Dall'esistenza alla morale: studi sull'etica del Novecento
In: Il confronto 6
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In: Il confronto 6
In: Relazioni e significati
In: Studi 12
This volume aims to provide a framework for the production of Italian literature in the field of Military History in the period 1960-1984 ; INTRODUZIONE: Questo volume si propone di fornire un quadro della produzione storico-militare italiana dal 1960 al 1984, che sia nel medesimo tempo uno strumento di lavoro, un'occasione di riflessione e uno stimolo allo sviluppo della disciplina, con un' apertura essenziale agli studi di sociologia militare e alle materie tradizionalmente considerate ausiliarie della storia militare, ma non per questo meno importanti [.] Con la pubblicazione di questa Bibliografia italiana di storia e studi militari 1960-1984 il Centro intende offrire un nuovo contributo di interesse generale. Il primo risultato ? indubbiamente di tipo quantitativo: tremila titoli apparsi in 25 anni sulla storia militare italiana degli ultimi due secoli non sono pochi, specie se si tiene conto del fatto che sono stati esclusi dalla ricerca quotidiani, settimanali e quindicinali e buon numero degli articoli pi? brevi apparsi sulle riviste militari e combattentistiche, oltre che la produzione di minore interesse scientifico. Va inoltre tenuto presente che questa Bibliografia non pretende di essere completa: una parte della produzione pubblicata presso editori minori o in periodici a diffusione limitata certamente sfuggita, i criteri seguiti nella selezione delle opere prese in considerazione sono inevitabilmente soggettivi e le pur numerose competenze, su cui si ? basato questo lavoro hanno sicuramente lasciato delle lacune. Anche con mezzi assai maggiori di quelli del nostro Centro, che vive soltanto sull'entusiasmo dei suoi collaboratori, una Bibliografia generale conserverebbe comunque margini di soggettivit? e lacune diverse Il secondo e pi? importante contributo di questa Bibliografia ? la documentazione della ricchezza e vivacit? dei filoni di ricerca che interessano la storia militare. Il principale ? senza dubbio quello tradizionale della ricostruzione e analisi delle operazioni delle forze armate italiane, regolari e irregolari, nelle varie campagne, attraverso relazioni ufficiali, studi e memorie di protagonisti di vertice e di base; ma accanto vanno ricordati gli studi sulle istituzioni militari e sulla politica di difesa, poi quelli sui militari di mestiere e di leva, sulla cultura militare nazionale, sull'industria bellica e l'incidenza socio-economica delle spese di difesa. E non bisogna dimenticare le varie forme di antimilitarismo, i movimenti pacifisti e la contraddittoria problematica suscitata dalla prospettiva di un conflitto nucleare. N? ? stato dimenticato un altro settore fondamentale e spesso sottovalutato, talora confuso con il collezionismo commerciale o fine a s? stesso: le ricerche su aspetti minori e concreti della vita militare quotidiana, dalle uniformi all' armamento individuale, dalle caserme alla cura del morale, fino ai servizi logistici e di assistenza. In questo campo probabilmente occorrer? scavare ancora, anche se un primo passo per l'ampliamento degli orizzonti della ricerca ? stato compiuto. Un terzo contributo di questa Bibliografia ? la sottolineatura delle dimensioni internazionali degli studi storico-militari. Contro la ricorrente tentazione di limitare l'indagine in un ambito puramente nazionale, e spesso provinciale, bisogna prendere atto della ricchezza della produzione straniera sulle campagne combattute dalle nostre forze armate, o comunque sul territorio nazionale, indispensabile per una ricostruzione equilibrata. Per questo abbiamo cercato di indicare almeno parzialmente le relazioni ufficiali e gli studi sulle forze armate anglo-americane, tedesche, francesi e tutte le altre che si contrapposero o si affiancarono a quelle italiane, particolarmente nel corso della seconda guerra mondiale. Malgrado ogni sforzo dei collaboratori e curatori, le lacune di questa Bibliografia sono numerose e i criteri di selezione seguiti certamente discutibili. Sono i prezzi di un'opera pionieristica come questa, che non vuole rappresentare un punto di arrivo, ma un punto di partenza per una riflessione pi? ampia e vigile sulla storiografia militare italiana contemporanea. A coloro che utilizzeranno questa Bibliografia osiamo chiedere di non notare soltanto le opere che mancano, e gli errori di classificazione e di stampa ma anche le molte nuove indicazioni che vi troveranno.
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In: Lexis
In: 2: Biblioteca delle lettere 13
In: Biblioteca di storia agraria medievale 16
Bibliografia medievistica di storia politica e istituzionale. ; Bibliography of medieval studies on political and institutional history.
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Bibliography of medieval studies on political and institutional history. ; Bibliografia medievistica di storia politica e istituzionale.
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Bibliography of medieval studies on political and institutional history. ; Bibliografia medievistica di storia politica e istituzionale.
