The medieval household in Christian Europe, c. 850 - c. 1550: managing power, wealth, and the body ; [Leeds International Medieval Congress (2001)]
In: International medieval research 12
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In: International medieval research 12
Un racconto per ragazzi, con illustrazioni di Dea Rimedio, 'Insieme per nutrire il mondo' è una pubblicazione che ci racconta della biodiversità agricola, da dove proviene il nostro cibo, e di quello che le persone coltivano e mangiano in altri paesi del mondo.La pubblicazione era parte di una campagna di Bioversity International rivolta alle scuole, ai mezzi di comunicazione, ai politici e ai legislatori.
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Questo libretto presenta la "Piattaforma d'Azione di Chennai" per il potenziamento del contributo delle risorse fitogenetiche per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), in particolare quelli suula riduzione di fame e povertà. Il piano d'azione descritto in questo libretto intende aiutare i governi nazionali e le agenzie internazionali a raggiungere il dimezzamento di fame e povertà entro il 2015. Il documento promuove il principio di dare alla biodiversità agraria maggiore importanza nelle strategie di sviluppo nazionali e internazionali e quello di creare condizioni necessarie per politiche di uso sostenibile di tale ricchezza a beneficio dei più poveri e degli emarginati della nostra società. Il piano d'azione fa appello ad una maggiore collaborazione internazionale nella conservazione e nell'uso sostenibile ed equo dei benefici derivanti dall'uso della biodiversità agraria. Sottolinea altresì il bisogno urgente di azione per il raggiungimento dei MDGs nei modi appropriati ai vari contesti nazionali.
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In: The science and culture series. Nuclear strategy and technology
"This series started in 1981 with the Erice Seminars when the danger of a nuclear East-West confrontation was menacing the world. The volumes reproduce the crucial steps, from the Nuclear Winter to the Strategic Defense Initiative. After the collapse of the U.S.S.R., new emergencies are now to be faced such as the danger of proliferation of Weapons for Mass Destruction (WMD), the North-South confrontation on ecological problems and the new deal for Science and Technology to help developing countries in their struggle for a better standard of life. The Erice Seminars have attracted the attention of world leaders in Science, Technology and Culture."--Publisher's website
In: Impact of Empire 2
In: Impact of Empire Online, ISBN: 9789004411142
Preliminary Material -- PREFACE /M.C.W. Pinto and J.J.G. Syatauw -- INTRODUCTION /LUKAS DE BLOIS , HARRY W. PLEKET and JOHN RICH -- LIST OF ABBREVIATIONS -- ROMANS AND MUGHALS ECONOMIC INTEGRATION IN A TRIBUTARY EMPIRE /PETER FIBIGER BANG -- THE ROMAN ECONOMY: FROM CITIES TO EMPIRE /WILLEM M. JONGMAN -- TAX TRANSFERS IN THE ROMAN EMPIRE /LUUK DE LIGT -- THE IMPACT AND INTERACTION OF STATE TRANSPORT IN THE ROMAN EMPIRE /ANNE KOLB -- MILITARY SUPPLY DURING WARTIME /JOSÉ REMESAL RODRÍGUEZ -- 'A STARVING MOB HAS NO RESPECt' URBAN MARKETS AND FOOD RIOTS IN THE ROMAN WORLD, 100 B.C. – 400 A.D. /PAUL P.M. ERDKAMP -- CALLISTUS'S CASE SOME LEGAL ASPECTS OF ROMAN BUSINESS ACTIVITIES /WILLEM J. ZWALVE -- PROLOGUE AND EPILOGUE. THE SOCIO-ECONOMIC EFFECT OF ROME'S ARRIVAL IN AND DEPARTURE FROM GAUL /JOHN F. DRINKWATER -- INDICATEURS PALEOENVIRONNEMENTAUX ET ECONOMIE RURALE LE CAS DE LA GAULE NARBONNAISE /PHILIPPE LEVEAU -- COIN USE IN AND AROUND MILITARY CAMPS ON THE LOWER-RHINE: NIJMEGEN - KOPS PLATEAU /JOS P.A. VAN DER VIN -- THE ECONOMIC FRINGE: THE REACH OF THE ROMAN EMPIRE IN ROUGH CILICIA /HUGH W. ELTON -- IMPACTS BEYOND EMPIRE: ROME AND THE GARAMANTES OF THE SAHARA /DAVID J. MATTINGLY -- THE CRISIS OF THE THIRD CENTURY A.D. IN THE ROMAN EMPIRE: A MODERN MYTH? /LUKAS DE BLOIS -- COSTO DEL LAVORO E POTERE D'ACQUISTO NELL'EDITTO DEI PREZZI /ANTONIO POLICHETTI -- UNSUSTAINABLE DEVELOPMENT; THE ORIGIN OF RUINED LANDSCAPES IN THE ROMAN EMPIRE /WOLFGANG LIEBESCHUETZ -- ECONOMIC COLLAPSE IN THE COUNTRYSIDE AND THE CONSEQUENT TRANSFORMATION OF CITY INTO FORTRESS IN LATE ANTIQUITY /ANDREW G. POULTER.
