Međunarodni kazneni sud novo je međunarodno tijelo kojem je glavni cilj istraga i suđenje slučajeva genocida, ratnih zločina, te zločina protiv čovječnosti u zemljama članicama. Iako su Sjedinjene Američke Države u 2000. potpisale Rimski statut, međunarodnu povelju iz 1998. koja predstavlja osnovicu Međunarodnog kaznenog suda, Busheva vlada napravila je velik zaokret godinu dana kasnije, potpuno se ograđujući od svake ideje o suđenju Amerikancima izvan zemlje. Tekst analizira glavne argumente američke vanjske politike povezane s Međunarodnim kaznenim sudom, od navodne pristranosti Suda, te odnosa između Suda i Ujedinjenih naroda, pa sve do pitanja američkog suvereniteta. Također, ponuđena je i međunarodnopravna politička kritika nedavnih poteza američke vlade, koji štete i američkim nacionalnim interesima, i međunarodnoj sigurnosti. ; The International Criminal Court is a new international body constituted with the aim of prosecuting and trying cases of genocide, war crimes, and crimes against humanity. Although in 2000 the United States signed the 1998 Rome Statute, which is the foundation of the International Criminal Court, the Bush Administration took a radically different position the following year, protecting itself from any idea of trying American citizens abroad. This text analyses the main U.S. foreign policy arguments pertaining to the ICC, from the alleged impartiality of the Court and the relationship between the Court and the United Nations, to the question of American sovereignty. In addition, the text offers an international legal and political critique of the recent U.S. policy actions, which harmed both American national interests, as well as international security.
Un racconto per ragazzi, con illustrazioni di Dea Rimedio, 'Insieme per nutrire il mondo' è una pubblicazione che ci racconta della biodiversità agricola, da dove proviene il nostro cibo, e di quello che le persone coltivano e mangiano in altri paesi del mondo.La pubblicazione era parte di una campagna di Bioversity International rivolta alle scuole, ai mezzi di comunicazione, ai politici e ai legislatori.
Protectionism is a system of measures used for the purpose of protecting domestic manufacturers from foreign competition. It has emerged simultaneously with the international exchange of goods. The contemporary protectionist policy and practice imposes the necessity of studying this phenomenon in the light of the current situation and conditions. Agricultural protectionism seems to be a particularly significant issue in the international exchange of commodities. ; Protekcionizam označava sustav mjera ekonomske države sa ciljem zaštite domaće proizvodnje u odnosu na konkurenciju inozemnih proizvođača. Javlja se nakon pojave međunarodne razmjene. Međutim, suvremena protekcionistička politika i praksa obavezuje da se istražuje fenomen protekcionizma u suvremenim uvjetima. Posebno je u suvremenoj teoriji za međunarodnu razmjenu značajan agrarni protekcionizam.
Questo libretto presenta la "Piattaforma d'Azione di Chennai" per il potenziamento del contributo delle risorse fitogenetiche per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), in particolare quelli suula riduzione di fame e povertà. Il piano d'azione descritto in questo libretto intende aiutare i governi nazionali e le agenzie internazionali a raggiungere il dimezzamento di fame e povertà entro il 2015. Il documento promuove il principio di dare alla biodiversità agraria maggiore importanza nelle strategie di sviluppo nazionali e internazionali e quello di creare condizioni necessarie per politiche di uso sostenibile di tale ricchezza a beneficio dei più poveri e degli emarginati della nostra società. Il piano d'azione fa appello ad una maggiore collaborazione internazionale nella conservazione e nell'uso sostenibile ed equo dei benefici derivanti dall'uso della biodiversità agraria. Sottolinea altresì il bisogno urgente di azione per il raggiungimento dei MDGs nei modi appropriati ai vari contesti nazionali.
Contiene: Prophylaxie de la malaria et de la fièvre jaune à bord des navires en station ou en reláche aux colonies / Carlo Maurizio Belli .-- Págs. 96-110 .-- Première partie - Rapports officiels
At head of title: Institut international d'agriculture . ; Extrait du "Bulletin du Bureau des institutions économiques et sociales." IV. année, no. 2 et 5, février et mai, 1913. ; Map on 4th page of cover. ; Mode of access: Internet.
