Le quotidien municipal dans l'Occident romain: [le Colloque "Le Quotidien Municipal dans l'Occident Romain" s'est tenu à Clermont-Ferrand ... du 19 au 21 octobre 2007]
In: Collection "Histoires croisées"
56 Ergebnisse
Sortierung:
In: Collection "Histoires croisées"
In: Urbana species 4
In: Storia e letteratura 239
In: Quaderni della Nuova antologia LXXV
In: Progetto Alfieri
I Comuni incarnano idealmente delle piazze in cui il dibattito politico può svilupparsi in assenza di particolari filtri ed intermediazioni, con un rapporto diretto tra cittadini ed istituzioni. Essi costituiscono uno snodo di centrale importanza nell'esercizio della sovranità popolare e, al contempo, sono terreno fertile per la sperimentazione di modelli di partecipazione democratica. Prendendo come punto di vista l'esperienza dei Comuni italiani, si è scelto di focalizzare l'attenzione su uno degli strumenti "istituzionali" – nonché uno tra i più tradizionali – di partecipazione popolare, ovvero il referendum, nelle diverse forme ed accezioni che rientrano nel campo semantico di tale espressione. Questa è generalmente impiegata per indicare tutte quelle votazioni popolari non elettive su questioni politicamente rilevanti, formulate attraverso un quesito con due o più risposte alternative tra loro. L'analisi della disciplina legislativa degli istituti di partecipazione negli enti locali e lo studio delle disposizioni statutarie e regolamentari previste dai singoli Comuni, nonché le informazioni raccolte da alcuni casi di studio, rappresentano, in questo contesto, l'occasione per indagare le caratteristiche peculiari dell'istituto referendario, la sua effettività ed il suo impatto sulla forma di governo. In particolare, si è verificata positivamente la compatibilità del referendum, classificato dalla prevalente dottrina come istituto di democrazia diretta, con le forme attuali di democrazia rappresentativa. Si è tentato, altresì, un accostamento ai concetti di democrazia partecipativa e deliberativa, evidenziando come manchi del tutto, nel procedimento referendario (che pure è dotato di massima inclusività) un momento di confronto "deliberativo". Il raffronto tra le esperienze riscontrate nei diversi Comuni ha consentito, inoltre, di ricercare le cause di alcuni aspetti critici (scarsa affluenza, mancata trasformazione del voto in decisioni politiche, aumento del conflitto) e, al contempo, di individuarne possibili soluzioni, tracciate sulla scorta delle migliori pratiche rilevate. ; Municipalities ideally embody the places where political debate can be developed without particular filters and intermediation, in a direct relationship between citizens and institutions. They represent the hub of the exercise of popular sovereignty and, at the same time, a fertile ground where models of democratic participation can be tested. Taking as point of view the experience of Italian Municipalities, it has been decided to focus the attention on one of the institutional instruments of popular participation, which is at the same time one of the most traditional: the referendum, in all its several forms and meanings, included initiative. This expression is generally used to indicate all those not elective popular votes on relevant political issues, formulated through a question having two or more alternative answers. The analysis of the legislative framework of participatory institutions and the study of single municipalities regulations, as well as the information collected by choosing case studies, represent, in this context, an opportunity to investigate the referendum features, its effectiveness and its impact on the form of government. Specifically, it has been observed in a positive way the compatibility of the referendum, which is classified by the prevailing doctrine as an institution of direct democracy, with the current forms of representative democracy. It has also been tried to compare the institution of referendum with the concepts of participatory and deliberative democracy highlighting the complete lack of a deliberative process in the referendum proceedings (although they are characterized by a total inclusiveness). The comparison between the different experiences of several municipalities has also made possible to examine the causes of some critical aspects (e.g. low turnout, failure to transform the vote in political decisions, increase of the conflict) and, at the same time, to identify possible solutions on the basis of the best practices studied.
