La presente tesi si inserisce all'interno di una ricerca inerente alle operazioni di pace condotte dalla comunità internazionale e dalle Nazioni Unite dagli anni novanta ad oggi. L'oggetto dell'elaborato fa riferimento in termini generici ai modi in cui è avvenuto il passaggio dalle missioni di pace catalogate dalle Nazioni Unite come missioni di seconda generazione a quelle di terza. Per una comprensione della misura in cui è avvenuta questa trasformazione e della forma assunta dalle operazioni di pace ho preso in esame il contesto della guerra civile bosniaca per la quale vennero attivate una serie di missioni che oltre a consolidare la pace avrebbero dovuto dare forma ad un nuovo Stato bosniaco fondato sulla legittimità, la democrazia e la libertà. L'obiettivo della presente tesi consiste nel portare alla luce i cambiamenti avvenuti negli ultimi vent'anni nei processi di pace guidati dalle NU, analizzando i costi e i benefici, l'efficienza e l'inefficienza delle operazioni, la sostenibilità ottenuta attraverso le operazioni e la funzionalità dell'attuale approccio internazionale ai processi di peace-building e state-building. In quest'analisi cercherò di comprendere i meccanismi che hanno reso, e continuano a rendere, le operazioni internazionali nei contesti post-conflittuali un successo oppure un fallimento.
La Somalia è un esempio pragmatico per quanto concerne la commistione fra diritto statale, consuetudinario (Xeer), e di derivazione religiosa. Il vuoto istituzionale seguito al collasso del Paese, avvenuto nel 1991 dopo una lunga guerra civile, è stato parzialmente colmato da attori "privati" o "tradizionali" e da nuovi organismi configurati secondo gli usi locali. In ambito giurisdizionale, il diritto musulmano è stato recepito per la prima volta nel tessuto normativo dell'ordinamento, non solo per colmare lacune legislative, ma in 'in primis' per conferire legittimità al nuovo sistema istituzionale. Intento di questo lavoro è dunque quello di delineare le relazioni fra diritto statale, religioso e consuetudinario nel processo di ricostruzione del Paese. Tali rapporti definiranno nel prossimo futro diversi possibili scenari di sviluppo del sistema somalo, utili anche per comprendere fenomeni simili sviluppatisi nel resto del mondo musulmano e nell'Africa sub-sahariana.
Da sempre l'uomo è costruttore dell'habitat nel quale vive, lavora e spende il tempo del suo esistere: pochi altri elementi definiscono l'afferenza alla propria epoca con la stessa forza e la medesima energia dell'architettura e della città. Progettare per costruire significa, tra le altre cose, de-finire un processo evolutivo che trae l'essenza della trassformazione dell'ambiente come momento di sintesi tra stato dell'arte e contributo dell'innovazione di prodotto e di processo nei fenomeni di configurazione dello spazio che ci ospita. Essere in linea con tale principio significa accettare i segnali che la società, da una parte, e il progresso tecnologico, dall'altra, forniscono all'evoluzione del significato di abitare, mutandone i codici, i luoghi, le ragioni del progetto. Per progettare e costruire la realtà che si farà teatro delle nostre azioni future, è fondamentale definire alcuni principi che stanno alla base di metodologie, strumenti e obiettivi propri delle trasformazioni caratterizzanti il ruolo che l'innovazione tecnologica possiede all'interno delle politiche e strategie di pianificazione e costruzione della città del domani.
