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Pubbliche intimità: l'affettivo quotidiano nei siti di social network ; se fino a ieri abbiamo vissuto in privato scegliendo quali parti della nostra vita rendere pubbliche, oggi viviamo in pubblico scegliendo quali parti della nostra vita mantenere private ; è questo rovesciamento generato dalla co...
In: MediaCultura
Dipendenza e cultura delle relazioni: social network analysis e capitale sociale nei servizi alla persona
In: Rubbettino università
Responsabilità sociale d'impresa e comunicazione online: le imprese di Pisa, Livorno e Lucca
L'obiettivo della tesi è di approfondire la conoscenza dei meccanismi di comunicazione nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa (corporate social responsability, o CSR), mediante un'analisi dei siti web aziendale di un campione di aziende. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione della CSR, mediante un'analisi concettuale e storico-economica delle principali teorie che sono state sviluppate nell'ultimo secolo. Nello scenario odierno, le imprese hanno compreso l'assoluta necessità di adottare un atteggiamento responsabile nei confronti dei portatori di interesse dell'impresa, ovvero consumatori, dipendenti, fornitori e altri soggetti coinvolti dalle e nelle sue attività (stakeholders). È quindi descritta l'importanza degli stakeholder e le varie strategie implementate dalle imprese in tema di responsabilità sociale che tengano conto del ruolo di quei soggetti. Il secondo capitolo tenta di evidenziare quanto sia importante la comunicazione per la CSR, e descrive i modelli e i vari strumenti di comunicazione a disposizione delle imprese, come le certificazioni internazionali e nazionali in tema di responsabilità sociale, ambientale, etica. Il terzo capitolo è dedicato ad una ricerca empirica, che si concentra sulle imprese di Pisa, Lucca e Livorno con un fatturato superiore ai cinque milioni di euro. Di queste imprese sono stati analizzati i siti web aziendali, per osservare se le imprese sono impegnate in attività legate alla CSR e, in caso affermativo, con quale intensità l'impresa comunica, sempre mediante le sue pagine web, il proprio impegno in ambito sociale e/o ambientale.
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Media digitali e disinformazione: politica, giornalismo, social network e conflitti armati
In: OttocentoDuemila. Italia-Europa-Mondo 8
Schiavi digitali: alienazione, narcisismo e controllo al tempo dei social network
In: Bastian contrari
La webpolitica: istituzioni, candidati, movimenti fra siti, blog e social network
In: Le lettere/ università 76
Fenomenologia dello spin doctor al tempo dei social network Paolo Guarino
Paolo Guarino (1975) è docente a contratto di Marketing elettorale e di consulenza politica presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Firenze e lavora da più di un decennio nella comunicazione politica. Tra le numerose consulenze prestate da Guarino negli ultimi anni, c'è anche quella di responsabile della comunicazione della campagna di Ignazio Marino a sindaco di Roma. Proprio di questa campagna Guarino parla diffusamente nel suo scritto, in uno sforzo di auto-chiarimento della funzione dello spin-doctor nel complesso panorama italiano. Paolo Guarino (1975) is adjunct professor in Electoral Marketing and Political Consultancy at the Department of Political Studies (University of Florence). He is been working for more than ten years in political communication. Among his several consultancies realised during the last few years, Guarino was also in charge of communication for the election campaign of Ignazio Marino as major of Rome. It's about this campaign that Guarino widely speaks in his article, trying to clarify the function of the spin-doctor in the complex italian scenario.