Dal XII al XIII secolo nel Sud della Francia le città si diedero un'organizzazione comunale quasi del tutto autonoma ed espressero magistrature urbane in buona misura comparabili con quelle che nate in Italia alla fine dell'XI secolo. Contemporaneamente gli elementi economicamente più attivi delle loro società cittadine (diverse ma al medesimo tempo simile a quelle dell'Italia centro settentrionale), allacciarono legami stretti e frequenti con i mercanti e gli uomini d'affari della penisola. Fu attraverso le relazioni commerciali che si determinò nel Midi lo sviluppo di determinati organismi istituzionali e si ebbe la diffusione di modelli culturali e giuridici di provenienza italiana? Si possono valutare i modi e i tempi di questa influenza? In quale misura il Sud sviluppò e cambiò le esperienze politiche mutuate dall'esterno? Questo testo, lungi dal rispondere a queste domande assai complesse, vorrebbe cercare di definire i limiti della nostra conoscenza attuale sul tema in questione e presentare le prospettive degli studi, seguendo la traccia di lavori antichi e recenti.
Contiene: La legge dell'emigrazione italiana. L'igiene dei piroscafi che trasportano gli emigranti / Felici Santini ; discussion Fernández-Caro, Magalhàes .-- Págs. 324-343 .-- Deuxième partie - Comptes rendus des séances
U radu se naglašava potreba za novom regulacijom upravljanja zapisima u Republici Hrvatskoj. Opisuje se i analizira primjer Slovenije, koja je nakon osamostaljenja tri puta osuvremenjivala propise u tom području. Uspoređuju se hrvatski propisi i međunarodna norma, prihvaćena od Hrvatskog zavoda za norme kao nacionalnog normizacijskog tijela Republike Hrvatske. Naglašava se potreba primjene specifikacije MoReg – Model requirements for the management of electronic records, koja se primjenjuje u Europskoj uniji. Naznačuju se konkretne mjere koje treba ostvariti u okviru napora za modernizacijom propisa o upravljanju zapisima u Hrvatskoj. ; The necessity of new legal regulation of the records management in Croatia is stressed in the paper. The Slovenian example is described and analysed, having in mind that Slovenia modernised the respective legislation three times in the period after gaining independence. Current Croatian legislation and international standard on records management are compared. The Croatian standardisation institute and its role as national competent body are mentioned. There is a need for accepting MoReg – Model requirements for the management of electronic records, applied in the European Union. The author suggests the concrete measures that should be realised within efforts to modernise the respective Croatian legislation.
Nel giugno del 1519, nella Dieta di Francoforte, Carlo V d'Asburgo veniva proclamato imperatore di un Regno vastissimo che si estendeva dall'Europa fino alle lontane Americhe, con il riconoscimento quindi dell'esercizio e del controllo di un potere territoriale estesissimo, anche se incrinato da molte contraddizioni di carattere politico, culturale e soprattutto religioso. Nell'Impero, infatti, erano molti e non di facile risoluzione, i problemi che dovevano essere affrontati con urgenza ma allo stesso tempo con estrema prudenza. Ma erano soprattutto due i problemi che nell'animo dell'imperatore suscitavano maggiore apprensione: quello religioso e quello turco, anch'esso comunque palesemente condizionato dalla diversa cultura religiosa, quella islamica. L'unità religiosa era condizione determinante per la sopravvivenza dell'Impero, per la saldatura della sua area germanica con quella italiana e borgognona, oltre che, e soprattutto, con quella spagnola: di qui la pressione di Carlo V per la convocazione di un Concilio, inteso quale elemento di conciliazione o almeno di compromesso fra cattolicesimo romano e protestantesimo. Ben più preoccupante si manifestava invece il problema turco in quanto costituiva una seria minaccia per l'Europa cristiana. In questi anni l'espansione