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In: Collection de l'École française de Rome 31
In: Quaderni dell'IRSTA 1
In: Antropologia per la società 4
Il lavoro consiste nell'elaborazione di dati georadar (GPR) acquisiti nell'area compresa tra il Monte Vioz (3645 m slm) e Punta Linke (3625 m slm), nel gruppo dell'Ortles Cevedale (Alpi Centrali), allo scopo di caratterizzare il contesto glaciologico e geoarcheologico di un'area interessata da strutture antropiche realizzate nel corso della Prima Guerra Mondiale ("Guerra Bianca", 1915-1918). L'area si colloca alla testata di uno dei sottobacini orientali che alimentano il Ghiacciao dei Forni, il più esteso ghiacciaio vallivo delle Alpi Italiane. Un primo obiettivo consisteva nella definizione dell'andamento del substrato roccioso che sorregge il ghiacciaio, al fine di valutarne lo spessore in questa zona di testata. Un secondo obiettivo, di più marcato interesse geoarcheologico, era rivolto alla ricerca di evidenze associabili a strutture antropiche sepolte. Sulla base di indizi storici, infatti, si ipotizzava l'esistenza di installazioni militari dell'esercito Austro-Ungarico correlabili con le costruzioni portate alla luce nel corso di uno scavo archeologico condotto presso Punta Linke. Le ricerche, avviate nel 2006 dal Museo della Guerra di Pejo e condotte dalla Sorpintendenza Archeologica della Provincia Autonoma di Trento, hanno permesso di recuperare e preservare sia costruzioni sia reperti risalenti alla Grande Guerra. Questo lavoro di tesi è inserito in questo progetto di recupero della memoria storica degli eventi bellici e di valorizzazione dei reperti ritrovati. Le indagini GPR sono state condotte nelle estati del 2010 e 2011: la prima campagna, preliminare, ha portato all'acquisizione (da parte di altro personale coinvolto nel progetto) di 6 profili utilizzando antenne da 75 MHz e 200 MHz. Le linee sono state processate dal candidato in modo tale da progettare una nuova e più fitta campagna che si è svolta l'anno successivo (Agosto 2011). L'antenna da 200 MHz non è stata usata nella campagna del 2011 in quanto raggiungeva una profondità minore ricevendo un segnale molto più disturbato di quello dell'antenna a 75 MHz, anche a causa delle condizioni del manto nevoso. Sulla base delle riflessioni più importanti osservate nei profili del 2010 e non correlabili al substrato roccioso è stata progettata anche una griglia a maglie quadrate di 3 m di lato, per un'analisi 3D della sottosuperficie. La fase di acquisizione è stata integrata da un rilievo topografico finalizzato al posizionamento dei profili radar da acquisire. Il settaggio dello strumento è stato fatto in modo da bilanciare la necessità di illuminare il substrato roccioso con quella di avere un buon segnale all'interno della massa glaciale per evidenziare eventuali tracce di strutture. Il processing dei dati è stato effettuato tramite un pacchetto software implementato dal Dr. Roberto Francese (Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, TS) basato sul linguaggio Seismic Unix© e tramite software di imaging 3D per diagnostica medica. L'interpretazione è stata condotta linea per linea evidenziando e correlando le varie riflessioni trovate. I risultati sono discussi e interpretati criticamente, anche per affinare la metodologia Georadar in contesto glaciale e per suggerire anche altre metodologie d'indagine da affiancare ai rilievi GPR per ottimizzare l'interpretazione delle strutture individuate per fini geoarcheologici.