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E-learning@DspUnipi: progettazione di un corso online
Il lavoro presentato ha come oggetto la realizzazione di un corso online, traendo ispirazione da un corso frontale, e precisamente dal corso di "Sociologia dei nuovi media" della professoressa Bracciale, corso obbligatorio del primo anno delle lauree magistrali di Comunicazione d'impresa e politica delle risorse umane (LM59) e di Sociologia e servizio sociale(LM88) del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. Lo scopo è di dimostrare come le tecnologie, ormai inserite pienamente e totalmente all'interno della vita quotidiana, possano rappresentare un veicolo di conoscenza e sapere, rendendo più semplice l'apprendimento e più accattivante lo studio. E-learning significa, infatti, apprendimento "elettronico", che viene attuato e trasmesso attraverso le tecnologie, eliminando i vincoli di spazio e tempo e permettendo la fruizione degli apprendimenti con maggiore autonomia da parte del discente. Ciò non significa che l'e-learning debba sostituire la formazione "faccia a faccia", ma, allo stato attuale, esso rappresenta un supporto e un ausilio importante che integra quella tradizionale. Infatti la tipologia più applicabile attualmente è quella del blended learning, mix di formazione online e frontale. Il progetto si articola in due parti: una teorica e una empirica. La prima si suddivide in due capitoli. • Il primo capitolo descrive e fornisce un quadro sociale e tecnologico all'interno del quale si inserisce l'e-learning: si parte dalla definizione, data da diversi esperti, la sua storia e trasformazioni, partendo dalla nascita della FAD (Formazione a distanza), e si arriva a esporre le nuove frontiere dell'evoluzione, attraverso l'uso delle tecnologie mobile, dei social network site e dei mondi virtuali. Un particolare focus viene dato alla situazione attuale negli Atenei italiani e gli sviluppi previsti per i corsi virtuali. • Nel secondo capitolo vengono analizzate le caratteristiche (come la descrizione delle varie tipologie di apprendimento e la nascita di nuove figure professionali poliedriche e multifunzionali), e le criticità (dai costi relativi alla progettazione e erogazione ai sistemi di valutazione, ancora acerbi). La seconda parte disegna le fasi della progettazione del corso vero e proprio, disponibile presso la piattaforma Moodle di Scienze Politiche (url: http://moodle.sp.unipi.it/corsi/course/view.php?id=20). Dopo l'attuazione delle classiche azioni preliminari di un corso di formazione (analisi dei fabbisogni e individuazione degli obiettivi), la realizzazione del corso ha previsto la suddivisione degli argomenti in Learning Object, unità minime, autonome e riutilizzabili, e per ognuno è stata realizzata la stesura di uno storyboard, documento guida che esplicita tutte le fasi e i contenuti, testuali e multimediali, come video, immagini e animazioni, che verranno poi erogati nel corso. Terminata la progettazione, si è passati alla realizzazione e all'erogazione online. Sono stati creati account e profili del corso sui maggiori social network (Facebook, Twitter, Youtube) e tools di approfondimento (Slideshare.it, Prezi.it) per rendere la piattaforma ancora più social e interattiva. In conclusione, è stata creata una breve guida che descrive le fasi di progettazione e di erogazione. Essa prende spunto sia dall'esperienza vissuta sia dai consigli esposti dalle numerose guide sull'argomento, cartacee e virtuali, sperando possa essere utile a chiunque voglia provare a creare il proprio corso con l'impiego di minime risorse umane e economiche. Grazie per l'attenzione.
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Social networks, human mobility and economic development: a data-driven study in France
Nowadays, the striking proliferation of Big Data and the new scientific tools provided by the emerging field of Data Science finally offers the opportunity to realize a longstanding dream of scientists and policy makers: drawing a comprehensive picture of human social behavior. Big Data, indeed, hide a huge amount of predictive power, which can be exploited by governments and companies to unveiling and understanding the complexity underlying our society. In the present thesis we propose a multidimensional study of human social behavior, aimed to understand how the social network, the mobility behavior and the economic wellness of people in a big European country are connected to each other. To this end we exploit the access to a big mobile phone dataset provided by the French company Orange. Thanks to Big Data management tools like Hadoop, we computed several individual measures, each describing different aspects of the social or mobility behavior of individuals. Our analysis revealed very interesting and striking findings. Firstly, the observation at neighborhood level of the three biggest cities in France (Paris, Marseille, Lyon) uncovers a very strong correlation between the social diversification and the mobile predictability. People who equally diversify their calls over the social contacts tend to have a more erratic mobile behavior. Moreover, an even more interesting relationships emerged between the mobile behavior and the economic status: mobility diversity is strongly correlated with some indexes of economic wellness. These striking results leaves no room for doubt: the greater the diversification of the mobile behavior of people within a territory, the higher their economic prosperity. Such findings open interesting future perspective about the study of human social behavior. New statistical indexes can be defined which rely on mobile phone data to describe and predict the actual and future economic health of a territory. Tell me how people interact and move, and I will tell you how they live.
