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Transbordering planning: esempi dalle Americhe Latine
In: https://doi.org/10.7916/D8HX1BGS
Le discipline spaziali sono chiamate ad interrogarsi con maggiore attenzione sul ruolo che le dinamiche transnazionali hanno nella configurazione del paesaggio contemporaneo, nelle sue forme urbane, sociali ed identitarie. Lo studio di processi transnazionali del contesto latino-americano, all'interno e al di la delle sue frontiere politiche, sociali, culturali e simboliche, mostra come le popolazioni migranti trascendano, negozino e ridisegnino i confini dei regini di potere esistenti, attraverso le proprie pratiche abitative e di mobilita a diverse scale. Transbordering Latin Amercias, ultimo progetto del Latin Lab della Columbia University, presenta una serie di ricerche che ragionano sulla diffusione globale d'immaginari, modi d'abitare e luoghi latino-americani che riflettono e, al contempo, contestano le dinamiche transnazionali del capitalismo globale.
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Tracce di identità. School of Architecture, Planning & Landscape, Newcastle University / Tracing the identity. School of Architecture, Planning & Landscape, Newcastle University
Questo contributo individua le specificità Scuola di Architettura, Pianificazione e Paesaggio dell'Università di Newcastle. Caratterizzata da un corpo docente molto eterogeneo e da competenze in tutta la disciplina, la Scuola sostiene fortemente l'idea di un ruolo sociale dell'architettura. Ciò riflette, in parte, la cultura architettonica di Newcastle, radicata nell'ascesa e nella crisi di un grande porto industriale ai confini dell'Inghilterra. questa vocazione è emersa chiaramente nella generazione dei cosiddetti New Brutalists / Nuovi Brutalisti, chiamati a dare una forma e una sostanza alla politica del Welfare State. Come scuola di architettura orientata alla ricerca, l'APL intende il progetto come una sfida culturale collettiva che implica l'acquisizione e l'esercizio di conoscenze e competenze complesse, per le quali la realtà della pratica architettonica è un costante termine di riferimento. ; This article aims at tracking down some identity features of the School of Architecture, Planning & Landscape of Newcastle University. Characterised by a very heterogeneous teaching staff covering a broad breadth of expertise across the discipline, the School strongly supports the idea of a social role for architecture. Partly due to Newcastle's architectural culture - rooted as it is in the rise and fall of a great industrial port at the borders of England - this vocation emerged clearly in the generation of the so-called New Brutalists, called upon to give a form and substance to the politics of the Welfare State. As a research-led school of architecture, APL understands design as a collective cultural endeavour that involves the acquisition and exercise of complex knowledges and skills, for which the reality of architectural practice is a constant term of reference.
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Ecosystem services, green infrastructure and spatial planning
Ecosystem services and green infrastructure do not appear to inform spatial policies and plans. National governments hardly identify their ecological networks and made an effort to integrate them into their spatial policies and plans. Under this perspective, an important scientific and technical issue is to focus on preserving corridors for enabling species mobility and on achieving connectivity between natural protected areas. In this respect, this special issue takes a step forward insofar as it aims at proposing a theoretical and methodological discussion on the definition and implementation of ecological networks that, beside guaranteeing wildlife movements, also provide a wide range of ecosystem services. The social and economic profile of this question is also relevant, since, in the long run, savings on public spending (e.g., due to reduced need for grey infrastructures aiming at contrasting soil erosion or at managing flood risk), savings on private spending (e.g., on water treatment costs) and potential green jobs creation are foreseeable. Moreover, indirect and less easily quantifiable social and health benefits (e.g., due to improved natural pollution abatement) are likely to occur as well.