L'obiettivo del seguente lavoro di tesi è l'approfondimento delle tematiche legate allo sviluppo dei green buildings nel contesto della Repubblica Popolare Cinese, attraverso lo studio dei sistemi di rating della famiglia LEED® e in particolare l'applicazione del redigendo protocollo GBC Historic Building™ al YuanMingYuan Apartment situato nel Bund di Shanghai, complesso di edifici d'inizio '900 situato sul fiume Huangpu nel cuore della città nell'area della vecchia Concessione Inglese di Shanghai. L'analisi è iniziata dallo studio del "Dodicesimo Piano Quinquennale (2011-2015)" e del "Dodicesimo piano quinquennale per l'ambiente: salute sul lavoro e piano nazionale di protezione ambientale" del Ministero della Protezione Ambientale della Repubblica Popolare Cinese, documenti fondamentali per la comprensione del contesto culturale in materia ambientale della Cina contemporanea e del crescente interesse, sia del Congresso Nazionale del Popolo che dell'opinione pubblica, per la tutela dell'ambiente. Con l'ausilio dei suddetti Piani Nazionali la Repubblica Popolare Cinese inizia a muoversi verso una nuova concezione di ambiente: questo passaggio, ancora in fase embrionale, dovrà accompagnare la Cina verso un nuovo modello di sviluppo che riesca a conciliare il desiderio di benessere della popolazione, lo sviluppo economico e la tutela dell'ambiente. Come sottolineato nel "The China Greentech Report 2013™" la nuova leadership politica, al potere da marzo 2013, ha l'opportunità di affrontare i problemi legati all'ambiente e apportare nuove misure per venire incontro alla crescente preoccupazione dell'opinione pubblica, senza dimenticare il desiderio di prosperità delle centinaia di milioni di cittadini cinesi che ancora non hanno beneficiato della crescita economica e che, ogni anno, si spostano dalle aree rurali verso le città in cerca di quel progresso ancora sconosciuto nelle aree più remote del paese. Secondo le stime del prestigioso "Preparing for China's urban billion" del McKinsley Global Institute entro il 2025 la popolazione delle aree urbane crescerà di 350 milioni e questo porterà la popolazione complessiva delle metropoli a toccare il miliardo d'unità aumentando proporzionalmente la domanda di nuovi edifici: entro il 2025 si pronostica la costruzione di 50.000 nuovi grattacieli, l'equivalente di dieci nuove New York. Attualmente l'edilizia rappresenta il 33% del consumo totale di energia nella Repubblica Popolare Cinese ed il suo impatto sull'ambiente ed il consumo di risorse è destinato a crescere: per questo motivo il Governo ha iniziato ad interessarsi ai green buildings ed ha fissato l'obiettivo, per il 2025, di arrivare a 1 miliardo di m^2 di edifici green. Il sistema LEED® (acronimo di "Leadership in Energy and Environmental Design"), sistema di certificazioni volontarie per la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione per la bioedilizia, rappresenta un metodo all'avanguardia per migliorare radicalmente sia l'impatto dell'edilizia sull'ambiente che il confort degli occupanti. Sviluppato dal US Green Building Council (USGBC) a partire dal 1998, gli standard LEED® sono stati applicati ad oggi in più di trenta paesi tra cui la Repubblica Popolare Cinese e l'Italia. Il seguente lavoro di tesi è stato svolto durante i tre mesi di intership presso lo studio di consulenza ambientale Bisagni Construction Technology Consulting Co. Ltd. (BEE) di Shanghai. Questa esperienza ha permesso di entrare in contatto con il "mondo LEED" e di comprenderne le dinamiche sia nella Repubblica Popolare Cinese che a livello globale. Nel nostro paese GBC Italia ha adattato i sistemi di rating LEED® alla realtà italiana facendo riferimento alla normativa nazionale ed europea e ha sviluppato, sempre prendendo spunto dal sistema LEED®, un nuovo protocollo a marchio, il GBC Historic Building™, applicabile ad edifici storici aventi almeno il 70% degli elementi tecnici esistenti costruiti prima del 1945. Per studiarne l'applicazione in Cina e, in particolare, a Shanghai è stato utilizzato come riferimento il YuanMingYuan Apartment: un edificio in stile "Queen Anne" del 1904 facente parte del complesso RockBund. Il complesso RockBund è costituito da 17 edifici risalenti ad inizio '900 e rappresenta uno dei progetti di ripristino di edifici storici più importanti di Shanghai e, data l'importanza del contesto, uno dei progetti di ripristino più all'avanguardia su