degli anni Duemila, fra i due comparti: l'uno, il civile, orientato al risanamento e alla prevenzione; l'altro, quello penale, caratterizzato ancora da un tradizionale rigore sanzionatorio e da intenti fortemente repressivi. L'elaborato si conclude con una riflessione su un'ulteriore questione problematica: il delicato coordinamento fra le misure a sostegno delle imprese colpite dall'attuale emergenza sanitaria e le incriminazioni per bancarotta. This thesis aims to analyze the criminal policy choices made by the legislator in terms of corporate crisis management, following a double historical-comparative direction. After a historical excursus on the Italian bankruptcy criminal law, it is provided a comparative analysis of the disciplines on the business crisis and related criminal profiles of some foreign legal systems: United States, United Kingdom, France, Germany and Spain. The following chapters deal with the reform introduced by the new "Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza" (D.Lgs n. 14/2019) in the Italian legal system. The point of view adopted is once again that of criminal law. Finally, the paper concludes with a reflection on the effects that the Covid-19 pandemic produces on the criminal discipline of bankruptcy.
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Tra il IV e il VI secolo d.C., con la comminazione delle pene vengono perseguiti, consapevolmente, non soltanto obiettivi di difesa dell'ordine sociale e di prevenzione generale ma, a differenza di quanto sin qui ritenuto dalla communis opinio, anche una funzione di emenda, da intendersi in una gamma molteplice di significati che va da quello, minimale, presente già nella riflessione dei giuristi severiani, di effetto positivo della condanna per il reo a quello, ben più pregnante, riscontrabile nella legislazione imperiale, di correzione e ravvedimento del delinquente. Alla luce di questo più ampio disegno complessivo di politica criminale si può comprendere meglio, allora, la ratio dei provvedimenti di indulgentia che gli imperatori adottarono sempre più di frequente, dando luogo ad una vera e propria consuetudine, in occasione della Santa Pasqua: anche attraverso di essi, infatti, il legislatore mira, per l'appunto, all'emenda del reo, in piena adesione ai principi della religione cattolica. Il perseguimento di tale finalità fa sì che gli atti di clemenza imperiale di quest'epoca non siano espressione di mero arbitrio politico del sovrano bensì ma giustificano e fondano l'indulgenza del princeps coerentemente con l'assetto valoriale su cui si fonda il sistema penale dell'epoca. ; Between the 4th and 6th centuries AD, with the punishment of the crimes, had consciously pursued not only objectives of defense of the social order and of general prevention but, unlike what is considered by the communis opinio, also a function of amend, to be understood in a wide range of meanings ranging from the minimal, already present in the reflection of the Severian jurists to that much more significative, found in imperial legislation, as correction and repentance of the delinquent. In the light of this broader drawing of criminal policy, we can better understand the ratio of the indulgence measures that emperors adopted more and more frequently, to make it a habitual custom, during Holy Easter: even through them, in fact, the legislator aims at the delinquent amend, in full compliance with the principles of Catholic religion. The pursuit of this purpose means that the acts of imperial clemency of this era are not an expression of the mere political arbitrariness of the sovereign but they justify and base the indulgence of the emperors in a coherent manner with the value system on which the criminal system is founded in that historical period. ; Ciencias Religiosas ; Derecho
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Il presente lavoro trae origine dal dirompente ingresso della figura dell'abuso del diritto tributario sul palcoscenico penale, divenuto protagonista di una tra le più discusse rappresentazioni di cd. 'diritto penale giurisprudenziale' e portato per la prima volta in scena dal celebre filone interpretativo Dolce&Gabbana. Così, una volta introdotto il concetto generale di abuso del diritto, lo si distinguerà dalle nozioni di evasione fiscale e di risparmio (lecito) d'imposta; tre concetti fondamentali i cui rispettivi limiti e interazioni costituiranno uno dei fil rouge dell'analisi. Si darà conto, poi, dell'operato del 'diritto vivente' in materia: una stagione giurisprudenziale caratterizzata, come si vedrà, più da ombre che da luci, intrisa di frequenti contrasti applicativi (sia diacronici che sincronici) e portatrice – in conseguenza – di una forte imprevedibilità del giudizio penale per le condotte classificate come abusive. L'analisi della genesi e dell'ascesa della punibilità dell'abuso del diritto in materia fiscale costituirà poi un'occasione per proiettarsi in una più ampia riflessione sulla crisi di legalità che affligge ormai da decenni l'ordinamento penale, di cui il filone Dolce&Gabbana ne costituisce paradigmatico esempio. Dopo avere ricondotto il fenomeno dell'abuso del diritto nell'alveo della più ampia crisi che investe la scienza penale contemporanea, si tornerà ad apprezzare il dato legislativo, rappresentato dal nuovo art. 10-bis dello Statuto del contribuente. Infine, l'indagine toccherà l'interrogativo che permane, latente, sulla materia: esistono perduranti ipotesi penalmente rilevanti di condotte riconducibili al genus dell'abuso del diritto? Come si avrà modo di osservare, oltre a fornire una risposta diretta a tale interrogativo, la riflessione sarà un'occasione per procedere ad una ridefinizione – concettuale e terminologica – degli 'attori' che hanno da sempre recitato in questo complesso settore del diritto penale tributario. ; The PhD thesis draws its origin from the appearance of the tax abuse of right in criminal procedures and by becoming one of the main actors in one of the most controversial performances of cd. 