A Malta, come in molti altri Paesi dell'Europa meridionale, i flussi migratori degli ultimi anni hanno reso le scuole molto più multietniche e multilingui rispetto a quanto lo erano in passato. La presenza dei migrant learners richiede l'impiego di misure didattiche inclusive e di politiche linguistiche che possano facilitarne l'integrazione e far sì che la scuola valorizzi le loro esperienze personali, anche a beneficio dei discenti di nazionalità maltese. In questo lavoro si prende in considerazione il caso specifico della scuola maltese, prendendo spunto anche da esperienze di altri paesi del bacino mediterraneo. Si constata che il numero crescente di migrant learners ha stimolato uno sforzo notevole da parte delle autorità educative locali per migliorare il quadro normativo delle politiche di integrazione a favore degli alunni migranti e delle loro famiglie. Tuttavia, sono necessarie ulteriori misure pratiche e utili per la scuola, sia per portare ad una conoscenza più approfondita del fenomeno e dei vantaggi che se ne possono trarre, sia per migliorare la preparazione di presidi e di insegnanti e i rapporti che essi instaurano con i genitori dei migrant learners. ; peer-reviewed
[ita] La presente tesi di dottorato approfondisce l'immigrazione e, precisamente, le politiche delle amministrazioni locali per l'accoglienza e l'integrazione sociale degli stranieri. La ricerca non affronta un argomento nuovo ma, visto il gran numero di cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari che raggiungono ogni anno l'Italia e la Spagna, le politiche per l'integrazione sociale degli immigrati (immigrants politics) hanno acquistato un significato sociale e culturale che le ha trasformate in un tema di speciale rilevanza e interesse dal punto di vista sociologico, politologico e giuridico. Nello specifico, la ricerca si concentra sulle politiche implementate nelle città di Roma e Barcellona, con il fine di comprendere le analogie e le differenze che soggiacciono al modello di politica locale specifico di ognuna di esse. I primi capitoli della tesi sono il frutto di un ampio lavoro di ricerca bibliografica orientata a ricostruire i principali approcci teorici che nell'ambito delle scienze sociali studiano lo straniero e l'immigrazione, tanto nella sua articolazione quanto nel suo impatto con la società di accoglienza. Nel primo capitolo è presentato il dibattito sulla figura dello straniero e i contributi degli autori che all'interno delle scienze sociali, hanno contribuito alla definizione dello straniero come categoria sociologica. In questa parte della ricerca lo sforzo è stato quello di collegare le riflessioni dei classici della sociologia come G. Simmel, N. Elias e W. Sombart, a quelle di autori più recenti quali Z. Bauman, A. Touraine, con lo scopo di far "dialogare" tra loro autori di differenti epoche storiche. Nel secondo capitolo è esaminata la letteratura sui discorsi politici sull'immigrazione e si approfondisce il ruolo dei mezzi di comunicazione nella diffusione di un'immagine dell'immigrazione come problema sociale e nazionale. Nello specifico, sono ricostruiti i processi che hanno contribuito a diffondere una rappresentazione dell'immigrazione legata alla criminalità e all'irregolarità degli stranieri. In questa parte del lavoro si approfondisce l'origine del discorso securitario al cui interno l'immigrazione è rappresentata come problema collegato alla sicurezza. La seconda parte della ricerca si concentra sugli aspetti interpretativi del fenomeno migratorio attraverso la ricostruzione di due casi nazionali: l'Italia e la Spagna. A questo proposito, il terzo capitolo è dedicato all'analisi delle leggi sull'immigrazione, italiane e spagnole, e alla ricostruzione delle tappe della loro evoluzione, un percorso che ha complessificato la gestione dell'immigrazione e stabilito un sistema di governance multilevel, dove le istituzioni locali e le associazioni del Terzo Settore diventano "partner" della Pubblica Amministrazione nella prestazione di servizi alle persone immigrate. In seguito, è presentata la raccolta e l'analisi del materiale empirico, attraverso una metodologia di analisi qualitativa. Nello specifico, si presenta uno studio comparativo delle politiche locali per gli immigrati delle città di Roma e Barcellona. In entrambe le città sono state realizzate interviste-semistrutturate con testimoni privilegiati appartenenti al