tutto il territorio cinese. Nell'esaminare il YuanMingYuan Apartment, come prima cosa sono state effettuate analisi storiche e legislative per contestualizzare l'edificio e approfondire le normative, sia nazionali che locali, per la tutela degli edifici storici; in seguito sono state effettuate una serie di indagini sul campo, comprendenti l'analisi termografica e l'analisi illuminotecnica, per valutarne le prestazioni credito per credito. L'analisi sul campo ha avuto un ruolo centrale nell'approfondire la conoscenza dell'edificio e ha permesso di studiarne tutte le strutture, sia storiche che di nuova fattura, evidenziando le lacune nell'isolamento termico del YuanMingYuan Apartment. Dopo queste analisi si è giunti alla conclusione che il protocollo GBC Historic Building™ possa essere applicato all'edificio in questione, dato che il 74% delle strutture dell'edificio sono antecedenti al 1945, e che le problematiche riscontrate siano legate più a differenze culturali o gap legislativi che a difficoltà di natura tecnica. Quello che manca in Cina non è l'interesse verso il recupero degli edifici storici, ma un metodo da seguire e da cui trarre spunto per riqualificarli nel rispetto della loro integrità e per rendere il progetto di ripristino sostenibile dal punto di vista ambientale. Per questo motivo le difficoltà che sono state riscontrate nell'applicazione del protocollo al YuanMingYuan Apartment non devono essere considerate come limiti, ma piuttosto come sfide da superare al fine di promuovere un miglioramento delle pratiche convenzionali di ripristino dei palazzi storici integrandone il concetto di sostenibilità ambientale. E' possibile quindi sostenere che il protocollo GBC Historic Building™ possa, nel tempo, divenire un nuovo metodo applicabile, indipendentemente dal contesto geografico, su tutto il territorio della Repubblica Popolare Cinese.
The principles of pacifism and federalism were central to William Penn's career. His Quaker belief in liberty of conscience and his experience of religious violence in England and Europe committed Penn to peace – within as well as between nations – and inspired both his founding of Pennsylvania and his proposal for a European Parliament. Peace was a fundamental commitment of Penn's not only because of the Quaker peace testimony, but also because he considered it a universal human aspiration. Thus, he always sought to build bridges beyond the Quaker community by appealing to broader, shared values, and he believed that well-designed political institutions that protected fundamental rights could offer a way to channel human energies in constructive, not destructive, directions. Drawing on my forthcoming biography of Penn, I consider some of the significant episodes in his life that prepared him to engage in peace building, whether it be an American society with liberty of conscience at its core or a European Parliament where nations could seek resolution of their disputes against each other.
Già prima della Seconda Guerra Mondiale era possibile individuare i primi movimenti per la ricerca scientifica sulla pace sotto il cappello della polemologia, ma è solo in seguito alla Seconda Guerra Mondiale che la Peace Research divenne un filone di studi autonomo volto alla prevenzione di una guerra nucleare o di ulteriori conflitti devastanti per l'umanità. La questione del 'disarmo' è pertanto un tema centrale del dibattito sulla pace di questo periodo. Ma è a partire dagli anni Settanta che un nuovo approccio, più maturo e più poliedrico, alla materia inizia a farsi strada. Si entra così nella seconda fase dello sviluppo degli studi per la pace in cui l'attenzione si concentra non più su un significato di ʻpace' (negativa) come stato dei rapporti internazionali antitetico allo stato di guerra, ma su una lettura della stessa come 'assenza di violenza' (sia essa diretta, strutturale o culturale). Una pace instaurabile soltanto attraverso un radicale cambiamento sociale, lo sviluppo politico ed economico e l'eliminazione delle disuguaglianze. La Peace Research oggi si interroga sul tipo di relazioni internazionali necessarie per prevenire, mitigare o risolvere conflitti violenti con un occhio ai problemi posti dall'economia globalizzata, dal diritto internazionale e alla sicurezza nazionale. Interessante in tal senso è l'apporto dato dalla Peace Economics intesa come progettazione della pace in prospettiva economica e sociale.