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Contributions to the debate on the teaching of urban planning and planning ; Contributi al dibattito sull'insegnamento dell'urbanistica e della pianificazione
The Urban planning needs a cyclical disciplinary renewal to respond adequately to the transformations of the society within which it operates. The last twenty years have been characterized by substantial changes in relationship to new urban and territorial issues. In particular, the new urban question, analysed by Bernardo Secchi, focuses on three aspects that are as critical as they are fundamental for the city of the new millennium, namely climate change, accessibility and urban safety. Moreover, there are also procedural and operational changes, as well as the evolution of stakeholders: this leads to the need for more flexible training courses and more effective teaching methodologies.In the professional field, the planner has always encountered obstacles in his work, also in relation to an operational rivalry with engineers and architects. The official recognition of the urban planner's work took place only in 2001, renaming the Order of Architects into "Order of Architects, Planners, Landscape Architects and Conservators". A few months ago, the CNAPPC defined a reform plan that once again places the architect in a generalist perspective, as an expert in all spatial issues at any scale and in any field, effectively making urban planning, like other disciplinary sectors, a post-graduate specialization to be entrusted to work experience in the field.In foreign countries, on the other hand, although there is still a certain overlap of skills with traditional architects and engineers, the figure of the urban planner appears to be widely recognized, in the professional sphere, within public bodies and in specialist and private consultancy. The skills of this figure range from site planning to urban design, from territorial analysis to the application of programs and policies that include social participation and the use of information technology and the treatment of big data.This issue of the TRIA magazine aims to explore the theoretical ideas of the XII INU Study Day dedicated to teaching urbanism and planning, through reflections and suggestions for the training of urban planners. ; L'urbanistica ha bisogno di un ciclico rinnovamento disciplinare per rispondere adeguatamente al rinnovarsi della società entro cui agisce. L'ultimo ventennio è stato caratterizzato da modificazioni sostanziali rispetto a nuove questioni di scala urbana e territoriale. In particolare, la nuova questione urbana, analizzata da Bernardo Secchi, si focalizza su tre aspetti tanto critici quanto fondamentali per la città del nuovo millennio, ovvero il climate change, la tematica dell'accessibilità e la sicurezza urbana. A questi avanzamenti teorici, si sommano i cambiamenti procedurali e operativi, nonché l'evoluzione degli stakeholders: ciò porta alla necessità di flessibili percorsi formativi e di più efficaci metodologie didattiche.In ambito professionale, il pianificatore ha da sempre riscontrato ostacoli nel suo operato, anche in relazione ad una presunta rivalità operativa con ingegneri ed architetti. Il riconoscimento ufficiale dell'esercizio lavorativo dell'urbanista è avvenuto sono nel 2001, rinominando l'Ordine degli Architetti in Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Pochi mesi fa, il CNAPPC ha definito un disegno di riforma che pone nuovamente l'architetto in un'ottica generalista, come esperto di tutte le questioni spaziali a qualsiasi scala e in qualsiasi ambito, rendendo di fatto la pianificazione, come altri settori, una specializzazione post laurea da affidarsi agli ordini o all'esperienza sul campo. In paesi esteri, invece, pur esistendo ancora una certa sovrapposizione di abilità con i tradizionali architetti e ingegneri, la figura dell'urbanista e del planner appare essere largamente riconosciuta, sia in ambito professionale, sia all'interno di enti pubblici sia in ottica di consulenze specialistiche anche private. Le competenze di questa figura spaziano dalla pianificazione dei luoghi alla progettazione urbana, dall'analisi territoriale all'applicazione di programmi e politiche che includano la partecipazione sociale e l'impiego dell'information technology e il trattamento dei big data.Questo numero della rivista TRIA punta ad esplorare gli spunti teorici della XII Giornata di Studi INU dedicata all'insegnamento dell'urbanistica e della pianificazione, attraverso riflessioni e suggerimenti per la formazione degli urbanisti.
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Pianificando San Paolo / Planejando São Paulo / Planning São Paulo
