Rivista internazionale di scienze sociali: Research in social sciences
ISSN: 1827-7918
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ISSN: 1827-7918
Open Science Café - Open Research Europe: la nuova piattaforma di pubblicazione aperta della Commissione europea Breve sommario: Open Research Europe (ORE) è la piattaforma di pubblicazione scientifica finanziata dalla Commissione Europea. Ilaria Fava ha seguito per OpenAIRE la messa a punto dello strumento, ne ha approfondito tutte le novità e presenterà la piattaforma alla comunità italiana. Data e ora: Giovedì 11 marzo 2021 dalle 13.50 alle 15.00 Programma: 13:50 – 14:00 Apertura del collegamento e benvenuto 14:00 - 14:10 Introduzione 14:10 - 14:35 Presentazione a cura di Ilaria Fava 14: 35 – 15:00 Q&A/Discussione Chi interverrà Ilaria Fava lavora da anni a progetti europei dedicati all'Open Science. Di recente ha lavorato ad RDA Europe e alla promozione delle buone pratiche per la condivisione dei dati della ricerca. Per OpenAIRE è responsabile delle attività di disseminazione e comunicazione, e ha seguito lo sviluppo di ORE, interagendo con il team di F1000 che ha realizzato e gestisce la piattaforma. Destinatari Il webinar è realizzato per la comunità italiana coinvolta in progetti di ricerca finanziati dalla Commissione Europea nei programmi Horizon 2020 o Horizon Europe. Si rivolge a ricercatori, personale di supporto alla ricerca, tecnici, tecnologi interessati a conoscere i dettagli della nuova piattaforma e come questa si inserisce nelle politiche della Commissione Europea in materia di Open Science. Il Competence Center di ICDI: Il Competence Center di ICDI (CC-ICDI) è formato da una rete di esperti, iniziative e infrastrutture di ricerca con varie competenze funzionali al supporto della comunità nazionale per l'Open Science, principi FAIR e per la partecipazione italiana alla European Open Science Cloud (EOSC). La formazione e l'informazione su temi e novità del panorama nazionale ed europeo rappresentano una delle attività principali del CC-ICDI, che può contare su competenze presenti all'interno di enti di ricerca, università e infrastrutture di ricerca tematiche e trasversali. Open Science ...
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As the investment expectations for EdTech businesses have been growing during the ongoing COVID-19 crisis, there is a need to reflect critically about the pedagogical implications of trends like datafication, platformisation and technological solutionism. Recently, social science fiction has been used to stimulate critical, sociological imagination about the future uses of educational technology (Macgilchrist et al., 2020; Selwyn et al., 2020). This paper expands the use of social science fiction for the current Italian context as a method for critical analysis in research and in teacher education. Two vignettes are developed to illustrate two scenarios of possible configurations of educational technology within primary schools in the year 2026. It is shown how opposite technological configurations manifest different under- lying pedagogical assumptions regarding children and teacher agency, literacy and the politics of knowledge. By relating the use of educational media to issues of pedagogy and didactics, writing and discussing social science fiction provides a significant opportunity to promote reflexive uses of technology in education. ; Con l'apparizione del COVID-19 e la DaD a livello globale il settore EdTech (educational technology) celebra nuove opportunità di investimento e di crescità. Questo rende necessario riflettere criticamente sulle implicazioni pedagogiche di tendenze come la datafication, la platformisation e il soluzionismo tecnologico. Recentemente, la social science fiction è stata utilizzata per stimolare l'immaginazione critica sugli usi futuri della tecnologia educativa (Macgilchrist et al., 2020; Selwyn et al., 2020). Il presente lavoro pro- pone la social science fiction nel contesto attuale italiano come un metodo di analisi critica da usare nella ricerca e nella formazione degli insegnanti. Attraverso la scrittura di due vignette vengono illustrati due possibili scenari sull'uso di tecnologie educative nelle scuole primarie nell'anno 2026: due configurazioni tecnologiche opposte ...
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Science is facing a fundamental turning point of its history. Never as in this historical moment it appears giant and powerful, but at the same time it shows high fragility: the concentration of information control power in the hands of few commercial groups, the iniquity of a system that benefits developed countries, the restriction of academic autonomy by political and economic power, the precariousness of working conditions of young researchers, the increase in the number of cases of scientific fraud and misconduct, the questioning of its authority by a portion of the public. Can openness be understood as a system capable of strengthening science and treating the diseases that afflict it?
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This contribution presents the background of educational and formative research in Italy. It identifies some specific educational and formative research topics that run the risk of going off the track. It does so in respect of the epistemological, methodological, ethical and political dimensions.Hence, it analyses those scenarios showing the change which confronts our country's pedagogical inquiry, focussing on the role of pedagogical research's quality in PhD courses. ; Il contributo presenta lo sfondo della ricerca educativa e formativa in Italia, identificando – in particolare sul piano epistemologico, metodologico, etico e di policy – quei temi specifici di ricerca educativa e formativa che corrono il rischio di nuove derive. Vengono poi analizzati gli scenari di cambiamento con cui si confronta la ricerca pedagogica nel nostro Paese, soffermandosi sulla questione della qualità della ricerca pedagogica nei Dottoratindi ricerca.
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Il lavoro è il risultato di un contributo ad un convegno avente come oggetto il legame tra la letteratura, le scienze umane e l'economia politica. Il lavoro mostra come fino alla prima metà dell'ottocento questo legame fosse, sia da parte degli umanisti che da parte degli economisti, piuttosto stretto. In seguito si e verificata invece una certa dicotomia per non dire rottura tra le due discipline.