settore pubblico e al Terzo Settore (in totale 50), operanti a livello regionale, comunale e territoriale, con il fine di individuare le peculiarità delle politiche locali per gli immigrati (reti di attori, relazioni, programmi di intervento, risorse, ecc.) implementate in ognuno dei due casi di studio. Nel capitolo quinto sono esposti i dati raccolti con le interviste, mentre i risultati dell'analisi comparativa sono presentati nel capitolo finale, mostrando analogie e differenze tra i due modelli i immigrants policy osservati nel caso di Roma e in quello di Barcellona. ; [spa] La presente tesis doctoral se centra en la inmigración, precisamente, en las políticas de las administraciones locales relacionadas a la acogida y a la integración social de los ciudadanos extranjeros. La investigación no se enfrenta a un problema nuevo en sí, sin embargo dado el gran número de ciudadanos comunitarios y no comunitarios que cada año llegan a Italia y España, las políticas locales para la integración social de las personas recién llegadas han adquirido un significado social y cultural que las convierte en un tema de especial relevancia e interés desde el punto de vista sociológico, polito1ógico y jurídico. Concretamente, el estudio se centra en las políticas implementadas en las ciudades de Roma y Barcelona, con el fin de comprender las similitudes y las diferencias que subyacen detrás del modelo de política local específico de cada una de ellas. Los primeros capítulos de la tesis son el fruto de un amplio trabajo de investigación bibliográfica con el fin de reconstruir los principales enfoques teóricos que en el ámbito de las ciencias sociales estudian el extranjero y la inmigración, tanto en su articulación cuanto en su impacto en la sociedad receptora. En el primer capitula se presenta el debate sobre la figura del extranjero, así como las contribuciones de los autores que, dentro de las ciencias sociales, han contribuido a la definición del extranjero coma una categoría sociológica. Esta parte de la investigación consiste en conectar la reflexión y los aportes de los clásicos de la sociología como Simmel, Elias y Sombart a las de autores más recientes como Bauman y Touraine, en el intento de hacer "dialogar" a los autores de diferentes épocas históricas. En el segundo capitula se examina la literatura sobre los discursos políticos en torno a la inmigración profundizando el papel de los medios de comunicación en la difusión de una imagen de la inmigración como problema social. En concreto, se han reconstruido los procesos que han contribuido a la propagación de una representación de la inmigración relacionada a la criminalidad y a la irregularidad de los extranjeros. En esta parte del trabajo, se ha profundizado en el origen del discurso securitario en el que la inmigración está representada coma problema social enlazado a la seguridad. La segunda parte del trabajo de tesis se concentra en la cuestión interpretativa del fenómeno migratorio mediante la reconstrucción de dos casos nacionales: Italia y España. A este propósito, se ha dedicado el tercer capitula al análisis de las leyes de extranjería, italiana y española, hallando las etapas de un recorrido que ha vuelto más compleja la gestión de la inmigración y ha establecido un sistema de gobernanza multinivel en la que las instituciones locales y las entidades del Tercer Sector Social se convierten en "aliados" de las administraciones públicas en la prestación de servicios a las personas inmigradas. Posteriormente, se ha recopilado y analizado el material empírico a través de metodologías de análisis cualitativas. En concreto, se lleva a cabo un estudio comparativo entre las políticas locales para los inmigrantes de la ciudad de Roma y las de la ciudad de Barcelona. En ambas ciudades se han realizado entrevistas semiestructuradas con actores clave tanto públicos, cuanto del Tercer Sector Social (en total 50), operativas tanto a nivel autonómico como municipal y territorial, con el objetivo de reconstruir las peculiaridades de las políticas locales para los inmigrantes (redes de actores, recursos, relaciones, programas de intervención). En el capítulo siguiente se exponen los datos recopilados con las entrevistas, mientras que los resultados del análisis comparativo se muestran en el capítulo de conclusiones, destacando similitudes y diferencias entre los dos modelos de política inmigratoria observados.
