Copertina -- Occhiello -- Dedica -- Indice -- Introduzione -- 1. L'architettura amministrativa dell'unione bancaria -- 2. L'integrazione mediante gli apparati -- 3. L'integrazione mediante i procedimenti -- 4. L'integrazione mediante i meccanismi di accountability -- 5. I caratteri del sistema amministrativo dell'unione bancaria: un potere pubblico unificante -- Indice degli autori citati -- Volumi pubblicati.
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COVER; Sestino; Indice; Capitolo I -- L'evoluzione della politica dell'Unione europea nei riguardi della tutela dei diritti dell'uomo, specie di natura religosa; Capitolo II -- Verso un passaggio dalla tutela dei diritti umani alla disciplina indiretta del fenomeno religioso. Analisi dei modelli europei; Capitolo III -- L'evoluzione del pensiero ideologico europeo: fattori normativi, giurisprudenziali e politici incidenti.
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Cover -- Occhiello -- Dedica -- Indice -- Acronimi e abbreviazioni -- Nota per il lettore -- Introduzione -- Parte I La Politica di Sicurezza e di Difesa Comune: principi e prassi -- I La Politica di Sicurezza e di Difesa Comune nel quadro dell'azione esterna dell'Unione europea -- II Le missioni di Politica di Sicurezza e di Difesa Comune nella prassi -- Parte II Missioni di Politica di Sicurezza e di Difesa Comune e responsabilità internazionale -- III Aspetti generali della responsabilità delle organizzazioni internazionali. Il caso dell'Unione europea -- IV Gli obblighi internazionali nelle missioni di Politica di Sicurezza e di Difesa Comune -- V L'attribuzione della condotta illecita: profili generali e risvolti applicativi nel quadro delle missioni di Politica di Sicurezza e di Difesa Comune -- Conclusioni generali -- Giurisprudenza -- Fonti Normative -- Bibliografia essenziale -- Volumi pubblicati.
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L'Europa unita nata in questi ultimi anni è tuttora una creatura in fasce, vittima di un metabolismo interno ancora fragile e poco affidabile, ed esposta alle intemperie del mondo circostante. Gli individui che con tanta cocciuttaggine l'hanno forgiata, avevano una visione ben chiara quando intrapresero la loro opera di unificazione, una visione di un continente politicamente ed economicamente unito, forte abbastanza da dire la sua in ambito di politica internazionale e di reggere l'urto di economie e mercati più robusti o che attraversano una fortissima crescita. Ma se il destino prefissato per l'Europa dai suoi creatori è ben chiaro, il percorso che dovrebbe condurre ad esso si sta rivelando pieno di insidie e contrattempi, frutto anche in maniera determinante di un'identità storico-culturale ancora fragile e per la ricerca della quale si è, forse, fattomeno che in ambito economico-amministrativo. Tra le tante problematiche che deve affrontare oggi l'Europa, ce ne sono due che richiedono maggior attenzione e che destano maggiore preoccupazione: I. una costituita dalla resistenza interna al processo di unificazione che periodicamente si incespica in delle bocciature referendarie – gli esempi di Francia ed Olanda sono quelli più recenti. II. un' altra esterna, costituita dalle tensioni e dalla contrapposizione con alcune realtà estreme del mondo islamico. In ambedue i casi viene chiamata in causa l'identità dell'Europa, la ricerca di un comune denominatore storico-culturale, un tema che negli ultimi anni sta impegnando molti studiosi e pensatori, proprio perché è imperativo per le varie componenti europee trovare delle basi comuniper forgiare un'unione che dovrebbe andare al di là di una semplice architettura politico-economica. L'Europa deve sforzarsi di trovare delle radici comuni, forti abbastanza da costituire un collante duraturo tra i vari popoli che la compongono. ; peer-reviewed
Defence date: 6 October 2000 ; Examining Board: Prof. S. Cassese; Prof. M. Clarich; Prof. L.M. Díez Picazo (Supervisor); Prof. J. Ziller ; First made available online on 28 February 2018
COVER -- Quartino -- Indice -- Prefazione -- Lista abbreviazioni -- Adinolfi - La «politica comune dell'immigrazione» a cinque anni dal Trattato di Lisbona: linee di sviluppo e questioni aperte -- De Pasquale - Il trattamento degli «stranieri lungo soggiornanti» fra libera circolazione e profili economici della parità di trattamento -- Munari - Lo status di rifugiato e di richiedente protezione temporanea. La visione europea del «diritto di Ginevra» -- Giangaspero - Gli spazi per le politiche regionali in materia di tutela dei diritti sociali dei cittadini di Paesi terzi
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Cover -- Ringraziamenti -- Indice -- Introduzione -- Capitolo I - I caratteri distintivi della legalità sovranazionale -- Capitolo II - Le articolazioni del principio di legalità alla luce del rapporto tra ordinamenti giuridici -- Capitolo III - Legalità sovranazionale e legalità costituzionale -- Conclusioni -- INDICE DEI NOMI.