Apesar de fundada em 1554, São Paulo tornou-se um fenômeno urbano digno de nota apenas no século XX, passando dos 239 mil habitantes em 1900 aos 10 milhões em 2000. Várias regulações procuraram ordenar o uso do solo e verticalização da cidade desde o início do século passado, mas apenas o Plano de Avenidas, elaborado em 1930 por Prestes Maia, permitiu que a cidade estabelecesse uma estrutura de expansão vislumbrando a dimensão do crescimento por vir. No final da década de 1960 o Plano Urbanístico Básico, PUB (1968) foi capaz de propor uma estrutura urbana baseada em uma combinação de sistemas de mobilidade, vias expressas para pneus e trilhos para metrôs e trens de subúrbio, organizando o crescimento em dimensão metropolitana. Em 2013 começa uma revisão do Plano Diretor aprovado em 2002, exigência da nova legislação federal brasileira que regula as cidades, levando a um novo PDE de 2014. O desafio de planejar o desenvolvimento urbano de qualquer aglomeração com população acima de dez milhões de habitantes é merecedor da atenção internacional. O novo Plano Diretor Estratégico (PDE) de São Paulo apresenta vários aspectos inovadores que podem servir de referência para países de urbanização recente, onde a estruturação do crescimento também demanda a articulação entre a construção de infraestruturas e oferecimento de níveis mínimos de inclusão social através de serviços públicos de habitação, saúde e educação. ; Sebbene fondata nel 1554, San Paolo è diventato un fenomeno urbano degno di nota solo nel XX secolo, passando da 239.000 abitanti nel 1900 a 10 milioni nel 2000. Diverse norme hanno cercato di regolamentare l'uso del suolo e la verticalizzazione della città dall'inizio del secolo scorso, ma solo il Piano dei viali (Plano de Avenidas), elaborato nel 1930 da Prestes Maia, ha permesso alla città di dotarsi di una struttura di espansione in grado di intravvedere le dimensioni della sua crescita futura. Alla fine degli anni '60, il Plano Urbanístico Basíco, PUB (1968), Piano urbanistico essenziale, fu in grado di proporre una struttura urbana articolata in una combinazione di diversi sistemi di mobilità – superstrade per i mezzi su gomma e rotaie per le metropolitane e i treni suburbani –, organizzando la crescita nell'area metropolitana. Nel 2013 si avvia la revisione del Piano urbanistico (Plano Diretor) approvato nel 2002, in risposta alla nuova legislazione federale brasiliana sulle città, portando nel 2014 a un nuovo Piano urbanistico strategico (PDE). La sfida di pianificare lo sviluppo urbano di un insediamento con oltre 10 milioni di abitanti merita attenzione internazionale. Il nuovo Piano urbanistico strategico (Plano Diretor Estratégico, PDE) di San Paolo presenta diversi aspetti innovativi e costituisce un utile riferimento per i paesi ad urbanizzazione recente, dove la strutturazione della crescita richiede un bilanciamento tra la costruzione delle infrastrutture e l'offerta di livelli minimi di inclusione sociale, erogati attraverso edilizia pubblica e servizi sanitari e scolastici. ; Although founded in 1554, São Paulo became an urban phenomenon only in the 20th century, growing from 239,000 inhabitants in 1900 to 10 million in 2000. Various regulations have sought to order the land use and the verticalization of the city since the beginning of the last century, but only the Avenues Plan, elaborated in 1930 by Prestes Maia, allowed the city to establish an expansion structure glimpsing the dimension of growth to come. It was in the late 1960s that the Basic Urban Plan, PUB (1968), was able to propose an urban structure based on a combination of mobility systems, motorways for road transportation (cars, trucks and busses) and rails for subway and suburban trains, organizing the growth at metropolitan scale. Being a requirement of the new Brazilian federal legislation on cities, in 2013 a revision of the Master Plan approved in 2002 began, and it led to a new Strategic Plan in 2014. The challenge of planning the urban development of any agglomeration with a population of over ten million inhabitants is worthy of international attention. The new Strategic Plan (PDE) of the city of São Paulo presents several innovative aspects that can serve as a reference for countries of recent urbanization, where the structuring of growth requires a balance between the construction of infrastructures and the provision of minimum levels of social inclusion through housing, health and education.
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Creative City Reloaded. Ecological Planning for the Changing Times
Abitiamo, lavoriamo e ci muoviamo nella Urban Age, ed iI successo della città come forma prevalente dell'abitare non solo le assegna il ruolo di growth machine dello sviluppo, motore dell'evoluzione e del dinamismo delle comunità, ma la carica anche della responsabilità di essere un modello positivo - oltre che vincente - generatore di stili di vita innovativi, più sostenibili, intelligenti e creativi. Le città si propongono come potenti attrattrici della popolazione non solo dalle zone rurali, ma – con maggiore vigore in epoca di crisi – anche da altre città, intra-regionali o addirittura trans-nazionali, ed il flusso di capitale sociale che le attraversa può alimentarne la rigenerazione e la competitività a patto che venga opportunamente trasformato in risorse locali. Tuttavia, esaurita la prima fase in cui il dinamismo si identificava con l'insediamento di una classe creativa (Florida, 2005), oggi è necessaria l'evoluzione del paradigma, individuando i fattori reali che permettano alla creatività urbana di diventare da semplice attrattrice di risorse intellettuali a generatrice di nuove economie e creatrice di nuova città (Carta, 2011a). Se la città creativa è diventata icona della contemporaneità, visione-guida per definire politiche e guidare progetti, sono sempre più numerose le città che mirano a dotarsi di creative hub: luoghi, distretti o reticoli di servizi in grado di renderle più vivibili e maggiormente dinamiche e accoglienti, veri e propri propulsori di sviluppo.