In questo contributo su Freire, si cercherà di analizzare la sua pertinenza per una educazione indirizzata verso la giustizia sociale in Europa, e precisamente nel Mezzogiorno di questo continente, ed alcuni parti del resto del bacino del Mediterraneo. E la località dove si è svolto questo convegno, nelle vicinanze di Napoli, ha offerto una cornice ideale per questo tipo di discorso. Napoli è sempre stata una città molto rappresentativa di quel Mezzogiorno a cui farò riferimento in questo contributo, anche se farò riferimento al Mezzogiorno nella sua concezione più ampia, una concezione che va al di là dei confini nazionali. ; N/A
The sudden flourishing of the Egyptian economy in the mid-nineteenth century and the opening of the Suez Canal in 1869 gave the impetus to a lively emigration of Maltese workers, artisans and merchants to Egypt. Many of them took part in the founding of the township of Porto Said and the smaller towns of Ismailia and Suez; others settled in the two great cities of the country, Alexandria and Cairo. On the eve of the Second World War there were found in Egypt about 20,000 people of Maltese origin. Except for those that they had Italian, French or Austrian father, these Egyptian Maltese were counted as British subjects. This political name turns out to be naturally misleading when it is kept in mind that most of these so-called English not only ignored the English language, but had also abandoned the use of their hereditary language, instead using Italian as a domestic idiom, and French as vehicular language and culture. This is a significant factor for the political history of Malta in the sense that the linguistic realization of the nationalist ideals of Fortunato Mizzi's party took place in Egypt. ; N/A
La presente tesi di dottorato approfondisce l'immigrazione e, precisamente, le politiche delle amministrazioni locali per l'accoglienza e l'integrazione sociale degli stranieri. La ricerca non affronta un argomento nuovo ma, visto il gran numero di cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari che raggiungono ogni anno l'Italia e la Spagna, le politiche per l'integrazione sociale degli immigrati (immigrants politics) hanno acquistato un significato sociale e culturale che le ha trasformate in un tema di speciale rilevanza e interesse dal punto di vista sociologico, politologico e giuridico. Nello specifico, la ricerca si concentra sulle politiche implementate nelle città di Roma e Barcellona, con il fine di comprendere le analogie e le differenze che soggiacciono al modello di politica locale specifico di ognuna di esse. I primi capitoli della tesi sono il frutto di un ampio lavoro di ricerca bibliografica orientata a ricostruire i principali approcci teorici che nell'ambito delle scienze sociali studiano lo straniero e l'immigrazione, tanto nella sua articolazione quanto nel suo impatto con la società di accoglienza. Nel primo capitolo è presentato il dibattito sulla figura dello straniero e i contributi degli autori che all'interno delle scienze sociali, hanno contribuito alla definizione dello straniero come categoria sociologica. In questa parte della ricerca lo sforzo è stato quello di collegare le riflessioni dei classici della sociologia come G. Simmel, N. Elias e W. Sombart, a quelle di autori più recenti quali Z. Bauman, A. Touraine, con lo scopo di far "dialogare" tra loro autori di differenti epoche storiche. Nel secondo capitolo è esaminata la letteratura sui discorsi politici sull'immigrazione e si approfondisce il ruolo dei mezzi di comunicazione nella diffusione di un'immagine dell'immigrazione come problema sociale e nazionale. Nello specifico, sono ricostruiti i processi che hanno contribuito a diffondere una rappresentazione dell'immigrazione legata alla criminalità e all'irregolarità degli ...