L'emanazione della Direttiva Europea 2002/91/CE (Energy Performance of Buildings Directive - EPBD) ha rivitalizzato e dato nuovo impulso alle tematiche proprie dell'efficienza energetica in edilizia, obbligando, in un contesto internazionale vivacizzato dalle problematiche ambientali e legate all'approvvigionamento energetico, gli Stati membri dell'Unione verso nuovi e comuni traguardi da raggiungere relativamente alla riduzione improrogabile della domanda di energia nel settore edilizio. L'obiettivo dell'attività di ricerca riportata in questa Tesi è consistito nello studio di misure di efficienza energetica in diversi ambiti del settore civile, con particolare riferimento all'edilizia residenziale, al settore terziario ed alle architetture adibite a musei. Gli studi di efficienza energetica hanno valutato sia gli aspetti metodologici e procedurali alla luce dei nuovi orientamenti legislativi e normativi scaturiti dalla EPBD, sia le potenzialità di miglioramento delle prestazioni di involucri edilizi ed impianti, per quanto concerne gli usi energetici dovuti ai bisogni di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione degli edifici.
L'attività di web marketing, concepita fino ad oggi come esclusiva dell'impresa, sta vivendo un'evoluzione in senso sociale e partecipativo che dipende dall'evoluzione stessa del Web. Quello che in particolare si modifica non è lo scopo, che rimane sempre la soddisfazione del cliente e la sua fidelizzazione, ma l'avere a disposizione di utilizzo una "cassetta degli strumenti" più ampia e malleabile. Partendo dalla considerazione di questo fatto, la scelta dell'argomento del presente lavoro di ricerca è avvenuta in seguito a un'esperienza lavorativa di tre mesi presso il Dipartimento di Marketing & Public Relation di Where's Everybody, una delle maggiori aziende di produzione televisiva a Malta. Questa opportunità mi è stata offerta grazie a una borsa di studio del Progetto Leonardo. Alla luce di questa prospettiva, si è cercato innanzitutto di fornire un'accurata analisi delle variabili del macro-ambiente che rendono Malta un caso particolare in Europa, sia economico, politico che sociale e culturale. In seguito si è definito il micro-ambiente, ovvero il panorama televisivo locale e la concorrenza, con particolare attenzione alla descrizione e al target dei programmi di Where's Everybody. Il capitolo successivo è dedicato a come il Web 2.0 sta modificando gli assi portanti dell'attività di marketing, e in generale al marketing 2.0. In particolare, saranno delineate le principali caratteristiche del web marketing, non tutte ma soltanto quelle relative al lavoro svolto e all'azienda presa in considerazione. Queste sono: lo spostamento di valore dalla transazione alla relazione; il paradigma di comunicazione many-to-many e i suoi elementi fondanti (comunità virtuale, user-generated content e passaparola); l'empowerment del consumatore e il cambiamento della definizione del marketing mix. Queste considerazioni vengono applicate nella seconda parte del lavoro, in cui vengono analizzati gli strumenti e le applicazioni di web marketing utilizzati dall'azienda maltese, prima, dopo e durante il mio periodo di lavoro. Essi sono analizzati per siti Internet, social networks e servizi streaming e on-demand. In particolare, l'analisi dei punti di forza e di debolezza dell'impiego di questi strumenti serve come spunto per presentare suggerimenti di miglioramento per la strategia complessiva, in accordo con i concetti chiave del Web 2.0, ovvero collaborazione e partecipazione degli utenti. Con ciò si dimostra che Where's Everybody ha saputo cogliere le opportunità di evoluzione del marketing in un'ottica 2.0, comprovate dai dati forniti dall'Authority delle Comunicazioni e dalle indagini di mercato svolte dalla Media Warehouse di Malta. Lo scopo finale è quindi quello di fornire, in prima istanza, una mappatura generale dello scenario di cambiamento del Web 2.0 e conseguentemente dell'attività di marketing. In seconda istanza, preso il caso pratico di una casa di produzione televisiva non italiana, il presente lavoro si propone di offrire un esempio di azienda capace di sfruttare al meglio le effettive potenzialità dei nuovi strumenti di web marketing, sottolineando le strategie adottate e l'abilità di creare valore aggiunto per i suoi clienti.
Speaking about translation without mentioning the work of Domenico Jervolino is unjust and meaningless. Unjust because Jervolino was the author who in Italy had strongly promoted a "philosophy of translation" as Philosophical Hermeneutics and not only as branch of Analytic Phi- losophy. Meaningless because if we ignore Jervolino's work, we would squander one of the clearest explanations of the implications of trans- lation, namely its political role. Thanks to Jervolino we can meditate on this task and also understand the possible developments of translation, which helps to promote and increase peace.