dei turchi ottomani, che nel 1529 minacceranno la stessa città di Vienna, introduceva un fattore antagonistico all'Europa cristiana. Il che porterà ad un allargamento dei rapporti politici e diplomatici al di là del ristretto quadro europeo, in termini impensabili nel periodo precedente. Lo stesso Carlo V, per reazione ad un'alleanza tattica tra Francesco I di Francia, suo rivale nella contesa per il titolo di imperatore, e Solimano, sultano di Costantinopoli, sarà costretto a intessere rapporti diplomatici con i sovrani persiani, con il malcelato intento di usarli in funzione antiturca. In questo nuovo scenario politico e religioso, lo spirito di crociata, anche se continua ad apparire nel linguaggio delle corti, tenderà nella sostanza gradualmente a scemare. Pertanto Solimano non appare più come un barbaro, il nemico della cristianità civile, ma come un principe potente, oggetto di rapporti diplomatici come tutti gli altri sovrani. Tuttavia il grande avversario di Carlo V rimarrà proprio l'Impero ottomano. Dopo la conquista di Costantinopoli i turchi hanno continuato la propria espansione nel Mediterraneo e nell'Europa orientale fino a controllare progressivamente tutta l'Africa settentrionale, dall'Egitto all'Algeria, l'Anatolia, la Siria, la Mesopotamia, gli stati di Grecia, la Bulgaria, la Romania, le regioni dell'Albania, della Serbia, della Bosnia, parte dell'Ungheria. È quello ottomano un Impero vastissimo che preme sull'Europa. Ma oltre che vasto è anche solido, in quanto molta parte dell'eredità islamica sopravvive, come la doppia dignità di sultano, allo stesso tempo capo politico e militare, e di califfo, capo religioso, riunita nella stessa persona. Nell'organizzazione politica dell'Impero inoltre è stata utilizzata anche l'eredità amministrativa bizantina per cui, di fronte ad un variegato e composito sincretismo di culture e di etnie nessuno spirito di supremazia etnica muove infatti i turchi, che sono pronti a riaffidare a greci, slavi e italiani convertiti le maggiori cariche nell'amministrazione. L'Impero ottomano è inoltre uno stato ricco, grazie ai tributi che raccoglie nelle province soggette ed alle prede di guerra. La sua organizzazione militare risulta assai efficiente ed ha il suo punto di forza nei giannizzeri, truppe reclutate forzatamente in tutto l'Impero, anche Per l'Europa e soprattutto per l'Impero spagnolo esso rappresentava pertanto una seria e costante minaccia tanto più che con Solimano riprendeva la spinta espansionistica dell'Impero turco nel Mediterraneo centro-occidentale. Nel 1522 il sultano sottraeva Rodi ai gerosolimitani, alleandosi con i barbareschi del nord-Africa, dove la Spagna possedeva oramai poche e isolate basi come Orano, dopo aver perso Algeri, ora controllata da un capo locale, Khair-ad-din, detto il Barbarossa, che l'ha trasformata in un centro di pirateria organizzata, base ideale degli attacchi corsari alle rotte mediterranee che rivestivano per la Spagna un'importanza vitale. Da questo momento l'aggressività ottomana tenderà a diventare più pressante. Carlo V, nonostante l'impegno sostenuto in questo settore, nel quale è direttamente coinvolto il suo prestigio di imperatore e di difensore della fede, dovrà registrare le prime gravi difficoltà, anche perché contestualmente dovrà guardarsi le spalle dalla politica filoturca portata avanti dal suo rivale Francesco I, il cui muoversi sul piano politico e diplomatico susciterà non pochi imbarazzi di fronte alla cristianità europea e al pontefice, allarmati e scandalizzati da questa alleanza definita anticristiana e antieuropea. ; peer-reviewed