Dottorato di ricerca in Società, istituzioni e sistemi politici europei XIX-XX secolo ; La ricerca ricostruisce la ripresa dell'emigrazione italiana in Europa negli anni compresi tra il 1945 e il 1957, dedicando uno spazio particolare alle politiche con cui le istituzioni italiane governarono il fenomeno. Viene inizialmente fornito il quadro statistico di riferimento e viene approfondito il dibattito storiografico con cui gli studiosi hanno letto la ripresa dell'emigrazione continentale, intrecciandola con la seconda guerra mondiale, l'integrazione europea, la ricostruzione post-bellica, la dimensione politica delle questioni prese in esame. Il lavoro prosegue con la messa a fuoco della nuova politica migratoria portata avanti nel periodo post-bellico, passando dalla sua elaborazione alla concreta messa in pratica, dalle posizioni delle forze politiche e sociali all'evoluzione delle istituzioni pubbliche cui vennero attribuite competenze in materia. Successivamente, viene approfondita la macchina organizzativa che - entro i confini nazionali – costituì il "fronte interno" della nuova politica migratoria, analizzando nello specifico l'attività di alcuni uffici periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, come gli uffici del lavoro e della massima occupazione e i centri di emigrazione. Infine, vengono ricostruite origini e conseguenze di alcuni accordi bilaterali per l'emigrazione firmati dai governi italiani con Francia, Svizzera, Belgio, Gran Bretagna, Cecoslovacchia e Germania federale. ; The research delineates the resumption of Italian emigration in Europe between 1945 and 1957. The chief subjects are the public politics elaborated by Italian institutions to administer this new emigration. Beginning, the statistic dimension and debate between historians are pointed out. The debate is connected with second world war, European integration, post-war reconstruction, the politic size of the matters. In the next part, the new migration politics are probed, discussing their origin and enforcement, the position of the social and political organizations and the evolutions of public institutions that admninistrated the emigration. Afterwards, the "organizational engine" is pointed out, describing the activities of the local offices of Italian Ministry of Labour, like labour offices and emigration centres. In the last part, the origins and evolution of emigration bilateral agreements are delineated, describing agreements between Italy and France, Switzerland, Belgium, United Kingdom, Czechoslovakia and West Germany.
Southern immigration in Turin in Italy in the economic miracle. The case of Sardinia during the season of Rinascita. The aims of this work to analyze the Italian migration phenomenon during the 1950s and 1960s of the twentieth century. Italian emigration was a social phenomenon of great importance in the Italian society and the analysis of the history of migration in its various economic, social and political, he joined the Italian national history. It is a known fact that Italy was a nation of great emigration from the nineteenth century to the present day and therefore in the following work I have tried to reconstruct the history of Italian emigration during the second world war. This topic is devoted the first chapter of this work. At the end of World War II, Italy was a poor and agricultural nation and the lack of jobs pushed the Italians to emigrate to Europe and northern Italy to obtain better living conditions. The emigration of Italian workers was at the base of Italian foreign policy and the President of the Italian Government Alcide De Gasperi, who shook economic agreements with European countries to encourage the emigration of the Italian workforce. After the catastrophe of Marcinelle the emigration to northern Italy (more precisely to the city of Turin) represented an important alternative to emigration to Europe. Immigration to the city of Turin is dedicated the second chapter of this work. The city of Turin during the fifties and sixties of the twentieth century was hit by a large flow of migrants coming from southern Italy. Italians from southern Italy went to Turin to look for a job, a home and a better future. With immigration in Turin were born numerous problems: immigrants were living in old houses in the historic center of Turin, were heavy jobs that did not guarantee good living conditions, also the relationship between Italians from southern Italy and the Turin population were very difficult. After analyzing the Southern Italian Immigration in Turin, in the third chapter of this work, I have tried to describe the events and stories of the many Sardinian arrived in Turin during the fifties and sixties of the twentieth century to look for a job and better living conditions. The Sardinians in Turin managed to integrate into the city and were praised for their qualities of honesty, hard work, seriousness and for their intellectual abilities.