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In: Informatica e ordinamento giuridico
In: Serie "Atti e documentazione 8
In: I blu
" Le tecnologie informatiche, grazie all'utilizzo di Internet, soprattutto negli ultimi anni, hanno assunto il ruolo del ""dispositivo integrato di comunicazione sociale"" potenzialmente in grado di esercitare azioni di condizionamento sull'uomo. Pertanto, anche la psicologia ha attinto dal settore IT, soprattutto per quanto concerne lo sviluppo e la sperimentazioni di tecnologie in grado di interagire con il sistema nervoso centrale umano. Ciò ha dato origine a un nuovo settore scientifico, meglio noto come ""Psycho-Technology"" Anche per questo motivo, la società moderna, ha risentito in maniera determinate di questo potente mezzo di comunicazione-informazione, che ha introdotto nuovi strumenti in grado di aggregare comunità diverse con l'intento di condividere idee e finalità specifiche. Le conseguenze possono essere molteplici e tutto lascia immaginare che il conflitto del futuro sarà combattuto con le informazioni, generando uno scenario conosciuto come Psychological Warfare."
In: Salute e società
In: ricerca e spendibilità 22
In: Quaderni di studi e legislazione 16
In the framework of remote sensing, infrared (IR) cameras allow the user to sense IR radiation, similar to common cameras that sense visible light. The radiation acquired from IR cameras is related to the temperature of the observed scene through the Planck's law, in fact IR cameras are also known as "thermal cameras" for their capability of detecting information concerning the heat of the observed scene. Thermal cameras were originally developed for military purposes to detect and track targets on complex scenarios as an alternative to radar systems, in that optical systems - due to their passive nature - are more robust to countermeasures for interception. Nevertheless, over the years IR cameras have been employed also in several civilian fields. In a military context, the images acquired from IR devices are processed to reveal the presence of targets that typically cannot be easily distinguished from both clutter, spatial and temporal noise sources. The aim of automatic target detection (ATD) techniques is to furnish detections to consider reliable in a statistical approach, i.e. in terms of probability of false-alarm and probability of detection. In order to improve ATD performance, appropriate de-noising techniques and clutter removal algorithms have to be developed as a pre-processing step, since the mitigation of both noise sources (spatial and temporal) and the accurate estimation of background clutter improve the performance of ATD. In this framework, this PhD thesis is focused on pre-processing techniques developed to improve the performance of ATD techniques. The first part of the thesis is focused on a de-noising problem known in the literature as non-uniformity correction (NUC) for last generation focal-plane arrays (FPAs) IR devices. Particular emphasis has been posed on scene-based techniques since NUC is operated with the only employment of the sensed radiation. A detailed overview of scene-based NUC techniques presented in the literature is carried out highlighting advantages and drawbacks. Focusing on the performance of the NUC scene-based techniques, the Scribner's algorithm has been deeply analyzed revealing high NUC performance combined with small computational load. In relation to this NUC technique, it has been introduced the problem of ghosting artifacts which is considered as a collateral effect emerging from scene-based NUC techniques based on a statistical approach. Novel methods to mitigate ghosting artifacts are presented in this PhD thesis: (i) Bilateral filter (BF)- based de-ghosting. The bilateral filter has been employed to operate accurate spatial estimates of the FPN; (ii) Temporal statistics (TS)-based de-ghosting. Temporal statistics are computed to predict the trend of an accurate estimate of the NUC parameters. The proposed techniques have been tested and evaluated in terms of de-ghosting capability and global NUC effectiveness by means of IR experimental data sets with simulated FPN. The second part of the PhD thesis concerns a complementary topic of data processing for ATD applications: background estimation and removal in IR images. It has been adopted a well-established scheme for target detection in IR surveillance systems, that is the cascade of background clutter removal plus a strategy of target detection. In such an ATD scheme, the overall detection performance is strongly influenced by the effectiveness of the employed BEA. Particularly, the BEA and its design parameters should be chosen so as to get an accurate estimate of the background signal and to avoid biases caused by the possible presence of targets (target leakage). In this framework, it is proposed a novel method for the choice and setting of the best performing BEA in its best performing configuration for the detection of dim point targets in IR images. The proposed procedure relies on a simulation-based off-line approach. The effectiveness of the proposed BEA selection procedure is evaluated in two case studies typical of IR video-surveillance: maritime and airborne surveillance scenarios. Experimental image sequences have been acquired by MWIR cameras in order to test the proposed BEA selection criterion (BEA-SC).
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