'ciminal jurisprudential law', brought to our attention by the renowned interpretative branch of Dolce&Gabbana. Therefore, once introduced the general concept of tax abuse, it will be separated from the notions of tax evasion and tax savings (legal); these three fundamental concepts and their limits and interactions will be the leitmotiv of the analysis. Moreover, there will be a study on the action of the "living law": a jurisprudential season characterized, as it may be noticed, by light and shadow, full of application contrasts (diachronic and synchronic) and with a strong unpredictability on the criminal judgement for those behaviors assessed as violations. The analysis of the origin and the development of the punishability of the violation of the law in tax policy will allow a broader consideration on the crisis of the criminal law principles. After tracing back the phenomenon of violation in the broader trend that has struck contemporary criminal science, the study will concentrate on the law data represented by the new Article 10-bis of the l. 212/2000 The novelty represented by the legislative decree 128/2015 represents a fundamental achievement on the topic: not only it (finally) gives a fundamental definition of the concept of violation of law, but also the legislator has expressly stated expressis verbis the criminal irrelevance. However, the interpretation of the article 10-bis and of its interactions with the Criminal Tax Law has its own critical points. Therefore, this study will try to suggest a possible solution.
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Al giorno d'oggi i minori occupano un posto sempre più rilevante nell'agenda giuridica e politica dell'UE. La promozione e la protezione dei diritti del fanciullo è ora un obiettivo dell'Unione europea ai sensi dell'articolo 3, par. 3, del TUE. I diritti dei minori sono anche sanciti nell'articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Unione attualmente possiede molti atti normativi e non relativi ai diritti dei fanciulli o che possono avere un reale impatto sulle loro vite. Questa tesi di dottorato analizza la natura, la portata e il valore delle misure UE che riguardano i minori in due aree principali: la protezione dei minori e la giustizia penale minorile. La tesi indaga se vi è un valore aggiunto nei diritti dei fanciulli stabiliti a livello di UE e cercherà anche di offrire alcuni suggerimenti per migliorare la protezione dei diritti dei minori nell'Unione europea. ; Today children's rights occupy an increasingly prominent place on the EU legal and policy agenda. The promotion and protection of the rights of the child is now an objective of the EU as set out in Article 3.3 of the Treaty on European Union. The rights of the child are also enshrined in the article 24 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union. The EU has now many legislative documents and non-legislative acts related to children's rights or that can have the potential to impact on children's life. This Phd thesis analyzes the nature, scope and value of EU measures in relation to children in two main areas: child protection and juvenile criminal justice. It investigates if there is an added value of children's rights at EU level and it also makes some suggestions to improve children's rights in the EU.
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In: Controcorrente 41
This contribution deals with the issue of the prevention and repression of offences against cultural property and the standards which, in this regard, are emerging at the international level, particularly through the provisions of the UNODC draft "Guidelines on Crime Prevention and Criminal Justice Responses with respect to Trafficking in Cultural Property". Taking as foundation a broad concept of criminal policy, which encompasses both criminal and non-criminal measures aimed at reducing offences, the essay examines the need for a wide range of heterogeneous social, educational, technical, organizational, administrative, and civil interventions, in order to provide a sound basis for the introduction or reformation (where needed) of criminal law provisions against trafficking in cultural objects and related offences, which, in turn, should remain strictly within the limits of the parsimony principle (extrema ratio), and should be tailored upon the specificities of both offences and offenders. Finally, the need for a variety of criminal sanctions larger than the usual custodial and pecuniary ones is explored, with particular regard to bans, disqualifications, and other forms of adverse publicity.