La detenzione amministrativa degli stranieri, pur condividendo il carattere tipicamente afflittivo e stigmatizzante delle pene, non si fonda sulla commissione di un reato e non gode delle medesime garanzie previste dal sistema della giustizia penale. Nel nostro ordinamento l'inadeguatezza della legislazione, l'ampio margine di discrezionalità rimesso all'autorità di pubblica sicurezza, nonché il debole potere di sindacato giurisdizionale rimesso all'autorità giudiziaria, raggiungono il loro apice problematico nell'ambito delle pratiche di privazione della libertà personale che hanno per destinatari gli stranieri maggiormente vulnerabili, ossia quelli appena giunti sul territorio e il cui status giuridico non è ancora stato accertato (c.d. situazione di pre-admittance). E' proprio sulla loro condizione che il presente lavoro si focalizza maggiormente. Le detenzioni de facto degli stranieri in condizione di pre-admittance sono analizzate, nel primo capitolo, a partire dal "caso Lampedusa", descritto alla luce dell'indagine sul campo condotta dall'Autrice. Nel secondo capitolo viene ricostruito lo statuto della libertà personale dello straniero sulla base dei principi costituzionali e, nel terzo capitolo, sono analizzati i principi che informano il diritto alla libertà personale nell'ambito delle fonti sovranazionali, con particolare riferimento al diritto dell'Unione Europea e al sistema della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Sulla scorta dei principi indagati, nel quarto capitolo è tracciata l'evoluzione legislativa in materia di detenzione amministrativa dello straniero in Italia e, nel quinto capitolo, è approfondito il tema dei Centri dell'immigrazione e delle regole che li disciplinano. Nelle conclusioni, infine, sono tirate le fila del percorso tracciato, attraverso la valutazione degli strumenti di tutela in grado di prevenire le pratiche di privazione della libertà informali e di garantire uno standard minimo nella tutela della libertà individuale, anche nelle zone di frontiera del nostro ordinamento. ; This thesis focuses on the issue of the legality of migrants' detention immediately following disembarkation on EU shores. Under Italian practice, this phase is one of those where access to justice and legal advice are poorly protected, so that under the justification of necessity and urgency, cases of unlawful deprivation of liberty frequently take place without any legal basis and judicial review. This has been the case at the Immigration Centre located on Lampedusa Island in recent years, where under the label of 'reception' in reality migrants have been subjected to unlawful detention. As personally observed by the author, who carried out some fieldwork research within this Centre, the above situation has represented a case of arbitrary detention in breach of the principles established in the Italian Constitution and in International Conventions, in primis in the case law under the European Convention of Human Rights. This thesis builds on the Lampedusa case study with the aim of suggesting better ways to protect migrants' personal liberty. Starting from the evaluation of the general legal safeguards available in the field of immigration detention in Italy, this thesis criticizes the habeas corpus system, specifically addressed to those who are in limbo' between the arrival at the border of Europe and the determination of their individual legal status. It concludes that in Italy a migrant's right to personal liberty is undermined by the lack of legal remedies in the Italian system.
A ridosso del 1917 per molte socialiste e successivamente per le comuniste, Il Paese dei Soviet si afferma quale modello politico da imitare anche per quanto concerne la parità di genere. Un ruolo che l'Urss mantiene ben saldo esercitando, anche sotto questo profilo, un indubbio fascino sull'emigrazione femminile antifascista. Partendo da queste premesse, il saggio si articola in due parti.Il primo e il secondo paragrafo delineano le principali coordinate del dibattito sull'emancipazione, si soffermano sui caratteri del nuovo modelo femminile e sulla fondazione di una nuova tradizione femminista che trova nel simbolo dell'8 marzo la propria legittimazione. Il terzo parágrafo si concentra, invece, sulla circolazione e l'assimilazione del modello femminile sovietico da parte delle militanti. Le lettere dall'Urss, in special modo, confermano una fedele adesione all'immagine della donna nuova che si riflette sull'autorappresentazione delle militanti, le quali spesso ancora ignare delle condanne subite negli anni del Terrore staliniano, informano entusiaste familiari e amici sulle opportunità e sulla autonomia acquisita. L'esperienza migratoria ebbe però in molti casi risvolti tragici e molte militanti finirono nella fitta rete della repressione staliniana. ; A ridosso del 1917 per molte socialiste e successivamente per le comuniste, Il Paese dei Soviet si afferma quale modello politico da imitare anche per quanto concerne la parità di genere. Un ruolo che l'Urss mantiene ben saldo esercitando, anche sotto questo profilo, un indubbio fascino sull'emigrazione femminile antifascista. Partendo da queste premesse, il saggio si articola in due parti.Il primo e il secondo paragrafo delineano le principali coordinate del dibattito sull'emancipazione, si soffermano sui caratteri del nuovo modelo femminile e sulla fondazione di una nuova tradizione femminista che trova nel simbolo dell'8 marzo la propria legittimazione. Il terzo parágrafo si concentra, invece, sulla circolazione e l'assimilazione del modello femminile ...