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Cover -- Quartino -- Indice -- Presentazione -- Peter Häberle - Verfassung "aus Kultur" und "als Kultur" - illustriert am Vorbild Italiens und am Beispiel Portugals sowie am 60 jährigen deutschen Grundgesetz - eine Projektskizze -- Dian Schefold - Das Grundgesetz und die deutsche Verfassungstradition -- Hans Meyer - Die Konzeption der Verfassungsrevision nach dem Grundgesetz und ihre Auswirkungen -- Paolo Ridola - Le suggestioni del Grundgesetz nella dottrina costituzionalistica italiana. Sessant'anni di rapporti tra le "culture" costituzionali tedesca e italianadi
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Examining board: Prof. Francis Snyder, Supervisor, Institute for Advanced Study, Berlin ; Dott.ssa Luciana Castellina, MEP and Director of the Public Agency for the Export of the Italian Cinema, Rome ; Prof. Bruno de Witte, European University Institute, Florence ; Prof. Roberto Zaccaria, University of Florence and President of Rai, Rome ; Defence date: 27 January 2001 ; First made available online on 13 January 2016.
Defence date: 10 November 2004 ; Examining Board: Prof. Yves Meny, IUE ; Prof. Manuel Braga da Cruz, Università Cattolica Portoghese ; Prof. Leonardo Morlino, Università di Firenze, co-supervisor ; Prof. Colin Crouch, IUE, co-supervisor ; First made available online on 4 May 2018 ; Quali fattori determinano l'influenza di uno Stato membro nei processi decisionali delFUnione Europea? E' sufficiente l'ampia dimensione del paese, come afferma Moracvsick? Ovvero prevalgono piuttosto variabili di natura interna, come suggerisce il domestic policy approachl La presente ricerca cerca di rispondere a tali quesiti, comparando due casi tra loro: l'Italia ed il Portogallo. L'ipotesi di fondo è che la dimensione "grande" dello Stato membro di per sé non sia sufficiente a determinare l'influenza dello stesso, e che sono piuttosto le caratteristiche proprie del quadro istituzionale e politico nazionale a determinare l'influenza effettiva che riesce ad avere. Infine, si ipotizza che la durata della membership nella Comunità / Unione costituisca un'ulteriore variabile positiva in tale quadro, facilitando l'adattamento delle istituzioni e dei processi decisionali domestici. La ricerca si divide in tre parti: la prima discute l'inquadramento teorico e metodologico del tema; la seconda è dedicata all'analisi empirica comparata dei due casi in oggetto; la terza costituisce la parte di analisi e di verifica delle ipotesi proposte. L'ambizione del lavoro presentato è di contribuire a colmare un gap della letteratura - analizzando due casi meno studiati di altri (ad es. Francia, Germania o Regno Unito) - e di contribuire alla riflessione teorica sul funzionamento dell'Unione Europea ed in particolare al filone di studi che si occupa delle relazioni tra gli Stati membri e l'Unione Europea.