Il tema del convegno ha indotto nel mio intervento una preliminare attenzione verso l'analisi dei concetti generali di "guerra" e "pace" e dei significati che hanno assunto nella storia del pensiero ed in particolare nella storia del pensiero d'età moderna. La consapevolezza che gli intellettuali coevi avevano del concetto di guerra, di pace, ma soprattutto direi oggi della categoria più generale di conflitto, può essere una chiave di lettura per interpretare oggi il conflitto d'età moderna, nella società, nelle e tra le città di antico regime. Il tutto per comprendere l'importanza del ruolo assunto dalla guerra nel forgiare la storia del continente europeo nell'età moderna e il ruolo svolto dalla pace nella maturazione della visione politica e culturale dell'Occidente. La risposta a tale interrogativo comporterebbe l'analisi critica di un ampio percorso storico: dalle guerre per il predominio europeo ai progetti di pace perpetua, dalle guerre di espansione coloniale e di conquista spirituale, all'evangelizzazione pacifica e all'affermazione del diritto delle genti, dalla rivendicazione del monopolio della forza da parte dello Stato moderno, almeno così ha creduto la storiografia del passato da Weber in poi, alle visioni di una società senza violenza, dalle ribellioni contro le ingiustizie sociali all'utopia della città perfetta, dalle faide familiari e cittadine alle missioni di riconciliazione. Non potendo trattare estensivamente tali tappe mi limiterò all'analisi di quella particolare forma di conflitto che ritroviamo nei territori della Corona Spagnola nei secoli XVI–XVII. ; peer-reviewed
Filmed from the original held by: Harvard Law School Library. ; "In riposta al noto problema politico-umanitario proposto dal barone Arturo De Marcoartu alla Società nazionale per la diffusione delle scienze sociali di Londra, come segue : Quesito: 'Come dovrà essere costituita un'Assemblea internazionale incaricata di compilare un Codice di diritto delle genti; e quali devono essere i principii fondamentali su cui un tal codice deve essere compilato'." ; Mode of access: Internet.
"Justification du tirage. Édition anglaise. 270 exemplaires numérotés sur papier à main (nos. 1 à 270) 20 exemplaires sur papier de luxe à main (nos. 1 à 20)." ; "Architectural part by Ernest M. Hʹebrard . assisted by Jean Hʹebrard." ; "Phototypy by Augusto Danesi, typographical impression by Ricardo Garroni." ; Forms a sequel to the work of similar title published by the compiler in 1913. ; "Copyright by Hendrik Christian Andersen, 1918." ; pt. I. A world centre of communication. Legan arguement from the Positive science of government by Umano, former Italian judge [translated by Olivia Cushing Andersen]--pt. II. A world centre of communication. Economic advantages; a report compiled by Jeremiah W. Jenks.--Appendices [list of official international conferrences and private international congresses and associations, co,piled largely from Annuaire de la vie internationale, and La vie internationale; tables showing the expenditures of different countries for international activities, etc.] ; Mode of access: Internet. ; Environ Dsgn fHN17.A62: ENVI Rare
Defence date: 5 September 1997 ; Supervisor: Francis Snyder ; First made available online 06 July 2017 ; Obiettivo della tesi è analizzare il significato e l'evoluzione della Politica Comunitaria Preferenziale di Cooperazione allo Sviluppo. Tale lavoro di ricerca non intende essere un 'percorso storico', uno studio cronologico dell'evoluzione delle relazioni preferenziali con gli ACP, dal Trattato di Roma al Trattato di Maastricht. Piuttosto esso si prefigge di analizzare la Politica di Cooperazione allo Sviluppo preferenziale attraverso la sua trasformazione, avvenuta nella pratica comunitaria, da una situazione 'de facto', a una situazione 'de jure'. Ovvero il passaggio da 'relazioni di cooperazione', avviate fin dalle origini del sistema comunitario (Trattato di Roma), ad una reale Politica Comunitaria di Cooperazione con il riconoscimento specifico di una competenza in tale settore in capo alla Comunità (Trattato di Maastricht).
"Estratto dal vol. XLI (parte prima) degli Atti della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli." ; Mode of access: Internet. ; Author's signed presentation copy to Alberto del Vecchio