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Today children's rights occupy an increasingly prominent place on the EU legal and policy agenda. The promotion and protection of the rights of the child is now an objective of the EU as set out in Article 3.3 of the Treaty on European Union. The rights of the child are also enshrined in the article 24 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union. The EU has now many legislative documents and non-legislative acts related to children's rights or that may have the potential to impact on children's life. This Phd thesis analyzes the nature, scope and value of EU measures in relation to children in two main areas : child protection and juvenile criminal justice. It investigates if there is an added value of children's rights at EU level and it also makes some suggestions to improve the promotion and protection of children's rights in the EU. ; Aujourd'hui les droits des mineurs occupent une place de plus en plus importante dans l'agenda juridique et politique de l'UE. La promotion des droits de l'enfant représente maintenant un objectif de l'UE, consacré dans l'article 3, paragr. 3, du Traité sur l'Union européenne. Les droits de l'enfant sont également cristallisés dans l'article 24 de la Charte des droits fondamentaux de l'Union européenne. Actuellement l'Union européenne dispose de nombreux actes législatifs et de documents non législatifs relatifs aux droits des mineurs ou qui peuvent avoir des répercussions indirectes sur la vie des enfants. Ce travail analyse la nature, la portée et la valeur des mesures de l'UE dans deux domaines principaux : la protection des enfants et de leurs droits et la justice pénale des mineurs. Le but de la recherche a été d'examiner jusqu'à quel point on peut parler d'une valeur ajoutée de la promotion des droits des enfants au niveau de l'UE, par rapport au niveau national et international et également celui de proposer de nouvelles solutions pour améliorer la promotion et la protection des droits des enfants dans l'Union européenne. ; Al giorno d'oggi, i diritti dei ...
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It is proposed in this work a methodological premise and a reflection on the problems of effectiveness of the sentence, both the application and the utility and its implementation in prison. Based on the assumption that the penalty should be applied in certain first practice, only dialogue between different sciences criminals (criminal law, criminology, criminal politics) can groped to find a type of sanction that while respecting the constitutional principles, meets the needs of effectiveness and usefulness of sanctions reaction, that the criminal policy in particular puts on the table the issue. The penalty and its implementation must be in touch (and specialize), with the personality of delinquent who lives in a reality evolution continues.The study of delinquent may allow individualization of the exact penalty, adapting to his actual personality and social danger.This is close topical in the current criminal, where dangerous generalizations should be avoided and tolerances facade, since the consummation of certain types criminal is often an expression of certain socio-cultural and geographical segments: this place is essential to analyse and understand how, the criminal sanction, and should be able to converse with his basic values. This is to not ignore the citizen and needs of social defense, so that the policy is not to consider criminal, his dignity and psychological aspects of intellectual, to achieve his real resocialization end rehabilitation. ; In questo lavoro si propone una premessa metodologica e una riflessione sui problemi legati alla effettiva efficacia della pena,sia sotto l'aspetto applicativo che della sua esecuzione e utilità nel carcere. Partendo dal presupposto che la pena deve essere innanzitutto certa ed applicata concretamente,solo il dialogo fra le diverse scienze criminali (diritto penale, criminologia, politica criminale) può tentare di individuare un tipo di sanzione che, nel rispetto dei principi costituzionali, soddisfi le esigenze di effettività e utilità della reazione sanzionatoria, che la politica criminale in particolare pone sul tavolo della questione.La pena e la sua esecuzione, devono quindi essere in contatto (e specializzarsi), con la personalità del delinquente, che vive una realtà in evoluzione continua. Solo lo studio del delinquente può consentire la esatta individualizzazione della pena, adeguandola alla sua effettiva personalità e pericolosità sociale. Questo è di stretta attualità nell'attuale panorama criminale, dove vanno evitate pericolose generalizzazioni e tolleranze di facciata, dato che la consumazione di alcune tipologie delittuose è spesso espressione di determinate fasce socioculturali e geografiche: ciò posto è fondamentale analizzare e capire in che modo la sanzione criminale debba e possa dialogare con i suoi valori di fondo. Ciò al fine di non disinteressarsi del cittadino e delle esigenze di difesa sociale, di modo che la politica criminale non si distacchi dall'uomo, dalla sua dignità e dagli aspetti psico-intellettivi, ai fini di una sua reale risocializzazione e recupero.
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In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 12, Heft 3, S. 365-369
ISSN: 1120-9488
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 41, Heft 2, S. 345-361
ISSN: 0032-325X
Summary in English.