The article focuses on the campaign against gender studies and LGBT rights conducted in France and Italy by the Catholic Church together with traditionalist movements and conservative politicians. They accuse that which they call the "gender theory" of corrupting the youth and undermining the traditional family as well as sexual customs and gender identities. ; L'articolo analizza la campagna di opinione contro i gender studies e i diritti LGBT condotta in Francia e in Italia da Chiesa cattolica, movimenti tradizionalisti ed esponenti politici conservatori, che accusano quella che chiamano la "teoria del genere" di deviare gli adolescenti e minare i costumi sessuali, la famiglia tradizionale e le identità di genere.
UID/HIS/04209/2019 ; Lo studio propone una riflessione sulla famiglia come privilegiato luogo di osservazione attraverso cui raccontare la storia degli anni Cinquanta del Novecento (1946- 1962). Una particolare attenzione è stata riservata al sistema di connessioni della famiglia con le istituzioni politiche, della società e della cultura di massa, in una realtà come quella italiana in cui lo spazio privato e domestico rappresenta non solo il fulcro dell'elaborazione del pensiero politico e religioso, ma anche un fattore essenziale per la costruzione d'identità sociali, di genere e generazionali. Attraverso l'analisi e la decostruzione dei linguaggi della cinematografia prodotta dall'United States Istitution Service e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, si è inteso riflette da un lato sull'uso pubblico del privato familiare ad opera delle diverse forze politiche, e dall'altro porre l'accento sulla costruzione di modelli e stereotipi della femminilità e della mascolinità che spesso soffrono delle contaminazioni d'oltre oceano. Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto con quella politica, allo scopo d'individuare il ruolo della famiglia sia nella costruzione della mentalità collettiva che nella configurazione del sistema politico della Prima Repubblica. ; publishersversion ; published
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, le donne risultano ancora scarsamente rappresentate nei consigli di amministrazione e in posizioni di leadership, sia nel settore pubblico che privato. Il presente lavoro fornisce un'analisi dei quadri legislativi e delle misure adottate a livello europeo per far fronte al tema della diversità di genere nei consigli d'amministrazione. Risulta che, se è vero che l'uso delle quote di genere è notevolmente aumentato negli ultimi dieci anni fra i maggiori Paesi europei, è anche vero che altri paesi si sono opposti a questo sistema, prediligendo piuttosto l'utilizzo di misure volontarie. In aggiunta, lo studio ripercorre i vantaggi e gli ostacoli alla diversità di genere negli organi societari, la legislazione contro la discriminazione, le politiche nazionali sulla parità di genere e le principali raccomandazioni e iniziative europee.
INTRODUCTION: With the word homophobia or homonegativity we mean the disease, the devaluation and the hostility for the homosexuals men or women. The researches say high levels of homophobia are correlated with the belief that homosexuality is against nature (Frost, 2010; Lingiardi, 2007). This thought may induce people to act with aggressively against LG population. METHOD: The aims of our research are: first contribute to the validation of the homophobia scales and second to compare the level of homophobia in a sample of university students. Participants: Our sample was of 300 students (M = 22.82, SD = 2.83; min = 19, max = 42, Measures: An Identifying Information Form was used to collect demographic information and the Italian scale, SIMO-G and SIMO-L (Lingiardi, 2005; Lingiardi et al. in press), to evaluate the level of homophobia. CONCLUSIONS: The results show an association between religion education, politics and level of social homophobia.
Escrito en marzo de 2002, tras un viaje en Pakistán entre los refugiados afganos, este ensayo quiere documentar la labor realizada por las mujeres de RAWA (Revolutionary Association of Women in Afghanistan) y sus luchas en defensa de la laicidad, la libertad y la democracia. No es exactamente un diario de viaje. Más bien se trata de un recorrido de conocimiento que quiere establecer canales de comunicación y entendimiento en oposición a la retórica neocolonial de las bombas portadoras de civilización y el ataque a las libertades de las mujeres, que hoy ve aliados los fundamentalismos de diversos colores y matices. ; Escrito en marzo de 2002, tras un viaje en Pakistán entre los refugiados afganos, este ensayo quiere documentar la labor realizada por las mujeres de RAWA (Revolutionary Association of Women in Afghanistan) y sus luchas en defensa de la laicidad, la libertad y la democracia. No es exactamente un diario de viaje. Más bien se trata de un recorrido de conocimiento que quiere establecer canales de comunicación y entendimiento en oposición a la retórica neocolonial de las bombas portadoras de civilización y el ataque a las libertades de las mujeres, que hoy ve aliados los fundamentalismos de diversos colores y matices.