COVER -- Quartino -- Indice -- Abbreviazioni -- Introduzione -- Parte Prima - Aspetti generali della politica estera di sicurezza e di difesa comune -- Capitolo 1 - Profili istituzionali della PESC - Paola Mariani -- Capitolo 2 - Gli atti della PESC - Alessandra Lang -- Capitolo 3 - I rappresentanti speciali dell'Unione Europea - Matilde Recanati -- Captiolo 4 - Il servizio europeo per l'azione esterna e il ruolo delle delegazioni dell'unione nei paesi terzi - Gianluca Rubagotti -- Capitolo 5 - Profilui istituzionali della PSDC - Sara Gradilone -- Parte Seconda - La politica estera di sicurezza e difesa comune nella prassi -- Capitolo 6 - L'Unione europea e la Cina - Antonella Forganni -- Capitolo 7 - La politica in materia di non proliferazione e controllo degli armamenti - Marco Citelli -- Capitolo 8 - Le missioni di gestione delle crisi - Sara Gradilone -- Ultimato di stampa.
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La tesi di dottorato "Unione Europea e Sanità" è uno studio sistematico del diritto alla salute e della protezione della sanità pubblica nell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea. Il primo capitolo analizza le competenze sanitarie dell'Unione Europea, introdotte per la prima volta dal Trattato di Maastricht e definitivamente sistemate all'art. 168 TFUE. La norma identifica alcuni settori specifici nei quali l'Unione può agire e altri, quali l'organizzazione dei sistemi sanitari e la fornitura di cure mediche, che rimangono in capo agli Stati membri. Il secondo capitolo esamina le deroghe e le esigenze imperative connesse alla salvaguardia della salute nel mercato interno ed è suddiviso in tre sezioni dedicate alla libera circolazione delle merci, al diritto di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi. Nella prima ci si è occupati dello sviluppo della legislazione farmaceutica. Nella seconda si sono analizzati il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali e le legislazioni statali che restringono il diritto di stabilimento degli operatori sanitari transfrontalieri. Nella terza si è rivolta l'attenzione alla mobilità dei pazienti che, attraverso la giurisprudenza della Corte di Giustizia, è stata trasfusa in un atto di diritto derivato. Il terzo capitolo si concentra sul ruolo del diritto alla salute nell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea in considerazione del valore vincolante della Carta dei diritti fondamentali. Coerentemente, si è scelto di mantenere una struttura tripartita. Nella prima sezione, ci si interroga sull'esistenza di tale diritto alla luce dei pochi casi presenti. Nella seconda, lo si analizza per il tramite delle obbligazioni di proteggere, rispettare ed adempiere, enucleate attraverso alcuni strumenti internazionali e si verifica il ruolo del principio di non discriminazione in relazione all'accesso alle cure. Nella terza, infine, si verifica il ruolo del consenso informato rispetto alla sperimentazione clinica ed alla donazione di materiale biologico. ; The thesis aims at analysing the right to health and its protection in the legal order of the European Union. The first chapter assesses EU's health competences, introduced for the first time by the Maastricht Treaty and now codified into art. 168 TFEU. It identifies some specific sectors in which the EU can act and others, as the organisation of national health systems, that remain on the scope of domestic legislation. The second chapter examines health related derogations and mandatory requirements concerning the free moment of goods, the right of establishment and the freedom to provide services. For this reason it is divided into three sections. The first is devoted to pharmaceutical products. The second analyses the mutual recognition of medical qualifications and the domestic hindrance to the establishment of health operators. The third concerns patients' mobility and how the case law of the Court of Justice has been transposed in a piece of secondary legislation. Taking into consideration the binding value of the Charter of fundamental rights, the third chapter focuses on the role of the right to health in EU law. The structure is thus consistently threefold. The first section, in the light of the few cases so far appeared, questions the existence of the right to health. In the second one, it is analysed using some international conventions in order to assess the impact of the obligations to protect, to respect and to fulfil and, eventually, the link between the principle of non-discrimination vis-á-vis the access to healthcare. The last section examines the right to informed consent in clinical trials and the donation of biological materials.