BASE
La presente ricerca ha come finalità l'esposizione della storia degli ospedali civili presenti a Pola attraverso il XIX e la prima metà del XX secolo. Sono state analizzate tutte le circostanze legate alla loro fondazione e sviluppo insieme alle complesse vicende che hanno interessato le descritte strutture ospedaliere attraverso i decenni. Il materiale è stato raccolto attraverso un'attenta ricerca archivistica e bibliografica che ha permesso di far luce sull'assistenza ospedaliera della Provincia dell'Istria nell'arco temporale trattato. La prima casa di ricovero comunale di Pola fu fondata nel 1842, mentre il primo ospedale civico risale al 1875. Lo straordinario sviluppo urbano raggiunto da Pola nell'ultimo decennio del XIX secolo rese ben presto necessaria la costruzione di un vasto complesso ospedaliero che fu innalzato sul colle di S. Michele e solennemente inaugurato il 6 ottobre 1896. Il 3 gennaio 1904 la struttura sanitaria passò in proprietà alla Provincia dell'Istria dando vita all'Ospedale provinciale di Pola. La ricostruzione della storia ospedaliera civile di Pola ha permesso di individuare le croniche difficoltà attraversate dall'assistenza sanitaria provinciale. Esse furono dovute principalmente a problemi di carattere finanziario ed organizzativo che inevitabilmente pesarono sulla qualità delle cure mediche a disposizione della popolazione. ; Prva ustanova za smještaj bolesnika u Puli utemeljena je 1842., a nalazila se u jednoj zgradi u Ulici Sergia (međutim, počela je djelovati tek 1844.). Nova impozantna zgrada Mornaričke bolnice (K.u.K. Marinespital), prvi moderni bolnički kompleks u Puli, svečano je otvoren 1861. Prva gradska bolnica u pravom smislu riječi počela je djelovati 1875. (ceremonija otvaranja održana je 1. siječnja) u zgradi podignutoj u bivšoj Ulici Giovia, tik iza Arene. U okviru bolnice je uspostavljena i ubožnica za siromašne. Gradska uprava je odlučila podignuti novu zdravstvenu strukturu na sjeveroistočnoj padini brda Sv. Mihovila, koja je svečano otvorena 6. listopada 1896. U prvoj fazi izgradnje bolnica je zauzimala površinu od 28.000 m². Unutar tog prostora nalazilo se sveukupno osam zgrada, od kojih je pet bilo namijenjeno prihvatu približno 300 bolesnika, a preostale tri za prateće usluge. Godine 1903. dogovorena je prodaja bolnice Pokrajini Istri. Službena primopredaja održana je 3. siječnja 1904. Nova je uprava donijela važne promjene u pravilima rada, ali je pogotovo izvršila prenamjene i proširenja kako bi ju pretvorila u moderni zdravstveni sustav, što je u stvari i bila u ono vrijeme. ; The purpose of this study is to present the history of civil hospitals present in Pula during the Austrian period. All circumstances which are related to their founding and development have been analysed, together with a number of complex events which had influenced them. Careful archivial and bibliographic research has made it possible to present the above mentioned material which explains the most important aspects of hospital care in the Province of Istria in the processed period. The first communal sanatorium in Pola-Pula was founded in 1842, while the first city hospital was built in 1875. The extraordinary urban development of Pula in the last decade of the 19th century had led to an urgent need of building a bigger hospital complex which was built on the hill of St. Mihovil and solemnly opened 6th October, 1896. On the day of 3rd January, 1904 the complete medical institution became the property of the Province of Istria thus establishing the Provincial hospital of Pola-Pula.