In: http://bibliotecavirtual.ranm.es/ranm/i18n/consulta/registro.cmd?id=31317
Contiene: Prophylaxie de la malaria et de la fièvre jaune à bord des navires en station ou en reláche aux colonies / Carlo Maurizio Belli .-- Págs. 96-110 .-- Première partie - Rapports officiels
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In: http://hdl.handle.net/2027/chi.78848887
At head of title: Institut international d'agriculture . ; Extrait du "Bulletin du Bureau des institutions économiques et sociales." IV. année, no. 2 et 5, février et mai, 1913. ; Map on 4th page of cover. ; Mode of access: Internet.
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Dal XII al XIII secolo nel Sud della Francia le città si diedero un'organizzazione comunale quasi del tutto autonoma ed espressero magistrature urbane in buona misura comparabili con quelle che nate in Italia alla fine dell'XI secolo. Contemporaneamente gli elementi economicamente più attivi delle loro società cittadine (diverse ma al medesimo tempo simile a quelle dell'Italia centro settentrionale), allacciarono legami stretti e frequenti con i mercanti e gli uomini d'affari della penisola. Fu attraverso le relazioni commerciali che si determinò nel Midi lo sviluppo di determinati organismi istituzionali e si ebbe la diffusione di modelli culturali e giuridici di provenienza italiana? Si possono valutare i modi e i tempi di questa influenza? In quale misura il Sud sviluppò e cambiò le esperienze politiche mutuate dall'esterno? Questo testo, lungi dal rispondere a queste domande assai complesse, vorrebbe cercare di definire i limiti della nostra conoscenza attuale sul tema in questione e presentare le prospettive degli studi, seguendo la traccia di lavori antichi e recenti.
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In: Impact of Empire volume 6
In: Brill Open
This sixth volume of the network Impact of Empire offers a comprehensive reading on the economic, political, religious and cultural impact of Roman military forces on the regions that were dominated by the Roman Empire. Readership: All those interested in the history of the Roman Empire and the impact of its military forces, and military history in general, particularly classicists, ancient historians, archaeologists, and specialists in Roman law
In: http://bibliotecavirtual.ranm.es/ranm/i18n/consulta/registro.cmd?id=31382
Contiene: La legge dell'emigrazione italiana. L'igiene dei piroscafi che trasportano gli emigranti / Felici Santini ; discussion Fernández-Caro, Magalhàes .-- Págs. 324-343 .-- Deuxième partie - Comptes rendus des séances
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Nel giugno del 1519, nella Dieta di Francoforte, Carlo V d'Asburgo veniva proclamato imperatore di un Regno vastissimo che si estendeva dall'Europa fino alle lontane Americhe, con il riconoscimento quindi dell'esercizio e del controllo di un potere territoriale estesissimo, anche se incrinato da molte contraddizioni di carattere politico, culturale e soprattutto religioso. Nell'Impero, infatti, erano molti e non di facile risoluzione, i problemi che dovevano essere affrontati con urgenza ma allo stesso tempo con estrema prudenza. Ma erano soprattutto due i problemi che nell'animo dell'imperatore suscitavano maggiore apprensione: quello religioso e quello turco, anch'esso comunque palesemente condizionato dalla diversa cultura religiosa, quella islamica. L'unità religiosa era condizione determinante per la sopravvivenza dell'Impero, per la saldatura della sua area germanica con quella italiana e borgognona, oltre che, e soprattutto, con quella spagnola: di qui la pressione di Carlo V per la convocazione di un Concilio, inteso quale elemento di conciliazione o almeno di compromesso fra cattolicesimo romano e protestantesimo. Ben più preoccupante si manifestava invece il problema turco in quanto costituiva una seria minaccia per l'Europa cristiana. In questi anni l'espansione dei turchi ottomani, che nel 1529 minacceranno la stessa città di Vienna, introduceva un fattore antagonistico all'Europa cristiana. Il che porterà ad un allargamento dei rapporti politici e diplomatici al di là del ristretto quadro europeo, in termini impensabili nel periodo precedente. Lo stesso Carlo V, per reazione ad un'alleanza tattica tra Francesco I di Francia, suo rivale nella contesa per il titolo di imperatore, e Solimano, sultano di Costantinopoli, sarà costretto a intessere rapporti diplomatici con i sovrani persiani, con il malcelato intento di usarli in funzione antiturca. In questo nuovo scenario politico e religioso, lo spirito di crociata, anche se continua ad apparire nel linguaggio delle corti, tenderà nella sostanza gradualmente a scemare. Pertanto Solimano non appare più come un barbaro, il nemico della cristianità civile, ma come un principe potente, oggetto di rapporti diplomatici come tutti gli altri sovrani. Tuttavia il grande avversario di Carlo V