Partendo da alcuni studi preliminari sul ruolo della vergogna nella letteratura di Elfriede Jelinek e sostenendosi su alcune teorie di Luce Irigaray ed Hélène Cixous sul pensiero della differenza sessuale, il contributo indaga il binomio "Scham/Schamlosigkeit" in alcuni scritti dell'autrice austriaca, premio Nobel per la letteratura nel 2004. I romanzi Die Klavierspielerin e Lust, qui analizzati insieme ai due saggi Schamgrenzen? Die gewöhnliche Gewalt der weiblichen Hygiene e Schamlos: Die Zeit, mostrano come la violenza nella dimensione privata e apparentemente calma della famiglia austriaca sia profondamente legata alla vergogna e alla spudoratezza. In Jelinek, Scham e Schamlosigkeit assumono una dimensione sempre politica e sessuata con delle conseguenze devastanti sul corpo e sul linguaggio. I rapporti tra i personaggi che l'autrice analizza, non senza toni ironici, fanno emergere delle dinamiche sadomasochistiche e di profonda dipendenza in cui si oppongono due elementi figli del patriarcato, che si nutrono l'un l'altro: il disgusto del maschile da una parte e la vergogna del femminile dall'altra. Solo attraverso alcune, flebili parole di resistenza, voce della vulnerabilità umana, Erika e Gerti, le due protagoniste dei romanzi presi in esame, tentano, senza riuscirci, di superare "la porta della vergogna". ; Moving from specific studies on the role of shame in Elfriede Jelinek's work and referring to feminist theories by Luce Irigaray and Hélène Cixous, my paper investigates the conceptual pair Scham/Schamlosigkeit (shame/shamelessness) in selected works by the Austrian writer and 2004 Nobel Prize for Literature Elfriede Jelinek. Two novels (Die Klavierspielerin and Lust) and two essays (Schamgrenzen? Die gewöhnliche Gewalt der weiblichen Hygiene and Schamlos: Die Zeit) will be examined to show that the private violence committed in some apparently perfect Austrian families from the middle-class - depicted in Jelinek's novels - is deeply rooted in shame and shamelessness. To Jelinek shame always has a political and gendered connotation and has terrific consequences on body and language. The relationships described in Jelinek's novels reveal sadomasochistic and typically patriarchal dynamics in which masculine disgust and feminine shame stand opposite. Through weak "resistance words" the vulnerability of Erika and Gerti, the two main female characters of both the novels involved in the study, arises, and they try in vain to find a way to overcome the "shame's door" and go beyond it.
At the base of the philosophical and anthropological reflection underlying gender and sexuality is the impossibility of defining exactly the two concepts and the boundaries that separate them. If it is true that in the vulgate the 'sex' is what is defined by biology, then by nature, for what it concerns the 'gender', this concept refers to categories of cultural and social type. Contemporary thought has entered a crisis in the difficulty of uniquely defending the poles of nature and culture, and this because the criteria of normativity that had always been adopted epistemologically in the past creak before the evidence of their historical-cultural relativity. As Foucault pointed out, gender is what more than any other category has been subjected to a process of naturalization / biologicization exploited for political purposes (in the broad sense that the term can assume in the Foucaultian theory of biopower). Western society, especially starting from the modernity inaugurated by the Enlightenment, has begun to expand to all forms of knowledge a scientific approach which is only fictitiously descriptive but which in fact imposed a pre-packaged vision of reality by disguising itself as de-historicized social mechanisms. ; À la base de la réflexion philosophique et anthropologique sous-jacente au genre et à la sexualité se trouve l'impossibilité de définir exactement les deux concepts et les frontières qui les séparent. Si est vrai que dans la vulgate, le «sexe» est ce qui est définit par la biologie, donc, par la nature, en ce qui concerne le «genre», il fait référence à des catégories de type culturelles et sociales.La pensée contemporaine est entrée dans une crise dans la difficulté de défendre uniquement les pôles de la nature et de la culture, et ça, parce que les critères de normativité qui avaient été adoptés épistémologiquement dans le passé craquent avant la preuve de leur relativité historico-culturelle.Comme Foucault a souligné, le genre est ce que plus entre toute autre catégorie a été soumis à un ...