Schreiben in einer anderen Sprache: zur Internationalität romanischer Sprachen und Literaturen ; Romanistisches Kolloquium XIII
In: Tübinger Beiträge zur Linguistik 448
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In: Tübinger Beiträge zur Linguistik 448
The globalized society in which we live is digital and individualistic. It requiresus to think education as a science which must fit to the society'schanges and which can educate individuals who are able to "extricate themselves"in the society's difficulties. This is meaningful in our global societywhere nothing is certain and everything becomes temporary and liquid (Bauman2006). The role of the school is increasingly central in the education ofthe global citizen who knows how to live in a new society and in a new sociality.In this paper, the author will try, starting from the changes of theglobal society, to outline the task of a democratic school face the challengesof the post-human society. ; La società in cui viviamo globalizzata, digitale e individualistica, ci imponedi ripensare l'educazione come scienza che possa adattarsi ai cambiamentisociali e possa gettare le basi per formare soggetti che sappiano "districarsi"nei meandri di una società, quella attuale, dove nulla è certo e tutto diventaprovvisorio e liquido (Bauman, 2006). Il ruolo della scuola è sempre più centralenella formazione del cittadino globale che sappia vivere in pienezzauna nuova società e una nuova socialità. In questo contributo l'autore cercherà,a partire dai cambiamenti in atto, di delineare il compito di una scuolademocratica capace di affrontare le sfide della società post umana.
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In: Goethe & company 12
Il saggio analizza il rapporto paradossale tra vecchi e nuovi media, con particolare riferimento a come questi ultimi trasformano la vita politica contemporanea e i modi di esercitare la democrazia. Muovendo dall'analisi della serie televisiva britannica Black Mirror, e in particolare analizzando la performance artistica messa in atto nel primo episodio all'interno di un format tipico del reality show, il saggio rileva gli effetti allarmanti che i nuovi media hanno sulle nostre vite, interrogandosi al contempo su chi davvero possa essere considerato oggi il detentore della capacità di esercitare il potere nella società in rete.
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Volume 35, Issue 2, p. 372-374
ISSN: 0048-8402
Die Freie Universität Berlin hat dem Literaturwissenschaftler, Schriftsteller und Essayist Claudio Magris am 11. Mai 2017 die Ehrendoktorwürde des Fachbereichs Philosophie und Geisteswissenschaften verliehen. Die Ansprachen, Laudatio und Dankesrede sowie die Beiträge eines am 12. Mai 2017 in Anwesenheit des Laureaten abgehaltenen Studientags bilden den ersten Band der Schriften des Italienzentrums der Freien Universität Berlin. Das viel beachtete Werk von Claudio Magris wurde bisher aus einer Reihe von wissenschaftlichen Perspektiven untersucht. Unter anderem hat man sich mit der Bedeutung von Orten und Örtlichkeiten in den Texten von Magris befasst, mit der politisch-historischen Dimension seines Schreibens (etwa der Bedeutung des Konzepts 'Mitteleuropa') oder mit der Problematik von Übersetzen und Übersetzung im Horizont seines Schaffens. Ein Aspekt ist dabei weitgehend vernachlässigt worden: die Frage nach der Literarizität von Magris' Texten. Sie betrifft zunächst insbesondere die in einem engeren Sinn 'literarischen' Publikationen des Autors, also etwa die Erzählungen Illazioni su una sciabola (1984) und Un altro mare (1991), die Romane Alla cieca (2005) und Non luogo a procedere (2015), Theaterstücke wie Stadelmann (1988) oder einen Text wie Le voci (1994), den die Kritik unter anderem als Theatermonolog, Radiodramma, aber auch als Erzählung bezeichnet hat. Im weiteren Sinne geht es bei dieser Frage aber auch um eine Reihe anderer Texte von Magris, darunter den viel berufenen Bestseller Danubio (1986). Die Literarizität all solcher Texte zu untersuchen impliziert mehrere Problemstellungen, darunter Fragen wie diese: Lassen sich bestimmte literarische Gattungstraditionen identifizieren, auf die sich die literarischen Dimensionen von Magris' Produktion beziehen? Wie sind überhaupt – angesichts der sehr schwankenden genremäßigen Einordnungen von Magris' Büchern im Allgemeinen – Gattungszuordnungen seiner literarischen Texte möglich? In welchem Verhältnis stehen in ihnen Fiktionalität und Faktualität? ...
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In: Laboratorio sociologico. Teoria, epistemologia, metodo 83
In: I libri di Viella 128
In: [Le pouvoir symbolique en occident (1300 - 1640) 4]
Italy, as well as other European Countries, is now destination of many migrationflows. This situation creates several political, economic, social andcultural problems. A new concept of society is growing up, not tied to localculture circumscribed stereotypes, but open to multiple ways explanatory;an interacting society that takes on a new dimension, which we might call"migrant society".The idea of a migrant society and the complex dynamics of cultural interactions,requires a new way of thinking about the educational processes, anew teaching strategy that can synergistically intersect with various and differentcultural approaches. ; L'Italia, come altri Paesi europei, è oggi meta privilegiata e terra di apprododi ingenti flussi migratori extracomunitari, con conseguenti complesse edifficili problematiche di natura politica, economica, sociale e culturale. Sidelinea, in questo panorama, una nuova idea di società, non più legata astereotipi locali e a impianti culturali circoscritti e limitati, ma aperta amolteplici modalità esplicative; una società dai contorni interagenti che assumeuna nuova dimensione, che qui potremmo definire migrante.L'idea di una società migrante (e delle complesse dinamiche di interazioneculturale che ne specificano l'essenza) richiede, sia un nuovo modo di intenderee di pensare il processo educativo, sia una nuova capacità d'azionemetodologico-strategico-didattica, in grado di intersecare, in maniera sinergica,esigenze diverse e differenti approcci culturali.
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In: http://hdl.handle.net/11573/917695
open ; Il lavoro affronta il tema della costruzione identitaria all'interno dei social network sites, e intende leggere le attività di pubblicazione di contenuti personali sui social network in continuità con la tradizione di ricerca su identità e narrazione di sé, indagando come questi ambienti online possano "rimediare" dispositivi classici della narrazione personale all'interno delle dinamiche caratteristiche dei networked publics e interrogandosi sul potenziale in termini riflessivi delle tracce lasciate sul web dagli utenti. La ricerca si concentra in particolare su Facebook, sia per il livello di penetrazione del servizio, sia per il fatto che, rispetto ad altri SNS, è quello che maggiormente si basa sul paradigma della condivisione personale. Un'attenzione particolare è dedicata alla recente trasformazione dell'interfaccia utente nel cosiddetto "diario personale": l'introduzione della timeline ha infatti reso più immediata la navigazione temporale all'interno del profilo, andando ad incidere sulle strategie di gestione e revisione dei contenuti, con possibili ricadute in termini di riflessività personale. La ricerca si concentra sulle coorti giovanili di utenti italiani (fasce 13-18, 19-24 e 25-30 anni) comprendendo così sia coloro che nel nostro paese sono stati gli early-adopters di Facebook, sia l'attuale fascia adolescenziale, che può essere definita come la prima generazione italiana completamente "naturalizzata" all'utilizzo dei social network. ; Scienze Della Comunicazione ; new media, social media, media literacy, media education, mobile learning ; open ; Bruni, Isabella ; Bruni, Isabella
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In: Storia
In: Studi e ricerche 473