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Strategie per la pianificazione metropolitana ; Strategies for metropolitan planning
La finalità della ricerca è l'individuazione di uno strumento urbanistico per governare il territorio metropolitano che garantisca la successione efficace ed efficiente delle azioni nelle quali si articola il processo di pianificazione strategica. All'interno della ricerca, da un lato si indaga lo sviluppo storico-culturale che ha caratterizzato in Italia il concetto di area metropolitana, individuandone i contenuti e le operazioni che portano alla perimetrazione del suo territorio. Dall'altro lato si approfondisce il tema della pianificazione strategica come strumento fondamentale per il governo delle città metropolitane intermedie. Si è proceduto all'approfondimento del dibattito culturale e scientifico sul tema delle aree metropolitane, nell'esperienza di pianificazione strategica sviluppata in ambito internazionale e successivamente il dibattito politico che si è sviluppato nella realtà italiana sul concetto di area metropolitana, evidenziandone gli aspetti condivisi e le diverse tipologie di approccio per ottenere una perimetrazione utile al piano di governo del territorio. Ovviamente, nel processo di analisi, un ruolo dominante è stato assunto dal quadro istituzionale e normativo che si è sviluppato ed è tuttora in corso sul tema delle aree metropolitane. Alla tematica relativa alla definizione delle aree, si è sviluppato un consistente approfondimento sui requisiti che devono essere posseduti da un piano strategico costruito sulle esigenze di un'area metropolitana. E' stata individuata l'area metropolitana di Bologna quale area oggetto di studio approfondito, ripercorrendo le vicende che hanno animato il dibattito sulla nascita della Città metropolitana delimitata dalla Provincia. A tal proposito, si è sviluppata una riflessione sui contenuti innovativi e promozionali del piano strategico, valutando gli effetti che il Piano Strategico Metropolitano in corso di elaborazione sarà in grado di produrre sulle dinamiche territoriali e socio-economiche dell'area bolognese. ; The purpose is the identification of a planning instrument to govern the metropolitan territory. The document should ensure the efficient sequence of actions which make up the strategic planning process. Within the research explores the historical and cultural development that has characterized Italian metropolitan area, identifying the operations that lead to the delimitation of its territory. It also examines the issue of strategic planning as a fundamental tool for the government of intermediate metropolitan cities. The research has proceeded in the deepening of cultural and scientific debate on the issue of metropolitan areas in the experience of strategic planning developed in the international arena. The basic themes were the selection of references useful in discussing the theme of metropolitan areas and methods for the construction of a strategic plan in the territorial governments of large areas. It then analyzed the political debate that has developed in the Italian reality, highlighting the shared aspects and the different types of approach to get a perimeter useful to the plan of government of the territory. Of course, a dominant role was assumed by the institutional framework that has been developed and is still in the progress on the issue of metropolitan areas. It also has developed a substantial deepening of the requirements that must be possessed by a strategic plan built on the needs of a metropolitan area. Then the metropolitan area of Bologna has been identified where the subject of extensive study area, retracing the events that have enlivened the debate on the emergence of the Metropolitan City bordered by the Province. In this regard, it has developed a reflection on the content of the strategic approach, evaluating the effects of the Metropolitan Strategic Plan being developed, it will be able to produce territorial and social-economic dynamics to the Bologna area.
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Climate proof planning: l'adattamento in Italia tra sperimentazioni e innovazioni
In: Urbanistica 214
Cultural planning e pubblico dell'arte: l'offerta incontra la domanda?
In: Scienze politiche e sociali 329
Crowdsourced digital systems for sustainable mobility: navigation, data-gathering and planning
Negli ultimi vent'anni le politiche urbane si sono avvicinate a modelli di mobilità sostenibile in cui la bicicletta rappresenta uno dei fattori chiave. Tuttavia, diverse regioni nell'area del Mediterraneo risentono di ritardi infrastrutturali, e la mancanza di dati e strumenti per la mobilità ciclabile ostacola la riduzione di questo divario.In questo contributo presentiamo un'applicazione web che supporta la mobilità ciclistica in due modi: da un lato fornisce uno strumento per calcolare percorsi sicuri su reti stradali non ottimali, dall'altro raccoglie dati in forma anonima e fornisce uno strumento analitico utile al potenziamento delle infrastrutture.Il progetto pilota, sviluppato a Milano, è stato utilizzato per calcolare più di mezzo milione di percorsi, creando un modello di mobilità che consente operazioni di analisi delle infrastrutture, valutazione dell'impatto e pianificazione al fine di supportare una transizione verso forme di mobilità sostenibile ; In the last twenty years urban policies have been moving towards sustainable mobility models, in which cycling is one of the focal points. However, many areas of the Mediterranean basin suffer from infrastructural delays and the lack of data and tools for cycling mobility makes it challenging to reduce this gap.In this paper we present a web application that aims to support cycling mobility in two ways: on the one hand it provides a cycling navigator by calculating safe routes on a suboptimal road network, on the other it anonymously collects crowdsourced data and provides a tool to help in the development of cost-effective actions to improve the infrastructure. The pilot project, implemented for the city of Milan, has been used to calculate more than half a million routes, building a cycling mobility model that can be used for infrastructure analysis, impact assessment and infrastructural planning to help improve that state of the cycling network and thus the sustainability of the city.
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Advanced public design, 3, Urban planning: regeneration, urbanism, housing & urban
In: Advanced public design 3
La stabile organizzazione in Italia: definizione, aspetti patologici, operatività e planning
In: Commercio e fiscalità internazionale