In the great challenge for integration, European cities are at the forefront. The foreign population in the cities is constantly increasing and today already exceeds 30% in Berlin, Vienna and London. Local administrations therefore play an increasingly important role in managing increasingly complex integration. Integrating foreigners in fact requires the commitment to coordinate policies that regard very different areas: first reception, education, the labor market, health services, combating segregation. This volume deals with the topic of growing urban diversity, trying to answer some crucial questions: what problems do cities face in facing the challenge of integration? How can successful experiences be enhanced? And how can dialogue between cities, regions, national governments and European institutions be improved?
In Poland, in the last 25 years, theologians, lawyers, sociologist and psychologists have discussed significant changes in the field of marriage and family. The political transformations caused not only economic development, but also cultural transformation and globalization of social phenomena. Among such issues there is the problem of the emigration of young polish citizens. Apart from the positive economic and cultural aspects of working abroad, some negative influence on the strength and unity of the families has been observed. In the article effort was made to examine the impact of labor migration on the reorientation of the general family in the light of matrimonial nullity processes, where the emigrant was involved as the Petitioner or the Respondent party. The author`s conclusion is that it is the last chance to create and put into practice, as soon as possible, the modern and interdisciplinary program of pastoral care directed to the families of the migrants, especially the new generation. ; In Poland, in the last 25 years, theologians, lawyers, sociologist and psychologists have discussed significant changes in the field of marriage and family. The political transformations caused not only economic development, but also cultural transformation and globalization of social phenomena. Among such issues there is the problem of the emigration of young polish citizens. Apart from the positive economic and cultural aspects of working abroad, some negative influence on the strength and unity of the families has been observed. In the article effort was made to examine the impact of labor migration on the reorientation of the general family in the light of matrimonial nullity processes, where the emigrant was involved as the Petitioner or the Respondent party. The author`s conclusion is that it is the last chance to create and put into practice, as soon as possible, the modern and interdisciplinary program of pastoral care directed to the families of the migrants, especially the new generation. ; In Poland, in ...