During the past years both the political instability and the uncontrolled economic development in the Middle East caused several threats to the cultural heritage, including widespread looting and destruction of hundreds of archaeological sites, looting of museums, flooding of ancient settlements due to the construction of dams, damages to monuments and sites during armed conflicts. Notwithstanding the ongoing difficult condition of fieldwork, a new phase of archaeological research has begun with projects of landscape archaeology, excavations and extensive surveys carried out especially in Iraqi Kurdistan, allowing a detailed reconstruction of the settlement dynamics and historical development in the trans-Tigridian region, from the prehistory to the Islamic period. A new archaeological renaissance contributing to the process of peace-building through the empowerment of strong ties between the local communities and the cultural heritage.
The monastic and hagiographical contents of Hilary's Sermon on the Life of Honoratus (430-431) have received substantial consideration. Much less attention has been paid to the role the sermon played in the specific context of Arles. In this article, I will focus attention on the social and political dimension of the text and will argue that Hilary's main purpose was to justify his election as bishop of Arles. Hilary portrayed Honoratus as the ideal bishop and exploited the similarities between the two in order to present himself as the suitable successor.
Al centro dell'attenzione di questo intervento sono gli apparati della cancelleria di uno degli stati protagonisti della competizione politica del Quattrocento italiano, la repubblica fiorentina. Questa indagine intende affrontare gli assetti che si vennero a costituire in corrispondenza dell'avvento al potere di Cosimo dei Medici, in un periodo cruciale per la gestazione della Lega italica, gli anni Trenta-Cinquanta del Quattrocento. Del complesso apparato di distinti uffici e organizzazioni documentarie tradizionalmente denominato come "Cancelleria della repubblica fiorentina" non viene descritta la già fin troppo nota Cancelleria delle lettere, incaricata della comunicazione con i potentati esteri, oltre che della gestione organizzativa della diplomazia fiorentina, oggetto di attenzione sarà piuttosto l' ufficio delle Riformagioni, incaricato della produzione e conservazione documentaria a carattere "legislativo". Anche in tale ufficio è possibile vedere all'opera intorno alla metà del Quattrocento interventi di trasformazione tanto dell'apparato organizzativo (modifiche istituzionali dell'ufficio e delle persone operanti in esso) che dell'arsenale di scritture sedimentate (operazioni di ordinamento, inventariazione e classificazione delle carte), interventi che vanno riesaminati alla luce di un uso strategico, nuovo e di lunga durata, delle risorse professionali e documentarie ai fini della conservazione del sistema di potere mediceo. ; This study is based on a research on the status of the public offices of the Cancelleria pubblica fiorentina in the mid fifteenth century political scene, which was featured by the competition among Italian states. Up until recently, the "Chancery of the Florentine Republic" has been described as a homogeneous organisation. On the contrary, until the end of the fifteenth century at least, it had been made up of several distinct bodies with separate archival deposits. The subject of this study is the documental transformation in the managing of Florentine public affairs occurred from the third to the fifth decade of the fifteenth century. This changing process is related to the rise of the medicean power, with a new Florentine diplomacy leading to the definition of the Lega Italica. The above-mentioned changes cannot only be found in the organisation of the Cancelleria delle lettere, the office charged with the correspondence with foreign states. We will focus our attention on the ufficio delle Riformagioni, which was in charge of the legislative documents. Even in this office, charged with internal affairs of the Florentine Republic, we can see how the institutional organisation and the quality of the people employed as officers were reformed in that particular period. The documentary production of papers and the structure of the archival deposits changed as well, in conjunction with long standing strategies of the new political regime.
