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In his History of Greece, George Grote celebrates the Athenian democracy and considers it an exemplary political regime. Grote despises oligarchy and believes that Athenian popular sovereignty has put an end to factional struggles. In particular, the reform of the courts ensured respect for the law and prevented the strongest and richest from taking power. However, the popular dikasteries were also an effective system for controlling and governing the subjects of the maritime empire. Grote compares the Athenian rule with the British Empire: both are governments of dependencies, in which the subdued states freely manage their internal affairs, but depend on the dominant state in foreign policy. The disputes between Athens and its allies were discussed in the Athenian courts where, according to Grote, the Greeks found fairness and tolerance, and were thus rewarded for the loss of their autonomy. ; Nella History of Greece George Grote celebra la democrazia ateniese e la considera un regime politico esemplare. Grote disprezza l'oligarchia e ritiene che la sovranità popolare ateniese abbia posto fine alle lotte di fazione. In particolare, la riforma periclea dei tribunali garantì il rispetto della legge e impedì ai più forti e ai più ricchi di prendere il potere. Tuttavia, i tribunali popolari furono anche un efficace sistema per controllare e governare i sudditi dell'impero marittimo. Grote paragona il dominio ateniese all'impero britannico: entrambi sono governments of dependencies, in cui gli stati sudditi gestiscono liberamente i loro affari interni, ma dipendono dallo stato dominante nella política estera. Le controversie fra Atene e i suoi alleati erano discusse nei tribunali ateniesi nei quali, secondo Grote, i greci del tempo trovarono giustizia e clemenza, e furono così ricompensati per la perdita della loro autonomia.

The paper evaluates works of ancient authors who mention and provide details of the burial of fallen soldiers in ancient Greece, and then it compares them with preserved archaeological finds. Textual analysis shows a long-term tradition of war graves on battlefields. The commanders of the troops provided funeral services in the first place, as the extradition request of bodies was equal to the recognition of defeat. In most cases both sides had enough time to take care of their fallen after the battle, but there were exceptions when the last honors were rather provisional. In addition to burial directly on the battlefield, it seems that, depending on the circumstances, the removal of the remains to the hometown or burial outside the battlefield and outside the home also applies. The tombstones could have various forms, in the case of collective burials, tumuli with stelae bearing the names of the deceased were preferred, in the case of burial of military commanders, tombstones took the form of a monumental statue. Cremation burial is thought to have prevailed over inhumation. ; L'articolo valuta le menzioni nelle opere degli autori antichi, che forniscono dettagli sulla sepoltura dei soldati caduti nell'antica Grecia e le confronta con i reperti archeologici conservati. L'analisi testuale mostra una lunga tradizione di tombe di guerra sui campi di battaglia. I comandanti delle truppe provvedevano principalmente ai servizi funebri , poiché la richiesta di consegna dei corpi era uguale al riconoscimento della sconfitta. Nella maggior parte dei casi entrambe le parti avevano abbastanza tempo per prendersi cura dei loro caduti dopo la battaglia, ma vi erano anche eccezioni nel qual caso gli ultimi onori erano piuttosto provvisori. Oltre alla sepoltura direttamente sul campo di battaglia, sembra che, a seconda delle circostanze, vi fosse anche il trasferimento dei resti nella città natale o la sepoltura fuori dal campo di battaglia e fuori casa. Le lapidi funerarie potevano avere varie forme, nel caso di sepolture collettive si preferivano tumuli con stele recanti i nomi dei defunti, nel caso di sepolture di comandanti militari le lapidi assumevano la forma di una statua monumentale. Si pensa che la sepoltura per cremazione abbia prevalso sull'inumazione.

At the heart of debates concerning identity and autochthony in ancient Greece, often we find Gaia, the Earth as a generating goddess, but also as the ever-sure foundation for goddess and humans, i.e. the civic earth. At the theogonic level, from Earth and Uranus immortal gods are generated; according to myths of foundation, from Earth first humans derive, the gegeneis or also the autochthonous. At the political level, gaia patris, the earth of fathers, seems to legitimate the function of offspring from earth. The so-called "orphic" meditation modifies the concept of genos and the couple Earth-Uranus presents a sort of displacement in advantage of Uranus-Sky. ; Al centro dei dibattiti su identità e autoctonia nella Grecia antica spesso è Gaia, la Terra, dea generatrice, ma anche «sede stabile di dèi e di uomini», e di qui, probabilmente, terra civica. A livello teogonico, da Gaia e Urano nascono gli dèi immortali; nei miti di fondazione, da Gaia nascono i primi uomini, i gegeneis o autoctoni; a livello "politico", gaia patris, la terra dei padri, legittima la funzione di discendenza della terra. Nella riflessione "orficaE, si modifica il concetto di genos e la coppia Gaia-Urano subisce uno sbilanciamento a vantaggio del Cielo.