The shift from the continent of emigration to the continent of immigration marks the change of an era for Europe. Since 1945, tens of millions of immigrants have reached Western Europe, at first from other European regions, then from every corner of the world. Thus, a remarkable social transformation took place: the (ultimate) birth of multi-national, multi-racial, multi-cultural, multi-religious societies. For a long time, governments and companies demanded that immigrants be only temporary, so as to have a mass of precarious, barely integrated, vulnerable workers. Such demand, strongly restated over the past few years, was fiercely opposed by immigrant populations, who responded with a wider social rooting. The same applies to the similar demand by the powers that be to impose on immigrants differential exploitation and any sort of discrimination, opposed by a long chain of struggles and upheaval. Over the course of decades, set on the background of the unsolved great crisis of 2008, this conflict has escalated, until the "question of immigration" has turned into a military question, to be fixed with the intervention of the navy and border police. This paper states that the stakes are now too high: either we go back to a model of society and state based on brutal "racial" and class oppression, or we go towards a society finally freed from any kind of oppression. ; Il passaggio dal continente di emigrazione al continente di immigrazione è stato un enorme cambiamento per l'Europa. Dal 1945, decine di milioni di immigrati sono arrivati in Europa occidentale, prima di altre regioni europee, dopo dei quattro angoli del mondo. Così si è verificata un'enorme trasformazione sociale: la nascita (definitiva) di società multinazionali, multirazziali, multiculturali, multireligiose. Per molto tempo i governi e le aziende hanno voluto che gli immigrati fossero solo temporanei, per avere una massa di lavoratori precari, poco integrati e vulnerabili. Questa rivendicazione, tornata con forza negli ultimi anni, ha incontrato l'orgogliosa resistenza delle popolazioni immigrate, che hanno creato un sempre maggiore radicamento sociale. Lo stesso vale per l'analoga rivendicazione dei poteri istituiti di sottoporre le popolazioni e i lavoratori migranti a uno sfruttamento differenziato e ad ogni tipo di discriminazione, che sono state affrontate con lotte e ribellioni. Per decenni, nel fondo minaccioso della grande crisi irrisolta del 2008, questo conflitto si è aggravato fino a trasformare la "questione immigrazione" in una questione militare, che deve essere risolta con le marine militari e la polizia di frontiera. Questo articolo spiega che c'è tanta cosa in gioco: o torniamo a un modello di società e stato basato sulla più brutale oppressione "razziale" e di classe, oppure passiamo a una società definitivamente liberata da queste e altre forme di oppressione ; A passagem de continente de emigração a continente de imigração foi para Europa uma mudança enorme. Desde 1945, chegaram è Europa ocidental dezenas de milhões de imigrantes, antes de outras regiões europeias, depois dos quatro cantos do mundo. Assim se verificou uma transformação social enorme: o nascimento (definitivo) desociedades multinacionais, multirraciais, multiculturais, multirreligiosas. Durante um longo período, os governos e as empresas pretenderam que os imigrantes só fossem temporâneos, para poder dispor de uma massa de trabalhadores precários, pouco integrados, vulneráveis. Esta pretensão, que tem voltado com força nos últimos anos, encontrou a orgulhosa resistência das populações imigrantes, que criaram um enraizamento social cada vez maior. O mesmo vale para a pretensão similar dos poderes estabelecidos de submeter as populações e os/as trabalhadores/trabalhadoras migrantes a uma exploração diferencial e a todo tipo de discriminações, que foram encaradas com lutas e rebeliões. Durante décadas, no fundo ameaçador da grande crise não resolvida de 2008, esse conflito piorou até transformar a "questão imigração" numa questão militar, que deve ser solucionada com as marinhas militares e as polícias de fronteiras. Este artigo explica que há muita coisa em jogo: ou voltamos a um modelo de sociedade e estado baseado na mais brutal opressão "racial" e de classe, ou vamos para frente para uma sociedade definitivamente liberada dessas e outras formas de opressão.