BASE
Il contributo discute la posizione di Dante e Dino nei confronti del regime di Popolo, analizzando alcuni luoghi delle loro opere. Poche e ambigue le tracce lasciate dall'esperienza politica popolana in Dante, sì che il suo atteggiamento si distingue male dal senso culturale di superiorità nei confronti del volgo irragionevole e dal distacco critico sempre più forte nei confronti di Firenze. Più esplicito e circoscritto in una prospettiva municipale è Dino, che critica faziosità e superbia dei magnati, riconoscendo il valore pericoloso di alcuni di essi senza risparmiare accuse di debolezze e falsità ai popolani. ; The paper discuss the problem of Dante's and Dino's position towards the regime of Popolo. At this purpose it analyzes some points of their works. The political experience in the Florentine Popular Commune left few and ambiguous traces in Dante's works: his attitude towards the Popolo can be badly distinguished from the cultural sense of superiority over the unreasonable common people and the increasingly strong critical detachment against Florence. The political discourse of Dino is more explicit and municipal: he criticizes factionalism and arrogance of the "magnati", recognizing the dangerous value of some of them, but does not spare complaints in weakness and falsehood of the "popolani".
BASE
In: Saggi, storia e scienze sociali
Abstract ; Il contributo discute la posizione di Dante e Dino nei confronti del regime di Popolo, analizzando alcuni luoghi delle loro opere. Poche e ambigue le tracce lasciate dall'esperienza politica popolana in Dante, sì che il suo atteggiamento si distingue male dal senso culturale di superiorità nei confronti del volgo irragionevole e dal distacco critico sempre più forte nei confronti di Firenze. Più esplicito e circoscritto in una prospettiva municipale è Dino, che critica faziosità e superbia dei magnati, riconoscendo il valore pericoloso di alcuni di essi senza risparmiare accuse di debolezze e falsità ai popolani. ; SeriesInformation ; Reti Medievali Rivista, Vol 18, No 1 (2017): Forthcoming
BASE
Public administration, strategic management and organizational behaviour have found an intersection in behavioural microfoundation of dynamic capabilities. The aspects are treated through literature reviews and empirical analyses. The attention is on public organizations. Municipalities are characterized by proximity to external stakeholders and the possibility to apply strategic concepts, such as dynamic capabilities. Two dynamic capabilities are relevant: innovation and ambidexterity. The thesis defines these constructs and studies their antecedents. In microfoundation, two major fields are cognitive capabilities and social capital. A survey is administered in Italian local governments. Data collection is significant: 551 municipal employees working in 50 municipalities. The results confirm that cognitive capabilities, mindfulness and political skills, and social capital, internal and external, may have positive effects on individual dynamic capabilities in local governments.
BASE
ITALIANO: Il volume offre la ricostruzione del sistema di concessione della cittadinanza napoletana nel corso del Cinquecento. È stato studiato, in particolare, il ruolo svolto dalla Regia Camera della Sommaria, la massima magistratura fiscale del Regno di Napoli, nella valutazione delle richieste e nell'attribuzione della patente di cittadinanza, che consentiva l'accesso ai consistenti privilegi fiscali e giurisdizionali della città capitale. La politica del governo spagnolo rispetto a questi ultimi è basata sulla prudenza e sull'attenzione agli equilibri politici e sociali di una capitale fondamentale e complessa come Napoli. La Sommaria, tuttavia, riesce ad affermare un sistema di controllo e di governo dei privilegi, che rende in buona parte la cittadinanza napoletana un prodotto dello stato; anche sottraendo competenze in materia al governo municipale della città. / ENGLISH: The book illustrates the reconstruction of the system of granting Neapolitan citizenship during the sixteenth century. In particular, the role played by the 'Regia Camera della Sommaria', the highest tax magistrature of the Kingdom of Naples, in the evaluation of requests and in the assignment of the citizenship licenses, which allowed access to the substantial tax and jurisdictional privileges of the capital city. The policy of the Spanish government with respect to these privileges is based on prudence and attention to the political and social balance of a fundamental and complex capital as Naples is. The 'Sommaria', however, manages in establishing a system of control and government of privileges, which makes the Neapolitan citizenship for a large part a product of the state; also subtracting expertise in the field to the city's municipal government.
BASE