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Social networks, human mobility and economic development: a data-driven study in France
Nowadays, the striking proliferation of Big Data and the new scientific tools provided by the emerging field of Data Science finally pave the road to realize a longstanding dream of scientists and policy makers: drawing a comprehensive picture of human social behavior. Big Data, indeed, hide a huge amount of predictive power, which can be exploited by governments and companies to unveiling and understanding the complexity underlying our society. In the present thesis we propose a multidimensional study of human social behavior, aimed to understand how the social network, the mobility behavior and the economic wellness of people in a big European country are connected to each other. To this end we exploit the access to a big mobile phone dataset provided by the French telecom provider Orange. Thanks to Big Data management tools like Hadoop, we computed several individual measures, each describing different aspects of the social or mobility behavior of individuals and their aggregation at various geographic scales. Our analysis confirmed the existence of known patterns and revealed new interesting ones. Firstly, the observation at neighborhood level of the three biggest cities in France (Paris, Marseille, Lyon) uncovers a very strong correlation between the social diversification and the mobile predictability. People who equally diversify their calls over the social contacts tend to have a more erratic mobile behavior. Moreover, an even more interesting relationships emerged between the mobile behavior and the economic status: mobility diversity is strongly correlated with some indexes of economic wellness. These striking results leaves no room for doubt: the greater the diversification of the mobile behavior of people within a territory, the higher their economic prosperity. Such findings open interesting future perspective about the study of human social behavior. New statistical indexes can be defined which rely on mobile phone data to describe and predict (nowcast) the actual and future economic health of a territory.
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Narrazioni di sé nella mobile network society
In: http://hdl.handle.net/11573/917695
open ; Il lavoro affronta il tema della costruzione identitaria all'interno dei social network sites, e intende leggere le attività di pubblicazione di contenuti personali sui social network in continuità con la tradizione di ricerca su identità e narrazione di sé, indagando come questi ambienti online possano "rimediare" dispositivi classici della narrazione personale all'interno delle dinamiche caratteristiche dei networked publics e interrogandosi sul potenziale in termini riflessivi delle tracce lasciate sul web dagli utenti. La ricerca si concentra in particolare su Facebook, sia per il livello di penetrazione del servizio, sia per il fatto che, rispetto ad altri SNS, è quello che maggiormente si basa sul paradigma della condivisione personale. Un'attenzione particolare è dedicata alla recente trasformazione dell'interfaccia utente nel cosiddetto "diario personale": l'introduzione della timeline ha infatti reso più immediata la navigazione temporale all'interno del profilo, andando ad incidere sulle strategie di gestione e revisione dei contenuti, con possibili ricadute in termini di riflessività personale. La ricerca si concentra sulle coorti giovanili di utenti italiani (fasce 13-18, 19-24 e 25-30 anni) comprendendo così sia coloro che nel nostro paese sono stati gli early-adopters di Facebook, sia l'attuale fascia adolescenziale, che può essere definita come la prima generazione italiana completamente "naturalizzata" all'utilizzo dei social network. ; Scienze Della Comunicazione ; new media, social media, media literacy, media education, mobile learning ; open ; Bruni, Isabella ; Bruni, Isabella
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Je est un avatar: identità e social network nella narrativa francese contemporanea
In: Per la critica 10