Il presente elaborato si propone di condurre un'analisi della figura e del ruolo degli interpreti a supporto delle Forze armate italiane nella missione di peace support operation in Libano. Il progetto nasce dall'interesse per lo svolgimento dell'attività di interpretazione e traduzione in un contesto altamente "sensibile", quale una zona di conflitto, che si fonda su una serie di equilibri che devono essere mantenuti e rispettati anche mediante il contributo fondamentale degli interpreti. L'obiettivo di questo progetto di tesi, realizzato in collaborazione con lo Stato Maggiore dell'Esercito, è quello di gettare luce, mediante l'utilizzo di interviste condotte di persona, sulla percezione che gli interpreti e i fruitori hanno del servizio linguistico in teatro operativo nonché sulla relazione che si instaura tra le parti coinvolte. Lo studio pertanto si è proposto di concentrarsi sugli interpreti e i loro "utenti" diretti, ossia i militari dell'Esercito italiano. Il capitolo 1 offre una panoramica generale del servizio di interpretazione dell'Esercito italiano nel teatro operativo libanese e fornisce inoltre una presentazione delle peace support operations dispiegate dalle Nazioni Unite, con particolare interesse per la missione UNIFIL in cui operavano gli intervistati al momento dello studio. Il capitolo 2 descrive la metodologia impiegata per svolgere lo studio presentando la modalità di raccolta dati e le tracce utilizzate per lo svolgimento delle interviste nonché le procedure di analisi, sistematizzazione e categorizzazione dei dati. Il capitolo 3 presenta la discussione dei dati emersi dalle interviste, suddivisi in quattro aree principali: conoscenze e competenze dell'interprete, ruolo dell'interprete, collaborazione tra militare e interprete; aspettative sul lavoro dell'interprete.
Human resource management (HRM) has an important responsibility in supporting higher levels of business sustainability development (BSD). In the past decade, traditional strategic HRM focused on economic goals has been supplemented by environmental and social imperatives, framing a new approach called sustainable HRM (SHRM). My research addresses HRM and sustainability linkages. Little research has been carried out on how human resource (HR) professionals' roles can fit with a spectrum of levels of BSD. In addition, the communication of HRM supporting sustainability has been explored privileging a quantitative approach. I argue that the relationship can be understood in a complementary way through qualitative and temporal analysis and that different scientific paradigms are needed to enrich the knowledge. The research is structured as a collection of three scientific articles. First, three typologies of HRM professionals' roles for three levels of BSD are built grounded on roles and paradox theories through a methodological roadmap expressing inherently paradoxical roles and mindsets. This first article is based on a post-positivist, functionalist and universalist approaches. Secondly, a visual rhetoric analysis of photographs in sustainability reports is conducted in a single case study to interpret the messages embedded in the disclosure of the relationship of HRM and sustainability. Finally, the analysis is complemented by a temporal visual rhetoric analysis, which enables us to identify the themes of capabilities, relationships, vulnerability, happiness and national identity that go beyond the standardization of annual reports. The dynamic analysis suggests that the evolution of the disclosure is dependent on contingency in contradiction with sustainability commitment. The second and third articles are underpinned on a subjectivist, constructivist and contextual approach. This research concludes that there is a need to update the HRM roles for BSD and that the relationship between HRM and sustainability is the result of ideologies, contextual and contingent features that are hidden in visual artefacts. My significant contribution to the knowledge is that this research expands the SHRM approach by adopting functionalist and constructivist paradigms, as well as offering methodologies for typology building, unique visual rhetoric procedure and temporal analysis, bridging macro and organizational levels. It raises unexpected issues such as organizational myth making, legitimation of practices, and political and colonial heritages for discussion among practitioners, corporate governance and policy makers. This research illuminates the need to work simultaneously in normative and interpretative perspectives of mindsets to advance in a SHRM approach for the good of the planet.
This thesis addresses the puzzle of heterogeneous trends in paramilitary violence in the two Colombian regions since the beginning of DDR process in 2003. The usual explanations derived from political conflict theories are improved with insights from organized crime research. The author argues that the occasional escalation of post DDR paramilitary violence at sub-regional level cannot be explained with the weakness of the state argument. In order to support this claim, the paper demonstrates the counter intuitive evidence that paramilitary violence correlates positively with the incidence of the state repressive intervention against paramilitary groups. More specifically, the paper finds that the paramilitaries challenged by the state use more violence either as a way of substituting their non-violent resources most affected by law enforcement activities, or in response to crackdown-related intensification of predatory tendencies within their respective organizations. Implications for future conflict resolution of Colombian Civil War are considered.