Corte costituzionale e corti europee: fra diversità nazionali e visione comune : "Alberico Gentili Lectures", Macerata, 29-30 aprile 2014
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FRANÇAIS: Deux synthèses sur la pensée politique médiévale viennent de paraître chez deux éditeurs italiens (2018-2019). Les auteurs ont croisé des approches philosophiques, historiques et juridiques pour dévoiler la richesse et la diversité de la pensée politique du Ve ou XIIe au XIVe siècle. Les thématiques retenues concernent : 1) l'origine du pouvoir et sa légitimité ; 2) la question des limites du pouvoir politique ; 3) réflexions sur la forme idéale du gouvernement et sur les résistances qui peuvent lui être opposées ; et 4) conceptions afférentes à la place et au rôle de la loi et du droit, aux rapports entre l'Eglise et le regimen, et au statut des personnes et des biens au miroir du pouvoir politique. Les œuvres sollicitées par les auteurs montrent que les écrits sont beaucoup plus qu'on ne le pense inscrits dans un contexte, elles reflètent par conséquent l'évolution et la diversité de la pensée politique médiévale. / ENGLISH: Two surveys on medieval political thinking have been recently published by two Italian pub- lishers (2018-2019). The authors have intersected philosophical, historical and legal approaches to reveal the richness and diversity of political thought from the 5th to the 12th centuries. The selected topics concern: 1) the origin of power and its legitimacy; 2) the question of the limits of political power; 3) reflections on the ideal form of government and on the resistance it may face; and 4) conceptions relating to the place and role of law, the relationship between the Church and the regimen, and the status of persons and property as mirrored by political power. The works examined by the authors show that the writings are more embedded in the context than we can fathom, thus expressing the evolution and diversity of medieval political thinking.
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In: Collection "Langage et pensée" 3
In: xviii.ch vol. 9 (2018)
Il volume raccoglie due lectures sul fare architettura, scritte nell'a.a. 2010/2011 durante il Laboratorio di Progettazione Architettonica tenuto dal Professor Marcello Panzarella dal titolo: un tour per la didattica; Un percorso verso il fare. Il lavoro è nato dall'attento ascolto, il dialogo e il confronto con alcuni amici che hanno animato l'intento: Emanuele Palazzotto per la prefazione da titolo Un racconto peripatetico ed Isabella Daidone, Antonio Minutella, Domenico Scirica che hanno prodotto i seguenti contributi: Lo spazio-funzione nell'Architettura; Il sistema di servizi nella città a rete; Spazio nell'ibrido. Il testo "Tracce di un percorso" (ovviamente) non dà soluzioni, ma suggerisce prospettive, sollecita a riconoscere nuove visioni per misurare la realtà, invita a studiare nuove pratiche, individuare nuove funzioni, sottolinea l'importanza del definire un contesto collaborativi e considerare i servizi come relazioni tra luoghi, persone e cose. Il riconoscere queste ragioni significa comprenderne nuovi rapporti spaziali, in modo responsabile, tra le connessioni con il reale che ci circonda con una serie di grandi "questioni" di tipo sociale, urbano, ambientale e politico. L'obiettivo principale di queste due lectures è l'identificazione e l'approfondimento dei rapporti nello spazio costruito che si vive e si percepisce con le sue varianti tipologiche e morfologiche; il capire come la qualità architettonica potrà contribuire a modificare il carattere dei luoghi e il senso delle parti già costruite. La scena urbana genera spazi ibridi che per la loro natura rispondono ai cambiamenti del nostro tempo. Intorno a loro, con ragioni autonome e differenti, si sviluppano nuovi paradigmi, che possono essere gli strumenti di una possibile metodologia per l'azione progettuale. È un nuovo orizzonte come strumento di integrazione e relazione con il contesto che dobbiamo saper riconoscere. Dalla lettura del sito e del contesto possiamo trarre una serie di indicazioni che si prestano a diverse interpretazioni. Il contesto è un contenitore di fatti empirici che si relazionano fra loro e diventano le questioni del progetto stesso. La prospettiva è guardare le questioni del progetto con uno sguardo dal forte potere soggettivo, che ha un possibile duplice significato in cui si è soggetti e oggetti di riflessione. È uno sguardo che non si limita a registrare passivamente una realtà già data, come quella dagli edifici che la costruiscono. Questi sono luoghi dove l'architettura come disciplina, si deve interrogare in modo puntuale, rispetto agli elementi che la compongono, sulle finalità da perseguire, tra vincoli che la condizionano e gli strumenti con cui agire.
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Si tratta del testo di una lezione tenuta nel 1994 a un pubblico di insegnanti della scuola media superiore. In rapida sintesi, si propongono i grandi problemi attorno ai quali si è incentrata nel Novecento la ricerca sul medioevo europeo (sino al secolo XI): rapporti tra mondo latino e mondo tedesco, relazioni tra cristianesimo e potere, dialettica tra universalismi e localismi. ; This paper comes from a lecture delivered in 1994 to high school teachers. It briefly deals with the relevant problems faced by the research on the European Middle Age (considered until the 11th century) in the 20th-century: relationships between Latin and German world, Christianity and political power, dialectic between universalism and localism.
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In: Civiltà del diritto 78
In: I libri della Fondazione Giannino Bassetti
In: Percorsi
In: Diritto
In: Alberico Gentili lectures
FRANÇAIS: Le jaillissement du verbe législatif alphonsin est envisagé dans cet article à partir de la représentation iconographique qui en est faite dans le manuscrit Add. 20787 de la British Library de Londres (folio 1v°), dont la réalisation se situe après l'aggiornamento de la restauration de la figure du roi-législateur, et plus probablement encore pendant le réarmement sanchiste. L'hypothèse de lecture consiste à rapporter les scènes de dictée et de dédicace de l'œuvre à l'activation d'un modèle mosaïque qui pointe le passage d'une loi unilatérale à un mode de production dialogique de celle-ci, dans l'objectif de reconduire, en direction d'une monarchie sacerdotale, l'ambition alphonsine. / ESPAÑOL: El surgir del verbo legislativo alfonsí es cuestionado en este artículo a partir de la representación iconográfica que se hace del mismo en el manuscrito Add. 20787 de la British Library de Londres (folio 1v°), cuya realización se sitúa después del aggiornamento de la restauración de la figura del rey-legislador, y más probablemente aún durante el rearme sanchista. La hipótesis de lectura consiste en relacionar las escenas de dictado y de dedicación de la obra con la puesta en marcha de un modelo mosaico que apunta el pasaje de una ley unilateral a un modo de producción dialogado de esta, con el objetivo de reconducir la ambición alfonsina hacia una monarquía sacerdotal.
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The course of Italian Legal History carried out by Cesare Nani at the University of Turin from 1878 to 1899 can be reconstructed, in method and content, through the notes of the lessons collected by his students and collaborators. This contribution, which aims to present the first results of a research yet to be completed, outlines the main lines of this course and also frames Nani's teaching activity in the context of his time. To this end, it traces the subsequent reforms introduced in university legislation after Italian unification, with specific attention to the provisions concerning the teaching of legal history and the effects that they had on the construction of the identity of the discipline and on the creation of suitable teaching tools.
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In: CIME summer schools 40