Immigrants from outside the European Union in Italy have higher reported crime rates, especially illegal immigrants, than the Italian population. For some crimes, such as pushing drugs or exploitation of prostitution, hich provide requested services and are crimes without victims, the higher rates might be explained by noting that illegal markets are typically marginal and find their workers among marginal groups in society. There are then two possible consequences of the larger involvement of immigrants in these illegal markets: the immigrants substitute for native labor an the amount of crime remains the same, or they add their own activity to the existing illegal activity and the total amount of crime increases. With aggregate data for the 95 Italian provinces for the nineties (1991-2000) the paper considers whether, controlling for previous years crime rates the (growing) presence of immigrants contributes to the total amount of crime. The five crimes considered are exploitation of prostitution and drug offenses, as the main crimes involving illegal services, car theft as a crime in which the number of unreported crimes is minimal, murder and robbery. Crime rates and presence of strangers are modeled as separate endogeneous processes, and only positive links between these two processes provide evidence that immigrants contribute to crime rates beyond had would be predicted by the substitution hypothesis. Only in the case of exploitation of prostitution there was a relationship between the percentage of immigrant and the rate of crime; for the other crimes the substitution hypothesis has been confirmed. ; Gli immigrati extracomunitari in Italia, soprattutto se irregolari, sono caratterizzati da una frequenza di denunce penali superiore a quella degli italiani. Per reati "di servizio" quali la vendita di droga o lo sfruttamento della prostituzione, le più alte frequenze di denunce possono essere spiegate dal fatto che i mercati illegali sono spesso condotti da persone marginali, il cui accesso a lavori regolari è limitato. Il coinvolgimento degli immigrati nella criminalità può comportare una sostituzione degli italiani nelle attività criminali (ipotesi della sostituzione), ovvero una aggiunta di nuovi reati a quelli preesistenti (ipotesi della addizione). Utilizzando dati aggregati relativi alle 95 Province italiane negli anni '90 (1991- 2000) questa ricerca valuta se, controllando per la criminalità preesistente, la crescita della presenza degli immigrati contribuisce alla crescita dei reati. I cinque reati considerati sono alcuni reati "di servizio" come lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione, ma anche reati che suscitano grande allarme sociale, come l'omicidio e la rapina, ed un reato che viene sempre denunciato, il furto d'auto. I tassi di denunce dei reati e la presenza di stranieri sono modellizzati come processi endogeni separati, e soltanto legami positivi tra questi due processi costituiscono una prova che la presenza di immigrati implica un contributo ai tassi di reati che va al di là dell'ipotesi della sostituzione. Solo nel caso dello sfruttamento della prostituzione vi è una relazione tra l'incremento degli immigrati e l'aumento dei reati; per gli altri quattro reati l'ipotesi della sostituzione è confermata
This thesis analyses how Italy and France dealt with handling and controlling Italian opposition in France. Chosen time interval elapses from 1920 to 1986. During these years two political opponents' migratory waves were monitored by the two nations: anti fascist emigration and several revolutionary left wing former militants of the Seventies emigration. The thesis analysis by a long period perspective how French and Italian institutions confronted with such a phenomenon, particularly considering the issue of juridical status conferred to Italian opponents abroad. During analysed period Italy and France operated in a precise diplomatic context characterised by the multiplication of bilateral and multilateral interrelations that progressively became more and more crucial with regards to the states' management of political emigration. Carried out analysis will underline continuity and breaches of this relation. Thesis first part analyses Italian Reign period from 1870 to end of Second World War. Introduction will mark the origin of asylum key principles that precedes chosen historical period but is fundamental to analyse the juridical frame of France and Italy future steps. First and Second Chapter focus on years between 1920 and 1940, with particular attention to political emigration handling by a bilateral (Chap. 1) and by a multilateral perspective (Chap. 2). Thesis Second part focuses on Republican Italy. The Introduction retraces juridical frame partial changes and focuses on asylum debate in the Italian Constituent. Analysis of political emigration handling will be carried out both from a bilateral (Chap. 3) and multilateral perspective (Chap. 4). ; Ce travail de recherche plonge ses racines dans l'analyse de la typologie d'accueil particulière dont ont bénéficié les exilés politiques italiens des années 1970-1980. La problématique à la base de cette thèse se propose de comprendre si la politique française d'accueil de ces années-là peut être considérée comme un fait nouveau ou si, au contraire, elle est à ...
This chapter describes the history of italian emigration since the second world war. Emigration after the war depended on many social and economic variables, as well as the difficulties of integration in the countries to which they emigrated. Those leaving often only hoped to scrape together small amounts useful for planning their future and that of their own family. Those countries who received the immigrants, did not want them to remain for too long: the countries that welcomed manpower did so under strict conditions and by linking the immigrant presence to contracts of employment. In the 60s and 70s italian emigration was less precarious, but after the economic crisis (1973) a lot of people was forced to return to Italy. The characteristics of the relationship between multilingualism and emigration in this period are very much influenced by social and political conditions.