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Il contesto politico ed etnico in cui operano gli «AMSIASP»- La stagione della difesa nazionale -II metodo positivistico e la pubblicazione di fonti inedite -Il collegamento con le istituzioni culturali italiane- I filoni di ricerca: gli statuti medievali, la storia sanitaria, la linguistica e la topo no mastica, la storia ecclesiastica -l miti storiografici: la romanità e la venezianità dell'Istria come simboli della sua italianità. ; Atti e Memorie della Società istriana di archeologia e storia patria «, nastali 1885. kao znanstveni organ talijanske kulture u lstri, s glavnim razlogom da brani nacionalni identitet ugrozen pritiskom rastuéeg slavenstva i austrijskom politikom denacionalizacije, veé od samoga pocetka tezili su za valorizacijom regionalne dokumentarne i arheoloske bastine objavljujuéi neizdane izvore, posebno srednjovjekovne statute te studije o lokalnim umjetnickim svjedocanstvina, nastojeéi uvijek istaknuti duboki trag rimskog i venecijanskoga duha u Istri, koji se osjeéa kao neoborivi dokazi talijanstva. U tu se svrhu veoma njegovala istrazivanja lingvistickog i toponomastickog saddaja, a ta su posebno cvala,jer sejezik osjeéao kao elemenat na kojem se gradio nacionalni identitet, pa se krenulo razvoju organskog povezivanja sa glavnim centri ma talijanskog historiografskog istrazivanja- Venezia, Torino, Bologna -da se upoznaju preko granice istarska povijest i kultura te njihova veza sa zajednickom domovinom. Polazeéi od pozitivisticke metode i primajuéi pretezno priloge o institucionalnim aspektima regionalnih zbivanja, revija koja se pojavila i nametnula u casu opéeg cvata domovinske povijesti s karakteristikom osnivanja Drustava i Deputacija sa njihovim znanstvenim casopisima, uspjela je u sirokoj mjeri ostvariti planove rada koji su veé bili Rossetti-jevi i prve serije njegova »Archeografo Triestino« (1829-1837), koji je posvetio sirok prostor lstri, cija se povijest, ukljucivsi i vjersku, sada citala iskljucivo u vidu nacionalnih borbi i revindikacije talijanstva, kako potvrduju polemika o upotrebi glagoljice i diskusija historiografskih tekstova strucnjaka njemackogjezika o lokalnom srednjem vijeku.
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La politica culturale degli «Atti e Memorie» negli anni Venti e Trenta - La presidenza Salata e il tentativo di sprovincializzare la cultura storica istriana- Le nuove collaborazioni esterne e il dibattito metodo logico- L'assorbimento della Società Tstriana di archeologia e storia patria nella Deputazione di storia patria per le Venezie - Le ricerche di storia del Risorgimento elemento innovativo dal punto di vista tematico e le edizioni dei carteggi di patriotti - Il tradizionalismo degli studi medievistici e la persistenza di concezioni positivistiche- Il silenzio sull' età della dominazione veneziana- Le indagini toponomastiche e le loro implicazioni politiche e nazionali . ; Kraj Ye likog rata s pri pajanjem Istre Italiji kao posljedicom, obi ljezava znacajnu prekretnicu u povijesti izdanja »Atti e memorie« lstarskog zavicajnog arheolosko-pov ijesnog drustva, sto je uslijedilo obradom pitanja i tema kao sto su, na primjer, politicke i nacionalne borbe u 19. stoljeéu, koje se prije nisu mogie tretirati zbog austrijske cenzure, a iz kojih proizlazi objavlj ivanje velikog broja priloga o istarskom preporodu te osobito izvora poput prepiske domoljuba - pravog rudnika podataka. No osim toga, narocito u razdoblju predsjednika Salate, nastoji se deprovincijalizirati istarska kultura i zapoceti njeno otvaranje prema plodonosnom dijalogu s nacionalnom kulturom pozivaj uéi na suradnju vanjske znanstvenike, kojima je bila daleka lokalna stavrnost. Medutim, taj se program u roku od nekoliko godina iscrpio zbog Salatine politicke zauzetosti, sto mu onemuguéuje da se posveti casopisu, dok se godine 1935. u potpunosti mijenjaju sve pretpostavke razvoja ovog izdanja stapanjem Drustva s ustanovom »Deputazione di storia patria per le Venezie«, ciji je samo obican clan. Prevladavat ée, dakle, preporodna struja, pravac srednjovjekovnih studija ostaje u svezi sa zastarjelim predratnim pozitivi stickim impostacijama bez pokusaja modernizacije, dok se suvremeno razdoblje, sto se poklapa s vremenom venecijanske vlasti skoro posve zapostav lja buduéi da potvrdivanje talijan skog duha lstre putem povezanosti si Venecijom nije vise od zivotnog znacenja. Na kraju, od znacanje je politicke i nacionalne vaznosti i pozor koij se poklanja toponomastickim problemima, sto se povezuje s angazmanom istarske intelektualne elite u okviru restauracije talijanskog lika regije, po njenom misljenju - poremeéene i nagrdene nase ljevanjem stranih populacija od srednjega vijeka nadalje, koje je kompromitiralo njenu latinsku oi venetsku cistoéu. Takavi ée pl anovi , uostalom, biti blokirani izbijanjem drugoga svjetskog rata, cime se zak ljucuje ovo godiste casopisa, obiljezeno nastojanjem odgovornih osoba da bude upotrijebljen kao pomoéno sredstvo vladajuée politike radi posvemasnje talijanizac ije Istre.