rimarrà proprio l'Impero ottomano. Dopo la conquista di Costantinopoli i turchi hanno continuato la propria espansione nel Mediterraneo e nell'Europa orientale fino a controllare progressivamente tutta l'Africa settentrionale, dall'Egitto all'Algeria, l'Anatolia, la Siria, la Mesopotamia, gli stati di Grecia, la Bulgaria, la Romania, le regioni dell'Albania, della Serbia, della Bosnia, parte dell'Ungheria. È quello ottomano un Impero vastissimo che preme sull'Europa. Ma oltre che vasto è anche solido, in quanto molta parte dell'eredità islamica sopravvive, come la doppia dignità di sultano, allo stesso tempo capo politico e militare, e di califfo, capo religioso, riunita nella stessa persona. Nell'organizzazione politica dell'Impero inoltre è stata utilizzata anche l'eredità amministrativa bizantina per cui, di fronte ad un variegato e composito sincretismo di culture e di etnie nessuno spirito di supremazia etnica muove infatti i turchi, che sono pronti a riaffidare a greci, slavi e italiani convertiti le maggiori cariche nell'amministrazione. L'Impero ottomano è inoltre uno stato ricco, grazie ai tributi che raccoglie nelle province soggette ed alle prede di guerra. La sua organizzazione militare risulta assai efficiente ed ha il suo punto di forza nei giannizzeri, truppe reclutate forzatamente in tutto l'Impero, anche Per l'Europa e soprattutto per l'Impero spagnolo esso rappresentava pertanto una seria e costante minaccia tanto più che con Solimano riprendeva la spinta espansionistica dell'Impero turco nel Mediterraneo centro-occidentale. Nel 1522 il sultano sottraeva Rodi ai gerosolimitani, alleandosi con i barbareschi del nord-Africa, dove la Spagna possedeva oramai poche e isolate basi come Orano, dopo aver perso Algeri, ora controllata da un capo locale, Khair-ad-din, detto il Barbarossa, che l'ha trasformata in un centro di pirateria organizzata, base ideale degli attacchi corsari alle rotte mediterranee che rivestivano per la Spagna un'importanza vitale. Da questo momento l'aggressività ottomana tenderà a diventare più pressante. Carlo V, nonostante l'impegno sostenuto in questo settore, nel quale è direttamente coinvolto il suo prestigio di imperatore e di difensore della fede, dovrà registrare le prime gravi difficoltà, anche perché contestualmente dovrà guardarsi le spalle dalla politica filoturca portata avanti dal suo rivale Francesco I, il cui muoversi sul piano politico e diplomatico susciterà non pochi imbarazzi di fronte alla cristianità europea e al pontefice, allarmati e scandalizzati da questa alleanza definita anticristiana e antieuropea. ; peer-reviewed
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Il tema del convegno ha indotto nel mio intervento una preliminare attenzione verso l'analisi dei concetti generali di "guerra" e "pace" e dei significati che hanno assunto nella storia del pensiero ed in particolare nella storia del pensiero d'età moderna. La consapevolezza che gli intellettuali coevi avevano del concetto di guerra, di pace, ma soprattutto direi oggi della categoria più generale di conflitto, può essere una chiave di lettura per interpretare oggi il conflitto d'età moderna, nella società, nelle e tra le città di antico regime. Il tutto per comprendere l'importanza del ruolo assunto dalla guerra nel forgiare la storia del continente europeo nell'età moderna e il ruolo svolto dalla pace nella maturazione della visione politica e culturale dell'Occidente. La risposta a tale interrogativo comporterebbe l'analisi critica di un ampio percorso storico: dalle guerre per il predominio europeo ai progetti di pace perpetua, dalle guerre di espansione coloniale e di conquista spirituale, all'evangelizzazione pacifica e all'affermazione del diritto delle genti, dalla rivendicazione del monopolio della forza da parte dello Stato moderno, almeno così ha creduto la storiografia del passato da Weber in poi, alle visioni di una società senza violenza, dalle ribellioni contro le ingiustizie sociali all'utopia della città perfetta, dalle faide familiari e cittadine alle missioni di riconciliazione. Non potendo trattare estensivamente tali tappe mi limiterò all'analisi di quella particolare forma di conflitto che ritroviamo nei territori della Corona Spagnola nei secoli XVI–XVII. ; peer-reviewed
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In: http://hdl.handle.net/2027/hvd.32044103246096
Filmed from the original held by: Harvard Law School Library. ; "In riposta al noto problema politico-umanitario proposto dal barone Arturo De Marcoartu alla Società nazionale per la diffusione delle scienze sociali di Londra, come segue : Quesito: 'Come dovrà essere costituita un'Assemblea internazionale incaricata di compilare un Codice di diritto delle genti; e quali devono essere i principii fondamentali su cui un tal codice deve essere compilato'." ; Mode of access: Internet.
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