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Questa tesi di dottorato si è occupata di approfondire una specifica politica urbana, identificabile come politica del social mix, che in Italia possiede una duplice facciata. Da una parte è in via di importazione come tattica risolutiva di problematiche avviatesi in specifiche porzioni di territorio, i quartieri ad alta concentrazione di edilizia residenziale pubblica (ERP); dall'altra parte è l'esito della politica abitativa locale, dunque quel risultato ottenuto per certi versi casualmente, a seguito della vendita del patrimonio abitativo pubblico o di quei progetti volti a combattere la povertà e a risollevare la condizione economica di alcune fasce di popolazione attraverso l'accesso alla proprietà, nonché delle evoluzioni che la "domanda di casa" oggi registra. Attraverso uno studio mixed methods la tesi dottorale ha indagato in particolare la relazione tra tenure e social mix nella città di Bologna avvalendosi sia di dati censuari, sia di dati sull'affitto sociale diffuso a livello urbano; in secondo luogo ha interrogato la relazione tra social mix e coesione sociale in un quartiere mixed tenure. ; The thesis concerns a specific urban policy: the social mix policy. Within the Italian context, this policy was imported on the one hand as a solution of the problems arised in specific territories, often in districts with a high concentration of public housing (Edilizia Residenziale Pubblica - ERP); on the other one it is the outcome of local housing policy, that is a result obtained in some ways by chance, following the selling of public housing, or by projects to fight poverty and to relieve the economic condition of sections of population, through the access to property. Additionally, it follows the development registered by the "demand of housing". Through a mixed methods research, this doctoral thesis studies the relationship between the tenure and the social mix in the city of Bologna using both census data and data on urban public housing. Furthermore, the thesis analyses the relationship between social mix and social cohesion in a mixed tenure neighbourhood.
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Although it is not a new phenomenon, citizen science is a form of collaborative research whose importance has grown in recent years. There is no single definition of citizen science and although this is the prevailing expression, activities are often referred to by other terms. However, the various terms used emphasize the key element, which is the voluntary participation of non-expert citizens in scientific research. Citizen science encompasses a wide range of activities and practices that can cover the entire life cycle of a research, from data collection to publication of results, and even evaluation. The first part of the article briefly traces the history of citizen science, highlighting the implications of the different facets through which it is defined. Then, it gives an overview of the state of the art, the initiatives, guidelines and good practices, the open issues, and the most representative institutions and organizations. A series of data are also provided regarding its dissemination, and reflections on the impact of this form of research on the scientific community and society, as well as on specific aspects related to open science and sustainable development. Finally, the article focuses on the role of university libraries and public libraries for citizen science. ; La citizen science è una forma di ricerca collaborativa la cui importanza è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, anche se non si tratta di un fenomeno nuovo. Non vi è una definizione univoca di citizen science e sebbene questa espressione sia la più diffusa, anche in Italia, le attività a cui fa riferimento sono spesso chiamate in altro modo. Tuttavia, i diversi termini utilizzati enfatizzano un elemento chiave che è la partecipazione volontaria di cittadini non esperti alla ricerca scientifica. La citizen science comprende un'ampia serie di attività e pratiche che possono coprire l'intero ciclo di vita della ricerca, dalla raccolta dei dati alla pubblicazione dei risultati, e finanche la valutazione.La prima parte dell'articolo traccia sommariamente la storia della citizen science, evidenziando le implicazioni delle diverse faccette attraverso cui la si guarda nelle varie definizioni. Successivamente, offre una panoramica dello stato dell'arte, delle iniziative e delle buone pratiche, delle questioni aperte, e delle istituzioni e organizzazioni più rappresentative che se ne occupano. Vengono inoltre forniti dei dati sulla sua diffusione e condotte delle riflessioni sull'impatto di questa forma di ricerca sulla comunità scientifica e sulla società, nonché sugli aspetti collegati all'open science e allo sviluppo sostenibile. Infine, l'articolo si focalizza sul ruolo delle biblioteche delle università e delle biblioteche pubbliche nella citizen science.
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In: Letture magistrali in biblioteconomia X
The article examines research data practices in the Humanities within the European area.The great attention paid to research data in European policies on research confirms their strategic role in the development and optimization of the scientific research.The analysis of some research infrastructures and projects focused on research data in the Humanities shows how the European Member States can act centrally in improving and developing them, in order to make efficient individual activities and to reduce the lack of homogeneity, and to support the presence of easily identifiable, usable and integrated systems. ; L'articolo indaga il tema dei research data nell'ambito delle discipline umanistiche, in area europea. Definendo tale tipologia di dati come risorsa primaria e fondamento dei risultati della ricerca scientifica, si sono individuate le specificità che la caratterizzano nel settore delle scienze umane. L'attenzione rivolta ai research data nelle politiche europee ne conferma il ruolo strategico per lo sviluppo e l'ottimizzazione del sistema della ricerca. L'osservazione di alcune realizzazioni di infrastrutture e progetti dedicati ai research data nelle discipline umanistiche, mostra l'importanza del ruolo degli Stati nel definire politiche volte a potenziare e valorizzare tali sistemi, per rendere efficienti le singole iniziative e limitare la disomogeneità, favorendo l'esistenza di sistemi facilmente individuabili, utilizzabili ed integrati tra loro. In questo contesto la posizione dell'Italia, fino ad oggi arretrata in relazione ai sistemi di raccolta, gestione, conservazione, condivisione dei dati risultanti dalla ricerca, sembra collocarsi in una prospettiva di sviluppo.
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