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Come e perché sparisce una pratica centrale nella vita e nell'immaginario di una cultura, nel nostro caso su ballu, la danza sarda? E cosa succede quando questa memoria "tradizionale" riaffiora e si scontra con i mezzi di comunicazione di massa? La possibilità di dare risposte non banali passa attraverso la ricostruzione di trame complesse e appassionanti che si muovono fra l'analisi del rito nella sua concretezza e il ruolo che esso ha assunto come simbolo all'interno del discorso politico sardo. Il ballo diventa dunque il trait d'union grazie al quale la "tradizione" da un lato e l'autocoscienza politico-culturale dall'altro possono essere guardate diversamente e in cui l'agire dei media diviene parte attiva del gioco di costruzione delle identità. Al centro di questa trama ci sono dei corpi che sentono e che, nella danza come nella guerra, sono continuamente chiamati a dare senso alla propria esperienza e a definire la propria appartenenza. Attraverso gli strumenti della "semiotica della cultura" si delinea così quel percorso di traduzioni culturali che trae linfa dal conflitto attorno all'esistenza e al divenire della nazione sarda.
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In: Studi superiori
In: Studi politici 420
Report of PhD dissertation.Laura Baietto Una politica per le città. Rapporti fra papato, vescovi e comuni nell'Italia centro-settentrionale da Innocenzo III a Gregorio IX, Tesi di dottorato di ricerca in Storia Medievale, Università degli Studi di Torino, 2002 Giuseppe Banfo Compresenze e sovrapposizioni di poteri territoriali di qualità diversa tra X e XIII: il caso del basso Monferrato, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Torino, 2002 Francesca Dell'Acqua La vetrata tra l'età tardo imperiale e l'altomedioevo: le fonti, l'archeologia, Tesi di Perfezionamento in Storia dell'Arte Medievale, Scuola Normale Superiore di Pisa, 2001 Primo Giovanni Embriaco I vescovi di Albenga e gli sviluppi signorili nella Liguria occidentale (secoli XI-XIII), Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Torino, 2001 Antonella Ghignoli Documenti e proprietà altomedievali. Fondamenti e problemi dell'esegesi storica delle fonti documentarie nello specchio della tradizione delle carte pisane dei secoli VIII-XI, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Firenze, 2002 Vito Loré Espansione monastica e mutamenti politici. La Trinità di Cava nei suoi rapporti con i sovrani longobardi e normanni e con l'aristocrazia territoriale. Secoli XI-XII, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Firenze, 2002 Rosaria Stracuzzi Messina nel '400, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Palermo, 2001 Stefania Tamburini Le "portate" ecclesiastiche nel piviere di San Giovanni in Firenze nel 1427. Spunti per una riflessione sul patrimonio ecclesiastico della diocesi fiorentina,Tesi di dottorato di ricerca in Storia e informatica, Università degli Studi di Bologna, 2001 ; Segnalazione di tesi di dottorato.Laura Baietto Una politica per le città. Rapporti fra papato, vescovi e comuni nell'Italia centro-settentrionale da Innocenzo III a Gregorio IX, Tesi di dottorato di ricerca in Storia Medievale, Università degli Studi di Torino, 2002 Giuseppe Banfo Compresenze e sovrapposizioni di poteri territoriali di qualità diversa tra X e XIII: il caso del basso Monferrato, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Torino, 2002 Francesca Dell'Acqua La vetrata tra l'età tardo imperiale e l'altomedioevo: le fonti, l'archeologia, Tesi di Perfezionamento in Storia dell'Arte Medievale, Scuola Normale Superiore di Pisa, 2001 Primo Giovanni Embriaco I vescovi di Albenga e gli sviluppi signorili nella Liguria occidentale (secoli XI-XIII), Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Torino, 2001 Antonella Ghignoli Documenti e proprietà altomedievali. Fondamenti e problemi dell'esegesi storica delle fonti documentarie nello specchio della tradizione delle carte pisane dei secoli VIII-XI, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Firenze, 2002 Vito Loré Espansione monastica e mutamenti politici. La Trinità di Cava nei suoi rapporti con i sovrani longobardi e normanni e con l'aristocrazia territoriale. Secoli XI-XII, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Firenze, 2002 Rosaria Stracuzzi Messina nel '400, Tesi di dottorato di ricerca in Storia medievale, Università degli Studi di Palermo, 2001 Stefania Tamburini Le "portate" ecclesiastiche nel piviere di San Giovanni in Firenze nel 1427. Spunti per una riflessione sul patrimonio ecclesiastico della diocesi fiorentina,Tesi di dottorato di ricerca in Storia e informatica, Università degli Studi di Bologna, 2001
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